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rassegna stampa del 26 giugno 2024

AGRIGENTOOGGI
Modificato Regolamento Utilizzo Teatro dell'Efebo per Eventi Estivi 2024: Tariffe e Convenzioni.

E' stato pubblicato sul sito istituzionale dell'Ente, la modifica al regolamento per l'utilizzo del teatro dell'Efebo all'interno del giardino botanico per la realizzazione di  eventi e manifestazioni estive per il 2024. Con Determinazione del Commissario straordinario n. 64 del 20 giugno 2024 e' stata approvata la modifica richiesta dal settore ambiente, turismo, giardino botanico prevedendo delle tariffe adeguate all'utilizzo della struttura allo scopo  di incrementare un maggiore utilizzo dell'intera area adiacente al giardino botanico. E' necessario disciplinare al meglio, si sottolinea,  i rapporti tra soggetti terzi ed Ente Provincia per l'utilizzo del Teatro per spettacoli e/o eventi di promozione sociale, culturale ed economica. Il Teatro dell'Efebo sarà utilizzato per la programmazione di eventi di spettacolo di richiamo turistico e l'offerta, anche con  produzioni proprie dell'ente, dovrà essere indirizzata a turisti attraverso Tour Operator e strutture ricettive. Il Teatro potrà essere utilizzato, a discrezione dell'Amministrazione, per eventi organizzati da terzi per finalità di spettacolo, convegnistiche, di promozione economica o commerciale prevedendo anche la collocazione di stand nella piazza di accesso al Teatro. L'utilizzo dello spazio teatrale, pertanto, libero o allestito avrà una tariffa giornaliera di euro 500 mentre se lo spazio sarà utilizzato per piu' giorni la tariffa scenderà ad euro  350. L'utilizzo della piazza di accesso per la collocazione di stand sarà di euro 150 indipendentemente dai giorni di utilizzo. Qualora l'organizzatore terzo sia un Ente pubblico il Presidente della Provincia potrà applicare un abbattimento delle tariffe anche totale. In ultimo tutti i soggetti che utilizzeranno la struttura dovranno sottoscrivere una convenzione con l'Ufficio per stabilire obblighi assicurativi, regole di utilizzo ed eventuali penali.

AGRIGENTONOTIZIE

Accordo quadro per manutenzione straordinaria su strade provinciali: ecco il bando

E' stato pubblicato sulla home page del Libero Consorzio Comunale di Agrigento www.provincia.agrigento.it l'avviso riguardante l'Accordo Quadro annuale relativo all'affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria su alcune strade provinciali. In particolare si tratta delle SP n. 70 "Sambuca - Stazione Gulfa", n. 44A "Sambuca - bivio Spadolilli - SS 624 (staz. Gulfa) - S. Margherita Belice", n. 44B "S. Margherita Belice - Salaparuta", n. 79A "Sciacca - Menfi" e n. 79B "Menfi - conf. prov. Trapani".La procedura sarà gestita integralmente in modalità telematica e con inversione procedimentale, e saranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il Portale Appalti del Libero Consorzio.
L'importo a base d'asta dell'appalto è di 1.698.000,00 euro, compresi 33.960,00 euro per oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso), interamente finanziati con fondi statali di cui al D.M. n. 123/2020.
Gli interessati dovranno far pervenire l'istanza di partecipazione entro le ore 12:00 del 25 luglio prossimo. mentre l'apertura delle offerte telematiche avrà luogo nella Sala Gare del Gruppo Contratti del Libero Consorzio (Via Acrone, 27 - Agrigento) a partire dalle ore 8:00 del 30 luglio 2024.
Il progetto, elaborato dallo staff del Settore Infrastrutture Stradali, prevede numerosi interventi per rendere più sicura la circolazione dei mezzi, tra cui la pulitura di cunette stradali, canali e tombini, realizzazione di drenaggi, interventi sulla pavimentazione, realizzazione di gabbionate a protezione della sede stradale, rifacimento di cassonetti stradali, collocazione di barriere di protezione, realizzazione di cordoli e cunette in calcestruzzo.
I lavori dovranno essere effettuati entro dodici mesi dalla data di consegna. I dettagli (bando di gara, allegati tecnici e altro) al link:
https://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15506


LENTEPUBBLICA
Scuole di competenza provinciale: entro il 2025 interventi di rigenerazione su 112 immobili in 47 province.
Agenzia del Demanio e Upi aggiornano la programmazione delle attività del triennio 2024/26: interventi di rigenerazione su 112 edifici scolastici in 47 Province su tutto il territorio nazionale, per un investimento di 81 milioni di euro a carico della Struttura per la Progettazione dell'Agenzia del Demanio.
È il primo positivo bilancio delle attività che l'Agenzia del Demanio e l'Unione Province Italiane (UPI) hanno portato avanti per consentire alle Province di usufruire gratuitamente del supporto della Struttura per la Progettazione per servizi di ingegneria e architettura e dell'assistenza tecnica sul patrimonio pubblico scolastico di loro competenza.
Con l'atto integrativo alla Convenzione, firmato oggi dal Direttore generale dell'Agenzia del Demanio Alessandra dal Verme e dal Direttore Generale di UPI Piero Antonelli, viene aggiornata, nel rispetto delle previsioni normative (DPCM 29 luglio 2021, art. 5, c. 3), la programmazione per il triennio 2024/26 delle attività della Struttura della Progettazione a favore delle Province, alla luce degli esiti degli avvisi pubblici avviati nel luglio 2023 per quelle del Sud (Progetto pilota su Campania, Basilicata, Calabria e Puglia) e nel marzo 2024 per le Province del Centro-Nord (Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Molise, Abruzzo).
La programmazione delle attività a favore delle Province - che sarà revisionata ogni anno e integrata entro il 31 dicembre, anche in base alle proposte concordate dal Tavolo Tecnico costituito tra le Parti si inquadra nell'azione più ampia posta in essere dall'Agenzia del Demanio per la creazione di valore sul territorio, promuovendo principi di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione.
La Struttura per la Progettazione, nata dall'esigenza di implementare la capacity building degli Enti Territoriali e oggi pienamente operativa, nel triennio 2024/26 supporterà le Province impegnando 81 milioni di euro (27 mln per 10 Province del Sud e 54 mln per 37 Province del Centro-Nord) per l'affidamento a professionisti esterni dei servizi di ingegneria e architettura che sviluppano progettazioni per un volume di investimenti di circa 600 milioni di euro.
Il sistema delle Province potrà così beneficiare di una struttura tecnica con competenze qualificate nelle attività di programmazione e cura di tutti gli aspetti tecnici sulla qualità nella progettazione e nell'esecuzione degli interventi, con particolare attenzione al miglioramento delle performance e all'efficientamento energetico degli edifici scolastici, nonché nell'utilizzo delle metodologie di Building Innovation Modeling (BIM).
Per promuovere su tutto il territorio nazionale soluzioni innovative e best practice di progettazione adottate negli interventi realizzati nel quadro della Convenzione, l'UPI proseguirà nell'attività di formazione rivolta alle Province. Il prossimo appuntamento è fissato per il 16 luglio.


GIORNALE DI SICILIA 
Siccità, Salvini in collegamento con Enna: «L'Italia avrà un piano idrico con opere per un miliardo».
ll governo, dice il ministro, «per la prima volta si occupa dell'acqua a medio-lungo termine»
«Sto lavorando ad un Piano nazionale idrico, è la prima volta che c'è un piano nazionale che si occupa dell'acqua non inseguendo l'emergenza ma a medio e lungo termine». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in videocollegamento con Enna ad un convegno su «Il Ponte sullo Stretto».
«Conto entro la fine di giugno di dare il via libera a investimenti a livello nazionale per quasi 1 miliardo per recuperare il troppo tempo perduto negli anni passati», ha detto Salvini. «So - ha aggiunto - che la situazione a Enna e nella provincia è grave e sono contento di dare una mano».


ILSOLE24ORE
Fisco, Leo: avanti con taglio aliquote Irpef al ceto medio, anche con tassa sulle multinazionali«Compatibilmente con le risorse», ha spiegato il viceministro dell'Economia e delle Finanze, il governo punta ad intervenire sui redditi fino a circa 50.000-60.000 euro.
Tagliare le aliquote Irpef al ceto medio, recuperando le risorse anche dalla tassa sulle multinazionali. È la strategia delineata dal viceministro dell'Economia e delle Finanze Maurizio Leo. Intervenuto a Sky Tg24, ha spiegato che «il nostro obiettivo è proseguire sulla strada della rivisitazione delle aliquote Irpef», confermando le misure per i redditi bassi e «intervenendo a favore del ceto medio». «Compatibilmente con le risorse», ha aggiunto, il governo punta ad intervenire sui redditi fino a circa 50.000-60.000 euro. La conferma delle tre aliquote è sostanzialmente coperta con l'eliminazione dell'Ace, ha spiegato, sottolineando che un ulteriore passo avanti potrà essere fatto se le entrate fiscali mostreranno un andamento positivo, anche grazie al concordato preventivo. «Un contributo - ha affermato Leo - potrebbe arrivare dal Pillar 2, cioè dalla tassazione sulle multinazionali».
Il viceministro dell'Economia: «Non redditometro ma accertamento sintetico contro grandi evasori»
Leo è tornato sul tema redditometro. «Il governo giallo-verde con il ministro Tria e il viceministro Garavaglia -ha ricordato - tolse di mezzo opportunamente il redditometro così come lo conoscevamo, e dissero bisogna introdurre un altro strumento sentendo Istat, consumatori e garante Privacy. Dopo le interlocuzioni che si sono prolungate per tanti anni è venuto fuori un provvedimento che è diverso dal redditometro. Per questo ho detto non chiamiamolo più redditometro ma accertamento sintetico 2.0. Noi - ha aggiunto - dobbiamo colpire i grandi evasori, siamo di fronte a soggetti che non sono imprenditori o lavoratori autonomi ma soggetti che sottraggono al fisco risorse importanti. E' l'obiettivo che vogliamo perseguire sentendo le forze di maggioranza».
Infine, un passaggio sui conti pubblici, a proposito dell'aumento delle entrate nei primi 4 mesi del 2024. «Limitare i danni del superbonus è parola grossa, si attestano a oltre 200 mld», ha spiegato Leo, tuttavia «i dati delle entrate che devono ancora essere definiti sono incoraggianti perché ci sono stati elementi che hanno portato gettito aggiuntivo alle casse dello stato, come la rivisitazione del meccanismo del reddito di cittadinanza, spero che questi aspetti si consolideranno per dare una boccata di ossigeno per i prossimi appuntamenti».


ILSOLE24ORE
Ue, accordo sulle nomine: Von der Leyen-Costa-Kallas. Garantita all'Italia una vicepresidenzaIn vista del decisivo vertice in programma il 27 e il 28 giugno, i leader europei raggiungono un accordo sulle nomine chiave dell'Unione Europea: Von der Leyen, Costa e Kallas. Ora parte la trattativa sui membri della Commissione, ipotesi Fitto.
Poco prima del decisivo vertice dell'Ue in programma questa settimana (27 e 28 giugno), i capi di Stato e di governo delle principali famiglie di partiti europei hanno concordato di nominare Ursula von der Leyen per un secondo mandato alla presidenza della Commissione Ue. Lo riportano Politico e diversi media tedeschi, citando ambienti negoziali. L'accordo prevede anche che la premier estone Kaja Kallas riceva l'incarico di alto rappresentante per la politica estera dell'Ue. L'ex premier portoghese António Costa sarà eletto presidente dell'organo dei capi di Stato e di governo per un periodo iniziale di due anni e mezzo.
Ursula von der Leyen negozierà direttamente con Giorgia Meloni per la futura maggioranza Ue, non in quanto leader dei Conservatori Ue ma in qualità di premier italiana, per decidere quale sarà il portafoglio riservato all'Italia nella prossima Commissione europea. E' quanto rendono noto diversi media internazionali dopo l'accordo emerso sui top jobs Ue tra Popolari, Socialisti e Liberali. Secondo quanto appreso dalla Faz, nel pomeriggio i negoziatori del Ppe dovrebbero avere un colloquio con la Meloni per informarla.
«All'Italia verrà offerta la possibilità di ricoprire un ruolo di alto livello nella prossima Commissione europea» in cambio del sostegno all'accordo raggiunto tra Popolari, Socialisti e Liberali sui nuovi vertici Ue. Lo riporta Bloomberg citando fonti europee. I leader delle tre famiglie politiche hanno concordato «di sostenere che un candidato scelto dall'Italia ricopra il ruolo di vicepresidente esecutivo nella prossima Commissione europea», riporta l'agenzia.
Quello delle nomine non è l'unico tema rilevante dell'agenda del Consiglio Europeo: per noi è molto importante che dal Vertice esca un messaggio chiaro su temi per noi cruciali come la competitività dell'economia europea, la difesa, la migrazione e l'Agenda strategica oltre, ovviamente, ai temi di politica estera come l'Ucraina ed il Medio Oriente sui quali si sono registrati molti progressi grazie al recente Vertice del G7 presieduto dal presidente Meloni". Così il ministro gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in una nota al termine del Consiglio affari generali.


ADNKRONOS
Autonomia differenziata, Meloni: "Da opposizioni irresponsabili toni da guerra civile"La presidente del Consiglio: "Abbiamo preso degli impegni con gli italiani. La cosa più ridicola è l'opposizione scomposta della sinistra sull'autonomia differenziata"
Questo siamo noi, patrioti, patrioti che sanno quale sia il verso della bandiera tricolore quando la sventolano e che lavorano perché tutti i cittadini di questa nazione abbiano gli stessi diritti e le stesse opportunità". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni facendo il punto sull'autonomia in un video sui social. Stiamo "dimostrando che si sarebbe potuto fare anche prima, forse lo sa anche l'opposizione, forse per questo solo così nervosi e usano, irresponsabili, i toni da guerra civile perché non hanno argomenti nel merito", sottolinea.
Nel filmato la presidente del Consiglio, con alle spalle un grande tricolore, attacca: "Va avanti a passi spediti il lavoro del governo per riformare questa nazione nonostante l'opposizione feroce di chi pur dicendo ogni giorno che in Italia molte cose non vanno bene ci propone come unico programma quello di lasciare tutto com'è. Però noi abbiamo preso degli impegni con gli italiani che ci chiedevano un cambiamento e intendiamo rispettare quegli impegni. Non a caso in meno di venti mesi abbiamo già avviato diverse importanti riforme".
"La riforma del fisco che era attesa da cinquant'anni - ricorda - La riforma della giustizia della quale si parlava da circa 30 anni. Abbiamo fatto la riforma del codice degli appalti e soprattutto la riforma del premierato che ha completato la sua prima lettura al Senato e che se gli italiani lo vorranno permetterà finalmente ai cittadini di scegliere direttamente il capo del governo, mettendo fine a settant'anni di instabilità, governi balneari, governi tecnici, governi arcobaleno, promesse tradite e trasformismo". "Contro tutte queste riforme la sinistra è scatenatissima. Ci accusano ovviamente di ogni possibile nefandezze sulla riforma del fisco hanno detto che eravamo amici degli evasori e abbiamo portato a casa il record di recupero di proventi della lotta all'evasione fiscale smentiti", prosegue Meloni.
"La cosa più ridicola è l'opposizione scomposta della sinistra sull'autonomia differenziata", afferma la premier aggiungendo: "Per capire quanto siano sinceri quando muovono questa continua accusa di voler spaccare l'Italia o quando per protesta sventolano al contrario le bandiere tricolori in aula vale la pena di ricordare alcuni antefatti". "Primo l'idea di attribuire maggiore autonomia alle regioni non è un'invenzione del centrodestra, non è un'invenzione della sottoscritta - sottolinea - È invece un principio inserito nella nostra Costituzione con la riforma del titolo quinto, riforma varata nel 2001 approvata tra l'altro a colpi di maggioranza sotto il governo di Giuliano Amato, governo della sinistra e poi confermata dagli italiani con il referendum".
"L'hanno inserita in Costituzione loro e non l'hanno mai normata. Ciò nonostante hanno firmato accordi tra varie regioni e lo Stato quando sia a capo delle regioni sia a capo del governo c'erano loro e oggi sventolano i tricolori e gridano allo scandalo perché noi cerchiamo di trasformare questo principio, che è un principio corretto, in una norma seria e cioè che sia capace di garantire proprio che non si creino disparità tra i territori", conclude.


AVVENIRE
Emergenza Acqua. La siccità in Sicilia sta creando problemi a persone e animali.
La rovente e lunghissima estate siciliana, senza una goccia di pioggia, si può raffigurare con due opposte cartoline-manifesto: i bagnanti che invadono le spiagge, gli animali che cercano di placare l'arsura nelle pozze di fango. Festosa la prima, terribile la seconda. Per alleviare la grande sete che ha ricadute pesantissime sull'agricoltura, sulla vita quotidiana e sul turismo il governo nazionale ha deliberato lo stato di emergenza, mettendo sul piatto venti milioni per gli interventi più urgenti.
«Subito dopo l'approvazione di Roma, abbiamo avviato il piano di circa cento interventi fra riuso, potenziamento e ristrutturazione di pozzi e sorgenti» spiega Salvo Cocina, capo della Protezione Civile siciliana alla guida della cabina di regia per l'emergenza idrica. «Dopo quindici giorni - aggiunge - molti sono con progettazione completa, diversi già in cantiere, mentre in alcuni luoghi già c'è l'acqua».
«Inoltre abbiamo finanziato - continua Cocina - le riparazioni di ottanta autobotti comunali e l'acquisto di decine altre. Ogni settimana c'è una riunione con le Ati, le Assemblee territoriali idriche costituite dai comuni, e con i gestori dell'acqua a cui spetta l'attuazione e l'approvvigionamento idrico».
«Parliamo del settore idropotabile che riguarda l'esistenza delle persone, giorno per giorno - il responsabile della Protezione Civile illustra i piani -. Dieci milioni sono stati già stanziati e altri venti arriveranno grazie all'impegno del governo regionale, con la prossima manovra finanziaria. La strategia emergenziale si completa con i progetti a medio termine, come i dissalatori, su cui la Regione ha ottenuto le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione e ora si sta muovendo in fretta, anticipando le somme. A lungo termine sono in corso programmi di intervento, per centinaia di milioni, sulle dighe».
«Lo scenario più grave - conclude l'ingegnere - per i turni di erogazione è quello legato al lago Fanaco, ormai quasi prosciugato, che riguarda alcuni territori di Agrigento e Caltanissetta. Non c'è, per ora, una emergenza vasta, ma ci sono tante emergenze locali. Tutti dobbiamo compiere uno sforzo corale, così come è accaduto per il Covid».
Proprio per Agrigento è stato istituito un tavolo permanente sulla crisi idrica. Intanto, ci si attrezza con i bidoni, alla meno peggio, dentro un panorama di grave disagio per via dei rubinetti a singhiozzo. Oltre la buona volontà, l'orizzonte si mostra, al momento, denso di incognite e di motivata preoccupazione.
La sofferenza dell'agricoltura è un dramma parallelo che si va approfondendo. «Saranno erogati in tempi brevi i voucher agli allevatori siciliani per l'acquisto di foraggio per gli animali - informa una nota della Regione -. Il provvedimento per contrastare gli effetti della siccità prevede uno stanziamento di dieci milioni di euro e ha ricevuto il parere favorevole della terza Commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana. Quest'ultimo passaggio consentirà all'assessorato regionale dell'Agricoltura di ultimare la procedura e pubblicare l'avviso con il quale gli allevatori potranno presentare le domande».
Ma il contesto rimane assai critico. Il grido disperato degli agricoltori allo stremo lo riassume Rosario Marchese Ragona, presidente di Confagricoltura Sicilia. «Il frangente è drammatico - dice -. Le dighe sono vuote, c'è una forte preoccupazione per tutte le coltivazioni, per non parlare del patrimonio zootecnico che rischia di scomparire. Stiamo pagando cinquant'anni di cattiva gestione, con ritardi, disservizi e opere non collaudate. La reazione è lenta, rispetto alle esigenze. Ricevo moltissime telefonate al giorno. Gli agricoltori sono esasperati e pronti a scendere in piazza».



LENTEPUBBLICA
Cabina regia PNRR: per le Province "segnali importanti di accelerazione della spesa"

"La prossima tappa decisiva per il completamento delle opere [...] L'attuazione dei progetti PNRR delle Province procede spedita: i circa 3,1 miliardi che ci sono stati assegnati si sono tradotti in 1.700 progetti, di cui 1.496 riguardano le strutture scolastiche. Ciò ha portato alla realizzazione di 6.402 gare, i cui risultati iniziano ad essere visibili dai cittadini: diverse opere, infatti, sono già completate".
Lo ha detto il Presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini, rappresentante di UPI nel suo intervento alla Cabina di regia PNRR appena conclusa, nella quale il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, hanno illustrato lo stato di attuazione della VI rata PNRR, su cui entro il 30 giugno l'Italia chiederà il pagamento all'Europa.
La collaborazione tra Governo, in particolare la Struttura di missione PNRR, ed enti territoriali, Regioni, Province e Comuni che sono tra i principali attuatori del Piano, sta portando all'accelerazione della spesa - ha detto Menesini, ricordando che - "la settima rata però sarà molto impegnativa, perché prevede il raggiungimento di 69 obiettivi per un totale di oltre 18 miliardi. Il Ministro Fitto ha anticipato una Cabina di regia a breve proprio per focalizzare le questioni da risolvere in vista di questo traguardo. Come UPI - ha detto Menesini rivolgendosi al Presidente Meloni e al Ministro Fitto - torneremo ad evidenziare alcune questioni che a nostro avviso devono essere risolte per semplificare ulteriormente l'attuazione del piano, a partire dall'accelerazione delle procedure per i flussi finanziari conseguenti alle rendicontazioni, e dalle autorizzazioni richieste alle amministrazioni centrali, che troppo spesso ancora rappresentano un freno".

 

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