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Teatro dell'Efebo, altre due serate da non perdere con "Icaro" e "Love Morricone"Il mese di agosto al Teatro dell'Efebo si è chiuso con "San Calò mmanu ai carusi", straordinaria produzione dell'Associazione "Il Libero Canto di Calliope"
Il mese di agosto al Teatro dell'Efebo si è chiuso con "San Calò mmanu ai carusi", straordinaria produzione dell'Associazione "Il Libero Canto di Calliope" che grazie all'idea di Caterina Montalbano ha riunito sul palco del Giardino Botanico una serie di artisti che hanno omaggiato il Santo nero con diversi contributi. Il poliedrico Giovanni Moscato, gli attori Paolo Di Noto Francesco Naccari, Rosamaria Montalbano, Simona Carisi, e Salvatore Nocera, l'arte di Sergio Criminisi, il tenore Andrea Donzella, il commovente omaggio a Franco Fasulo con il profilo tracciato da Beniamino Biondi, E ancora il formidabile quartetto musicale composto da Angelo Sanfilippo, Domenico Pontillo, Salvatore Sciacca e Mario Vasile, il gruppo folkloristico "I Fiori del mandorlo" e i "Tammura di Girgenti", Infine l'arte di due grandi mattatori come il chitarrista Francesco Buzzurro e il suo delizioso ed originale arrangiamento di "Nessun dorma" e l'attore Gianfranco Jannuzzo, consueta verve e monumentale presenza scenica nell'omaggio al Santo e ad Agrigento. Le bellissime foto di Massimo Palamenghi e Peppe Cacocciola hanno fatto da sfondo ad una serata davvero memorabile, condotta da Margherita Trupiano, che ha chiuso due mesi intensi che hanno confermato la bontà dell'intuizione del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nel trasformare la suggestiva cava del Giardino Botanico in una spettacolare scenografia per le produzioni artistiche più disparate, già molto apprezzata da tutte le compagnie ed orchestre che si sono esibite.E gli ultimi due appuntamenti della Rassegna del Teatro d'Autore e Musica promettono di essere il classico gran finale di stagione. Il 12 settembre, alle ore 21:00, la replica dell'esibizione del Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa con "Love Morricone - Archi e Voci" che ha già riscosso un grande successo lo scorso 23 agosto, tanto da spingere l'ex Provincia di Agrigento e il Coro Lirico Siciliano a replicare lo spettacolo (peraltro già sold out dopo pochi giorni dall'annuncio) che riproporrà i brani di colonne sonore entrate nella storia insieme ai rispettivi film, da "C'era una volta in America" a "Mission", "Nuovo Cinema Paradiso" ed altri ancora. Il 15 settembre la Rassegna si chiuderà con l'attesissimo "Icaro, il pensiero in movimento", opera scritta e diretta da Marco Savatteri che porta in scena il mito di Icaro e la parabola delle sfide sempre più ardite e pericolose dell'uomo alla natura. In scena la presenza di Rinaldo Clementi e dell'Ensemble di artisti della Savatteri Produzioni assicurano uno spettacolo da non perdere.
LENTEPUBBLICA
Quando saranno pagate le pensioni a settembre 2024?
Per il mese di settembre 2024, quali saranno le date di pagamento per le pensioni? Vediamolo insieme.
Il mese di agosto è ormai agli sgoccioli e i pensionati aspettano l'inizio del prossimo mese, per poter ritirare la pensione.
Ma cosa dobbiamo aspettarci dal cedolino della pensione di settembre 2024?
Come sappiamo, le pensioni vengono erogate il primo giorno bancabile del mese. Perciò, poiché il 1° settembre cade di domenica (giorno non bancabile), le pensioni saranno accreditate a partire da lunedì 2 settembre 2024.
Sempre il 2 settembre, avverrà l'accredito anche su Inps Card, Postepay Evolution, libretto postale con iban e tutti gli altri depositi dotati di Iban che permettono l'accredito mensile delle pensioni.
Per i pensionati che, invece, vogliono ritirare la pensione in contanti alle Poste, è disponibile il seguente calendario:
Lunedì 2 settembre: cognomi dalla A alla C;
Martedì 3 settembre: cognomi dalla D alla K;
Mercoledì 4 settembre: cognomi dalla L alla P;
Giovedì 5 settembre: cognomi dalla Q alla Z.
Pagamento pensioni: cos'è incluso nel cedolino di settembre 2024
Il cedolino della pensione di settembre, come comunicato dall'Inps, è già disponibile dallo scorso 20 agosto.
Nel mese di settembre, alcuni pensionati riceveranno i rimborsi Irpef da 730, se ne hanno diritto e se non li hanno già ricevuti ad agosto.
Potranno riceverli coloro che hanno inviato il Modello 730/2024 all'Agenzia delle Entrate, entro il 30 giugno 2024.
Nel cedolino, potranno essere presenti anche le trattenute, in caso di conguaglio a debito del contribuente.
In questo secondo caso, è possibile richiedere la rateizzazione del debito, ma il pagamento deve comunque concludersi entro il mese di novembre (perciò, possono esserci un massimo di tre rate).
Come accedere al cedolino della pensione online
Per poter accedere al proprio cedolino della pensione, bisognerà essere in possesso delle credenziali Spid, Cie (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
Bisognerà, poi, andare sul sito ufficiale dell'Inps e cliccare nella sezione "Accedi ai servizi" e inserire le proprie credenziali.
Occorrerà cercare il servizio "Cedolino della Pensione" e selezionare il mese d'interesse.
A questo punto, si potranno esaminare tutte le voci presenti, come le ritenute fiscali, le trattenute, i conguagli.
Il cedolino, inoltre, potrà essere scaricato e stampato, per avere una copia cartacea.
LENTEPUBBLICA
Cosa rischia il dipendente che entra nella banca dati senza autorizzazione?
Il dipendente che entra nella banca dati dell'azienda, senza autorizzazione, può rischiare il licenziamento? Ecco cosa dice la legge.
La digitalizzazione gioca un ruolo sempre più importante nelle aziende di oggi: le banche dati, infatti, possono contenere dati sensibili, sia dei dipendenti che dei clienti di un'azienda o di un ufficio.
Per questo, è sempre importante mantenere alta la sicurezza delle informazioni e dei dati, che deve essere una priorità sia per le aziende che per le amministrazioni pubbliche.
Un dipendente, però, potrebbe accedere alla banca dati senza autorizzazione, per diversi motivi, come ottenere informazioni riservate con una scorciatoia, anche se con buone intenzioni (come migliorare la propria prestazione lavorativa).
Quest'azione, però, potrebbe portare a conseguenze, anche gravi, per il dipendente.
Ecco cosa si rischia.
Dipendente che entra nella banca dati senza autorizzazione: ecco cosa rischia
Se si accede alla banca dati di un'azienda o ad informazioni riservate, quando non si ha l'autorizzazione, magari utilizzando le credenziali di un collega, è una violazione della privacy e della sicurezza aziendale.
Sia le aziende che le amministrazioni pubbliche, infatti, sono responsabili della sicurezza delle informazioni e ogni "fuga di notizie" crea un danno reputazionale.
Proprio per questo, la Cassazione si è pronunciata più volte sul tema e ha ribadito la legittimità del licenziamento del dipendente che accede illegalmente e senza autorizzazione alla banca dati.
L'accesso non autorizzato alla banca dati può essere considerato reato, in base alle normative vigenti sulla privacy e sulla sicurezza dei dati. Proprio per questo, chi commette un reato del genere rischia sanzioni disciplinari interne, ma anche conseguenze penali.
Alcuni provvedimenti possono essere il licenziamento per giusta causa, ma anche una querela per accesso abusivo ad un sistema informatico.
Cosa dice la Cassazione
Nella sentenza n°34717 del 2021, la Cassazione ha rigettato il ricorso di un addetto al servizio clienti di una filiale bancaria, che era stato licenziato dopo aver "curiosato" nei conti corrente di alcuni personaggi famosi, senza autorizzazione.
In questo caso, il dipendente aveva dato la colpa alla Banca per la mancata predisposizione di adeguate protezioni dei dati dei clienti ed era stato allontanato dal lavoro, dopo aver fatto accesso a decine di schede di personaggi dello spettacolo, leggendo numerosi dati sensibili.
Dipendente che entra nella banca dati senza autorizzazione: come trovare la responsabilità
Per dimostrare la responsabilità del dipendente, il datore di lavoro o l'azienda può affidarsi alle riprese delle videocamere interne, senza fornire alcuna comunicazione preventiva al dipendente.
In questo caso, infatti, l'azienda o l'amministrazione pubblica esercita un controllo sulla regolarità degli accessi alla banca dati, di cui è responsabile. Perciò, l'accertamento rientra nei controlli difensivi che il datore di lavoro può adottare, per poter tutelare gli interessi e i beni aziendali.
Per potersi appellare a questo diritto, però, l'azienda o l'amministrazione pubblica deve avere un sospetto. Perché le riprese non possono essere effettuate con scopi investigativi preventivi e con modalità casuali.
Come dichiarato dalla Corte, nell'ordinanza n°7272 del 2024, infatti il controllo deve essere effettuato
"a seguito del comportamento illecito di uno o più lavoratori del cui avvenuto compimento il datore abbia avuto fondato sospetto".
LENTEPUBBLICA
Fenomeno baby pensioni: più di 157mila contribuenti le incassano da 40 anni.
Secondo i recenti dati dell'Inps, più di 157mila contribuenti incassano, da 40 anni, le baby pensioni: ecco nel dettaglio.
L'Inps ha pubblicato recentemente alcuni dati sulle baby pensioni.
Per "baby pensioni", s'intendono quelle pensioni erogate dallo Stato, in favore di lavoratori che hanno versato contributi per pochi anni. Furono introdotte in Italia dal governo Rumor nel 1973, con erogazioni a partire dal 1981.
Con questa legge, si poteva andare in pensione anche ad un'età inferiore ai 40/50 anni, con pochissimi anni di contributi, compresi tra i 14 (per le donne sposate con figli) ai 25 anni.
Ecco cosa dicono i recenti dati dell'Inps.
Fenomeno baby pensioni: vengono ancora riscosse da 157mila contribuenti
Dei 157mila contribuenti che ricevono una pensione di vecchiaia (o anticipata), 95'045 provengono dal settore privato e 62'034 dal settore pubblico.
Questi contribuenti ricevono le cosiddette baby pensioni da almeno 40 anni, ovvero dal 1984 o dagli anni precedenti.
Secondo l'Osservatorio sul settore privato, le pensioni dei lavoratori privati, con decorrenza del 1980, sono 18'717.
L'età media al momento della liquidazione delle pensioni attualmente ancora in essere, con decorrenza prima del 1980, è di 52,3 anni, mentre l'assegno mensile è pari a 1020 euro.
Nel settore pubblico, invece, le pensioni in vigore prima del 1980 sono 13'311, con un assegno medio di 1607 euro.
Se si guarda più nel totale, contando l'intera platea delle pensioni Ivs (vecchiaia, invalidità previdenziale e superstiti), in vigore dal 1984 o dagli anni precedenti, si contano, in tutto, oltre 549mila assegni.
Tra questi, 437mila sono nel settore privato e quasi 112mila nel settore pubblico.
Quali sono i costi?
Il costo per le sole pensioni di vecchiaia, erogate tra pubblico e privato prima del 1980, è di circa 2,4 miliardi di euro per quest'anno.
La situazione attuale delle pensioni
Secondo i dati del Monitoraggio sui flussi di pensionamento, riferito al primo semestre del 2024, circa la metà delle persone che va in pensione anticipata, lo fa prima di aver compiuto 62 anni, mentre il 28% ci va prima dei 60 anni.
Secondo i calcoli, quindi, gli assegni di pensione anticipata, con decorrenza prima dei 60 anni, sono stati 27'962 su 99'707 pensioni anticipate complessive decorrenti nel periodo.
Il numero più alto di pensioni anticipate lo troviamo nel privato, con 17'074 pensioni anticipate prima dei 60 anni (circa il 33% del totale)
GIORNALE DI SICILIA
Agrigento Capitale della Cultura, l'aeroporto di Palermo scende in campo per la promozione
La promozione del territorio siciliano per attrarre turismi. È questo l'obiettivo della collaborazione tra l'aeroporto di Palermo e il Distretto Turistico Valle dei Templi per la valorizzazione di Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025. Il progetto prevede la diffusione di immagini video promozionali, attraverso i canali social dell'aeroporto e nei ledwall all'interno delle sale del terminal passeggeri dello scalo aereo palermitano. Inoltre, saranno installati totem informativi, con la possibilità, attraverso un QRcode, di visitare una pagina del sito del Distretto Turistico Valle dei Templi e scaricare una serie di contenuti video, per rendere ancora più visibili agli occhi di viaggiatori e turisti le bellezze naturali di Agrigento e i tesori monumentali che racchiude la città Capitale Italiana della Cultura.
«L'iniziativa - dice Salvatore Burrafato, presidente di Gesap - è un volano turistico per Agrigento e per tutta la Sicilia. La designazione di Capitale Italiana della Cultura ci permette di mettere in luce il nostro patrimonio culturale e naturale, e l'aeroporto di Palermo è il punto di partenza ideale per raggiungere questi obiettivi. Il protocollo siglato con il Distretto Turistico Valle dei Templi è il primo passo verso una promozione più ampia delle bellezze siciliane che riguarderanno anche tutti i territori dell'Isola».
I video, realizzati da uno@uno, partner tecnico del Distretto, presenteranno la Costa del Mito, il centro Sicilia, i castelli storici e le colorate festività siciliane. «L'intesa con l'Aeroporto di Palermo rappresenta un'opportunità unica non solo per Agrigento, ma per l'intera area distrettuale turistica - dice Francesco Micciché, sindaco di Agrigento e presidente del Distretto turistico -. Il progetto di promozione ci consentirà di valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale e naturale, oltreché le eccellenze enogastronomiche, ma soprattutto di stimolare curiosità e interesse sull'imperdibile appuntamento del 2025 con Agrigento Capitale Italiana della Cultura».
GIORNALE DI SICILIA
l Volo infiamma il pubblico di Agrigento e spegne le polemiche.
Schifani: «Questo successo conferma la scelta della Regione»
Tutto esaurito e pubblico entusiasta, malgrado le polemiche della vigilia sui costi dell'evento e le ironie per il dress code invernale, al concerto nella Valle dei Templi de Il Volo. Un'iniziativa fortemente voluta dalla Regione Siciliana per promuovere Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
Una vera e propria ovazione e caldi applausi sono stati tributati al trio canoro - formato da Gianluca Ginoble, Ignazio Boschetto e Piero Barone - dal pubblico che ha assistito al primo dei due concerti. La registrazione verrà trasmessa il 24 dicembre, in prima serata, su Canale 5. Il tempio della Concordia è stato così trasformato in un set televisivo natalizio: di qui la richiesta agli ospiti di un dress code invernale, abiti scuri per gli uomini, vestiti lunghi con scialli o copri spalle eleganti per le donne, ma nessun cappotto come qualcuno aveva ipotizzato ironicamente sui social. A parte l'iniziativa goliardica di un gruppo di amici che all'ingresso ha indossato un cappello natalizio per una foto sullo sfondo dei templi illuminati.
La seconda esibizione, in programma questa sera, anche questa sold out, sarà invece in inglese e verrà trasmessa sull'emittente pubblica televisiva americana Pbs (Public Broadcasting Service) in tutti gli Stati Uniti a partire da fine novembre e per tutto il 2025. Il ricavato dei due concerti verrà devoluto in beneficenza per progetti di promozione sociale in Sicilia.
Il sindaco Francesco Miccichè, replicando alle polemiche di questi ultimi giorni, ha sottolineato il ritorno in termini di immagine per la città dei templi in vista dell'appuntamento con Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025.
«La straordinaria presenza e l'entusiasmo riservato dal pubblico al primo dei due concerti de Il Volo nella suggestiva cornice della Valle dei Templi - afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani - non solo confermano il grande successo dell'iniziativa, ma anche la bontà della scelta fatta dalla Regione Siciliana per promuovere la nostra terra e Agrigento quale Capitale Italiana della Cultura 2025».
«Il tutto esaurito, con spettatori arrivati anche dall'Australia, - prosegue Schifani - testimonia l'importanza di eventi culturali di tale calibro nel valorizzare la Sicilia e la sua straordinaria ricchezza artistica». Per il governatore «l'impegno della Regione, teso a promuovere il nostro patrimonio culturale a livello nazionale e internazionale, sta dando i suoi frutti, contribuendo a rafforzare l'immagine della Sicilia come luogo di eccellenza culturale».
«Sono certo - conclude Schifani - che anche il 24 dicembre, quando il concerto verrà trasmesso in prima serata su Canale 5, sarà un altro successo in termini di audience. Così come penso avverrà per tutto il 2025 quando la performance del Volo davanti al Tempio della Concordia, che verrà registrata stasera, sbarcherà sugli schermi in tutti gli Stati Uniti d'America».
AGRIGENTONOTIZIE
Gran finale al teatro dell'Efebo: due serate con "Icaro" secondo Savatteri e il ritorno delle note di Morricone.
Il mese di agosto si è chiuso con "San Calò mmanu ai carusi" dell'associazione "Il libero canto di Calliope", da un'idea di Caterina Montalbano.
Ultimi due appuntamenti della rassegna del teatro d'autore al teatro dell'Efebo al giardino botanico. Il 12 settembre, alle 21, la replica di "Love Morricone - archi e voci" con il Coro lirico siciliano diretto da Francesco Costa. Si tratta di una replica a grande richiesta, dopo il grande successo dello scorso 23 agosto. Saranno dunque riproposti i brani del celebre compositore che hanno fatto da colonna sonora a film entrati nella storia del cinema: da "C'era una volta in America" a "Mission", fino a "Nuovo Cinema Paradiso".
Il 15 settembre la rassegna si chiuderà con "Icaro, il pensiero in movimento", opera scritta e diretta da Marco Savatteri che porta in scena il mito di Icaro e la parabola delle sfide sempre più ardite e pericolose dell'uomo alla natura. In scena Rinaldo Clementi e l'ensemble di artisti della Savatteri Produzioni.
Il mese di agosto si è chiuso con "San Calò mmanu ai carusi" dell'Associazione "Il libero canto di Calliope" che, grazie all'idea di Caterina Montalbano, ha riunito sul palco una serie di artisti che hanno omaggiato il Santo nero con diversi contributi. Il poliedrico Giovanni Moscato, gli attori Paolo Di Noto Francesco Naccari, Rosamaria Montalbano, Simona Carisi e Salvatore Nocera. Ed ancora l'arte di Sergio Criminisi, il tenore Andrea Donzella, il commovente omaggio a Franco Fasulo con il profilo tracciato da Beniamino Biondi e il ricordo di Gian Campione. Poi il quartetto musicale composto da Angelo Sanfilippo, Domenico Pontillo, Salvatore Sciacca e Mario Vasile, il gruppo folkloristico "I fiori del mandorlo" e i "Tammura di Girgenti". Infine due grandi mattatori: il chitarrista Francesco Buzzurro - con il suo delizioso ed originale arrangiamento di "Nessun dorma" - e l'attore Gianfranco Jannuzzo che ha omaggiato il Santo e Agrigento. Le foto di Massimo Palamenghi e gli interventi di Peppe Cacocciola e Domenico Vecchio hanno completato una serata davvero memorabile, condotta da Margherita Trupiano, che ha chiuso 2 mesi intensi confermando la bontà dell'intuizione del Libero consorzio comunale di Agrigento di trasformare la suggestiva cava del giardino botanico in una platea per produzioni artistiche più disparate, molto apprezzata da compagnie ed orchestre che hanno già avuto l'occasione di calcare il palco.
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