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rassegna stampa del 24 dicembre 2024

teleacras.it
Finanziaria e franchi tiratori: rinvio al 27
Salta la maggioranza dopo l'approvazione di un emendamento del Partito Democratico. No alla maratona notturna all'Assemblea Regionale. Finanziaria rinviata al 27 dicembre.

I lavori all'Assemblea Regionale Siciliana per l'approvazione della Finanziaria si sono inceppati. E ormai è una corsa contro il tempo per concludere e approvare entro il 31 dicembre, pena l'esercizio provvisorio. Sono insorte delle scaramucce tra maggioranza e opposizione, che si sono infiammate quando è stato approvato, con 34 voti sì e 33 no (quindi con almeno 8 franchi tiratori), un emendamento del Partito Democratico su cui il governo ha espresso parere negativo. Tanti deputati del centrodestra escono fuori dall'aula, e poi all'appello per il rientro ne mancano ancora parecchi. Anche il presidente della Regione, Renato Schifani, e l'assessore all'Economia, Alessandro Dagnino, non sono più presenti a Sala d'Ercole. Tra i banchi del governo vi sono solo gli assessori di Fratelli d'Italia. E quindi, anziché procedere alla maratona notturna, il vice presidente vicario dell'Assemblea, Nuccio Di Paola, ha rinviato il tutto a dopo Natale, a venerdì 27 dicembre. Le opposizioni hanno puntato il dito contro il rinvio. Giuseppe Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico: "Senza il presidente della Regione e senza l'assessore all'Economia il dibattito sulla manovra non può proseguire. Qualcosa di importante è accaduto all'interno del governo e della maggioranza, è ovvio. Noi siamo stati in Aula ad attendere, siamo davanti ad un centrodestra irresponsabile". Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Antonio De Luca: "Non siamo stati noi dell'opposizione a fare le barricate. Abbiamo assistito a fratture insanabili nella maggioranza. La ragione politica ha prevalso sugli interessi dei siciliani, forse nel centrodestra è iniziata la campagna elettorale. Hanno tenuto in ostaggio per ore il Parlamento e i dipendenti dell'Ars, rinviando a dopo Natale, sperando in un clima più disteso per evitare lo spettro dell'esercizio provvisorio che, a questo punto, comunque non mi sento di escludere". Cateno De Luca, leader di 'Sud chiama Nord': "Per la prima volta da quando frequento questo palazzo accade qualcosa del genere. Noi eravamo qui pronti ad approvare le norme che servono alla Sicilia, ma c'è qualcuno che non guarda con senso di responsabilità a tutto questo e che sta alzando semplicemente il prezzo del suo ricatto. E' una maggioranza in balia di ricatti e franchi tiratori. Noi restiamo fedeli agli impegni assunti. Ora il rischio è che alla ripresa dei lavori si ripresentino le stesse dinamiche di ricatto, creando ulteriori problemi".


lentepubblica.it
Rinnovo contratti enti locali: quando si chiude la trattativa?

Ultimi giri di lancette, entro il mese di gennaio si potrebbe chiudere la trattativa dei rinnovi dei contratti di enti locali e sanità: in quali giornate si chiude la trattativa e quando potrebbe arrivare la fumata bianca? 
"Enti locali: incontro fissato per il 21 e 22 gennaioPer quanto riguarda il contratto del personale degli enti locali, il tavolo negoziale è stato convocato per il 21 e 22 gennaio. Anche in questo caso, l'Aran punta a chiudere l'accordo, evitando ulteriori ritardi. Naddeo ha ribadito l'urgenza di concludere dopo sette mesi di confronto intenso. "Con le risorse finanziarie ormai definite, comprese quelle previste per il triennio 2025-2027, è necessario giungere alla firma. Tuttavia, questo dipende anche dalla volontà dei sindacati di dare continuità alla contrattazione," ha sottolineato il presidente.Funzioni centrali: firma prevista dopo le festività
Inoltre, per il comparto delle Funzioni centrali, le trattative sono nella fase finale del controllo procedurale. Naddeo ha espresso ottimismo riguardo alla possibilità di concludere definitivamente poco dopo le festività natalizie.Quale impatto avrà sui dipendenti la firma dei rinnovi contrattuali?
La firma dei rinnovi contrattuali avrà un impatto significativo sui dipendenti del settore pubblico, toccando diversi aspetti delle loro condizioni lavorative e retributive.SanitàQueste le misure allo stato attuale previste per il comparto della Sanità nazionale.Incrementi per le indennità
Dal 1° gennaio 2025, è previsto un aumento lordo mensile di 5,22 euro per l'indennità di specificità infermieristica e di 2,95 euro per quella di tutela del malato, da riparametrare in base alle aree professionali. Dal 1° gennaio 2025, gli incrementi saliranno rispettivamente a 12,28 euro e 9,34 euro lordi mensili.Gestione delle indennità
Aran ha proposto di destinare parte dell'incremento delle indennità professionali previsto dalla legge di bilancio 2025 al rinnovo contrattuale per il periodo 2025-2027. Tra le proposte, figura anche la non cumulabilità tra l'indennità di pronto soccorso e quella per particolari condizioni di lavoro previste dall'articolo 107 del CCNL vigente.Sistema degli incarichi e progressioni
È stata avanzata la proposta di estendere al 31 dicembre 2026 la possibilità di progressioni in deroga tra le aree. Inoltre, è previsto che la contrattazione integrativa possa differenziare gli incrementi degli incarichi di base in base alla complessità delle strutture operative.
Pausa e diritto alla mensa
Un nuovo articolo riformula il diritto alla mensa: esso sarebbe garantito solo per chi lavora più di otto ore continuative. La pausa obbligatoria di 10 minuti potrebbe essere cumulata con il riposo continuativo di undici ore previsto dalla normativa.
Libera professione
È stato proposto di consentire l'esercizio della libera professione in aggiunta al normale orario settimanale di 36 ore, sfruttando una norma introdotta durante la pandemia e valida fino alla fine del 2025.Enti localiAnche in questo caso ecco qui di seguito il punto sullo stato attuale della trattativa.
Settimana lavorativa di quattro giorniTra le novità presentate dall'Aran figura l'idea sperimentale di una settimana lavorativa di quattro giorni. Questa proposta prevede una redistribuzione dell'orario settimanale senza riduzione delle ore lavorative complessive, accompagnata da una diminuzione di ferie e permessi. Secondo l'ARAN, tale misura potrebbe favorire una maggiore flessibilità organizzativa per gli enti locali, ma le rappresentanze sindacali hanno manifestato scetticismo.
Progressioni economiche interne
Un'altra proposta significativa riguarda le progressioni economiche interne. L'Aran ha suggerito di incrementare dal 3% al 5% il punteggio aggiuntivo riconosciuto ai dipendenti che non abbiano ottenuto avanzamenti salariali negli ultimi sei anni. Questo adeguamento mira a incentivare il riconoscimento delle competenze acquisite nel tempo, migliorando la valorizzazione professionale di coloro che rimangono più a lungo nello stesso ruolo.



agrigentonotizie.it
Rifacimento della rete idrica, incassati i primi 10 milioni di euro: ma i soldi sono già finiti
Incontri nei giorni scorsi nelle sedi di Aica e Ati che però non avrebbero effettivamente determinato il nuovo crono programma né una proroga dei lavori

Ristrutturazione e aggiornamento della rete idrica agrigentina, dalla Regione arrivano i primi 10 milioni di euro che vengono "polverizzati" in pochi istanti per pagare le situazioni già aperte.Nei giorni scorsi l'Ato 9 ha pubblicato due determinazioni del direttore dell'ente che da una parte acquisiscono il trasferimento ammontante a un quarto di 44 milioni previsti per l'intera opera, e dall'altra trasferiscono tutta la somma ad Aica perché paghi le imprese coinvolte. Alla fine saranno spesi ben 9 milioni e 200mila euro che andranno in larga parte all'impresa aggiudicataria (8.287.673 euro) e poi le restanti parti alla direzione lavori e ai progettisti.
 Questo da una parte dovrebbe consentire la ripresa dei lavori, per quanto abbia appunto eroso totalmente il fondo a disposizione e, se la Regione non provvederà, rischia di bloccare presto la prosecuzione dei lavori.
C'è poi un altro tema: l'attuale appalto per la realizzazione della rete idrica scadeva a dicembre del 2023, tanto che, come noto, il finanziamento era stato revocato e riassegnato da Palermo traendo le risorse da un altro fondo. Quello che gli addetti ai lavori si chiedono (e, pare, qualcuno sarebbe anche pronto a farlo in modo ufficiale) è se e quando verranno firmati atti che dispongano la proroga dell'affidamento in questione, dato che sarà necessario fissare nuove tempistiche e nuove "regole" per un appalto che è, in effetti, totalmente nuovo, ma con nomi "vecchi".Tutto, ovviamente, per vedere finalmente partire a pieno regime lavori auspicati per anni che hanno atteso le lungaggini della burocrazia e, per certi versi, l'incapacità della politica. 













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