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rassegna stampa del 25 luglio 2024

teleacras.it

La crisi idrica in Sicilia in Question Time
Question Time alla Camera sull'emergenza idrica in Sicilia. Battibecco tra il ministro Salvini e i deputati siciliani Barbagallo e Provenzano. L'indignazione di Coldiretti.La crisi idrica in Sicilia è rimbalzata sul New York Times. E il quotidiano americano titola: "Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d'acqua, l'isola teme ora di perdere anche i turisti". E alla Camera dei deputati il ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, è stato impegnato in un Question Time sull'argomento, rovente quanto l'estate in corso. Il battibecco coinvolge in particolare il vice premier e i deputati del Partito Democratico Barbagallo e Provenzano. Antonio Barbagallo, già segretario regionale del Pd in Sicilia, tuona: "La Sicilia è in piena crisi, una situazione mai vista con queste proporzioni: animali che bevono fango, laghi prosciugati, raccolti di grano e foraggio azzerati, zone in cui l'acqua non arriva da 40 giorni, danni enormi per i produttori, i cittadini e per il turismo. Il dramma siccità in Sicilia è in prima pagina sul New York Times, non serve aggiungere altro. A nostro giudizio c'è una responsabilità evidente nel centrodestra. Non servono parole, ma fatti e soluzioni indifferibili perché la Sicilia e i siciliani non possono più aspettare". Replica il ministro Salvini, carte alla mano, e spiega: "Il ministero ha concluso la fase istruttoria per il piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico. Lo scorso 29 maggio ho presentato personalmente un primo stralcio della programmazione finanziato con circa 950 milioni di euro di risorse direttamente del mio ministero. Una quota importante è per la Sicilia pari a circa il 10% e riguarderà 7 interventi per 92 milioni di euro su un totale di 75 opere idriche finanziate in tutta Italia. Nel contempo, il commissario straordinario nazionale proporrà un piano di azioni e interventi urgenti che ovviamente dovrà avere un periodo di attuazione di breve, brevissimo termine, vista l'emergenza". Poi Giuseppe Provenzano, già ministro per il Sud, contro-replica e così si rivolge a Salvini: "Ministro, lei l'ha chiamata emergenza, calamità. Non fatelo, perché era tutto previsto. Sono mesi che la crisi idrica è nota alla Regione Siciliana. La prima interrogazione l'abbiamo fatta a febbraio e il governo non ha risposto. Aspettavate la pioggia? Non è arrivata. Oggi lei rompe questo irridente silenzio per parlarci di cabine di regia, tavoli tecnici? Servono risposte. Ora. Non c'è più tempo. La Regione in questi mesi non ha fatto nulla. Ora il tema è mettere in sicurezza intere comunità. Lei non andava dai pastori? Ci torni, se ha il coraggio. Se i consorzi di bonifica, che voi avete occupato, non portano l'acqua alle aziende zootecniche, saranno costrette ad abbattere gli animali. E mentre una comunità ha sete, qualcuno forse sta ridendo e sta facendo affari: c'è una speculazione senza regole sui pozzi privati e le autobotti private, per non parlare di quelli abusivi. Le risorse stanziate non bastano e non c'è più tempo. Se la Protezione civile siciliana non ce la fa, intervenga la Protezione civile nazionale. Dovrebbe esserci un ministro competente, se non ricordo male, persino siciliano, Nello Musumeci. E se la Regione Siciliana non è in grado di dare risposte, il governo intervenga in via sostitutiva, perché si stanno calpestando i diritti fondamentali e la dignità di intere comunità". Poi Coldiretti Sicilia, appena a conoscenza del Question Time con Salvini a Roma, trae le conclusioni e boccia il tutto come solo fumo, tanto fumo, e commenta: "Benvenuti nella fabbrica delle illusioni, in cui si annunciano lavori che neanche i progettisti sanno quando saranno ultimati, mentre le piante muoiono e il dramma in campagna continua. Ogni giorno assistiamo a proclami di milioni e milioni di euro, progetti da avviare, altri da concludere con il risultato che c'è un inizio ma mai la fine. Da mesi assistiamo a proclami di interventi, manifesti di milioni di euro, istituzioni di tavoli, cabine di regia e altro, ma il risultato è che gli agricoltori non hanno più nulla. In alcune zone della Sicilia sembra il 1800 e non il 2024. Non si trovano più neanche i serbatoi per convogliare quel minimo di acqua che arriva: l'ennesima beffa che i siciliani vivono".

GRANDANGOLO
Anche "Sette contro Tebe" riscuote grande successo al Teatro dell'EfeboLa rassegna del Teatro Classico e del Mito prosegue sabato 27 luglio alle ore 21:00 sempre al Giardino Botanico con "Il rapimento di Proserpina o l'inganno di Venere".
Successo di pubblico anche per il secondo appuntamento della Rassegna del Teatro Classico e del Mito al Teatro dell'Efebo organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella suggestiva antica cava del Giardino Botanico. Dopo "Antigone", la DIDE Amenanos ha proposto "Sette contro Tebe" per la regia di Cinzia Maccagnano e musiche originali del Maestro Marco Podda. Uno spettacolo elaborato, con un cast ed una regia particolarmente ispirati a proporre un adattamento della tragedia di Eschilo che ha al centro il feroce scontro tra i fratelli Eteocle e Polinice per la contesa del trono di Tebe. 
Il pubblico ha apprezzato non solo il livello della recitazione del numeroso cast, ma anche la scenografia e la bellezza dei costumi proposti dallo scenografo e costumista agrigentino Vincenzo La Mendola. Al termine della serata autentica ovazione per tutti gli attori e la regista Cinzia Maccagnano, che dal palco ha voluto evidenziare l'efficacia del linguaggio del teatro su un tema drammaticamente attuale, ovvero la guerra. "Il teatro ha la potenza di esprimere pensieri complessi" ha detto la regista "e parlandoci di qualcosa che arriva da molto lontano nel tempo consente di riacquistare significati e di riflettere e capire meglio cosa siano l'assedio e la paura della guerra, più che mai attuali oggi con i conflitti in corso".
La rassegna del Teatro Classico e del Mito prosegue sabato 27 luglio alle ore 21:00 sempre al Giardino Botanico con "Il rapimento di Proserpina o l'inganno di Venere", messo in scena dall'associazione culturale Kairos. Per questo evento il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, al fine di favorire l'ingresso al teatro degli studenti e degli over 65, ha promosso ingressi al prezzo di 15 euro per gli stessi studenti e gli over 65. Lo stesso prezzo (15 euro per singolo ingresso) sarà applicato a gruppi di almeno 5 persone. Questi biglietti promozionali possono essere acquistati esclusivamente al Box Office di via Imera (0922-20500) o direttamente al botteghino del teatro dell'Efebo la sera stessa dello spettacolo. 
Per le prenotazioni ordinarie e altre informazioni: www.giardinoefebo.it

AGRIGENTONOTIZIE
Capitale italiana della cultura 2025, prima riunione della "Cabina di regia": al via la pianificazione delle attività.

Tra i primi interventi figurano le modalità e le tempistiche di trasferimento dal Comune di Agrigento alla Fondazione delle somme già stabilite nella convenzione siglata tra i due enti.
Si è svolta in Prefettura la prima riunione della "Cabina di regia" istituita, su impulso del Comune, in vista di Agrigento Capitale italiana della cultura Italiana 2025.
E' stato un incontro di coordinamento e di confronto al quale hanno partecipato il prefetto Filippo Romano, il vice capo di gabinetto Fabio Magnano e il consigliere di Prefettura Michelangelo Sardo, il sindaco Francesco Miccichè e i dirigenti Mantione, Insalaco e Avenia. C'era, naturalmente, anche il presidente della Fondazione "Agrigento 2025" Giacomo Minio e il curatore del dossier e direttore generale della Fondazione Roberto Albergoni insieme ad alcuni membri del consiglio di amministrazione.
Lo scopo dell'attivazione della "Cabina di regia" è implementare le attività di coordinamento tra enti ed istituzioni coinvolte, a vario titolo, nella pianificazione ed organizzazione delle attività connesse con l'evento. Nel corso di questo primo incontro sono state definite le modalità e le tempistiche di trasferimento, dal Comune di Agrigento alla Fondazione, delle somme già stabilite nella convenzione siglata tra i due enti e necessarie alla Fondazione per poter avviare la sua attività e realizzare la mission istituzionale.


AGRIGENTOOGGI
Anche "Sette contro Tebe" riscuote grande successo al Teatro dell'Efebo.

Successo di pubblico anche per il secondo appuntamento della rassegna teatrale del Classico e del Mito al Teatro dell'Efebo organizzata dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella suggestiva antica cava del Giardino Botanico. Dopo "Antigone", la Dide Amenanos ha proposto "Sette contro Tebe" per la regia di Cinzia Maccagnano e musiche originali del Maestro Marco Podda.
Uno spettacolo elaborato, con un cast ed una regia particolarmente ispirati a proporre un adattamento della tragedia di Eschilo che ha al centro il feroce scontro tra i fratelli Eteocle e Polinice per la contesa del trono di Tebe. Il pubblico ha apprezzato non solo il livello della recitazione del numeroso cast, ma anche la scenografia e la bellezza dei costumi proposti dallo scenografo e costumista agrigentino Vincenzo La Mendola.
Al termine della serata autentica ovazione per tutti gli attori e la regista Cinzia Maccagnano, che dal palco ha voluto evidenziare l'efficacia del linguaggio del teatro su un tema drammaticamente attuale, ovvero la guerra. "Il teatro ha la potenza di esprimere pensieri complessi" ha detto la regista "e parlandoci di qualcosa che arriva da molto lontano nel tempo consente di riacquistare significati e di riflettere e capire meglio cosa siano l'assedio e la paura della guerra, più che mai attuali oggi con i conflitti in corso".
La rassegna del Teatro Classico e del Mito prosegue sabato 27 luglio alle ore 21 sempre al Giardino Botanico con "Il rapimento di Proserpina o l'inganno di Venere", messo in scena dall'associazione culturale Kairos.
Per questo evento il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, al fine di favorire l'ingresso al teatro degli studenti e degli over 65, ha promosso ingressi al prezzo di 15 euro per gli stessi studenti e gli over 65. Lo stesso prezzo (15 euro per singolo ingresso) sarà applicato a gruppi di almeno 5 persone. Questi biglietti promozionali possono essere acquistati esclusivamente al Box Office di via Imera (0922-20500) o direttamente al botteghino del teatro dell'Efebo la sera stessa dello spettacolo.



TELEACRAS
La crisi idrica in Sicilia in Question Time.
Question Time alla Camera sull'emergenza idrica in Sicilia. Battibecco tra il ministro Salvini e i deputati siciliani Barbagallo e Provenzano. L'indignazione di Coldiretti.
La crisi idrica in Sicilia è rimbalzata sul New York Times. E il quotidiano americano titola: "Dopo aver perso i raccolti a causa della mancanza d'acqua, l'isola teme ora di perdere anche i turisti". E alla Camera dei deputati il ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, è stato impegnato in un Question Time sull'argomento, rovente quanto l'estate in corso. Il battibecco coinvolge in particolare il vice premier e i deputati del Partito Democratico Barbagallo e Provenzano. Antonio Barbagallo, già segretario regionale del Pd in Sicilia, tuona: "La Sicilia è in piena crisi, una situazione mai vista con queste proporzioni: animali che bevono fango, laghi prosciugati, raccolti di grano e foraggio azzerati, zone in cui l'acqua non arriva da 40 giorni, danni enormi per i produttori, i cittadini e per il turismo. Il dramma siccità in Sicilia è in prima pagina sul New York Times, non serve aggiungere altro. A nostro giudizio c'è una responsabilità evidente nel centrodestra. Non servono parole, ma fatti e soluzioni indifferibili perché la Sicilia e i siciliani non possono più aspettare". Replica il ministro Salvini, carte alla mano, e spiega: "Il ministero ha concluso la fase istruttoria per il piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico. Lo scorso 29 maggio ho presentato personalmente un primo stralcio della programmazione finanziato con circa 950 milioni di euro di risorse direttamente del mio ministero. Una quota importante è per la Sicilia pari a circa il 10% e riguarderà 7 interventi per 92 milioni di euro su un totale di 75 opere idriche finanziate in tutta Italia. Nel contempo, il commissario straordinario nazionale proporrà un piano di azioni e interventi urgenti che ovviamente dovrà avere un periodo di attuazione di breve, brevissimo termine, vista l'emergenza". Poi Giuseppe Provenzano, già ministro per il Sud, contro-replica e così si rivolge a Salvini: "Ministro, lei l'ha chiamata emergenza, calamità. Non fatelo, perché era tutto previsto. Sono mesi che la crisi idrica è nota alla Regione Siciliana. La prima interrogazione l'abbiamo fatta a febbraio e il governo non ha risposto. Aspettavate la pioggia? Non è arrivata. Oggi lei rompe questo irridente silenzio per parlarci di cabine di regia, tavoli tecnici? Servono risposte. Ora. Non c'è più tempo. La Regione in questi mesi non ha fatto nulla. Ora il tema è mettere in sicurezza intere comunità. Lei non andava dai pastori? Ci torni, se ha il coraggio. Se i consorzi di bonifica, che voi avete occupato, non portano l'acqua alle aziende zootecniche, saranno costrette ad abbattere gli animali. E mentre una comunità ha sete, qualcuno forse sta ridendo e sta facendo affari: c'è una speculazione senza regole sui pozzi privati e le autobotti private, per non parlare di quelli abusivi. Le risorse stanziate non bastano e non c'è più tempo. Se la Protezione civile siciliana non ce la fa, intervenga la Protezione civile nazionale. Dovrebbe esserci un ministro competente, se non ricordo male, persino siciliano, Nello Musumeci. E se la Regione Siciliana non è in grado di dare risposte, il governo intervenga in via sostitutiva, perché si stanno calpestando i diritti fondamentali e la dignità di intere comunità". Poi Coldiretti Sicilia, appena a conoscenza del Question Time con Salvini a Roma, trae le conclusioni e boccia il tutto come solo fumo, tanto fumo, e commenta: "Benvenuti nella fabbrica delle illusioni, in cui si annunciano lavori che neanche i progettisti sanno quando saranno ultimati, mentre le piante muoiono e il dramma in campagna continua. Ogni giorno assistiamo a proclami di milioni e milioni di euro, progetti da avviare, altri da concludere con il risultato che c'è un inizio ma mai la fine. Da mesi assistiamo a proclami di interventi, manifesti di milioni di euro, istituzioni di tavoli, cabine di regia e altro, ma il risultato è che gli agricoltori non hanno più nulla. In alcune zone della Sicilia sembra il 1800 e non il 2024. Non si trovano più neanche i serbatoi per convogliare quel minimo di acqua che arriva: l'ennesima beffa che i siciliani vivono".


GIORNALE DI SICILIA 

La Sicilia continua a bruciare, nell'Ennese i roghi più vasti


Sono 12 gli incendi divampati oggi (24 luglio) nell'Isola che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile con l'ausilio dei mezzi aerei.Sono 12 gli incendi divampati oggi (24 luglio) in Sicilia che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, i forestali e i volontari della protezione civile con l'ausilio dei mezzi aerei. Tre nella provincia di Agrigento, due a Catania, 4 a Enna, 2 a Palermo e uno a Trapani.
Nell'Agrigentino i roghi sono stati appiccati a Ribera in contrada Ponte Verdura, a Casteltermini in contrada via di Mezzo, a Cianciana in contrada Balata. Nell'Ennese, incendio nel capoluogo (contrada Furma), a Piazza Armerina in contrada Cozzo Candiglia e in contrada Vallone Seminara e in contrada Piano Cannata.
Nel Palermitano a Carini in contrada Cozzo Pisciatore, e nel capoluogo a Manche di Bellolampo. Incendi anche nel Catanese: a Castiglione di Sicilia in contrada Tronco Ganzerra, e nel capoluogo in contrada Passo Cavaliere. Nel Trapanese a Castelvetrano in contrada Piana Canale.


GIORNALE DI SICILIA

Trasporto pubblico in Sicilia, riparte l'iter per l'affidamento dei servizi


L'assessore alle Infrastrutture Aricò: «Il nostro obiettivo è garantire il diritto alla mobilità».Riparte l'iter per l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico extraurbano su autobus. Sul sito della Regione Siciliana è stata pubblicato un decreto tecnico per la "decisione di contrarre", firmato dal dirigente generale del dipartimento delle Infrastrutture e trasporti, Salvatore Lizzio.
È l'atto attraverso il quale l'amministrazione conferma la propria volontà di avviare la procedura di negoziazione che porterà all'assegnazione del servizio, un passaggio propedeutico stabilito dal nuovo Codice degli appalti. Nei prossimi giorni la giunta regionale dovrà approvare il Piano dei servizi minimi, con l'individuazione delle tratte da assegnare alle aziende aggiudicatarie. Soltanto in seguito, nel bando, saranno indicati tutti i dettagli di natura tecnico-finanziaria.
«Il nostro obiettivo è dare certezza e stabilità ad un servizio pubblico essenziale per tutti i cittadini - dice l'assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò - per questo abbiamo già avviato una procedura che prevede un confronto con le aziende interessate, gli enti locali e i portatori di interesse del settore, in modo da definire e condividere le condizioni migliori a garanzia dell'efficienza e del diritto alla mobilità. Siamo ancora nella fase propedeutica del procedimento, l'importo della gara sarà definito solo successivamente, mentre le tariffe saranno quelle approvate attraverso un confronto con l'Autorità nazionale di regolazione dei trasporti».


GIORNALE DI SICILIA 

Siccità in Sicilia, Salvini: «È un'emergenza nazionale: interventi per 92 milioni»


Conclusa l'istruttoria per il piano di interventi, presentato un primo stralcio di programmazione finanziato con circa 950 milioni.La situazione che riguarda la siccità in Sicilia «rappresenta un'emergenza nazionale per la quale stiamo mettendo in campo ogni azione utile a superare criticità emerse ed evidenti da anni». Lo afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, rispondendo a un question time alla Camera. «Il ministero ha concluso la fase istruttoria per il piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico, lo scorso 29 maggio, nella medesima seduta ho presentato un primo stralcio di programmazione finanziato con circa 950 milioni di euro di risorse del mio ministero».
«Una quota importante è per la Sicilia pari a circa il 10% e riguarderà 7 interventi per 92 milioni di euro su un totale di 75 opere idriche finanziate in tutta Italia.
La seduta della conferenza delle Regioni prevista per domani, mi auguro, darà l'intesa», dice Salvini.
«Nel contempo, il commissario straordinario nazionale - aggiunge il ministro - proporrà un piano di azioni e interventi urgenti che ovviamente dovranno avere un periodo di attuazione di breve, brevissimo termine, vista l'emergenza».


QDS
Siccità e turismo in pericolo, il dramma della Sicilia finisce sul New York Times.

Quando la Sicilia finisce sui quotidiani internazionali, ma non per buone notizie... Il dramma della siccità che tormenta l'isola in questa torrida estate 2024 fa notizia anche all'estero e diventa protagonista di un articolo sul New York Times.
"Uno dei peggiori periodi di siccità degli ultimi decenni", ammette la reporter Emma Bubola descrivendo gli scenari, riportando dati ed esprimendo le preoccupazioni che tormentano tanto le autorità quanto i cittadini siciliani, a cominciare dagli operatori dell'agricoltura e proseguendo con quelli del turismo. I due punti forti dell'economia siciliana, che si trovano a fronteggiare la mancanza di una risorsa fondamentale ma spesso dimenticata: l'acqua.
Colline che ricordano le dune del deserto, animali senza cibo o acqua, la vendemmia anticipata con l'amara prospettiva di una stagione difficile: sembrano immagini apocalittiche quelle che aprono l'articolo del New York Times, ma è la realtà che la Sicilia affronta da mesi. Le voci disperate degli agricoltori che fanno i conti con la carenza di acqua e di infrastrutture idriche, i bacini idrici che non riescono più a soddisfare i bisogni degli animali, il lago di Pergusa prosciugato: questa non è più la Sicilia dei campi fertili e delle spiagge piene di turisti che gustano una buona granita.
In gioco c'è molto più dell'agricoltura, che comunque resta il cuore pulsante dell'economia siciliana. C'è il turismo, c'è l'ambiente, c'è la vita di esseri umani e animali. Da Agrigento l'appello all'azione contro la siccità è arrivato anche al presidente Mattarella, il ministro Salvini parla di "emergenza nazionale" e ora perfino il New York Times esprime preoccupazione per un fenomeno che potrebbe distruggere la Sicilia così come il mondo l'ha sempre conosciuta.
Le preoccupazioni per il turismo
L'articolo del New York Times riporta un titolo semplice e d'effetto. "After Losing Crops to Drought, Sicily Fears Losing Tourism, Too": "Dopo aver perso il raccolto a causa della siccità, la Sicilia teme di perdere anche il turismo". E con esso la sua identità, il suo prestigio, il suo core economico.
Con i report sulla siccità e sui razionamenti dell'acqua che fanno il giro del mondo, Federalberghi ha manifestato la paura dell'aumento esponenziale delle disdette. E questo in un'estate particolarmente torrida e ricca di emergenze - che spaziano dai rifiuti al cambiamento climatico, dalla cenere vulcanica alle infrastrutture carenti - potrebbe essere un vero e proprio colpo di grazia per l'economia siciliana.
L'appello di Cinzia Zerbini di Coldiretti al New York Times è chiaro: "Se ci togliete anche il turismo, sarà la fine".
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Le priorità
Le autorità hanno assicurato la massima attenzione nel garantire le forniture agli ospedali, ma anche agli uffici, alle industrie e agli hotel. Una mossa per tentare di salvare almeno il turismo e i servizi essenziali, poiché per l'agricoltura ormai i prossimi mesi sembrano già compromessi. C'è senza dubbio poco tempo e serve trovare una soluzione definitiva per fare in modo che la Sicilia verde e rigogliosa non sia solo quella dei resort di lusso o dei monumenti, ma anche quella della flora e della fauna mediterranea. Il servizio del New York Times, che replica quello di tanti quotidiani locali, nazionali e internazionali, serve certamente da analisi e monito per le autorità ma anche da stimolo per ogni singolo cittadino che possa agire per evitare il peggio.


LENTEPUBBLICA

Ecco gli aumenti medi previsti dal rinnovo contratto statali 2024.

Nelle bozze discusse all'Aran compaiono le prime tabelle con le cifre degli aumenti medi per il rinnovo del contratto degli statali 2024: scopriamone di più.
Avviate quindi le le trattative: quanto agli aumenti, il Ministro Zangrillo già nelle settimane scorse aveva fatto presente che la tornata contrattuale 2016-18 aveva stanziato risorse che garantivano un incremento pari al 3,48%, quella successiva del 4,07%, adesso siamo al 5,8%
L'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) ha pertanto presentato le prime tabelle con le cifre degli aumenti medi che verranno discussi durante le negoziazioni. Questi aumenti rappresentano una delle principali novità in arrivo per i dipendenti pubblici.
Indice dei contenuti
Ecco gli aumenti medi previsti dal rinnovo contratto statali 2024
Cifre degli aumenti medi
Aumenti supplementari
Differenze settoriali
Implicazioni per i funzionari
La tabella dell'Aran
Smart working e welfare aziendale
Le sfide e le risorse economiche
Ecco gli aumenti medi previsti dal rinnovo contratto statali 2024
A fornire i dettagli è stato direttamente il presidente Antonio Naddeo: ecco una panoramica dettagliata dei numeri e delle implicazioni per le diverse categorie di lavoratori pubblici.
Cifre degli aumenti medi
Operatori di prima area: gli operatori, che rappresentano la fascia più bassa nella gerarchia amministrativa, vedranno un aumento di 110 euro lordi al mese per 13 mensilità. Questo incremento rappresenta una componente essenziale per migliorare la retribuzione di base di questi lavoratori.
Assistenti: gli assistenti riceveranno un aumento mensile lordo di 116 euro, distribuibile su 13 mensilità. Questo incremento riconosce le responsabilità aggiuntive rispetto agli operatori di prima area.
Funzionari: per i funzionari, l'aumento mensile sarà di 141 euro lordi per 13 mensilità. I funzionari, che ricoprono ruoli chiave nelle amministrazioni pubbliche, beneficeranno di un incremento maggiore rispetto alle categorie precedenti, riflettendo la complessità e l'importanza delle loro mansioni.
Elevate professionalità: questa categoria, introdotta con il precedente rinnovo contrattuale, comprende quadri tecnici ad alta specializzazione. Gli appartenenti a questa fascia riceveranno un aumento di circa 194 euro lordi al mese per 13 mensilità, segnalando un riconoscimento significativo per le competenze e le responsabilità elevate.
Questi aumenti rappresentano la parte "tabellare" del contratto, ossia l'incremento uniforme applicabile a tutte le categorie lavorative della Pubblica Amministrazione, dai ministeri alle agenzie.
Aumenti supplementari
Oltre agli aumenti tabellari, è previsto un ulteriore incremento medio di 31 euro lordi mensili. La distribuzione di questi fondi sarà oggetto di ulteriori negoziazioni tra l'Aran e i sindacati. Questo aumento aggiuntivo mira a compensare ulteriormente i dipendenti per l'aumento del costo della vita e a garantire una distribuzione più equa delle risorse disponibili.
Differenze settoriali
Nonostante la media degli aumenti sia di 160 euro lordi al mese, le cifre variano notevolmente tra i diversi settori della Pubblica Amministrazione. Questa variabilità riflette le differenti condizioni economiche e operative delle varie amministrazioni.
Ministeri: i dipendenti dei ministeri avranno aumenti inferiori rispetto ad altri settori. Questo può essere attribuito alle strutture salariali più contenute e alla necessità di bilanciare le risorse disponibili tra un numero molto elevato di dipendenti.
Agenzie fiscali ed enti economici: questi settori riceveranno aumenti maggiorati, che possono arrivare fino a 190 euro lordi al mese. Gli enti con funzioni economiche e fiscali spesso richiedono competenze specializzate e hanno un impatto diretto sulle entrate dello Stato, giustificando incrementi salariali più elevati.
Implicazioni per i funzionari
Per i funzionari, l'aumento medio mensile lordo dovrebbe aggirarsi intorno ai 170 euro. Questo dato tiene conto sia della componente tabellare che degli aumenti supplementari. La distribuzione effettiva delle risorse aggiuntive sarà definita nelle prossime fasi delle trattative sindacali.
Oltre alla parte economica, un altro tema caldo delle trattative è lo smart working. L'Aran, seguendo le indicazioni del Ministro Zangrillo, propone un modello di lavoro agile più flessibile rispetto al passato. Questo potrebbe significare la possibilità di lavorare completamente da remoto per alcune categorie di lavoratori, come i genitori con figli fino ai 14 anni. Questa proposta rappresenta un netto cambiamento rispetto alle restrizioni precedentemente imposte.
Inoltre, si discute l'estensione del welfare aziendale, attualmente limitato a pochi dipendenti. Questo potrebbe includere misure per migliorare il benessere dei lavoratori, come formazione e supporto alle famiglie, analogamente a quanto già avviene nel settore privato.
Le sfide e le risorse economiche
Il nodo delle risorse economiche resta centrale nelle trattative. I sindacati ritengono insufficienti gli aumenti proposti, soprattutto in considerazione dell'inflazione. Tuttavia, Zangrillo ha sottolineato che nella scorsa legge di Bilancio sono stati stanziati 8 miliardi di euro per i rinnovi contrattuali, su un totale di 24 miliardi della manovra economica.
Il contratto abbraccia tre grandi gruppi: i ministeriali, il gruppo più numeroso con circa 122mila dipendenti, che però ricevono retribuzioni medie più basse. Le semplificazioni introdotte nel precedente contratto 2019/21 hanno reso comuni le basi tabellari delle diverse posizioni economiche.
Sarà compito delle trattative sindacali stabilire come questi fondi saranno ripartiti.
Le trattative proseguiranno a settembre, e si vedrà se si arriverà rapidamente alla firma della preintesa o se sarà necessario attendere fino al 2025.





































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