entilocalionline.it
entilocali
"Legge di bilancio 2025": il commento alle disposizioni di maggior interesse per Enti Locali e Società pubbliche
È approdata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 la Legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027"
Approvata in via definitiva dal Senato nella Seduta di sabato 28 dicembre 2024, in prima lettura e senza modifiche, con 108 voti a favore e 63 contrari, la Legge 30 dicembre 2024, n. 207, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027 è approdata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024.Nel cuore della Manovra si trovano misure di ampio respiro, molte delle quali di immediato interesse per gli Enti Locali.Tra gli Interventi più significativi si segnalano:Riduzione fiscale e sostegno al reddito: la revisione delle aliquote.
ilsole24ore.it
Manovra, subito il taglio del cuneo e la pensione a 64 anni. Ma per attuare tutte le misure servono 103 decreti
Ok al taglio del cuneo strutturale e alla possibilità di anticipare la pensione a 64 anni. Sono 1,8 i miliardi che avranno bisogno di ulteriori provvedimenti per essere sbloccat
L'ok definitivo arrivato ieri al Senato (112 sì, 67 no e un astenuto) chiude il percorso parlamentare della legge di bilancio 2025, una manovra che vale 30 miliardi. Si apre ora la partita dell'attuazione, che coinvolgerà soprattutto ministeri e apparati delle amministrazioni statali.Ci sono infatti norme che entreranno subito in vigore dal 1° gennaio 2025, come per esempio il taglio del cuneo fiscale (confermato e reso strutturale per i redditi medio-bassi ed esteso anche ai redditi fino a 40mila euro), la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare, o la proroga, per i prossimi tre anni, della maggiorazione del 20% della deduzione relativa al costo del lavoro per nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate da imprese e professionisti.Altre misure, tuttavia, avranno bisogno di un ulteriore passaggio per non restare solo sulla carta. Quando infatti una legge viene approvata - e questo vale soprattutto per provvedimenti complessi come le leggi di bilancio - non tutte le misure entrano subito in vigore. Ci sono alcune norme che necessitano di un ulteriore passaggio attuativo, come può essere un decreto ministeriale o un provvedimento di qualche agenzia governativa.
Nel dettaglio, per la Manovra 2025 dovranno essere approvati 103 provvedimenti attuativi, alcuni dei quali saranno necessari per sbloccare 1,8 miliardi nel 2025 (che salgono a 8 miliardi se si considera il triennio 2025-2027). Provvedimenti attuativi che sono lievitati rispetto ai 48 che la Manovra aveva nel testo varato dal governo, e entrato alla Camera lo scorso 23 ottobre.A pesare è stata soprattutto l'introduzione di tutta una serie di micromisure con microstanziamenti, che si sono portate dietro in molti casi il loro provvedimento attuativo: dei 103 atti, 53 sono legati allo stanziamento di risorse nel 2025, di cui 29 per somme sotto i 10 milioni.
Cambiamenti in busta paga: dal cuneo ai fringe benefit, tutte le novità per i lavoratori dipendenti
La manovra 2025 porta modifiche significative alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, con nuove aliquote Irpef e agevolazioni fiscali
Da cuneo e Irpef ai fringe benefit. Dal nuovo bonus mamme lavoratrici ai premi di produttività. Con la manovra 2025 cambiano un po' le agevolazioni sul lavoro, e quindi da gennaio, in primis per i lavoratori dipendenti, si vedranno gli effetti in busta paga. Ecco le principali novità.Cuneo e Irpef
Da gennaio, come detto, ci sono due misure fiscali che produrranno effetti nelle buste paga dei redditi medio-bassi.
La prima è la rimodulazione delle aliquote Irpef, che da quattro passano a tre: si paga il 23% per i redditi fino a 28mila euro, il 35% per quelli superiori a 28mila fino a 50mila, il 43% oltre i 50mila euro. La seconda misura sostituisce il taglio al cuneo contributivo, fino al 2024 vigente nella parte a carico dei soli lavoratori, introdotto dal Governo Draghi e rafforzato dall'esecutivo Meloni (taglio di sette punti di contributi fino a 25mila euro di reddito, di sei punti fino a 35mila euro). Non prevedendo alcun décalage questo meccanismo, che garantisce aumenti medi mensili di circa 100 euro, penalizzava i lavoratori sopra i 35mila euro di reddito. Il nuovo meccanismo invece è tutto fiscale e comprende due diverse modalità in funzione del reddito posseduto. In pratica, chi ha un reddito complessivo fino a 20mila euro guadagna una somma che deriva da una percentuale applicata al reddito del lavoratore: 7,1% fino a 8.500 euro, 5,3% tra 8.500 euro e 15mila euro, 4,8% per i redditi compresi tra 15mila euro e 20mila euro. Queste somme non concorrono alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef.Ai lavoratori dipendenti con un reddito compreso tra 20mila e 40mila euro è riconosciuta una detrazione, da rapportare al periodo di lavoro, di importo variabile a seconda dell'ammontare del reddito complessivo del lavoratore stesso. In particolare, la manovra prevede che se il reddito complessivo non supera i 32mila euro, la detrazione è pari a mille euro; qualora il medesimo reddito complessivo superi invece tale soglia, spetta una detrazione decrescente al crescere del reddito, che si azzera per i soggetti con reddito a ridosso dei 40mila euro. L'effetto delle due misure è un incremento in busta paga di circa mille euro l'anno. In alcuni casi non cambierà molto per i lavoratori dipendenti che già lo scorso anno prendevano queste bonus, per altri (soprattutto nella fascia reddituale sopra i 35mila euro) lo stipendio salirà. La dote è di circa 13 miliardi, i lavoratori interessati aumenteranno di 1,3 milioni rispetto agli oltre 13 milioni già interessati dalla misura in vigore fino al 2024. Arriva anche l'Ires premiale, sotto forma di abbattimento di 4 punti dell'imposta (dal 24 al 20%) per le imprese che devono accantonare l'80% degli utili a riserva reinvestendone il 30%, mantenere stabili i livelli occupazionali, aumentarli almeno dell'1% nel 2025 e non aver chiesto Cig nel 2024-2025.Premi di produttività
Un altro intervento per incrementare le buste paga è la conferma della tassazione agevolata sui premi di produttività. Con la legge di Bilancio si conferma anche per il 2025, 2026 e 2027 la riduzione dal 10% al 5% la tassazione sui premi di produttività, già prevista per le erogazioni negli anni 2023 e 2024. Secondo gli ultimi dati del ministero del Lavoro hanno beneficiato delle somme fiscalmente incentivate oltre cinque milioni di lavoratori ai quali è corrisposto un importo medio annuo di oltre 1.500 euro.
blogsicilia.it
BLOGSICILIA
Elezioni regionali anticipate nel 2027, l'idea che serpeggia nella politica sicilianaendorsement di Tamajo per la ricandidatura di SchifaniSchifani ricandidato nel 2027, l'idea di anticipare le elezionidi Manlio Viola Elezioni regionali anticipate di 4 o 5 mesi rispetto alla naturale scadenza del mandato nel 2027. L'idea comincia a prendere campo nel mondo politico siciliano anche se ancora le elezioni sono lontane e dunque una decisione non c'è.
A far intravedere questa idea è stato il Presidente della regione Renato Schifani fra le righe di un ben più ampio discorso pronunciato nel corso di quelli che sono stati definiti gli auguri destagionalizzati" al popolo degli amici di Forza Italia palermitana. L'incontro di Schifani e dell'assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo si è tenuto alle terrazze di Mondello.
Auguri di buon anno "destagionalizzati" come li ha definiti il coordinatore di Forza Italia Marcello Caruso perché tenuti a feste finite. Un rinvio legato ad un lutto in casa Tamajo.
L'endorsement di Tamajo a Schifani
Un incontro che è stato anche l'occasione per sgomberare il campo da qualsiasi polemica ingenerata dalle interpretazioni degli eventi nelle scorse settimane e mesi sugli equilibri interni alla maggioranza. "Abbiamo bisogno che rimani per un'altra legislatura, perché ti vedo stanco ma determinato e con te abbiamo tutti le spalle coperte" ha detto Tamajo a Schifani lanciandolo come ricandidato nel 2027 così come in tanti hanno fatto proprio nelle ultime settimane.
"Le cose fatte dal governo lo scorso anno sono state tante: la stabilizzazione dei precari, la copertura del disavanzo, il lavoro per rifornire la Sicilia di dissalatori e termovalorizzatori. Nessun governo si è dimostrato vicino alle imprese e al mondo produttivo come il nostro: lo abbiamo dimostrato nel corso delle manovre e ora c'è una Sicilia che cresce" ha detto Tamajo che ha proseguite "Il nostro obiettivo per il 2025 è continuare a lavorare al fianco del presidente Schifani - aggiunge Tamajo -. Stiamo lavorando per dare risposte a problemi che da tanti anni affliggono la Sicilia. Questo è un governo attento ai temi del precariato e della povertà".
Schifani a mezza voce
Pur quasi senza voce il Presidente della Regione ha voluto parlare per ribadire il suo impegno, per raccontare la telefonata al Ministro del lavoro fatta al fotofinish che ha fatto scattare la propria della cassa integrazione per il poco meno di 500 di Almaviva ormai quasi rassegnati,
"E' una domanda ricorrente ormai - ha detto Schifani - quella che mi viene fatta sulla ricandidatura nel 2027 ma io penso a lavorare. Non è ancora tempo di parlare di candidatura. Quello che scelgo lo faccio per risolvere i problemi e non mi faccio condizionare dal pensiero alla ricandidatura. Ci penseremo nel 2027, poi vedremo se votare a maggio per fare l'election day e dare tempo al nuovo governo per insediarsi e fare la finanziaria".
Dunque l'idea che serpeggia è quella di un election day insieme alle elezioni politiche. Per la regione si votò a settembre e l'insediamento avvenne ai primi di novembre. Tempi troppo stretti per programmare qualsiasi attività per un governo che arriva.
Ci sarà, poi, la valutazione politica sull'opportunità di far coincidere le elezioni magari per un effetto trascinamento del voto, per trainare il consenso nazionale con il regionale o viceversa.
La rabbia per la sanità che non funziona "Qualcuno vada a casa"
Ma, nonostante la voce rauca, alza il tono, urla e si indigna Schifani quando tocca l'argomento sanità "Sono preoccupato, è uno scandalo che si possa morire così in ospedale. Se qualcuno non è in grado di affrontare e risolvere i problemi, se qualcuno non è all'altezza vada a casa. Con Schifani non esistono poltrone di comodo"
Proprio oggi il Presidente ha convocato a Palazzo d'Orléans, il direttore sanitario e il direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera "Villa Sofia-Cervello" di Palermo, Aroldo Gabriele Rizzo e Luigi Guadagnino. L'incontro servirà per discutere delle criticità emerse di recente nella gestione delle attività sanitarie del presidio ospedaliero "Villa Sofia". E il suo suona come un monito.
Il momento di "grazia" politica
Poi qualche passaggio sul momento di "grazia" politica dopo aver enunciato i risultati come l'abbattimento del disavanzo e la finanziaria approvata il 27 dicembre "Abbiamo incontrato in Sicilia una opposizione responsabile, ha detto Schifani - rispetto le dinamiche interne di partiti come il pd, sono momenti di democrazia" e poi conferma il racconto giornalistico dei giorni della trattativa finanziaria "Abbiamo accolto alcune proposte venute da loro nella legge di stabilità".
E su Forza Italia "Il nostro è un partito che cresce, il gruppo è diventato il primo del Parlamento siciliano e soprattutto è un partito unito".