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rassegna stampa del 7 agosto 2024

agrigentonotizie.it

LIBERO CONSORZIO
"Musica a volume superiore di sette volte il livello consentito": scatta multa da oltre 2.500 euro per locale
I controlli operati dai carabinieri e dall'Arpa hanno permesso di accertare il superamento all'interno dell'abitazione di un residente

Avrebbero "sparato" la musica di una serata danzante a un volume quasi 7 volte superiore al consentito. Per questo i titolari di un locale della provincia sono stati sanzionati dal Libero consorzio di Agrigento per garantire la salute e la serenità dei residenti della zona in cui insiste l'attività.Il controllo risale alla notte di halloween del 2022: a intervenire sono stati i carabinieri del comando di Canicattì insieme ai tecnici dell'Arpa di Agrigento che hanno effettuato la misurazione delle emissioni sonore provenienti dal locale dall'interno di un'abitazione della zona. Dentro l'appartamento le apparecchiature hanno misurato una differenza di 22 decibel tra il rumore "normale" che si registra all'interno dell'ambiente abitativo dentro la casa. Questo a fronte di un limite imposto a soli 3 decibel. Il titolare dell'attività commerciale ha prodotto uno scritto difensivo per contestare il verbale sostenendo che le misurazioni non fossero corrette e che la sanzione non corrispondesse a quanto previsto dalla normativa vigente, ma le obiezioni sono state superate dalla controrelazione prodotta da Arpa, che ha confermato la propria attività e le violazioni riscontrate.Per questo è scattato da parte del Libero consorzio un verbale da 2500 euro per la violazione alla normativa in materia. 

gds.it
Finanziati lavori in provincia di Agrigento: previsto un incremento dell'acqua del 20 per cento entro Ferragosto
Gli interventi prevedono la realizzazione di nuovi pozzi e la riattivazione di altri già esistenti

La realizzazione di nuovi pozzi e la riattivazione di altri già esistenti consentiranno di aumentare di quasi il 20 per cento entro metà agosto la fornitura di acqua nelle case della provincia di Agrigento. È emerso nel corso di una riunione della Cabina di regia regionale sull'emergenza idrica, presieduta dal presidente della Regione Renato Schifani, a cui hanno partecipato Roberto Di Mauro, assessore regionale all'Energia e ai servizi di pubblica utilità, Salvo Cocina, coordinatore della task force e capo della Protezione civile regionale, Giovanni Cirillo ed Enzo Greco Lucchina, rispettivamente presidente e direttore dell'Ati di Agrigento, Settimio Cantone e Claudio Guarneri, presidente e direttore generale di Aica, gestore del servizio idrico integrato della provincia di Agrigento.Durante l'incontro è stata fatta la verifica sull'avanzamento dei lavori del Piano di emergenza idrica varato dalla Regione e redatto un cronoprogramma per le prossime azioni. Gli obiettivi includono il recupero e l'individuazione di nuove fonti di approvvigionamento idrico per integrare le risorse già disponibili e per compensare la diminuzione dell'apporto di 10 litri al secondo dell'invaso Fanaco.
Grazie ad alcuni interventi realizzati di recente, ossia il riutilizzo di pozzi comunali a Favara, Ravanusa e San Biagio Platani, sono stati già immessi 18 litri d'acqua al secondo nella rete idrica gestita da Aica.Con i lavori in corso, entro il 13 agosto, salvo imprevisti, si aggiungeranno ulteriori 133 litri al secondo, portando così il totale a 151 litri al secondo di risorsa idrica recuperata e aggiunta alla fornitura ordinaria, migliorando sensibilmente l'attuale servizio idrico (830 litri al secondo). In particolare, a Sciacca sarà completato un pozzo gemello attiguo a Grattavole P3, sarà riattivato il Grattavole 4 e sarà realizzata la condotta di collegamento (immettendo 100 litri al secondo in più); a Canicattì saranno riutilizzati i pozzi comunali delle contrade Gulfi e Capodacqua (+30 litri al secondo); a Naro saranno riattivati i pozzi comunali di contrada Falsina (+3 litri al secondo).
In aggiunta, sono state programmate ulteriori azioni per il recupero di risorse idriche entro la fine di agosto (+10%) e ottobre (+15%). Ulteriori lavori saranno programmati grazie ai recenti stanziamenti del bilancio regionale per 38 milioni di euro.



GIORNALE DI SICILIA 
Tour europeo per i rifiuti siciliani: dopo la Finlandia vanno in Turchia
Una nave da Augusta li porterà a Smirne: un conto salato a carico dei Comuni. La Sicilia, incapace di mettere a reddito l'immondizia, la spedisce a peso d'oro. Già bruciati i 50 milioni stanziati dalla Regione.L'ultimo biglietto è stato staccato ieri. Destinazione: Aliaga-Izmir, un paese turco della provincia di Smirne. Lì, dopo essere salpati dalla base navale militare di Augusta, arriveranno i rifiuti siciliani. Ultima meta di un tour che ha portato negli ultimi due anni l'immondizia prodotta nell'Isola in Danimarca e Olanda prima e adesso in Finlandia e Turchia. E sono viaggi costosissimi.
La chiusura della discarica di Lentini e l'ormai prossimo riempimento degli altri impianti siciliani sta spingendo l'assessorato ai Rifiuti, guidato da Roberto Di Mauro, a intensificare le spedizioni all'estero. La settimana scorsa il direttore generale, Arturo Vallone, ha firmato il decreto che autorizza a inviare per un anno 90 mila tonnellate in Finlandia, nel termovalorizzatore Loviisan satam Oy Satamatalonkuja 1, a Valko.
Ieri altri 5 decreti hanno autorizzato l'invio a Aliaga-Izmir, nell'impianto Ege Celik Sanay Ticaret, di 5.733 tonnellate. Anche in questo caso l'autorizzazione all'invio, concordata con i ministeri dell'Ambiente italiano e turco, durerà un anno.


GIORNALE DI SICILIA 
Sicilia, domani l'ultima seduta all'Ars e poi pausa estiva
L'aula è convocata alle 15 per discutere mozioni sul tema della siccità.Domani si terrà l'ultima seduta a Sala d'Ercole prima della pausa estiva. L'aula è convocata alle 15 per discutere mozioni sul tema della siccità alla presenza del neo assessore Salvatore Barbagallo.
Oggi dopo il giuramento dei due nuovi assessori del governo regionale l'Ars ha affrontato interrogazioni ed interpellanze della rubrica Istruzione e formazione alla presenza dell'assessore regionale Mimmo Turano.


GIORNALE DI SICILIA 
Palazzo dei Normanni, i due nuovi assessori hanno giurato in aula all'Ars
Sono Salvatore Barbagallo e Giusy Savarino..All'inizio della seduta di oggi dell'Ars hanno giurato i due nuovi assessori regionali nominati dal presidente Renato Schifani, presente a Sala d'Ercole. Salvatore Barbagallo, docente universitario a Catania, è il nuovo assessore all'Agricoltura: prende il posto di Luca Sammartino, deputato della Lega che si è dimesso ad aprile dalla carica di assessore in seguito ad una indagine che lo ha coinvolto. Fino ad ora l'assessorato è stato guidato ad interim da Schifani.
A Sala d'Ercole ha giurato anche Giusy Savarino, deputato regionale di Fratelli d'Italia, nuovo assessore al Territorio ed Ambiente, al posto di Elena Pagana che si è dimessa nei giorni scorsi.


AGRIGENTONOTIZIE
Emergenza idrica, gli albergatori vogliono certezze: chiesta una presa dedicata per le autobotti
I titolari delle strutture ricettive chiedono la disponibilità di un punto di approvvigionamento per non rimanere a "secco" con le stanze piene di ospiti.Emergenza idrica, gli albergatori agrigentini chiedono sicurezza per il futuro per affrontare la stagione estiva e l'autunno prossimo. 
Due riunioni si sono tenute oggi tra i titolari di larga parte dei maggiori hotel cittadini, una ad Aica e l'altra in prefettura, per fare il punto della fornitura del "prezioso liquido" per appunto gli hotel, molti dei quali ormai ampiamente pieni e con numerose camere prenotate per il resto del mese di agosto. La necessità ravvisata da tutti, pare, è soprattutto la possibilità di reperire mezzi per il trasporto e la fornitura di acqua per rifornire le vasche delle strutture ricettive e far fronte alle richieste degli ospiti.
La situazione è infatti come noto abbastanza critica e molti albergatori hanno lamentato l'impossibilità a ricevere risorse idriche con autobotte per indisponibilità dei mezzi di trasporto, troppo spesso impegnati dalle innumerevoli chiamate di cittadini disperati.
Per questo la strada tracciata sarebbe quella che alcuni titolari delle strutture si dotino - come pare abbia già fatto uno di loro - di acquistare delle autobotti, magari condivise. Altri invece pare si rivolgeranno ai mezzi già in servizio tra quelli censiti da Aica, per quanto in entrambi i casi si continuerebbe a porre un tema di approvvigionamento. Per questo una delle richieste avanzate alla società consortile è quella di una presa che sia dedicata o, anche, un supporto attraverso mezzi dell'esercito o della protezione civile come si fa già per le strutture strategiche.
Al centro di tutto c'è la necessità di salvare la stagione turistica e soprattutto dare certezza agli imprenditori e, indirettamente, ai visitatori. C'è chi, pare, pur avendo ancora disponibilità in termini di posti letto per il mese di agosto avrebbe chiuso per il momento le prenotazioni temendo proprio di non poter gestire da un punto di vista del rifornimento idrico i propri ospiti.


lentepubblica.it
Settimana corta nella Pubblica amministrazione: benefici, sfide e prospettive future
Il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, riassume i benefici, le sfide e le prospettive future in merito alla possibile introduzione della settimana corta nella Pubblica amministrazione.
La possibile introduzione della settimana corta nella Pubblica amministrazione è un tema di grande rilevanza, poiché riguarda la gestione del tempo lavorativo dei dipendenti pubblici, sempre sotto l'osservazione critica dei detrattori. Questo cambiamento significativo richiede un'analisi approfondita dei potenziali benefici e delle sfide associate. In questo contesto, è fondamentale esaminare attentamente le implicazioni di ridurre i giorni lavorativi mantenendo invariato il numero totale di ore settimanali, così come la possibilità di ridurre direttamente le ore lavorative. Tale introduzione richiede una valutazione scrupolosa degli aspetti legali e normativi, delle scelte organizzative e dei riflessi sull'organizzazione del lavoro e sul benessere dei dipendenti.
Riduzione dei giorni lavorativi mantenendo le ore settimanali
Nelle pubbliche amministrazioni, la riduzione dei giorni lavorativi mantenendo le ore settimanali può essere realizzata attraverso una riorganizzazione e l'implementazione di orari flessibili. Questo permetterebbe ai dipendenti di concentrare le ore lavorative in meno giorni (quattro invece di cinque). Tale approccio potrebbe portare a una maggiore produttività e a un miglior equilibrio tra vita lavorativa e privata. Tuttavia, è cruciale valutare gli impatti sulle operazioni per assicurarsi che i servizi pubblici non subiscano interruzioni o ritardi a causa dell'implementazione della settimana corta.Riduzione delle ore lavorative nella Pubblica amministrazione
La riduzione delle ore lavorative nella pubblica amministrazione potrebbe comportare una revisione degli orari di lavoro e conseguentemente dei CCNL, consentendo ai dipendenti di lavorare meno ore durante la settimana. Questa opzione potrebbe garantire maggiore flessibilità e migliorare l'equilibrio tra vita lavorativa e personale. Tuttavia, sarebbe necessario valutare attentamente l'impatto finanziario (la riduzione dell'orario è considerata un costo per le PA a parità di retribuzione) e organizzativo di questa modifica, nonché i possibili effetti sulla produttività.
Smart working e settimana corta
Un approccio combinato tra smartworking e settimana corta potrebbe rappresentare una soluzione ottimale per aumentare l'efficienza e la soddisfazione dei dipendenti. Ciò consentirebbe alle amministrazioni di adattarsi alle diverse esigenze, garantendo al contempo la necessaria presenza in sede. Inoltre, lo smartworking potrebbe favorire una maggiore flessibilità oraria per i dipendenti pubblici, consentendo loro di organizzare al meglio il proprio lavoro e la propria vita personale.
Benefici e sfide dell'implementazione della settimana corta
I benefici dell'implementazione della settimana corta nella pubblica amministrazione possono includere una migliore qualità della vita per i dipendenti, una maggiore soddisfazione lavorativa e una riduzione dello stress. Inoltre, potrebbe portare a un maggiore equilibrio tra vita lavorativa e privata, favorendo una maggiore produttività e efficacia nel lavoro. Tuttavia, le sfide potrebbero includere la necessità di riallineare i processi e le tempistiche lavorative, oltre a gestire le aspettative e il supporto dell'opinione pubblica. Potrebbe anche generare domande sulla copertura dei servizi durante i giorni lavorativi ridotti e suscitare preoccupazioni sulla diminuzione del tempo disponibile per completare le attività lavorative.
Conclusioni e prospettive future per la settimana corta nella Pubblica amministrazioneLe sperimentazioni passate e presenti nella pubblica amministrazione, ma soprattutto nel settore privato, hanno evidenziato sia i benefici che le sfide dell'implementazione della settimana corta. Da un lato, si è osservato un miglioramento del benessere dei dipendenti, una maggiore produttività e una riduzione dei costi operativi, mentre dall'altro si sono riscontrate difficoltà nella gestione dell'organizzazione del lavoro e nell'adattamento delle procedure interne. Tuttavia, nonostante le sfide, è possibile trarre delle conclusioni positive e prospettive future promettenti, come ad esempio l'implementazione di misure flessibili che tengano conto delle specifiche esigenze di ciascun ente, il coinvolgimento attivo dei dipendenti nelle decisioni organizzative e la valutazione continua dell'impatto delle politiche di riduzione dei giorni lavorativi o delle ore lavorate sulla qualità del servizio pubblico.

















































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