grandangoloagrigento.it
Taglio fondi Asacom, le associazioni agrigentine protestano in piazza. La manifestazione sabato 12 alle ore 15 in Piazza Pirandello
Contro la decisione unilaterale della giunta del comune di Agrigento di abbassare del 40% le ore del servizio di assistenza all'autonomia e alla comunicazione, le associazioni A modo tuo onlus, Camminando insieme e l'associazione Asacom, scenderanno in piazza sabato 12 ottobre alle ore 15 in Piazza Pirandello."Noi non ci stiamo. Il servizio di assistenza all'autonomia e alla comunicazione non può essere considerato un mero costo, ma rappresenta un diritto ed un valore fondamentali per l'alunno e lo studente con disabilità. L'assistenza educativa specializzata infatti è una delle tre gambe su cui regge il sistema dell'inclusione scolastica. Noi suggeriamo la creazione di un tavolo tecnico a livello comunale tra associazioni di famiglie e di operatori, con l'aggiunta di scuole e cooperative in continua concertazione tra loro che avrebbe la finalità di aiutare il comune nella fase che va dal GLO di fine anno scolastico fino alle riapertura delle scuole per velocizzare le procedure e per trovare le risorse, un tavolo con una regia unica capace di progettare in maniera uniforme e sinergica, di dislocare le risorse in maniera equa e di trovare soluzioni sistemiche ed efficienti nel settore socio-sanitario ed educativo", dichiarano le associazioni. Sulla questione è intervenuto anche Michele Sodano che dichiara: "Riteniamo essenziale, e apprezzeremmo, se l'impegno della Giunta Miccichè si concentrasse nel chiedere ai propri Deputati di riferimento di trovare le risorse finanziarie per garantire la dignità dei cittadini più deboli, perché possiamo tutti rinunciare al prossimo capodanno da quasi un milione di euro, ma non possiamo rinunciare ai diritti fondamentali dell'individuo, al diritto all'inclusione e allo studio, al sostegno ai disabili e alle loro famiglie".
AGRIGENTONOTIZIE
Turismo esperienziale: Usa, Canada, Regno Unito, Francia, Belgio e Germania guardano all'Agrigentino.
Tre gli itinerari che verranno presentati: quello sulla città capoluogo e sui vicini centri di Raffadali e Favara, ma anche sull'asse Sciacca-Burgio e sul versante dell'entroterra
Usa, Canada, Regno Unito, Francia, Belgio e Germania: 6 nazioni gettano lo sguardo sul territorio Agrigentino nel segno del turismo esperienziale. Lo faranno attraverso gli occhi, le orecchie e l'olfatto di qualificati buyers che, da domani sera e fino a lunedì mattina, potranno toccare con mano il saper fare dei maestri artigiani e visitare siti culturali e luoghi suggestivi. A promuovere e a sostenere l'iniziativa è la Cna territoriale di Agrigento nell'ambito di un progetto su cui scommette l'intero sistema regionale e nazionale della confederazione.
La Cna di Agrigento, supportata dalla competenza e dalla professionalità dello staff guidato da Gaetano Pendolino della "Only Sicily By Paraiba Travel", ha presentato 3 itinerari, focalizzando l'attenzione sulla città capoluogo e sui vicini centri di Raffadali e Favara, ma anche sull'asse Sciacca-Burgio e sul versante dell'entroterra. Inoltre è stata offerta al sindaco, Francesco Miccichè, l'opportunità di partecipare alla tavola rotonda "Pesaro, Agrigento, L'Aquila - Capitali della cultura", organizzata da Cna Turismo e Commercio durante la prestigiosa vetrina internazionale. Calato il sipario sulla Fiera di Rimini, venerdì sera scatta il semaforo verde sul "Post tour del Ttg", giunto alla seconda edizione. Il programma dell'evento sarà presentato sabato mattina, con inizio alle ore 9, alla sala Zeus del museo archeologico regionale "Pietro Griffo", grazie alla disponibilità del direttore del Parco, Roberto Sciarratta.
Alla cerimonia di benvenuto ai buyers, oltre a Sciarratta, porteranno i saluti istituzionali anche il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè; il funzionario della Prefettura, Eva Di Betta; Giuseppe Termine, commissario straordinario della Camera di Commercio; Maria Antonietta Testone, in rappresentanza del Libero consorzio comunale; Gianfranco Tuzzolino, presidente del polo universitario di Agrigento, e Giovanni Chianetta, presidente dell'associazione provinciale dell'associazione cuochi e pasticceri "Salvatore Schifano". Per la Cna, interverranno il presidente provinciale, Francesco Di Natale, il presidente cittadino, Lillo Abbate, e il segretario regionale, Piero Giglione. Il segretario Claudio Spoto modererà la cerimonia. "Ringraziamo i rappresentanti delle istituzioni - affermano i vertici provinciali della confederazione - per averci dato la disponibilità ad accogliere i buyers, a cui cercheremo di raccontare e far vedere quanto di buono, bello e unico è in grado di offrire il nostro territorio in ottica di turismo esperienziale, che mette al centro le imprese artigiane e, più in generale, le straordinarie bellezze di cui disponiamo. Ci faremo carico, ancora una volta, di un grande sforzo di risorse e di energie - sottolineano Di Natale e Spoto - perché crediamo, grazie al supporto del livello regionale e nazionale della nostra Cna - che lo sviluppo dei territori oggi passi anche e soprattutto attraverso l'esperienza autentica che il turista è desideroso di vivere durante la sua visita".
AGRIGENTOOGGI
Libero consorzio comunale di Agrigento, indette le elezioni: il 15 dicembre si vota per presidente e Consiglio.
Il presidente della Regione Renato Schifani e l'assessore Andrea Messina, hanno indetto per domenica 15 dicembre le elezioni dei presidenti e dei Consigli dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e dei Consigli metropolitani di Palermo, Catania e Messina.
Saranno elezioni di secondo livello, vale a dire che avranno diritto di voto gli organi elettivi dei comuni in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta. Vale a dire i consiglieri comunali e i sindaci dei comuni che fanno parte di 5 liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e delle tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Si voterà il 15 dicembre dalle 8 alle 22: da eleggere ci sono il presidente di ciascun Libero consorzio e di ciascuna area metropolitana. Le elezioni avrebbero dovuto tenersi il 9 giugno scorso, in concomitanza con le Europee.
QDS
In Sicilia c'è il via libera per la manovra regionale, Schifani: "Governo e Parlamento hanno lavorato correttamente.
Focus sui provvedimenti economici che interesseranno l'isola
Soddisfazione del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per il via libera da parte del Consiglio dei ministri alla manovra finanziaria varata dall'Ars lo scorso mese di agosto su proposta del governo regionale. "La decisione di Palazzo Chigi - evidenzia il presidente Schifani - è la conferma che governo e parlamento siciliani hanno lavorato correttamente, senza derogare alle proprie competenze legislative e rispettando i vincoli della finanza pubblica".
Manovra regionale in Sicilia, i contenuti
La manovra approvata dall'Ars prevede una serie di provvedimenti economici che interesseranno l'isola per tutto il 2025. Tra questi spiccano i contributi alle imprese che hanno lo scopo di finanziare investimenti per quanto riguarda l'efficientamento energetico, la ricerca e la digitalizzazione con lo scopo di fornire degli incentivi che possano contribuire in modo efficace alla crescita economica della Regione.
Non solo fondi alle imprese ma anche misure chiave in merito agli sconti sui voli per la Sicilia, con la volontà del Governo Schifani di estendere tale misura anche il prossimo anno attraverso lo stanziamento di 30/40 milioni di euro. La crescita economica dell'isola passa inevitabilmente dal turismo. Previsto inoltre un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro per avviare i lavori di ristrutturazione della rete idrica di Agrigento. Si punta anche a tutelare il potere d'acquisto dei lavoratori attraverso lo stanziamento di altri 35 milioni che verranno investiti per coprire gli aumenti contrattuali previsti per novembre per i dipendenti regionali.
LENTEPUBBLICA
Rinnovo contratto statali: è scontro tra Aran e sindacati
È ancora in corso la trattativa sul rinnovo del contratto degli statali 2022/2024, ma non sembrano appianarsi le divisioni tra Aran e sindacati: è scontro.Non sembra esserci ancora un accordo tra Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni) e sindacati, per quanto riguarda il rinnovo del contratto degli statali 2022/2024.L'Aran si dice "fiduciosa" sul raggiungimento di un accordo, mentre i sindacati hanno il timore che la trattativa "finisca su un binario morto".Dopo la bozza presentata dell'Aran, c'è stato un avvicinamento coi sindacati per quanto riguarda lo smart working, ma le due parti sono ancora lontane sul tema degli aumenti di stipendio.La trattativa riprenderà il 28 ottobre, ma l'Usb, che ha abbandonato il tavolo delle trattative, ha dichiarato che indirà uno sciopero generale per il 31 ottobre.
Ecco cosa succede.Scontro tra Aran e sindacati: il nodo del rinnovo contratto degli stataliL'Aran ha presentato una bozza per il contratto 2022/2024, che prevede un ricorso maggiore allo smart working, soprattutto per i neoassunti nella Pa, in modo da rendere più attrattiva la Pubblica amministrazione.Una delle problematiche più urgenti, infatti, è l'abbandono dei posti al Nord, da parte dei giovani del Sud, dopo aver vinto il concorso. La rinuncia al posto fisso è dovuta ai costi eccessivi per il trasferimento. Lo smart working, invece, dovrebbe aiutare i giovani a non abbandonare il posto.Per quanto riguarda gli aumenti di stipendio, invece, sarebbe previsto un aumento tra i 110 e i 193 euro, a seconda dell'area di appartenenza.
I sindacati, però, non sono d'accordo, perché, nel periodo tra il 2022 e il 2024, i prezzi sono saliti del 15% e l'aumento non aiuterebbe abbastanza i lavoratori.La posizione dei sindacatiCome anticipato, la trattativa riprenderà il prossimo 28 ottobre, ma non tutti torneranno al tavolo delle trattative.L'Usb, ad esempio, ha deciso di abbandonare il confronto e di proclamare uno sciopero generale il 31 ottobre.I sindacati del pubblico impiego di Cgil e Uil, invece, hanno organizzato una manifestazione, per il 19 ottobre, a sostegno del rinnovo del contratto, con l'obiettivo di recuperare il potere d'acquisto, rispetto all'inflazione. Inoltre, i due sindacati spingono anche per un piano straordinario di assunzioni.Scettico anche il segretario nazionale Fp-Cgil, Florindo Oliviero, che ha detto: "la trattativa per il rinnovo del contratto rischia di finire su un binario morto se il ministro per la Pa e il governo non si decidono a mettere a disposizione le risorse necessarie per garantire l'adeguamento dei salari all'inflazione. Siamo sempre fermi al punto che lo stipendio di un funzionario, nel triennio 2022/2024, ha avuto una svalutazione pari a 290 euro e il recupero proposto dall'Aran si ferma a 141 euro. Basta parlare del governo che fa i contratti in tempi più rapidi dei precedenti. I contratti si fanno quando sono dignitosi e questo non lo sarebbe".La posizione dell'AranIl presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, si è detto "dispiaciuto" dell'abbandono del tavolo delle trattative da parte dell'Usb.
Ma si dice "fiducioso", che si possa arrivare ad un accordo entro la fine del 2024.