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Direttori regionali: ecco chi sono gli agrigentini che resteranno alla guida dei dipartimenti
I dirigenti scadranno a febbraio.
Schifani ha annunciato che non tutti verranno riconfermatiIdirigenti alla guida dei dipartimenti della Regione scadranno a febbraio. Schifani ha annunciato che non tutti verranno riconfermati. Ieri, a margine del convegno Blue Economy svoltosi a Palermo, la precisazione: i nomi degli intoccabili "non è corretto farli". Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia che spiega quali delle circa trenta poltrone non sono in gioco. Oltre a quella di Salvo Cocina, capo della Protezione civile regionale, ci sono quelle di alcuni agrigentini: il dirigente generale del dipartimento Finanze, ossia Silvio Cuffaro che è anche sindaco di Raffadali e il dirigente del dipartimento Tecnico Duilio Alongi.
AGRIGENTOOGGI
Prorogato il termine per mettersi in regola con il Cin per le strutture ricettive
Sarà possibile attendere il 1° gennaio 2025 per uniformare le strutture ricettive con l'obbligo del Cin nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sul sito del ministero del Turismo. Entro il 1° gennaio 2025 diventerà obbligatorio, possedere il Cin, meglio specificato come "Codice identificativo nazionale" per tutte le strutture ricettive (hotel, affittacamere, B&B, agriturismo, case vacanza) e chi opera come locazione turistica e breve (affitti brevi). L'individuazione di un termine unico fissato al 1° gennaio è finalizzato, altresì, a garantire uniformità di trattamento nei confronti degli utenti finali della BDSR, ovverosia i titolari di strutture ricettive e di unità immobiliari ad uso abitativo offerti in locazione tenuti all'acquisizione del Cin. La Banca Dati delle Strutture Ricettive è uno strumento che implementa, il coordinamento informativo tra i dati dell'amministrazione statale e territoriale ed e fornisce una mappatura completa degli esercizi ricettivi su scala nazionale oltre ad essere utile al contrasto di forme irregolari di ospitalità ed abusi vari.
Il Cin dovrà, dunque, nel territorio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, essere esposto all'esterno dello stabile in cui sono collocati gli appartamenti o le strutture e andrà indicato in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato. Le piattaforme online di locazione a breve termine, difatti, costituiscono il canale principale per offrire servizi di locazione di alloggi a breve termine ed è necessario che sia garantito un ambiente online sicuro, prevedibile e affidabile, per proteggere i consumatori, assicurare la concorrenza leale e contribuire alla lotta contro le frodi. In definitiva, il termine per il conseguimento del Cin deve intendersi fissato al 1° gennaio 2025, in modo da soddisfare le esigenze e garantire, peraltro, piena uniformità di applicazione della disciplina su tutto il territorio nazionale.
QDS
Bonus tredicesima e bonus Natale: ecco tutti i sussidi economici previsti a dicembre 2024
Il mese più ricco dell'anno porta con sé novità e agevolazioni: ecco quali sono.
Dal 1° gennaio 2025 si potrà contare su diverse novità per i cittadini, tra cui diversi bonus in arrivo. Il mese di dicembre è quello più ricco per dipendenti e pensionati, grazie alla tredicesima. Questa, infatti, spetta sia sugli stipendi sia sulle pensioni. In alcuni casi, inoltre, i pensionati che hanno un reddito molto basso ricevono anche l'importo aggiuntivo di 154 euro. Ma quali altri bonus sono previsti a dicembre 2024?
Quest'anno ci sono altre importanti novità per dipendenti e pensionati che potrebbero portare importi aggiuntivi. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.
Bonus dicembre 2024: tutte le novità
Come precedentemente accennato, dal mese di dicembre 2024 ci saranno delle novità che verranno introdotte a favore degli italiani. Primo tra tutti il bonus natale. Quest'ultimo, verrà erogato insieme alla tredicesima ma solo ai lavoratori che possiedono determinati requisiti di carattere reddituale e familiare, ovvero:
avere reddito da lavoro dipendente sotto i 28.000 euro;
avere almeno un figlio fiscalmente a carico;
il coniuge o partner non deve aver richiesto il bonus per se stesso.
Alcuni pensionati, a dicembre 2024, riceveranno un importo più alto: oltre alla tredicesima, infatti, i pensionati con reddito basso, riceveranno il bonus tredicesima. Questo è pari a 154 euro circa ed è destinato a tutti i percettori di pensione che abbiano un reddito che non superi i 7.781,93 euro. Infine, la pensione a dicembre 2024 risulterà maggiore perché le addizionali comunali in acconto per il 2024 sono dovute solo da marzo a novembre. Per il mese di dicembre, dunque, queste non saranno trattenute dalla pensione causando, a parità di importo lordo, un importo netto un po' più alto.
Altre novità da gennaio 2025
I bonus introdotti per il mese di dicembre 2024 sono terminati, ma già a partire da gennaio 2025 ci saranno tante altre agevolazioni e novità. Tra queste figura il bonus mamme in busta paga: le mamme con due o più figli, sia autonome che non, riceveranno anche per il 2025 il sussidio economico.
Un'altra novità riguarda chi ha un reddito annuo a partire da 50mila euro. Nonostante sia stato mantenuto l'assetto che prevede l'Irpef a tre aliquote, non è stata prorogata la franchigia di 260 euro sulle spese sostenute. Questo garantirà un aumento di tale importo.
LIVESICILIA
La drammatica guerra dell'acqua che può incendiare tutta la SiciliaLa tensione è altissima. Come i rischi.
La guerra dell'acqua (che non c'è) può incendiare tutta la Sicilia. I disagi della crisi idrica, tante persone in ginocchio, le gravissime difficoltà che si affrontano sono gli ingredienti di una sofferenza dall'altissimo potenziale esplosivo.
In un momento del genere è sacrosanto chiedere soluzioni e risposte, senza tentennamenti, a chi ha responsabilità di governo.
Ma, al tempo stesso, appare necessario offrire un più forte senso della responsabilità, per circoscrivere gli effetti di un possibile rogo sociale.
Non possiamo permetterci di vedere le persone, i comuni, le istituzioni schierati in campi opposti, mentre infuria la battaglia sull'ultima goccia disponibile. E speriamo che un simile scenario, già tratteggiato dalle cronache più recenti, non si compia mai. Perché sarebbe l'inizio della catastrofe.
L'avevamo scritto, con una facile e amarissima profezia: il peggio può ancora venire. Era intuibile. Il perdurare di una pena acuta ha esasperato gli animi.
La guerra dell'acqua si è inasprita, con la marcia dei sindaci sulla diga Ancipa (nella foto). Il coordinatore della cabina di regia, l'ingegnere Salvo Cocina, ha parlato di un parziale miglioramento degli invasi, grazie alla pioggia. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha stigmatizzato "le azioni fuori dalle regole".
Il clima resta incandescente. Per questo sembra opportuno l'invito alla prudenza, rivolto soprattutto alla politica.
Chi governa ha il dovere della chiarezza, sia sullo stato dell'arte, sia sui rimedi indifferibili. Chi muove critiche ha il diritto di farlo e l'obbligo morale di una fermezza che non tracimi oltre il consentito. La guerra dell'acqua può incendiare la Sicilia. Ma non deve accadere.
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