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rassegna stampa del 13 settembre 2024


GIORNALE DI SICILIA 
Dal Mit disco verde ai dissalatori anti-siccità in Sicilia: spesa prevista 100 milioni.

Saranno finanziati con i Fondi sviluppo e coesione regionali. A causa dell'emergenza idrica per la Regione siciliana lo scorso 6 maggio era stato dichiarato lo stato di emergenza. Schifani soddisfatto: accolta la mia proposta, grazie alla quale saranno dimezzati i tempi di costruzione.
Al via l'utilizzo di dissalatori per far fronte all'emergenza siccità in Sicilia. Lo ha deciso la Cabina di regia per la crisi idrica presieduta dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Così una nota del Mit. Nella riunione del pomeriggio, cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il viceministro all'Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo e il sottosegretario di Stato al Dipe Alessandro Morelli «si è deciso di affidare pieni poteri al commissario straordinario nazionale per interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell'Acqua, per procedere all'acquisizione e all'installazione di dissalatori e attuare le misure necessarie per fronteggiare l'emergenza», spiega il ministero.
Questo consentirà di dimezzare i tempi della procedura. Spesa prevista circa 100 milioni di euro finanziati con Fsc regionali, previo accordo Stato/Regioni. La riunione segue una nota del presidente della regione Siciliana, Renato Schifani, che di recente ha trasmesso il primo stralcio del piano integrato degli interventi indifferibili e urgenti per il superamento dell'emergenza, chiedendo al Governo un tavolo di discussione, ricorda il Mit. A causa dell'emergenza idrica per la Regione siciliana lo scorso 6 maggio era stato dichiarato lo stato di emergenza.
Schifani: «Accolta lamia richiesta per dissalatori in deroga»
«La riattivazione in Sicilia dei tre dissalatori potrà avvenire in tempi compatibili con l'emergenza idrica che sta coinvolgendo l'Isola. E questo grazie alla mia richiesta di poteri in deroga ribadita oggi durante la riunione della Cabina nazionale di regia per la crisi idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini».  Lo afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, al termine dell'incontro.
«Sono contento - continua Schifani - che sia stata accolta la mia proposta, grazie alla quale avverrà il dimezzamento dei tempi di costruzione. Pur avendo già reperito le risorse finanziarie necessarie, 90 milioni nell'accordo di coesione e 10 di fondi regionali con i quali faremo anche un dissalatore temporaneo a Porto Empedocle - continua - c'era il rischio, infatti, di non potere realizzare gli impianti entro la prossima stagione a causa dei lunghi tempi richiesti dalle procedure ordinarie. In uno spirito di massima collaborazione istituzionale e nell'esclusivo interesse della popolazione, pertanto - prosegue il governatore - ho suggerito che ad occuparsene sia il commissario Dell'Acqua, al quale la legge aveva assegnato pieni poteri di deroga e non limitati come quelli concessi a me da una semplice ordinanza del capo del dipartimento nazionale di Protezione civile.
Voglio ringraziare il governo nazionale per l'attenzione dedicata al tema dell'emergenza idrica in Sicilia e per le risorse stanziate per adeguare, finalmente, la rete idrica siciliana. Opere fondamentali per il prossimo futuro, visto che a seguito dei cambiamenti climatici ormai irreversibili saremo costretti a fare sempre più spesso i conti con lunghi periodi di siccità».



GIORNALE DI SICILIA 
Sovranità alimentare e qualità del cibo: ecco le priorità del G7 Agricoltura in scaletta a Siracusa.

Il ministro Lollobrigida: costi contenuti per un evento ad alto tasso formativo. Il vertice dal 21 al 29 settembre nell'isola di Ortigia.Riaffermare il ruolo vitale dell'agricoltura e della pesca nella produzione sostenibile del cibo di qualità e nella gestione dei territori attraverso progetti di innovazione, cooperazione con Paesi in via di sviluppo e reciprocità nel commercio. E' l'obiettivo del G7 Agricoltura e dell'Expo «Divinazione» che si svolgeranno dal 21 al 29 settembre a Siracusa, nell'isola di Ortigia.
Con un fitto programma di oltre 150 incontri e convegni si lavorerà, come anticipato dal ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, alla definizione di un documento sottoscritto dal Gruppo dei sette, che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Usa, che verterà principalmente sulla sovranità alimentare, cioè la libertà di produrre e decidere cosa mangiare, che può essere garantita a tutti.
Il secondo elemento sarà quello del cibo di qualità. Per poi definire allo sviluppo congiunto con i Paesi in via di sviluppo di un'agricoltura più redditizia e sostenibile. Oltre a focus sui semi e la formazione. Tra i focus: l'ippica, l'economia del vino e la vendemmia, l'agricoltura di montagna e lo sviluppo dei distretti rurali.
Il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni è atteso per il momento inaugurale del «Divinazione -Expo 24» dove saranno presenti circa 200 stand e più di 600 aziende, oltre a stand istituzionali e delle Forze dell'Ordine. «Vogliamo mostrare - ha sottolineato il ministro Lollobrigida - un'Italia che sia in grado di contribuire sotto ogni punto di vista allo sviluppo del pianeta.
Dialogheremo con le associazioni agricole, con il mondo della ricerca e dell'innovazione, con i giovani, con la nostra industria e i nostri produttori, non solo dell'agricoltura ma anche della pesca. L'Italia deve trovare sempre più quella vocazione che ci permette di essere orgogliosi e consapevoli del nostro valore e della qualità delle nostre produzioni», ha rimarcato.
Tanti gli ospiti annunciati, i Commissari per Agricoltura, ambiente e pesca di Europa e Unione Africana e i vertici delle tre agenzie Onu del polo romano (Fao, Ifad, Wfp), dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e il Cgiar, partenariato globale che unisce organizzazioni internazionali impegnate nelle ricerche sulla sicurezza alimentare. L'Africa sarà al centro della prima sessione di lavoro il 26 settembre con la partecipazione di una rappresentanza di ministri dell'agricoltura africani, invitati d'intesa con l'Unione africana.
«I costi rispetto all'evento saranno particolarmente ridotti - ha detto Lollobrigida rispondendo a una domanda della stampa - perché quelli che vengono ad Ortigia investono di loro, dimostrando capacità di credere in un processo che vuole dare al Sistema Italia una visione unitaria di prospettiva che non si ferma a questa stagione di governo. Ognuno ha messo del suo, e il valore dell'iniziativa sarà superiore a quello che il Masaf investe per l'evento».
Studenti di scuole agrarie, insegnanti e giovani agricoltori in rappresentanza dei Paesi G7 saranno coinvolti direttamente in una riunione sulle stesse tematiche che precede la Ministeriale. Durante la sessione di lavoro del 27 settembre gli studenti avranno l'opportunità di presentare direttamente ai Ministri i propri risultati e conclusioni dei lavori.


AGRIGENTONOTIZIE.
"Icaro, il pensiero in movimento": lo spettacolo di Marco Savatteri chiude la stagione al teatro dell'Efebo.

Si chiuderà domenica 15 settembre il cartellone 2024 del teatro dell'Efebo al giardino botanico organizzato dal Libero consorzio comunale di Agrigento. In scena lo spettacolo "Icaro, il pensiero in movimento", scritto e diretto da Marco Savatteri, sul mito di Icaro adattato alle sfide sempre più ardite dell'uomo contemporaneo alla natura, calato nella realtà di un pianeta ormai prossimo alla consunzione e allo sfinimento ("L'uomo continua a provare, a voler volare sopra le cose, sopra il sole. E le invenzioni continuano a sfidare la natura e si alzano labirinti e poi ali per scappare").
Lo spettacolo, che avrà inizio alle 21, è un atto unico con band dal vivo, danza, canto, momenti corali, quadri di musical divertenti e spietati, scene multimediali e coreografie acrobatiche.
Nel cast Rinaldo Clementi (la voce del Mito), Giancarlo Latina (Icaro contemporaneo), Salvatore Rancatore (il folle con la lanterna), Toti Maria Geraci (Icaro) e l'Ensemble di artisti della Savatteri Produzioni con Gioele Incandela, Giovanni Geraci, Giuseppe Condello, Michele Iuliano, Omar Barole, Andrea Lo Piccolo, Giulia Marciante, Ilaria Conte, Federica Lo Cascio, Aurora Catalano, Martina Di Caro, Sharon Costanza, Chiara Sardo, Chiara Scalici, Albachiara Borrelli. Nello spettacolo anche Alessandra Salerno e la band di Antonio Zarcone, il duo Fire Acrobats e le danzatrici di Silvana Tabbone nel ruolo dei cigni bianchi.
Si concluderà così la stagione d'esordio dell'iniziativa, promossa dall'ex Provincia regionale di Agrigento, che ha riscosso un grande successo di pubblico in tutti gli spettacoli (teatro classico e del Mito, teatro d'autore e musica). Biglietti disponibili su www.giardinoefebo.it oppure al Box Office in via Imera (telefono 0922 20500).

QDS

È in arrivo un nuovo bonus in busta paga da 440 euro? Ecco a chi spetta.


Sembra che il governo voglia nuovamente intervenire sulle aliquote Irpef, avvantaggiando questa volta il ceto medio.
Secondo le recenti indiscrezioni, con la legge di Bilancio 2025 il governo potrebbe finanziare un nuovo taglio dell'Irpef. Questo potrebbe aggiungersi a quello della scorsa manovra e potrebbe portare all'introduzione di un nuovo "bonus" in busta paga di importo fino a 440 euro l'anno.
Unendosi ai 260 euro riconosciuti quest'anno, in due anni si garantirebbe un aumento sotto forma di riduzione dell'imposta, fino a 700 euro. Vediamo insieme quali sono i vantaggi per i contribuenti che godendo del taglio delle tasse potrebbero beneficiare del nuovo bonus di importo fino a 440 euro in busta paga.
Bonus 440 euro in busta paga: cos'è?
Con l'ultima legge di Bilancio e la conseguente riforma fiscale, l'Irpef viene calcolata in base a tre scaglioni di reddito, con le seguenti aliquote:
23% fino a 28.000 euro;
35% tra i 28.000 e i 50.000 euro;
43% sopra i 50.000 euro.
Nello specifico, è stata accorpata la prima fascia di reddito con la seconda, quella che comprendeva la parte di reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro. Per essa era prevista un'aliquota del 25% ma, con questa operazione, ne è risultato un taglio del 2%. Il taglio però è stato finanziato solamente per il 2024, ma sembra che il governo voglia nuovamente intervenire sulle aliquote Irpef, avvantaggiando questa volta il ceto medio.
Una delle ipotesi più accreditate a tal proposito è quella per cui l'attuale secondo scaglione potrebbe godere della riduzione dell'aliquota che passerebbe dal 35% al 33%. Un ulteriore taglio del 2%, da calcolare su un massimo di 22.000 euro. Il risparmio che ne risulterà sarà il seguente, su base reddituale:
30.000 euro: risparmio annuo 40 euro
32.000 euro: risparmio annuo 80 euro
34.000 euro: risparmio annuo 120 euro
36.000 euro: risparmio annuo 160 euro
38.000 euro: risparmio annuo 200 euro
40.000 euro: risparmio annuo 240 euro
42.000 euro: risparmio annuo 280 euro
44.000 euro: risparmio annuo 320 euro
46.000 euro: risparmio annuo 360 euro
48.000 euro: risparmio annuo 400 euro
50.000 euro: risparmio annuo 440 euro
A godere del bonus in busta paga di 440 euro sarebbero, quindi, coloro che guadagnano 50.000 euro l'anno.
Il possibile ampliamento della fascia di reddito
Un'altra delle indiscrezioni sulla riforma fiscale riguarda il possibile ampliamento della fascia di reddito del secondo scaglione Irpef, che salirebbe da 50.000 a 60.000 euro.
Il risparmio sarebbe notevole, perché con un reddito di 60.000 euro si paga di Irpef un importo pari a 18.700 euro, nel dettaglio:
3.450 euro per i primi 15.000 euro di reddito;
3.250 euro per i successivi 13.000 euro (fino a 28.000 euro quindi);
7.700 euro per i successivi 22.000 euro (fino a 50.000 euro);
4.300 per i restanti 10.000 euro (fino a 60.000 euro).
Laddove i redditi fino a 60.000 euro dovessero essere tassati con il sistema a tre aliquote, con un'aliquota del 23% per i primi 28.000 euro e del 33% per i successivi 32.000, l'imposta complessivamente dovuta sarebbe di 17.000 euro, con un risparmio annuo di 1.700 euro.
Ovviamente, tale operazione comporterebbe una spesa enorme per il governo, che difficilmente potrà essere sostenuta. Dunque, le possibilità sembrano ad oggi remote. È, infatti, possibile, che per il 2025 ci si limiterà alla conferma del bonus da 260 euro e all'introduzione del bonus da 440 euro in busta paga.



TELEACRAS

Pisano: "Urgente l'aeroporto in provincia di Agrigento. Lo impongono le presenze turistiche"


Il deputato nazionale agrigentino, Calogero Pisano, torna a rilanciare la proposta dell'aeroporto ad Agrigento. Lo fa dopo che si è saputo che la Valle dei templi, con oltre un milione di visitatori, ha superato il Museo Egizio.
"A pochi mesi da Agrigento Capitale italiana della Cultura - dice Pisano - ci confermiamo come una delle principali destinazioni turistiche del Paese, mostrando come la giusta valorizzazione del patrimonio storico, culturale e paesaggistico possa diventare un volano per lo sviluppo economico non solo del nostro territorio, ma dell'intera regione siciliana. Certamente un risultato di prestigio, ma già immagino quali possano essere i numeri con un aeroporto in provincia di Agrigento. Ecco perché faremo di tutto affinché questo sogno possa trasformarsi in realtà".


ILSICILIA.IT

Cabina di regia sull'emergenza siccità al Ministero: via libera ai dissalatori in Sicilia, presente il presidente Schifani


Al via l'utilizzo di dissalatori per far fronte all'emergenza siccità in Sicilia. Lo ha deciso la Cabina di regia per la crisi idrica presieduta dal vicepremier e ministro Matteo Salvini. Così una nota del Mit.
Nella riunione del pomeriggio, cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il viceministro all'Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo e il sottosegretario di Stato al Dipe Alessandro Morelli "si è deciso di affidare pieni poteri al commissario straordinario nazionale per interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell'Acqua, per procedere all'acquisizione e all'installazione di dissalatori e attuare le misure necessarie per fronteggiare l'emergenza", spiega il ministero.
Questo consentirà di dimezzare i tempi della procedura. Spesa prevista circa 100 milioni di euro finanziati con Fsc regionali, previo accordo Stato/Regioni.
La riunione segue una nota del presidente della regione Siciliana, Renato Schifani, che di recente ha trasmesso il primo stralcio del piano integrato degli interventi indifferibili e urgenti per il superamento dell'emergenza, chiedendo al Governo un tavolo di discussione, ricorda il Mit.
A causa dell'emergenza idrica per la Regione siciliana lo scorso 6 maggio era stato dichiarato lo stato di emergenza.
La dichiarazione del presidente Schifani
"La riattivazione in Sicilia dei tre dissalatori potrà avvenire in tempi compatibili con l'emergenza idrica che sta coinvolgendo l'Isola. E questo grazie alla mia richiesta di poteri in deroga ribadita oggi durante la riunione della Cabina nazionale di regia per la crisi idrica, presieduta dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini". Lo afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, al termine dell'incontro al quale hanno partecipato anche il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, il viceministro all'Ambiente Vannia Gava, il sottosegretario all'Agricoltura Luigi D'Eramo, il sottosegretario al Dipe Alessandro Morelli e il commissario straordinario per l'emergenza idrica nazionale, Nicola Dell'Acqua.
"Sono contento - continua Schifani - che sia stata accolta la mia proposta, grazie alla quale avverrà il dimezzamento dei tempi di costruzione. Pur avendo già reperito le risorse finanziarie necessarie, 90 milioni nell'accordo di coesione e 10 di fondi regionali con i quali faremo anche un dissalatore temporaneo a Porto Empedocle - continua - c'era il rischio, infatti, di non potere realizzare gli impianti entro la prossima stagione a causa dei lunghi tempi richiesti dalle procedure ordinarie".
"In uno spirito di massima collaborazione istituzionale e nell'esclusivo interesse della popolazione, pertanto - prosegue il governatore - ho suggerito che ad occuparsene sia il commissario Dell'Acqua, al quale la legge aveva assegnato pieni poteri di deroga e non limitati come quelli concessi a me da una semplice ordinanza del capo del dipartimento nazionale di Protezione civile. Voglio ringraziare il governo nazionale per l'attenzione dedicata al tema dell'emergenza idrica in Sicilia e per le risorse stanziate per adeguare, finalmente, la rete idrica siciliana. Opere fondamentali per il prossimo futuro, visto che a seguito dei cambiamenti climatici ormai irreversibili saremo costretti a fare sempre più spesso i conti con lunghi periodi di siccità".
I commenti alla notizia
Giusi Savarino
"La sinergia tra governo nazionale e governo regionale continua a dare i suoi frutti e oggi abbiamo raggiunto un risultato molto importante per la Sicilia e, in particolare, per la provincia di Agrigento". Lo dice l'assessore regionale al Territorio e all'ambiente, Giusi Savarino, commentando la notizia del dimezzamento dei tempi ottenuto dal presidente Schifani per la riattivazione di tre dissalatori in Sicilia deciso oggi dalla Cabina di regia nazionale sulla siccità.
"I due dissalatori di Gela e di Porto Empedocle saranno fondamentali per l'approvvigionamento idrico dell'Agrigentino. Finalmente possiamo guardare al futuro con maggiore serenità - aggiunge Savarino - Ringrazio il presidente Schifani per l'intuizione e la forte determinazione e ringrazio i ministri dell'esecutivo Meloni per la sensibilità mostrata e per la prontezza con la quale ci stanno aiutando a fronteggiare l'emergenza in Sicilia".
Nino Germanà
"Una bellissima notizia per i siciliani: la Cabina di regia che si è tenuta al Mit, ha dato il via libera all'utilizzo di dissalatori per contrastare l'emergenza siccità nella nostra regione. Inoltre, assegnando pieni poteri a Nicola Dell'Acqua, commissario straordinario nazionale per interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, si accelera nell'attuazione delle misure necessarie. Grazie a Matteo Salvini e alla sinergia tra il governo nazionale e regionale, risultati concreti per la nostra Sicilia". Lo dichiara il senatore siciliano e commissario regionale della Lega, Nino Germanà.


LENTEPUBBLICA

Pagamento del contributo ANAC 2024, dal 17 settembre si cambia.

 
A partire dal 17 settembre 2024, le stazioni appaltanti italiane dovranno adottare un nuovo metodo per il pagamento del contributo dovuto all'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC).
Questo cambiamento riguarda le procedure di selezione per l'affidamento di lavori, servizi e forniture avviate dalle stazioni appaltanti.
Il nuovo sistema sarà attivo per tutte le gare che, dal 1° gennaio 2024, sono state registrate nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) utilizzando le Piattaforme di Approvvigionamento Digitale certificate (PAD) oppure tramite l'interfaccia web fornita da ANAC attraverso la Piattaforma dei Contratti Pubblici (PCP).
Pagamento del contributo ANAC 2024: le novità dal 17 settembre
L'obiettivo è rendere il processo di versamento dei contributi più organizzato e trasparente, migliorando così l'efficienza delle procedure di appalto pubbliche e facilitando il monitoraggio e la gestione delle contribuzioni.
Come anticipato il nuovo sistema di pagamento del contributo per le gare d'appalto entrerà in vigore il 17 settembre 2024. L'ANAC gestirà questo processo attraverso il servizio denominato Gestione Contributi Gara (GCG).
Avvisi di pagamento tramite pagoPA
Il servizio permette di generare avvisi di pagamento pagoPA (identificati dallo IUV, Identificativo Univoco Versamento) e di pagarli con una delle seguenti modalità:
 "Pagamento on line" mediante il nuovo Portale dei pagamenti dell'A.N.A.C., scegliendo tra i canali di pagamento disponibili sul sistema pagoPA.
 "Pagamento mediante avviso" utilizzando:
- infrastrutture messe a disposizione da un Prestatore dei Servizi di Pagamento (PSP) abilitato a pagoPA (sportelli ATM, applicazioni di home banking - servizio CBILL e di mobile payment, punti della rete di      vendita dei generi di monopolio - tabaccai, SISAL e Lottomatica, casse predisposte presso la Grande Distribuzione Organizzata, ecc.);
- IO, l'app dei servizi pubblici integrata con pagoPA, semplicemente inquadrando il QR code dell'avviso.
Per usufruire del servizio occorre:
essere registrato come utente dei servizi dell'Autorità secondo le modalità descritte nella sezione Registrazione e Profilazione Utenti, oppure essere in possesso di una identità SPID - Sistema Pubblico di Identità Digitale, CIE - Carta di Identità Elettronica o eIDAS - electronic IDentification Authentication and Signature, o CNS - Carta Nazionale dei Servizi;
richiedere il profilo di "contribuente" associato al soggetto rappresentato "operatore economico" dalla pagina di creazione profili;
accedere al servizio.
Come funziona il Servizio Gestione Contributi Gara (GCG)
Creazione dei Raggruppamenti: l'ANAC, utilizzando il servizio GCG, genererà un "raggruppamento" per ogni Amministrazione o, se necessario, per ogni singolo Centro di Costo. Questo raggruppamento è una sorta di aggregazione delle gare d'appalto che sono soggette a contribuzione. Le gare incluse sono quelle registrate nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP) e pubblicate nel mese di riferimento.
Avviso di Pagamento: ogni raggruppamento creato sarà associato a un avviso di pagamento generato tramite il sistema pagoPA. Questo avviso sarà disponibile e consultabile tramite il Portale dei pagamenti di ANAC, offrendo così un metodo chiaro e centralizzato per il pagamento delle contribuzioni dovute.
Implementazione Graduale: per garantire una transizione agevole al nuovo sistema, inizialmente saranno resi disponibili solo gli avvisi di pagamento relativi al mese di gennaio 2024. Successivamente, il Portale dei pagamenti sarà aggiornato con gli avvisi relativi ai mesi successivi, permettendo una graduale implementazione del nuovo sistema.
Servizio di riscossione contributi precedente
Anche se il nuovo sistema entrerà in funzione, il servizio Riscossione Contributi dell'ANAC resterà operativo. Gli utenti potranno continuare a consultare lo stato dei pagamenti e a completare gli obblighi contributivi per le gare pubblicate tramite il sistema SIMOG accedendo al portale al link https://contributi.anticorruzione.it/AVCP-Riscossione/. Questo garantirà che tutte le esigenze relative ai pagamenti passati e alle procedure precedenti possano essere gestite senza interruzioni.


LENTEPUBBLICA
Rinnovo contratto Enti Locali 2022-2024, continua la trattativa.

Ha avuto luogo ieri il quarto incontro tra ARAN e sindacati per la trattativa del rinnovo del contratto degli Enti Locali 2022-2024: ecco cosa è emerso da quest'ultimo confronto.
L'ultimo incontro tra ARAN (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e i sindacati, si inserisce nell'ambito delle negoziazioni per il rinnovo del contratto degli Enti Locali per il triennio 2022-2024.
Il confronto si è concentrato su diversi aspetti, tra cui le relazioni sindacali, l'ordinamento professionale e le condizioni lavorative del personale.
Table of Contents
Trattativa rinnovo contratto Enti Locali 2022-2024: le parole di Antonio Naddeo
Le richieste dei sindacati
Patrocinio legale e welfare integrativo
Proposte per i turnisti e il personale anziano
Prospettive future
Il resoconto dell'incontro
Trattativa rinnovo contratto Enti Locali 2022-2024: le parole di Antonio Naddeo
Antonio Naddeo, presidente dell'ARAN, ha dichiarato: "Abbiamo presentato una versione aggiornata del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL), introducendo rilevanti modifiche. Tra queste, l'attenzione alla questione dell'elevata qualificazione professionale e una nuova disposizione sull'age management, in risposta all'aumento dell'età media del personale, che incide sull'efficienza e l'organizzazione degli enti locali".
Naddeo ha inoltre sottolineato l'estensione del lavoro agile, seguendo quanto già previsto per il contratto delle funzioni centrali, al fine di garantire maggiore flessibilità operativa.
Il confronto, descritto come "intenso e produttivo", proseguirà con un'analisi dettagliata delle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali nei prossimi incontri.
Il prossimo incontro si terrà il prossimo 30 settembre.
Le richieste dei sindacati
I rappresentanti sindacali hanno formulato diverse controproposte, a partire dalla richiesta di automatizzare il rimborso delle spese di trasferta per il personale impiegato a tempo parziale in Unioni o servizi convenzionati. Hanno anche proposto un adeguamento del salario accessorio, considerando non solo la riduzione dell'orario di lavoro, ma anche le responsabilità aggiuntive assunte dai lavoratori. Tale meccanismo dovrebbe essere esteso a tutti i dipendenti, non solo a quelli regolati dall'articolo 1, comma 557, della Legge 311/2004.
Sul fronte delle ferie, i sindacati hanno espresso contrarietà alla proposta di ARAN che mirava a una maggiore rigidità nella programmazione e fruizione dei giorni di riposo. Tra le loro richieste, la possibilità di usufruire delle festività soppresse anche nell'anno successivo, e di poter godere delle ferie a ore, estendendo questa opzione a tutto il comparto.
Patrocinio legale e welfare integrativo
Sul patrocinio legale, i sindacati hanno modificato il testo proposto da ARAN, con l'obiettivo di evitare che il rimborso delle spese legali sia compromesso nel caso in cui l'amministrazione non gradisca l'avvocato scelto dal dipendente. Hanno inoltre specificato che l'estinzione del reato per prescrizione non costituisce conflitto d'interesse tra dipendente e amministrazione.
In tema di welfare integrativo, è stata avanzata la proposta di inserire tra le possibili finalità l'aggiunta di contributi del datore di lavoro al fondo di previdenza complementare.
Proposte per i turnisti e il personale anziano
Una delle questioni sollevate dai sindacati riguarda i lavoratori turnisti, in particolare quelli non in servizio durante i festivi infrasettimanali. Questa proposta sarà formalizzata nei prossimi giorni, con l'obiettivo di trovare una soluzione equa per il riconoscimento del riposo.
L'ARAN ha avanzato una proposta per la gestione del personale più anziano, suggerendo una serie di misure per adattare le condizioni di lavoro all'età dei dipendenti. Tuttavia, i sindacati hanno manifestato disaccordo sulla filosofia alla base di tale proposta, sostenendo che il problema debba essere risolto attraverso un potenziamento delle norme sui pensionamenti, piuttosto che sulla gestione del personale più anziano. Tra le loro richieste, il diritto dei lavoratori turnisti ultra-sessantenni di essere esclusi dai turni notturni o dalla reperibilità.
Prospettive future
Le trattative continueranno con ulteriori confronti e approfondimenti sulle tematiche emerse, in particolare sulla conciliazione tra vita lavorativa e familiare e sui criteri di accesso al lavoro agile, per i quali i sindacati chiedono garanzie più solide senza un ampliamento delle fasce di reperibilità. L'ARAN ha accolto alcune delle proposte avanzate nel precedente incontro, ma restano divergenze su questioni centrali, come la creazione di un'area dedicata alle elevate professionalità, che rappresenta una priorità per le parti sindacali.
Il confronto tra ARAN e sindacati si preannuncia ancora lungo e articolato, con l'obiettivo comune di definire un contratto che possa rispondere alle esigenze dei lavoratori e degli enti locali, migliorando al contempo l'efficienza della pubblica amministrazione.


LENTEPUBBLICA
Siamo indietro con la spesa del PNRR: utilizzati solamente il 26% dei fondi assegnati.

Secondo quanto denunciato da un recente dossier elaborato dalla Fondazione Openpolis la spesa italiana del PNRR è praticamente al palo: solamente il 26% dei fondi assegnati sono stati concretamente utilizzati.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell'Italia, destinato a rilanciare l'economia e promuovere la resilienza del paese, mostra segni di ritardo preoccupanti.
Il governo Meloni ha recentemente enfatizzato i progressi dell'Italia nel contesto del PNRR, ma le difficoltà nella realizzazione del piano rimangono evidenti.
Spesa del PNRR: utilizzati solamente il 26% dei fondi assegnati
I dati recenti indicano che solo il 26% dei fondi assegnati è stato speso fino ad oggi, un risultato che solleva serie preoccupazioni in vista della fase finale del piano.
Secondo l'indagine #OpenPNRR condotta da Openpolis, al 30 giugno 2024, l'ammontare dei fondi PNRR erogati raggiunge i 51,4 miliardi di euro. Tuttavia, la spesa effettiva rappresenta solo una parte di quanto necessario per completare gli obiettivi previsti. Con il 56% delle scadenze del piano ancora da rispettare, gran parte del lavoro rimane da svolgere.
Perché la spesa dei fondi PNRR è così importante?
La spesa dei fondi, essenziale per monitorare il progresso degli investimenti e delle riforme, è un indicatore cruciale. Ogni progetto, che si tratti della costruzione di infrastrutture o della fornitura di beni e servizi, è suddiviso in due fasi principali: una procedurale e una operativa. La fase procedurale include la definizione degli interventi e la pubblicazione dei bandi, mentre quella operativa riguarda l'erogazione dei fondi in base ai progressi dei lavori, documentati attraverso gli stati di avanzamento lavori (SAL).
Nonostante la pubblicazione di dati aggregati sulla spesa, manca ancora una visione dettagliata per singolo progetto. Questa mancanza di trasparenza complica la valutazione del reale stato di avanzamento.
Alcuni dati di spesa relativi ai progetti in atto
Recentemente, sono stati resi noti alcuni dati relativi alla spesa per le diverse misure del PNRR. Il Superbonus, il credito di imposta per beni strumentali 4.0 e le linee ferroviarie ad alta velocità hanno visto erogati importi significativi. Tuttavia, solo cinque misure su sette hanno raggiunto il 100% di spesa, evidenziando che altre aree del piano sono ancora in fase di implementazione.
Altre misure significative, come il programma "Scuola 4.0" e il rifinanziamento del fondo 394/81 per la crescita estera delle imprese, mostrano una spesa sopra il 50%, mentre diverse misure rimangono indietro. Questo è particolarmente evidente nelle iniziative più recenti, introdotte con la revisione del PNRR tra il 2023 e il 2024, come quelle del capitolo RepowerEu, che mostrano dati di spesa bassi o nulli.
Sette misure sono ancora "al palo"
Inoltre, ci sono sette misure con il 25% - 50% dei fondi ancora da spendere e 29 che rientrano nella fascia 50% - 75%. Preoccupa, però, la presenza di 172 misure con il 75% - 100% dei fondi ancora da erogare, di cui 50 hanno visto una spesa compresa tra lo 0% e l'1%. Tra queste, gli investimenti più significativi non ancora avviati riguardano le comunità energetiche, l'agricoltura, il biometano e il settore agro-voltaico.
La situazione richiede un'attenzione immediata per evitare ulteriori ritardi e garantire che il PNRR raggiunga gli obiettivi prefissati. La trasparenza e una gestione efficiente dei fondi sono essenziali per il successo del piano e per il futuro sviluppo del paese.

























































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