GIORNALE DI SICILIA
La commissione parlamentare d'inchiesta Ecomafie: «Palermo non merita questa gestione dei rifiuti».
Lo sottolinea il presidente Jacopo Morrone, a margine delle audizioni svolte in Prefettura, dopo il sopralluogo alla discarica di Bellolampo.A Bellolampo abbiamo ascoltato tante buone intenzioni e stileremo quanto prima una relazione che fotografi ciò che abbiamo visto: naturalmente collaboreremo con la Procura laddove dovessero esserci elementi utili per le indagini». Lo sottolinea il presidente della commissione parlamentare Ecomafie Jacopo Morrone, a margine delle audizioni svolte in Prefettura a Palermo sulla questione rifiuti, dopo aver visitato in mattinata la discarica di Bellolampo.
«Ci sono tante cose da mettere a posto anche perché da diversi anni ci sono incendi periodici, senza contare il non funzionamento del Tmb - prosegue Morrone -. Palermo non merita questo tipo di gestione della raccolta differenziata e urge un miglioramento: sul sistema rifiuti in Sicilia c'è un filone di inchiesta aperto, dobbiamo verificare se e come si passerà dalle parole ai fatti».
La delegazione, di cui fanno parte, oltre al presidente Morrone, il senatore Pietro Lorefice e gli onorevoli Francesco Emilio Borrelli, Eliana Longi e Maria Stefania Marino, ha fatto visita alla quarta e la quinta vasca dell'impianto, effettuando uno specifico sopralluogo nei pressi della settima vasca (quella attualmente in uso) e ha potuto osservare le vasche di deposito e i tritovagliatori mobili.
Per scongiurare ogni infiltrazione della criminalità organizzata abbiamo chiesto le documentazioni - ha proseguito Morrone -. Il nostro compito è accendere i riflettori su quegli scenari in cui i criminali possono tentare di infiltrarsi. Al momento non ci è stato riferito nulla su possibili collegamenti diretti tra Cosa nostra e Bellolampo, l'aspetto su cui urge la maggiore verifica è piuttosto quello dei costi del sistema rifiuti: avremo modo più avanti di sentire Schifani, per capire quali sono gli obiettivi per migliorare il sistema. La consegna della settima vasca è un palliativo, non una soluzione: bisogna piuttosto capire cosa vorrà fare la Regione per favorire lo smaltimento», ha concluso.
«Rispetto all'ultima volta che siamo venuti a Palermo, sicuramente c'è stato un miglioramento ma ancora ci sono criticità da risolvere: insieme al nucleo operativo ecologico dei carabinieri e ad Arpa Sicilia faremo una relazione, che sarà messa a disposizione della struttura commissariale di Rap e della Procura», ha detto Pietro Lorefice, componente della commissione parlamentare Ecomafie. «Ad oggi non siamo in grado di dire se c'è un reato, ma dalla relazione sarà possibile fare tutte le valutazioni sul campo», conclude Lorefice.
GIORNALE DI SICILIA
Ad Agrigento acqua nelle case ogni 15 giorni: lettera-appello al presidente Mattarella con 1.400 firme.
A Ravanusa si è arrivati anche a turni di distribuzione di 20 giorni e le associazioni segnalano che i tempi tendono ad allungarsi.Acqua ogni 15 giorni ad Agrigento, mentre a Ravanusa, in provincia, si è arrivati anche a turni di distribuzione di 20 giorni. Il sindaco del capoluogo, Franco Micciché, parlando «della peggiore emergenza idrica degli ultimi anni», ha firmato, nelle ultime ore, un'ordinanza che invita a non sprecare acqua. Riprendendo il vademecum della Regione, Micciché ha vietato il prelievo e consumo di acqua potabile per il lavaggio di marciapiedi e piazzali, per lavare auto e per innaffiare orti e giardini, nonché per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine.
«La grave crisi che attraversiamo impone l'utilizzo delle risorse idriche per usi alimentari, domestici e igienico sanitari», ha spiegato Miccichè che ha autorizzato l'emungimento e la distribuzione dell'acqua attinta dai pozzi privati regolarmente autorizzati con le autobotti autorizzate secondo le disposizioni della prefettura. Fino a qualche giorno addietro, per garantire la salubrità dell'acqua portata ai cittadini, erano autorizzate a muoversi e a distribuire soltanto le autobotti censite dall'Aica. Nelle ultime ore, consapevole che la tensione sociale si è fatta altissima, Micciché ha autorizzato la circolazione anche delle autobotti non autorizzate al trasporto conto terzi, purché sia acqua prelevata nei punti di approvvigionamento di Aica che è la società di gestione idrica dell'Agrigentino.
A protestare contro il sistema che autorizzava solo le autobotti censite, e che di fatto rallentava la distribuzione idrica, era stata anche Federconsumatori. «Il governo nazionale faccia la sua parte e invii una nave cisterna della marina militare - hanno lanciato un appello il presidente della Sicilia Alfio La Rosa e quello di Agrigento Angelo Pisano». In prefettura, presieduta dal consigliere Michelangelo Sardo, si è tenuto un vertice tra la delegazione dell'associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari e i vertici di Aica. È stato deciso di garantire, in giorni stabiliti, approvvigionamenti speciali a servizio esclusivo dei condomini.
Il comitato «Vogliamo l'acqua» e il Cartello sociale di Agrigento, nelle ultime ore, hanno inviato una lettera-appello, sottoscritta da 1.400 agrigentini, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Dopo la grande manifestazione organizzata dai due organismi, che ha visto la partecipazione di più di 2 mila cittadini, si continua a "gridare" il grande sgomento e disappunto per non avere preso le dovute decisioni per tempo (perché la crisi era già prevedibile) e soprattutto al fatto che proprio perché si è dentro una grave crisi - scrivono gli esponenti del Cartello e del comitato - straordinarie dovrebbero essere le misure da mettere in campo: l'intervento del Genio militare, della Protezione civile e soprattutto un intervento economico adeguato che nell'immediato aiuti a superare la grave crisi e nel prossimo futuro si programmi una serie di investimenti sul territorio perché si costruiscano le infrastrutture necessarie per non far più vivere crisi, come l'attuale, alla popolazione». La lettera, sottoscritta, in pochissimo tempo, da circa 1.400 cittadini, è stata inviata anche al presidente della Regione, Renato Schifani, all'assessore regionale Roberto Di Mauro, al prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e al sindaco Francesco Miccichè.
Anche la consulta delle associazioni di Aica, guidata da Alvise Gangarossa, ha stigmatizzato la mancanza di interventi delle cabine di regia sia a Palermo che ad Agrigento. «Se l'obiettivo principale di questo coordinamento era di alleviare la carenza idrica - sostiene Gangarossa - tramite il potenziamento del comparto autobotti, tramite il ricorso alla nave cisterna ormeggiata al porto di Licata, tramite il collegamento di nuove fonti idriche alle reti dell'ambito, questo obiettivo non è stato raggiunto. I turni di erogazione vanno dai 15 ai 20 giorni e tendono ad allungarsi o a saltare, il sistema delle autobotti così come riformato e gestito da Aica ha addirittura peggiorato il servizio all'utenza in termini di accesso alla risorsa idrica»
TELEACRAS
Teatro classico all'Efebo di Agrigento: in scena Eschilo
Ad Agrigento domani mercoledì 24 luglio in programma alle ore 21 un altro spettacolo di teatro classico al Teatro Efebo, al Giardino Botanico, in via Demetra, organizzato dalla Provincia: "Sette contro Tebe" di Eschilo. I biglietti sono acquistabili sul sito internet www.giardinoefebo.it oppure al Box Office di Agrigento telefono 0922 20500. Posti numerati, settore A 27 euro, settore B 22 euro, platea 20 euro.
LAVALLEDEITEMPLI
AL TEATRO DELL'EFEBO: ANTIGONE, CREONTE E GLI ERRORI DELLA POLITICA
La riapertura alla città del Teatro dell'Efebo costituisce per la provincia regionale di Agrigento una sorta di riparazione, quasi un risarcimento dopo il dissennato acquisto per tre miliardi di vecchie lire della struttura enorme del Teatro delle Panatenee. Acquistata trent'anni fa la struttura rimase inutilizzata a marcire per qualche anno nelle vicinanze del Villaggio della Gioventù di Raffadali. La demolizione fu decisa dopo che un ragazzo vi perse la vita cadendo da quelle strutture rugginose. Oggi i sogni teatrali tornano ad albergare nella provincia regionale dando un rinnovato slancio ad una istituzione che intende essere "necessaria" politicamente e amministrativamente.. Diventano quindi tre i poli teatrali della nostra città se si annoverano il Teatro di Giunone del Parco Archeologico e il Teatro Pirandello del "municipio" che nei social si comincia a chiamare "punicipio" in ricordo del cabaret di Michele Guardì. Inevitabilmente una buona rivalità (per fare sempre meglio) sarà la cifra del futuro e diciamo subito che come primo spettacolo della stagione, il Teatro dell'Efebo assesta un colpo micidiale agli spettatori "paganti" che si ritrovano con una Antigone di Sofocle, anche se riassuntata,, che costringe alla riflessione sul potere politico e sugli errori della politica. Errori di Antigone (Giulia Galiani) e di Creonte ( la regista Cinzia Maccagnano che in stile elisabettiano risolve la maschilità tebana). Dicevamo "colpo micidiale agli spettatori" solo che tra questi c'erano il sindaco Miccichè, il vice sindaco e il presidente del consiglio comunale. Un terzetto che in tema di errori politici e amministrativi avrebbe molto da dire alla città. Lo abbiamo scritto da sempre: con il teatro c'è poco da scherzare e non teme né le derive meloniane né le derive Schleiniane. Il divieto di Creonte a seppellire Polinice, sta lì a impallinare la povera Antigone che trasgredisce, morendo poi suicida e trascinandosi dietro i cadaveri della famiglia creontina inutilmente avvertita da virulente profezie.. Un divieto di sepoltura che ha fatto discutere per secoli e che recentemente un politico avveduto come Luciano Violante vi ha dedicato un saggio: "Insegna Creonte". Violante ricorda che "la ragione che si chiude in se stessa diventa una mente in delirio e che lo spirito di rivalsa dettato dalla illusione di ripristinare la propria autorità aggrava l'errore iniziale nuocendo alla comunità e alla polis". Tutto sommato, sotto questo aspetto la Provincia Regionale si è rivelata "necessaria" alla dialettica politica, staremo a vedere se riuscirà ad essere palestra di politica senza l'illusione di credere al "Risveglio degli dei" che tra qualche giorno ci propina il Parco Archeologico. Divinità lontanissime dai politici di oggi, piuttosto somiglianti agli "spettri siciliani" raccontati da Beniamino Biondi.
QDS
Crisi idrica nell'Agrigentino: lettera-appello al presidente Mattarella
La crisi idrica nel territorio agrigentino è drammatica. Il sindaco del capoluogo la definisce la "peggiore degli ultimi anni".
La mancanza d'acqua nel territorio agrigentino è drammatica. Il sindaco del capoluogo, Francesco Micciché, la definisce la "peggiore emergenza idrica degli ultimi anni". A tal proposito il primo cittadino ha firmato un'ordinanza che invita la popolazione a non sprecare il bene. Nello specifico è stato vietato - così come predisposto dal vademecum della Regione - il prelievo e consumo di acqua potabile per il lavaggio di marciapiedi e piazzali, per lavare auto e per innaffiare orti e giardini nonché per alimentare fontane ornamentali, vasche e piscine. Micciché spiega che "la grave crisi che attraversiamo impone l'utilizzo delle risorse idriche per usi alimentari, domestici e igienico-sanitari.
Crisi idrica: le ultime notizie e altre disposizioni
Una situazione invivibile: l"acqua arriva ogni 15 giorni ad Agrigento e a Ravanusa si è arrivati pure a turni di distribuzione di 20 giorni. Dunque nella misura del sindaco è stato autorizzato l'emungimento e la distribuzione del bene attinto dai pozzi privati regolarmente autorizzati con le autobotti così come disposto dalla prefettura. Possono circolare pure le autobotti non autorizzate al trasporto conto terzi affinché sia acqua prelevata nei punti di approvvigionamento di Aica, società di gestione idrica dell'Agrigentino.
"Se l'obiettivo principale di questo coordinamento era di alleviare la carenza idrica tramite il potenziamento del comparto autobotti, tramite il ricorso alla nave cisterna ormeggiata al porto di Licata, tramite il collegamento di nuove fonti idriche alle reti dell'ambito, questo obiettivo non è stato raggiunto. I turni di erogazione vanno dai 15 ai 20 giorni e tendono ad allungarsi o a saltare, il sistema delle autobotti così come riformato e gestito da Aica ha addirittura peggiorato il servizio all'utenza in termini di accesso alla risorsa idrica" dice il presidente della consulta delle associazioni di Aica, Alvise Gangarossa.
La lettera-appello per Mattarella
Il comitato "Vogliamo l'acqua" e il Cartello sociale di Agrigento hanno inviato una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Dopo la grande manifestazione organizzata dai due organismi, che ha visto la partecipazione di più di 2mila cittadini - scrivono gli esponenti -, si continua a gridare il grande sgomento e disappunto per non avere preso le dovute decisioni per tempo (perché la crisi era già prevedibile) e soprattutto al fatto che proprio perché si è dentro una grave crisi straordinarie dovrebbero essere le misure da mettere in campo: l'intervento del Genio militare, della Protezione civile e soprattutto un intervento economico adeguato che nell'immediato aiuti a superare la grave crisi e nel prossimo futuro si programmi una serie di investimenti sul territorio perché si costruiscano le infrastrutture necessarie per non far più vivere crisi, come l'attuale, alla popolazione".
Nel giro di poco tempo circa 1.400 cittadini cittadini hanno sottoscritto la missiva. La lettera è stata inoltrata pure al presidente della Regione, Renato Schifani, all'assessore regionale Roberto Di Mauro, al prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e al sindaco Francesco Miccichè.
SCRIVOLIBERO
Con "Antigone" esordio positivo della Rassegna del Teatro Classico e del Mito al Teatro dell'Efebo
Cast, recitazione e scenografia di altissimo livello artistico hanno caratterizzato la "Antigone"' prodotta dalla DIDE Amenanos di Michele Di Dio, per la regia di Cinzia Maccagnano (che ha interpretato Creonte) e con Giulia Galiani nel ruolo di Antigone, tragedia che ha inaugurato al Giardino Botanico di Agrigento il ciclo di spettacoli del cartellone 2024 del Teatro dell'Efebo, organizzato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La tragedia, primo dei cinque eventi della rassegna del Teatro Classico e del Mito (dal 21 luglio al 15 settembre). ha riscosso grande successo tra il pubblico che ha affollato l'antica cava del Giardino Botanico, che la stessa regista ha definito uno dei luoghi più suggestivi per eventi culturali di altissimo livello.
Mercoledì 24 luglio, sempre alle ore 21:00, sarà in scena "Sette contro Tebe", di Eschilo, prodotta dalla stessa DiDe, sempre per la regia di Cinzia Maccagnano, con musiche del Maestro Marco Podda.
Gli altri eventi in programma della rassegna del Teatro Clssico e del Mito sono "Il rapimento di Proserpina o l'inganno di Venere", messo in scena dall'associazione culturale Kairos il 27 luglio, "Kokalos", dell'associazione Centro Cultura Mediterranea il 2 agosto, e "Icaro, il pensiero in movimento" della Agenzia spettacoli Savatteri srls, per il quale è prevista la nuova data di svolgimento del 15 settembre.
ILSICILIA.IT
La Sicilia fa i conti con il suo fabbisogno energetico, le rinnovabili sono la chiave di volta
Arriva il caldo e parte la stagione dei black-out. Già in queste prime settimane della stagione, l'asticella delle temperature si alzata vertiginosamente e per combattere il caldo afoso, come da consuetudine, ogni arma di contrasto è consentita. Una sorta di proporzione diretta che ha inevitabili conseguenze sul fabbisogno energetico.
I primi disagi si sono già avverati. Un esempio è certamente la notte da incubo vissuta dai cittadini di molti quartieri del capoluogo, costretti a rimanere senza luce per ore, con trenta gradi e un alto tasso di umidità. Se il pensiero va subito all'impossibilità di usare condizionatori e ventilatori, le conseguenze più gravi si riversano sui soggetti fragili.
Non si tratta certamente di episodi che destano particolare novità, ma com'è cambiato negli anni il fabbisogno e il consumo energetico in Sicilia? I dati Terna ne hanno delineato un quadro che varia da numeri annuali fino a giornalieri.
I NUMERI SUL FABBISOGNO ENERGETICO
La Sicilia, seppur con qualche fatica, riesce a rispondere alle proprio fabbisogno energetico, riducendo sempre di più, con il tempo, il deficit tra domanda e richiesta.
L'Isola non è tra le Regioni della Penisola che consumano di più, ma negli ultimi anni ha registrato una crescita superiore alla media nazionale, che l'anno precedente ha superato di due punti percentuali. Anche gli ultimi dati di giugno hanno confermato questo continuo trend in salita, dove al Sud e nelle Isole il dato della domanda elettrica ha visto un +2,2%.
I numeri più positivi emergono dalla copertura delle fonti rinnovabili a livello nazionale. Il +52,5% di maggio è il più alto di sempre e anche il +27,3% semestrale del 2024 conferma il progresso. Nonostante le grandi potenzialità e gli impulsi che negli ultimi tempi sono stati indotti per favorirla, l'appuntamento con l'energia verde in Sicilia decolla con fatica e al momento copre "solo" circa un terzo del fabbisogno complessivo. A trainare il settore sono l'eolico e il fotovoltaico, con ampio terreno di distacco sull'idrico e le bioenergie. Affidarsi alle fonti tradizionali appare ancora la via prediletta da percorrere e non a caso la regione ne è ancora dipendente, con punte che si aggirano intorno al 70%.
LA FOTOGRAFIA ENERGETICA DELLA SICILIA
Gli ultimi dati sul portale di Terna, che dipingono un quadro regionale più nitido vedono l'Isola è settima per consumo in Italia.
Catania è la città con un consumo provinciale più alto, con una più o meno equa distribuzione tra il consumo domestico, industriale e dei servizi. Seguono Siracusa, con l'uso più elevato per scopi industriali, e Palermo, prima per consumi domestici. Il consumo industriale nell'Isola, un po' forse a sorpresa, è quello che ha visto una maggiore crescita, superando persino l'impiego domestico.
E' ALLARME CARO BOLLETTE
L'impennata dei consumi coincide anche con la lievitazione delle bollette.
I consumatori che in questo mese sono sbarcati nel mercato libero, non senza alcuni disagi e problematiche, possono certamente contare sull'aiuto di aiuti e bonus. Utili, se non indispensabili, per i cittadini siciliani "vittime" delle bollette più care, quasi il 20% in più.
Secondo i dati Arera, infatti, nel 2023 sono stati erogati 7,6 milioni di bonus sociali elettrico e gas, per un importo stimato di 2,15 milioni di euro. L'incremento del numero dei beneficiari per l'elettrico è salito del 21,5%, con l'aumento delle soglie Isee che ha consentito di riconoscerlo a 1,5 milioni di clienti elettrici. Nel periodo gennaio-dicembre 2023 sono stati erogati circa 4,576 milioni di bonus elettrici per disagio economico, mentre erano 3,8 milioni nel 2022 e 2,5 milioni nel 2021, anno di prima applicazione del meccanismo automatico di riconoscimento. Risultano 64.828, +24% rispetto al 2022, i bonus elettrici per disagio fisico, per chi utilizza apparecchiature elettromedicali per supporto vitale.
Anche in questo caso entrano in campo le energie rinnovabili, che oltre una maggiore attenzione verso l'ambiente, garantiscono degli ampi margini di risparmio, che partono dal 30% fino al 60%. Non a caso, l'avanzare delle rinnovabili ha permesso di stimare nei prossimi anni un netto calo dei costi.
GIORNALE DI SICILIA
Regione Siciliana, Marco Falcone non è più assessore: l'ultimo atto la consegna della nuova caserma ai vigili del fuoco di Siracusa
L'esponente di Forza Italia ha formalizzato le dimissioni per assumere la carica di parlamentare europeo, dopo le recenti elezioni.Marco Falcone ha presentato le dimissioni dalla giunta Schifani. La formalizzazione è avvenuta alla fine della cerimonia di consegna della caserma dei vigili del fuoco a Siracusa (nella foto), di fatto l'ultimo impegno istituzionale di Falcone, eletto al Parlamento europeo con oltre 100 mila voti.
La delega all'Economia, in mano a Falcone fin dall'inizio di questa legislatura, andrà all'avvocato tributarista Alessandro Dagnino, scelto dal governatore per proseguire l'opera di risanamento dei conti pubblici e degli investimenti, il cui andamento è stato premiato dalle agenzie di rating che hanno innalzato il giudizio sulla Regione Siciliana. Dagnino dovrebbe essere presentato nei prossimi giorni, poi giurerà come assessore in Parlamento come prevede la legge.
Falcone oggi ha consegnato al comandante provinciale dei vigili del fuoco Sebastiano Macchiarella le chiavi della nuova caserma di Siracusa. L'immobile di contrada Pizzuta, ceduto in comodato al ministero dell'Interno, è stato realizzato dalla Regione Siciliana con un investimento di circa cinque milioni di euro. Alla cerimonia erano presenti anche il dirigente generale del dipartimento Finanze Silvio Cuffaro, il direttore regionale dei vigili del fuoco Gaetano Vallefuoco, e rappresentanti della deputazione locale e dell'amministrazione comunale. Il trasferimento dall'attuale sede alla nuova sarò operato gradualmente nelle prossime settimane.
«Manteniamo un impegno che ci stava particolarmente a cuore - ha detto Falcone -, offrendo ai nostri vigili del fuoco una sede finalmente all'altezza del loro compito e del prestigio del corpo. Diventa realtà un progetto concepito e avviato addirittura nel 1991, rallentato poi da tante lungaggini. Quando abbiamo preso in mano la questione, nessuno credeva più nel risultato che invece oggi, dopo più di trent'anni, il governo Schifani ha ottenuto. È una bella giornata per la comunità di Siracusa e per le condizioni di lavoro dei pompieri, protagonisti e garanti della sicurezza e della difesa dell'ambiente. Sono felice di chiudere il mio mandato da assessore consegnando a questa città un presidio moderno e funzionale, elevando il livello dei servizi sul territorio».
LENTEPUBBLICA
Referendum contro l'Autonomia differenziata: arrivano le firme digitali.
Per il prossimo referendum contro l'Autonomia differenziata, sarà possibile apporre le firme digitali: ecco nel dettaglio.
Alcune settimane fa, il Ministero della Giustizia, in una nota, ha fatto sapere che sarà presto pronta la piattaforma referendum, per la raccolta delle sottoscrizioni digitali dei cittadini delle proposte di legge d'iniziativa popolare.
La decisione arriva dopo il parere del Garante per la protezione dei dati personali. La piattaforma, prima di essere messa a disposizione, sarà sottoposta ad alcune verifiche per la funzionalità del sistema informatico, tramite specifici test che riprodurranno le diverse fasi della raccolta delle firme.
Ad invocare una velocizzazione delle tempistiche è stato Riccardo Magi, segretario di + Europa, che ha dichiarato l'arrivo, in tempi brevi, del Dpcm in Gazzetta.
Vediamo nel dettaglio.
Referendum autonomia differenziata: arriva la piattaforma per le firme digitali
Come anticipato, la proposta è arrivata da un emendamento a firma di Riccardo Magi, che è stato votato all'unanimità dalle forze politiche, ad un decreto semplificazione del 2021. La piattaforma, infatti, sarebbe dovuta essere operativa già a gennaio 2022.
A breve arriverà il Dpcm per l'attivazione e la piattaforma servirà nell'immediato a raccogliere, in maniera più semplice, le adesioni al referendum contro l'Autonomia differenziata, favorendo la partecipazione dei cittadini.
Questo è l'obiettivo dei partiti di opposizione, che sostengono la necessità di fermare la legge di Calderoli.
Al riguardo, Riccardo Magi ha detto:
"Mi dicono da Palazzo Chigi, a meno di una smentita, che andrà in gazzetta il Dpcm già firmato nella giornata di ieri o dell'altro ieri che ufficialmente dà avvio alla piattaforma gratuita per la raccolta digitale delle firme sui referendum. Ancora nessuno ha visto però l'interfaccia digitale e il suo funzionamento, l'auspicio ovviamente è che si tratti di una piattaforma facilmente accessibile e ben funzionante".
L'obiettivo della proposta di legge è quello di facilitare le firme, grazie all'utilizzo del web, in primis per la legge Calderoli (definita "Spacca Italia" dai partiti di opposizione), ma non solo.
Intanto, la raccolta di firme non digitali è iniziata ieri, 21 luglio.
L'iniziativa ha preso il via in tutta Italia, in diverse città, coinvolgendo la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni e ovviamente Riccardo Magi di + Europa.