AGRIGENTONOTIZIE.IT
Ex Province, la Regione stabilisce la data delle elezioni di secondo livello: ecco quando
Il decreto è del presidente della Regione, Renato Schifani, su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea MessinaSi svolgeranno domenica 27 aprile, in Sicilia, le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Lo stabilisce il decreto del presidente della Regione, Renato Schifani, su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina.Hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta. Le operazioni elettorali si svolgeranno nell'intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22.
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Strade colabrodo e urgenza di pianificazione: l'Ordine degli ingegneri incontro il prefetto.
Anche per i professionisti occorre sfruttare le opportunità offerte dal Pnrr. Dedicata particolare attenzione alle criticità legate al nuovo codice dei contratti pubblici, alle novità nell'affidamento dei servizi di ingegneria e alla necessità per gli enti locali di aggiornare il parco progetti esistente.
La grave carenza di infrastrutture viarie, la mobilità e i collegamenti strategici, nonché l'urgenza di una pianificazione efficace per sfruttare le opportunità offerte dal Pnrr. Sono stati questi alcuni dei temi - dedicando particolare attenzione alle criticità legate al nuovo codice dei contratti pubblici, alle novità nell'affidamento dei servizi di ingegneria e alla necessità per gli enti locali di aggiornare il parco progetti esistente - trattati nell'incontro tra il presidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Agrigento, Achille Furioso; il presidente della fondazione dell'Ordine, Domenico Armenio, e il prefetto Salvatore Caccamo."Solo attraverso una collaborazione solida tra istituzioni, ordini professionali e operatori del settore potremo garantire uno sviluppo infrastrutturale adeguato alle esigenze del territorio", ha dichiarato il presidente Furioso. L'incontro ha gettato le basi per una sinergia concreta e operativa, volta a trasformare le criticità in opportunità. Un punto chiave della discussione è stato il convegno nazionale "La Sicilia porta d'Europa nel Mediterraneo", che si terrà il 21 marzo al teatro Pirandello. È prevista la partecipazione di ministri, rappresentanti delle Regioni Sicilia e Calabria e vertici delle principali società pubbliche e statali del settore trasporti. Il programma prevede relazioni tecniche e una tavola rotonda con esperti di spicco per affrontare i temi delle infrastrutture strategiche della provincia e del ponte sullo Stretto di Messina. Si è inoltre discusso del concorso nazionale "Agrigento 2025-2045-Visioni Letterarie e Infrastrutturali", rivolto agli studenti delle scuole superiori e delle università italiane. L'iniziativa, promossa dall'Ordine degli Ingegneri in occasione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, mira a coinvolgere le nuove generazioni in una riflessione sul futuro dello sviluppo infrastrutturale e territoriale.
BLOGSICILIA.IT
La profezia "politica" di Cuffaro sul voto di secondo livello nelle ex province.
Era la metà di gennaio, praticamente un mese fa quando, negli studi di BlogSicilia, Cuffaro lanciò la sua "profezia" politica sulle ex province. La prima parte di quella profezia, quella facile da prevedere in realtà, si è avverata ieri sera.Cuffaro aveva detto:" Abbiamo più volte detto che se si votasse, come purtroppo probabilmente si voterà, ad aprile con elezione di secondo grado, con il voto dei consiglieri comunali sarà una sconfitta dei partiti. Perché quello che succederà, lo dico in anticipo, sarà inimmaginabile. Ogni consigliere comunale non seguirà le disposizioni, gli orientamenti della sua formazione politica ma penserà solo a fare gli accordi con altri, qualche che sia la loro estrazione partitica, per auto garantirsi una elezione. Questa è la fine del principio democratico della rappresentanza quindi io mi auguro che si possa votare con l'elezione diretta".Si avvera la prima parte della profezia.
Dopo un lungo tira e molla si torna a votare nelle ex province e lo si dovrà fare con elezioni di secondo livello che non coinvolgono i cittadini ma soltanto i consiglieri comunali dei comuni facenti parte di ogni comprensorio.
Elezioni indette ufficialmente Si svolgeranno domenica 27 aprile, in Sicilia, dunque, le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. In queste ultime tre non si voterà per il Presidente visto che la legge stessa che fa ricorso alle elezioni di secondo livello assegna il ruolo di vertice, nelle città Metropolitane, al sindaco del capoluogo di provincia Il decreto che indice le elezioni
Il dato adesso è ufficiale perché stabilito dal decreto del Presidente della Regione, Renato Schifani, assunto su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina, pubblicato sul portale istituzionale.
Hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta. Le operazioni elettorali si svolgeranno nell'intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22.Il tentativo di accordo.
Tutto, adesso, è nelle mani dei partiti della coalizione che lunedì scorso hanno avviato un tentativo di accordo: nei sei Liberi Consorzi si andrà a candidati unitari ma per quel che riguarda le liste ciascuno presenterà la propria anche se con un raccordo con il candidato.
Diversa la situazione nelle Città metropolitane dove non si voterà per il presidente che coincide per legge con il sindaco della Città capoluogo.Un accordo che dovrà essere definito lunedì prossimo ma che ancora potrebbe non bastare ad evitare la spaccatura. La struttura di queste elezioni non favorisce le aggregazioni sul solo candidato presidente (nei Liberi Consorzi). C'è poi una grande componente "civica" fra i consiglieri comunali eletti nelle varie realtà locali . una componente che non risponde a nessuno. Un bel problema politico al quale non c'è ancora una soluzione.
ILSICILIA
Sicilia, elezioni di secondo livello: si vota il 27 aprile per Liberi Consorzi e Città Metropolitane.
Si svolgeranno domenica 27 aprile, in Sicilia, le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Lo stabilisce il decreto del Presidente della Regione, Renato Schifani, su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina, pubblicato sul portale istituzionale.
Hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta. Le operazioni elettorali si svolgeranno nell'intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22.
ILSICILIA.IT
Riforma delle strutture turistico-ricettive in Sicilia, anche le aziende ittiche offriranno servizi di ospitalità.
E' stata approvata ieri all'Ars il testo che regolamenta in modo organico la disciplina delle strutture turistico-ricettive in Sicilia. Tra le novità spicca anche l'attenzione rivolta al turismo azzurro.
"Si tratta di una norma che finalmente risponde alle attuali esigenze del settore sotto diversi profili frutto di un attento e scrupoloso approfondimento che certamente contribuirà a riordinare in modo funzionale l'intero settore ricettivo, con l'ulteriore vantaggio di assicurare un monitoraggio più scrupoloso dell'andamento dei flussi turistici nella loro piena ed effettiva consistenza". Ha commentato l'assessore al ramo Elvira Amata.
Tra gli emendamenti approvati, uno in particolare, prevedeva la regolarizzazione e l'inserimento dei servizi di alloggio delle aziende ittiche nell'elenco regionale delle strutture turistico-ricettive. Un provvedimento, presentato dal deputato di Fratelli d'Italia Giuseppe Bica, nato dal dialogo costante con i professionisti del settore e le cooperative di pescatori, che equipara l'imprenditore ittico all'imprenditore agricolo nell'ambito dell'ospitalità.
La norma prevede la possibilità di offrire servizi di alloggio sia a terra sia in barca, un codice identificativo regionale, l'inserimento nel registro regionale del turismo azzurro e garanzie di trasparenza e legalità. Un modo per valorizzare il ruolo degli imprenditori ittici e colmare un vuoto normativo che penalizzava il settore, per dare un nuovo slancio al settore della pesca attraverso la diversificazione delle attività, creando possibilità di sviluppo per la Sicilia. Un'opportunità per le comunità costiere, l'imprenditoria femminile e giovanile.
Il testo, nel suo complesso, racchiude importanti novità sulla classificazione delle strutture e sulle verifiche che potranno attivarsi da parte del dipartimento regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo. Viene, inoltre, espressamente ribadito l'obbligo di dotarsi del Codice identificativo nazionale (Cin), nonché della comunicazione a fini statistici e i casi in cui è obbligatoria la copertura assicurativa. Ulteriori disposizioni riguardano la previsione di maggiori tipologie di strutture e nuove regole in tema di vigilanza e potere sanzionatorio. La norma consentirà di accrescere la competitività del settore turistico siciliano, mediante un'offerta differenziata per garantire un livello qualitativo ottimale dei servizi offerti ai visitatori.
GRANDANGOLO
Opere pubbliche, approvato programma triennale dal Libero Consorzio di Agrigento.
Si tratta di opere di adeguamento di Istituti scolastici, di manutenzione straordinaria di strade nel territorio provinciale e sul patrimonio immobiliare di proprietà dell'Ente.
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento con Determina Commissariale n. 08 del 10.02.2025, con i poteri dell'Assemblea e la partecipazione del Segretario Generale Pietro Amorosia, ha approvato il programma triennale delle opere pubbliche in provincia di Agrigento per il periodo 2025/2027.
Il provvedimento redatto dal Dirigente del settore Infrastrutture stradali, Edilizia scolastica e manutenzione, Michelangelo Di Carlo prevede numerosi interventi articolati e diversificati per ogni anno e la relativa fonte di finanziamento, l' elenco di opere precedenti non completate ed altri interventi da pianificare nel triennio 2025-2027.
Il programma delle opere pubbliche, pubblicato presso l'albo pretorio dell'Ente, con relativi allegati, sarà pubblicato, altresì, nel sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e presso l'Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici.
Sono numerosi i lavori di programmazione sulle infrastrutture stradali di proprietà dell'Ente, sugli immobili scolastici dislocati nel territorio della Provincia ed altri interventi da realizzare sul patrimonio immobiliare dell'Ente Provincia.
Nello specifico si tratta di opere di adeguamento di Istituti scolastici, di manutenzione straordinaria di strade nel territorio provinciale e sul patrimonio immobiliare di proprietà dell'Ente.
Il programma triennale delle opere pubbliche 2025/2027 e l'elenco annuale del 2025 sono già pubblicati nel sito istituzionale dell'Ente per 30 giorni e nella banca nazionale dei contratti pubblici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, come previsto dal decreto legislativo 36 del 2023.
BLOGSICILIA.IT
Elezioni nelle ex Province, nel Centrodestra spunta l'ipotesi del listone.
C'è un'ipotesi di lavoro nel Centrodestra in vista delle elezioni nelle ex Province che si terranno domenica 27 aprile per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Ipotesi listone
A svelarla è il presidente della Commissione Territorio ed ambiente, Giuseppe Carta, deputato regionale del Mpa nel Siracusano, intervenuto nella trasmissione Talk Sicilia, che parla di un listone per "blindare" i consiglieri.
La proposta di Noi Moderati
In realtà, il 10 febbraio i referenti di tutti i partiti del Centrodestra si sono riuniti per discutere come procedere per le elezioni che saranno di secondo livello, vuol dire che a scegliere non saranno gli elettori ma i consiglieri comunali ed i sindaci. Noi Moderati, in quel vertice, aveva avanzato la proposta di andare con candidati unitari ma ognuno con le proprie liste.
Consiglieri con le mani libere
Molti consiglieri comunali, però, non sono facilmente "controllabili" anche perché molto di loro, seppur di area di Centrodestra, sono con l'etichetta delle liste civiche, per cui hanno mani libere.
Carta, "elezioni sono un passo avanti"
Per il parlamentare regionale del Mpa, Giuseppe Carta, le elezioni sono comunque "un passo avanti perché finalmente si torna a decidere" e poco importa "se sono indirette" anche perché secondo il deputato di Melilli "i consiglieri ed i sindaci sono stati votati dagli elettori che gli hanno dato il loro mandato per la gestione amministrativa del territorio". "E poi" aggiunge Carta, "il Centrodestra si è riunito ed io sono lieto di questa collegialità attorno alle politiche territoriali".
Lista o listone
In merito a come presentarsi al voto, Carta, in modo preliminare, sostiene che attenderà "le indicazioni del Movimento per l'autonomia e del Centrodestra" ma, oltre all'ipotesi di liste diverse, non esclude il listone "con tutti dentro", evidentemente per scampare ai franchi tiratori ma si vedrà.
QDS
Elezioni ex Province in Sicilia, c'è il decreto ufficiale dopo un'attesa decennale: ecco quando si vota.
Ecco quando e dove si voterà in primavera in base al decreto firmato da Schifani.
Dopo il lungo tira e molla e i tentativi di prendere tempo e forzare la normativa in attesa di una riforma che da Roma non è arriva, in Sicilia le elezioni nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi (le cosiddette ex Province) si terranno nel 2025 ma nel modo in cui sin da principio - stando alla legge attualmente in vigore - si sarebbero dovute celebrare: un voto ristretto soltanto agli amministratori locali.
Oggi il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il decreto che ufficializza la data in cui i sindaci e i consiglieri delle ex Province saranno chiamati alle urne. In ballo c'è la formazione dei consigli metropolitani di Palermo, Catania e Messina, ma anche la guida politica dei Liberi consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani.
I seggi si apriranno domenica 27 aprile alle ore 8 e lo rimarranno fino alle 22.
Elezioni Ex Province 2025, il decreto dopo un'attesa decennale
Dalla riforma nazionale Delrio, la paventata lotta agli eccessivi costi della politica, passando per l'era Crocetta e la possibilità che la geografia politico-amministrativa della Sicilia potesse rinnovarsi con la formazione di nuove entità - i più attenti si ricorderanno i dibattiti per la formazione di nuovi Liberi consorzi - intorno alle ex Province si è tanto parlato nell'ultimo decennio.
Tuttavia, alla fine è accaduto poco, con i commissari che si sono succeduti alla guida dei Liberi consorzi e i sindaci dei Comuni di Palermo, Catania e Messina che hanno svolto anche il ruolo di sindaco metropolitano, senza tuttavia poter contare su altri organi eletti rappresentativi della politica.
Nonostante la legge regionale che regola le ex Province risalga al 2015, nel decreto firmato Schifani si fa riferimento a quanto previsto in occasione della "prima applicazione" della stessa.
"Per il giorno di domenica 27 aprile 2025 sono indette le elezioni dei presidenti e dei consigli dei liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani nonché dei Consigli Metropolitani di Palermo, Catania e Messina - si legge nel provvedimento - Il presente decreto sarà notificato al dipartimento regionale delle Autonomie locali ed, a cura di quest'ultimo, alle Prefetture territorialmente competenti, ai Presidenti dei Tribunali ove hanno sede i Liberi Consorzi comunali e ove hanno sede le Città Metropolitane, ai segretari dei comuni che compongono i Liberi Consorzi comunali ed ai segretari dei comuni che compongono le Città metropolitane, anche ai fini della pubblicazione on line, a loro cura, negli albi pretori delle Città metropolitane e dei comuni che ne fanno parte e negli albi pretori dei Liberi Consorzi comunali e dei Comuni che ne fanno parte, entro il quarantacinquesimo giorno antecedente quello della votazione".
Il ricorso del governo Meloni
A gennaio a puntare il dito contro la continua scelta di prorogare i commissariamenti da parte del Governo regionale era stato il Governo nazionale. Palazzo Chigi ha depositato un ricorso alla Corte costituzionale per chiedere di valutare la costituzionalità dell'ultima legge che a fine 2024 aveva, una volta ancora, posticipato il momento in cui in Sicilia si sarebbero celebrate le elezioni di secondo livello, spostandole da dicembre alla primavera.
"Le elezioni di secondo livello degli organi di tali enti di area vasta del territorio siciliano, previste in origine dalla legge regionale 15/2015, da allora non sono state mai indette", si legge nel ricorso di Palazzo Chigi, dove si specifica che "a rinviare le consultazioni elettorali sono intervenute ben quindici leggi regionali susseguitesi nel tempo".
Un modo di operare che secondo l'Avvocatura dello Stato ha portato alla violazione del primo articolo della Costituzione, "in quanto i referendum e le elezioni (ancorché indirette) rappresentano il momento più alto di manifestazione della sovranità popolare" ma anche con gli articoli 5 e 114 "in quanto l'autonomia e la rappresentatività degli enti continuano a essere svuotate da un commissariamento che di fatto dura sine die".
Adesso le elezioni per le Ex Province sono state ufficialmente indette e l'attenzione generale si sposterà sulle dinamiche interne ai partiti per la scelta di chi dovrà andare a sedere nei consigli degli enti in questi anni più volte definiti allo sbando per mancanza di una guida politica.
TELEACRAS
Provinciali il 27 aprile, stop ai concorsi
Il presidente della Regione Schifani ha firmato il decreto: Province al voto di secondo livello il 27 aprile. Nel frattempo stop ai concorsi.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il relativo decreto. Si svolgeranno domenica 27 aprile in Sicilia le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, dove il presidente è il sindaco del capoluogo. Il decreto, proposto dall'assessore regionale agli Enti locali, Andrea Messina, è pubblicato sul portale istituzionale della Regione. Hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni, ovvero i consiglieri comunali e i sindaci di ciascuna provincia. Si vota dalle ore 8 alle 22. Nel frattempo, l'indizione delle elezioni ha bloccato i concorsi nelle Province. L'Assemblea Regionale ha infatti approvato un ordine del giorno firmato da numerosi deputati di maggioranza e di opposizione, e rivolto al presidente Schifani al fine di sospendere le procedure concorsuali avviate dai commissari attualmente in carica, in attesa che siano eletti e che si insedino i nuovi presidenti, affinchè siano loro a procedere. Il deputato del Partito Democratico, Nello Dipasquale, spiega: "La decisione più corretta e di buonsenso è quella di lasciare che siano i futuri organismi, che presto si insedieranno alla guida delle ex Province, a decidere quali siano le esigenze degli enti che vanno ad amministrare e, di conseguenza, come comportarsi rispetto a queste procedure concorsuali. E' una scelta che garantisce la massima trasparenza e la regolarità della competizione elettorale".
GIORNALE DI SICILIA
Sicilia, elezioni di secondo livello: al voto il 27 aprile per Liberi consorzi e Città metropolitane.
Si svolgeranno domenica 27 aprile, in Sicilia, le elezioni di secondo livello per scegliere i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina.
Lo stabilisce il decreto del presidente della Regione, Renato Schifani, su proposta dell'assessore regionale alle Autonomie locali e alla funzione pubblica, Andrea Messina, pubblicato sul portale istituzionale. Hanno diritto di voto gli organi elettivi comunali in carica alla data delle elezioni degli enti di area vasta. Le operazioni elettorali si svolgeranno nell'intera giornata del 27 aprile, dalle 8 alle 22.
LENTEPUBBLICA
Appalti: esclusione dalle gare per chi non rispetta il CCNL indicato.
Un nuovo importante parere per il mondo degli appalti: secondo l'Anac vige l'esclusione dalle gare per le imprese che non risultano conformi al CCNL indicato dalla stazione appaltante.
L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha stabilito un principio chiaro in merito alla partecipazione alle gare d'appalto: un'impresa deve essere esclusa se non adotta il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) indicato dalla stazione appaltante o se applica un contratto che non garantisce le stesse condizioni economiche. Il chiarimento è contenuto nel parere di precontenzioso n. 32, approvato il 5 febbraio 2025.
La conformità contrattuale come criterio essenziale
Secondo l'Anac, le stazioni appaltanti hanno l'obbligo di verificare che il CCNL adottato dalle imprese partecipanti sia compatibile con la natura dell'appalto e garantisca un trattamento economico equivalente a quello stabilito nel bando. Se un'impresa propone un contratto collettivo con componenti retributive inferiori a quelle previste nel CCNL di riferimento, la sua offerta deve essere esclusa.
Il caso dell'Università di Pavia
L'intervento dell'Anac è stato sollecitato in relazione a una gara per la manutenzione dei sistemi antincendio dell'Università degli Studi di Pavia. L'aggiudicazione a favore della Nuova Asac Antincendio S.r.l. è stata ritenuta non conforme perché il CCNL dichiarato dall'azienda non rispettava le condizioni previste dagli atti di gara. Di conseguenza, l'Autorità ha stabilito che l'impresa dovesse essere esclusa, obbligando la stazione appaltante a prendere i provvedimenti necessari.
Le novità introdotte dal Codice Appalti
Le recenti disposizioni normative hanno rafforzato le garanzie per i lavoratori impiegati negli appalti pubblici. L'articolo 11 del nuovo Codice degli Appalti impone alle stazioni appaltanti di specificare già nel bando quale CCNL deve essere applicato. Inoltre, i partecipanti devono dichiarare nella propria offerta il contratto che intendono adottare, fornendo così un elemento di trasparenza e controllo preventivo.
L'Anac ha sottolineato che la valutazione dell'equivalenza tra contratti non può limitarsi al solo aspetto retributivo, ma deve includere anche le tutele normative. Per determinare la parità economica, il confronto deve riguardare specifici parametri, tra cui la retribuzione tabellare annua, le indennità di contingenza, l'Elemento Distinto della Retribuzione (EDR), le eventuali mensilità aggiuntive e altre indennità previste.
La verifica dell'equivalenza contrattuale
Se un'impresa propone un CCNL diverso da quello richiesto, l'amministrazione è tenuta a verificare se i due contratti siano stati sottoscritti dalle stesse organizzazioni sindacali, se riguardino il medesimo settore e se siano coerenti con la struttura e la natura giuridica dell'impresa. Se tali condizioni non sono soddisfatte, sarà necessario un confronto dettagliato delle componenti retributive per accertarne la piena equivalenza.
Le conclusioni dell'Autorità
La decisione dell'Anac rappresenta un passo significativo nella tutela dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e nella garanzia di condizioni contrattuali uniformi. Il rispetto del CCNL indicato dalla stazione appaltante non è un aspetto secondario, ma un requisito imprescindibile per la partecipazione alle gare, volto a prevenire il dumping contrattuale e a garantire condizioni di lavoro eque.
LENTEPUBBLICA
Tutte le novità in materia di pensione anticipata per il 2025.
In una recente comunicazione l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha fornito chiarimenti su tutte le novità in materia di pensione anticipata in vigore per il 2025.
Con il messaggio n. 502, l'Inps ha attivato le procedure per le domande per il pensionamento anticipato, Opzione Donna e Ape sociale per l'anno 2025.
L'aggiornamento del sistema informatico, introdotto in seguito alle direttive della legge di Bilancio 2025, ribadisce la possibilità di usufruire di un regime flessibile per il pensionamento anticipato, purché vengano rispettati i requisiti contributivi stabiliti.
Le novità in materia di pensione anticipata per il 2025
Il Governo ha infatti confermato che chi ha maturato il numero necessario di anni di contribuzione potrà beneficiare di questa forma di pensionamento, la quale permette di cessare l'attività lavorativa prima della soglia ordinaria. Per adeguarsi alle novità normative, l'Inps ha aggiornato il proprio sistema informatico, introducendo due distinte soluzioni:
pensione anticipata flessibile, che segue i criteri previsti dalla legge di Bilancio e che rientra nel gruppo anzianità/anticipata/vecchiaia, con il prodotto indicato come "Pensione di anzianità/anticipata";
pensione anticipata flessibile con opzione contributiva: in questo caso, il calcolo dell'assegno avviene interamente secondo il metodo contributivo, sempre facente parte del medesimo gruppo.
Per presentare la domanda, è sufficiente collegarsi all'area personale sul sito dell'Inps, accedendo mediante Spid, Cie o Cns, selezionare "Domanda di pensione" e seguire le istruzioni operative, inserendo i dati anagrafici, il dettaglio dei contributi e allegando eventuali documenti di supporto. Chi necessita di assistenza potrà rivolgersi ai patronati, che offrono supporto gratuito, oppure contattare il Contact Center al numero verde 803164 da rete fissa o al 06164164 da cellulare per ulteriori chiarimenti.
Opzione Donna 2025: requisiti e modalità di accesso
Un'altra misura che permette un'uscita anticipata dal mondo del lavoro è Opzione Donna 2025, riservata alle sole lavoratrici in possesso dei requisiti previsti, le quali potranno inoltrare la propria richiesta sia tramite il sito ufficiale dell'Inps che recandosi presso i patronati.
L'adeguamento del sistema informatico, previsto dalla legge di Bilancio 2025, conferma la possibilità di usufruire di questa misura, pur comportando una specifica condizione: l'assegno pensionistico viene ricalcolato interamente secondo il sistema contributivo, il quale, in molti casi, risulta meno vantaggioso rispetto alle formule tradizionali.
Questa iniziativa, riservata esclusivamente alle lavoratrici, non si configura come un pensionamento anticipato classico, in quanto si basa unicamente sui contributi versati, escludendo le più favorevoli regole retributive del passato.
Secondo l'ultimo messaggio dell'Inps, le domande per Opzione Donna devono essere inquadrate nella categoria "Pensione Anticipata opzione donna legge di bilancio 2023/2024/2025", con riferimento al gruppo anzianità/anticipata/vecchiaia e con il prodotto selezionabile indicato come "Pensione di anzianità/anticipata".
Per la presentazione della domanda, valgono le stesse modalità indicate per la pensione anticipata.
Ape Sociale 2025: un aiuto per lavoratori in difficoltà
L'Inps ha altresì dato via libera alle domande per l'Ape Sociale 2025, un sussidio economico destinato a specifiche categorie di lavoratori che si trovano in condizioni di disagio.
Questa misura è concepita per agevolare coloro che, a causa di situazioni lavorative particolarmente precarie e del raggiungimento di un minimo di anni contributivi, necessitano di un aiuto temporaneo.
L'Ape Sociale si distingue dalla pensione anticipata flessibile, che si fonda esclusivamente sul monte contributivo e dalla misura Opzione Donna, riservata alle lavoratrici. In questo caso, l'indennità è destinata a soggetti in condizioni di particolare difficoltà, quali disoccupati, caregiver o lavoratori impegnati in mansioni gravose.
Per avviare la procedura, è necessario accedere all'area riservata dell'Inps utilizzando Spid, Cie o Cns, selezionare l'opzione "Verifica delle condizioni di accesso all'Ape Sociale" e seguire la procedura guidata.
Chi preferisce ricevere assistenza potrà invece rivolgersi ai patronati oppure contattare il Contact Center al numero verde 803164 (da rete fissa) o al 06164164 (da cellulare) per ulteriori chiarimenti.