/ Rassegna stampa » 2025 » Febbraio » 27 » rassegna stampa del 27 febbraio 2025
 

GIORNALE DI SICILIA 

Agrigento Capitale della Cultura, la Corte dei conti apre indagine su gestione risorse.
Una decisione che fa riferimento, sottolinea il testo, alla circostanza che «è in corso di deposito e pubblicazione la delibera della programmazione dell'attività di controllo per l'anno 2025»

La sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione siciliana ha deliberato di avviare una indagine sulla gestione delle risorse destinate alle iniziative per la promozione, l'organizzazione e l'attuazione del programma Agrigento capitale italiana della cultura 2025.
Una decisione che fa riferimento, sottolinea il testo, alla circostanza che «è in corso di deposito e pubblicazione la delibera della programmazione dell'attività di controllo per l'anno 2025», la quale contempla espressamente «il controllo di sana e buona gestione sugli ambiti di amministrazione finanziaria contraddistinti dalla rilevanza degli interessi economici per la crescita e lo sviluppo socio-culturale delle comunità territoriali».I giudici contabili - magistrati relatori Giuseppe Di Prima e Salvatore Pilato - hanno disposto che a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della pronuncia - si legge nella deliberazione - sia trasmessa «al presidente della Regione, all'Assemblea regionale siciliana, all'assessore regionale alla Cultura, al sindaco di Agrigento, al presidente del Consiglio comunale, al presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura italiana 2025, nonché al Collegio dei revisori del Comune di Agrigento. Copia della deliberazione è inviata, per conoscenza, al ministero della Cultura ed al ministero dell'Interno».


AGRIGENTOOGGI

Trasparenza e gestione pubblica: gli studenti del Politi a confronto con Piero Amorosia.

Si è tenuto questa mattina, presso l'Aula Giglia del Libero Consorzio comunale di Agrigento, un incontro formativo che ha coinvolto gli studenti del Liceo Scientifico "Politi" di Agrigento. L'evento, organizzato nell'ambito del progetto di orientamento ed edificazione civica dell'Istituto, ha rappresentato un'occasione di approfondimento su tre tematiche di grande rilevanza: la contabilità pubblica, la questione dell'aeroporto agrigentino e il ruolo della pubblica amministrazione.
Ad interagire con gli studenti è stato Piero Amorosia , segretario generale del Libero Consorzio comunale di Agrigento, che ha risposto alle domande e curiosità dei giovani partecipanti, offrendo una visione chiara e concreta delle dinamiche amministrative e istituzionali.
Un evento per comprendere meglio la realtà amministrativa
L'incontro, promosso dal Liceo "Politi", ha coinvolto circa 90 studenti delle classi IV e VA, IV B e IV C , accompagnati dai docenti Salvo Scimè, Maria Concetta Cozzo, Lucia Scimè e Alessandra D'Ambra . L'obiettivo era quello di avvicinare i giovani al funzionamento della macchina amministrativa, stimolando una maggiore consapevolezza sulle istituzioni locali e sulla gestione delle risorse pubbliche.
Attraverso il dialogo diretto con un rappresentante dell'ente locale, gli studenti hanno avuto la possibilità di comprendere meglio il ruolo degli enti pubblici e di approfondire argomenti spesso percepiti come distanti, ma che in realtà incidono concretamente sulla vita quotidiana di ogni cittadino.
Contabilità pubblica: perché è importante per i cittadini
Uno dei temi centrali dell'incontro è stato quello della contabilità pubblica , un argomento di particolare rilevanza per chi si affaccia al mondo delle istituzioni e dell'amministrazione.
Piero Amorosia ha spiegato come la gestione economica delle risorse pubbliche sia un elemento cruciale per il buon funzionamento di qualsiasi ente locale. Attraverso esempi concreti, ha illustrato i principi di trasparenza e responsabilità , sottolineando l'importanza della corretta gestione dei fondi per garantire servizi efficienti alla collettività.
Aeroporto di Agrigento: un progetto ancora in bilico
Altro tema di grande interesse, che ha suscitato particolare attenzione tra gli studenti, è stato quello relativo all'aeroporto di Agrigento . Da anni si discute della possibilità di realizzare uno scalo nella provincia, ma il progetto è ancora oggetto di dibattito tra favorevoli e contrari.
Amorosia ha fornito un quadro realistico sulla fattibilità dell'opera , spiegando quali sono le difficoltà burocratiche ed economiche che ostacolano la realizzazione di un'infrastruttura di racconto portata. Gli studenti hanno manifestato un vivo interesse per la questione, ponendo domande sugli impatti economici e turistici che un aeroporto potrebbe avere sul territorio.
Il ruolo della pubblica amministrazione nella vita quotidiana
L'incontro ha permesso di analizzare anche il funzionamento della pubblica amministrazione e il suo impatto sulla vita dei cittadini.
Amorosia ha spiegato come gli enti locali svolgano un ruolo fondamentale nel garantire servizi essenziali, dalla gestione dei trasporti pubblici alla manutenzione delle infrastrutture, fino alla tutela dell'ambiente e al sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Ha poi evidenziato l'importanza della partecipazione attiva dei cittadini e della consapevolezza dei propri diritti e doveri.
Gli studenti protagonisti del dibattito
Uno degli aspetti più significativi dell'incontro è stata la partecipazione attiva degli studenti , che hanno posto domande pertinenti e stimolanti su tutti i temi affrontati.
Dalle curiosità sulla gestione economica degli enti locali, alle richieste di chiarimenti sulle politiche di sviluppo territoriale, i ragazzi del "Politi" hanno dimostrato un forte interesse per le dinamiche amministrative e politiche del loro territorio.
Amorosia ha risposto con disponibilità, sottolineando come sia fondamentale che i giovani si interessano alla cosa pubblica, poiché saranno loro i cittadini ei professionisti del futuro, chiamati a contribuire attivamente alla crescita della comunità.
L'importanza di eventi formativi come questo
L'iniziativa promossa dal Liceo "Politi" ha messo in evidenza il valore di incontri formativi che permettono agli studenti di confrontarsi direttamente con esponenti delle istituzioni.
Queste occasioni rappresentano un'opportunità per comprendere meglio il funzionamento della pubblica amministrazione , acquisire strumenti critici per interpretare la realtà e stimolare il senso civico nelle nuove generazioni.
Grazie a momenti di dialogo e confronto come questo, i ragazzi possono avvicinarsi alla gestione della cosa pubblica con maggiore consapevolezza, maturando un interesse attivo verso le questioni amministrative e sociali che riguardano il loro futuro.



DEDALOMULTIMEDIA

Roma - Il Senatore Germanà (Lega) annuncia il primo sì per l'aeroporto ad Agrigento.

Il senatore Nino Germanà, segretario della Commissione Trasporti di Palazzo Madama e commissario della Lega in Sicilia, ha nino germana e1708016358669annunciato il sì del ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini alla realizzazione di un aeroporto in provincia di Agrigento.
"È senza dubbio - dice Germanà - un altro segno concreto dell'interesse che da anni la Lega dimostra nei confronti del Meridione e della Sicilia in particolare".
"Il Libero Consorzio di Agrigento - continua il Senatore leghista - ha fatto finora un ottimo lavoro e sono sicuro che la stretta collaborazione con il MIT porterà i risultati sperati, anche grazie all'impegno del "Comitato civico Aeroporto e infrastrutture di Agrigento", dotando l'Isola di un'altra importante aerostazione. Un'opera che, collegata al ponte sullo Stretto, contribuirà in maniera determinante alla ripresa economica della Sicilia".
Alla luce del contenuto dello "Studio di Fattibilità", presentato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento Settore Infrastrutture Stradali, il Ministero attende adesso alcuni approfondimenti che risultano oggettivamente indispensabili a livello tecnico.


LIVESICILIA

Fari della Corte dei conti sulle spese di Agrigento capitale della cultura.

Lo ha deciso la Sezione di controllo per la Regione Siciliana
PALERMO - La lente della Corte dei conti su Agrigento capitale italiana della cultura 2025. La sezione di Controllo per la Regione Siciliana, nella camera di consiglio del 12 febbraio, ha deliberato di "avviare un'indagine sulla gestione delle risorse destinate alle iniziative per la promozione, l'organizzazione e l'attuazione del programma di 'Agrigento capitale italiana della cultura 2025'.
Il documento, firmato dai magistrati relatori Giuseppe Di Prima e Salvatore Pilato, prende le mosse dal fatto che "è in corso di deposito e pubblicazione - si legge sulla pronuncia della Corte - la delibera della programmazione dell'attività di controllo per l'anno 2025".
Remaining Time -1:47
Cerca di superare inosservato i controlli in aeroporto, scoperta cocaina nel parrucchino
"Controllo di sana e buona gestione"
Un programma che "contempla espressamente il controllo di sana e buona gestione sugli ambiti di amministrazione finanziaria contraddistinti dalla rilevanza degli interessi economici per la crescita e lo sviluppo socio-culturale delle comunità territoriali". Da qui la decisione di accendere un faro sulle spese di 'Agrigento capitale della cultura 2025', evento inaugurato il 18 gennaio con la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al teatro Pirandello.
Pronuncia sul tavolo della Regione e di due ministeri
Il testo della pronuncia sarà trasmesso, tra gli altri, al presidente della Regione, Renato Schifani, all'Assemblea regionale siciliana, all'assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, e al sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. Tra i destinatari anche la Fondazione Agrigento capitale della cultura italiana 2025 e, per conoscenza, i ministeri della Cultura e dell'Interno.



BLOGSICILIA

Provincia al voto, il sindaco di Siracusa si sfila e lancia il suo braccio destro.

"Giansiracusa ha una vasta esperienza non solo come sindaco della sua città, ma anche come capo di gabinetto del Comune di Siracusa. Credo che sia notoriamente riconosciuto per il suo equilibrio e la sua capacità amministrativa". Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, intervenuto nella trasmissione Talk Sicilia, mette sulla rampa di lancio, come candidato alla presidenza della Provincia di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e Capo di gabinetto del Comune di Siracusa.
La convergenza attorno a Giansiracusa
Attorno al nome di Giansiracusa c'è una convergenza diffusa e pesante, sotto l'aspetto politico, basti ricordare che poco più di un mese fa il leader del Mpa, Raffaele Lombardo, pronunciò parole di stima per il sindaco del Comune montano del Siracusano, un esponente di primo piano di Azione, lo stesso partito di Francesco Italia, componente della segreteria nazionale della creatura di Carlo Calenda. Del resto, il Mpa cammina a braccetto con l'amministrazione di Siracusa, avendo due esponenti in giunta, per cui i rapporti sono più che buoni.
"Un rappresentante della provincia"
"Credo che sia notoriamente riconosciuto - afferma Francesco Italia -  per il suo equilibrio e la sua capacità amministrativa. Aggiungo che si trova in un'area politica, non sbilanciata nè su un partito di sinistra né su un partito di destra, è collocato al centro. Potrebbe essere una buona candidatura, d'altra parte io auspico la candidatura di qualcuno che possa rappresentare l'intera provincia se, invece, si ridurrà ad una battaglia tra partiti  credo che nessuno ne uscirà vincitore".
I nodi dei partiti
Nonostante la convergenza, non sarà semplice sposare la candidatura di Giansiracusa, di certo la sua forza sta nell'essere un esponente di centro, buono, insomma, come punto di caduta, probabilmente più per il Centrodestra, considerato il legame tra il sindaco ed il Mpa: un aspetto di cui bisogna tenere conto, specie con le elezioni di secondo livello in cui non voteranno i cittadini ma consiglieri di tutti i Comuni del Siracusano.
Solo che varrà il cosiddetto voto ponderato, in sostanza, un consigliere di un Comune più grande conterà più di quello di un ente più piccolo, per cui i consiglieri di Siracusa avranno più voce in capitolo ed a Palazzo Vermexio l'asse Italia-Carta è fortissima. La carta Giansiracusa sarebbe meno spendibile nel Centrosinistra considerati i rapporti, non certo idilliaci tra il Pd ed il gruppo di Azione riconducibile ad Italia.
Peraltro, nel Centrodestra non c'è accordo sui nomi dei candidati unitari presidenti dei sei Liberi Consorzi e traballa l'intero sistema di condivisione di un percorso che eviti il coinvolgimento dei "civici" nelle liste dei singoli partiti.
Le condizioni disastrose del Libero consorzio
Il sindaco di Siracusa ed esponente di Azione auspica, dunque, un nome, quello di Giansiracusa, da non spendere come uomo di partito, elemento più "digeribile", specie in mancanza di accordo nelle coalizioni. Secondo Italia, il compito di chi dovrà amministrare la provincia di Siracusa sarà difficilissimo per le condizioni disastrose, sotto l'aspetto finanziario, in cui si trova l'ente, costretto a vendere i gioielli di famiglia, tra cui il carcere borbonico e l'autodromo, e con enormi difficoltà a pagare il personale.
Italia, "nome non divisivo"
"La nostra provincia ha un enorme bisogno - dice Italia - di essere amministrata e rappresentata politicamente, senza però stare al servizio di alcun partito: il fine è sempre il bene dei cittadini della provincia. Credo che sarebbe cosa buona e giusta comunque valutare l'opzione di un nome che non sia divisivo, che non sia un esponente di uno dei principali partiti di area e che possa rappresentare una sintesi felice. Giansiracusa mi sembra un nome su cui si potrebbe trovare una sintesi".
Sindaco, lei non pensa ad sua candidatura?
"Dopo aver fatto il sindaco di Siracusa, il vicesindaco di Siracusa e poi di nuovo il sindaco, la presidenza della Provincia, sotto il profilo del curriculum, mi porterebbe, probabilmente un ritorno elettorale. Dovrei essere uno dei più interessati al ruolo, ma io ho preferito in questi anni pensare alla politica, che ci si creda o no, come ad un servizio che si fa per la comunità".



GIORNALE DI SICILIA 

Turismo, la Sicilia è meta per tutte le stagioni: crescita del 23 per cento nei mesi invernali.

Sicindustria, partner di Een, ha firmato un protocollo d'intesa con l'Assessorato regionale per sostenere competitività e innovazione delle piccole e medie imprese del settore.
Un'alleanza strategica per rafforzare il turismo e il tessuto imprenditoriale siciliano. È con questo obiettivo che oggi, nella sede degli industriali, in occasione dell'incontro su «La nuova disciplina delle strutture turistico-ricettive», Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network (EEN), ha firmato un protocollo d'intesa con l'Assessorato regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo al fine di sostenere la competitività e l'innovazione delle piccole e medie imprese del settore turistico dell'Isola. In particolare, grazie a questa intesa, saranno messi a disposizione strumenti e servizi mirati per incentivare la sostenibilità e la transizione digitale delle imprese siciliane. Tra le iniziative previste figurano missioni internazionali, eventi fieristici, attività formative e una sezione dedicata sul sito istituzionale dell'Assessorato che offrirà informazioni e servizi utili alle aziende del comparto, rafforzando il legame tra istituzioni e imprese locali.
L'evento ha visto la partecipazione del presidente di Sicindustria, Luigi Rizzolo; dell'assessore al Turismo della Regione siciliana, Elvira Amata; dell'assessore al Turismo della Città di Palermo, Alessandro Anello; e del presidente e CEO di Mangia's, Marcello Mangia. Un parterre istituzionale e imprenditoriale che ha sottolineato l'importanza della sinergia tra pubblico e privato per il rafforzamento dell'industria turistica siciliana.
«Questo incontro - ha detto in apertura dei lavori il presidente Rizzolo - rappresenta un momento fondamentale per il futuro del settore. Essere qui, nella casa delle imprese, a presentare la nuova legge regionale sulle strutture turistico-ricettive, sottolinea l'importanza di un dialogo diretto tra istituzioni e imprese. L'intesa firmata oggi con la Regione, nella nostra qualità di braccio operativo della Commissione europea in quanto partner di Enterprise Europe Network, ci permette di offrire alle aziende un supporto concreto per l'innovazione e l'espansione sui mercati internazionali. Il successo del turismo in Sicilia necessita di un ecosistema imprenditoriale forte e competitivo e oggi siamo un passo più vicini a questo obiettivo».
A conferma di questo percorso di crescita, i dati aggiornati sui flussi turistici comunicati dall'Osservatorio turistico della Regione siciliana evidenziano risultati incoraggianti: nel 2024, infatti, le presenze turistiche in Sicilia sono aumentate complessivamente dell'8,5% rispetto all'anno precedente, con un incremento significativo nel settore extra-alberghiero (+16,7%) e una crescita delle presenze straniere pari al +13,2%. In particolare, un dato molto positivo riguarda i mesi non estivi (gennaio-marzo), che hanno registrato un aumento del 23%, segnale di una sempre maggiore destagionalizzazione del turismo nell'Isola. Inoltre, nei primi sei mesi del 2024, i siti culturali siciliani hanno registrato oltre 2 milioni di visitatori, con un incremento significativo rispetto allo stesso periodo del 2023. Ad esempio, la Valle dei Templi di Agrigento ha visto un aumento del 9,27% nelle visite, raggiungendo 489.122 ingressi e un incremento del 31% negli incassi. E con Agrigento Capitale della Cultura 2025 il richiamo internazionale della Sicilia è destinato a crescere ulteriormente.
«Dati - ha sottolineato l'assessore Amata - che confermano un comparto vivo e dinamico in costante crescita a riprova dell'efficacia delle politiche di settore poste in essere dal governo regionale e del lavoro fatto in termini di individuazione dei mercati target e promozione della destinazione. In merito poi a questa nuova legge regionale sulle strutture turistico-ricettive sono molto soddisfatta del risultato raggiunto grazie anche alla stretta sinergia avviata con le associazioni di categoria che hanno contribuito fattivamente alla stesura del testo normativo e sono fiera di farla conoscere il più possibile con iniziative come quella di oggi. Sono convinta che si tratti di norme di buon senso che rispondono alle esigenze del settore sotto diversi profili e che permetteranno di accrescere la competitività del settore turistico regionale grazie a un'offerta basata su un livello qualitativo ottimale dei servizi offerti a chi visiterà la nostra Isola. Particolare attenzione, inoltre, è stata rivolta alla sicurezza e alle garanzie per proprietari e viaggiatori. Grazie al protocollo siglato oggi, infine, la collaborazione istituzionale tra Regione e Sicindustria/Enterprise Europe Network permetterà di valorizzare le piccole e medie imprese del settore turistico attraverso iniziative di informazione, sensibilizzazione e promozione».
La nuova legge regionale sulle strutture turistico-ricettive
La nuova legge regionale di disciplina delle strutture turistico-ricettive siciliane, di iniziativa governativa, presenta diversi profili di novità rispetto al passato oltre ad avere il merito di aver riordinato la materia in un unico testo legislativo dopo oltre trent'anni dall'attuale normativa di riferimento.
Oltre a importanti innovazioni sul sistema di classificazione delle strutture - e sulle relative verifiche per il rispetto dei requisiti - viene espressamente ribadito l'obbligo di dotarsi del Codice identificativo nazionale (Cin) e di esporlo non solo fisicamente all'esterno delle strutture (insegne, citofoni), ma anche sui siti web e in qualsiasi altra forma di pubblicità.
Vengono armonizzati i periodi di apertura e disciplinati anche gli obblighi di comunicazione dei flussi turistici per finalità statistiche, tramite il sistema Turist@t, secondo le prescrizioni impartite dall'Istat.
Le funzioni di vigilanza, controllo e interdizione sulle strutture sono esercitate dal dipartimento regionale del Turismo e dai Comuni competenti per territorio, oltre che dal dipartimento delle infrastrutture, nei soli casi degli alloggi nautici diffusi, dei boat & breakfast e dei Marina resort.
Dettagliato anche il sistema di sanzioni amministrative previste per le violazioni della norma.


LENTEPUBBLICA

Congedo straordinario Legge 104: indicazioni e novità per il 2025.

Ecco alcune interessanti indicazioni in merito al congedo straordinario previsto dalla Legge 104 e dalle novità in programma per il 2025.
Il congedo straordinario è una misura riservata ai lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell'art. 33 della legge 104, ovvero "chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all'esito della valutazione di base".
Più specificamente, il lavoratore che ottiene il congedo straordinario può fruire di un periodo di assenza retribuita dal lavoro, durante il quale ottiene un'indennità pari alla retribuzione percepita nell'ultimo mese di lavoro che precede l'inizio del congedo.
In origine, l'istituto era finalizzato a tutelare le madri di figli affetti da disabilità grave, ma nel tempo la sua applicabilità è stata estesa anche ad altri casi.
Oggi l'istituto è regolato dall'art. 42 del d.lgs. 151/2001 e comprende anche altri legami di parentela, come quello tra figli e genitori disabili, tra coniugi o tra fratelli.
La prorità dei familiari che ne possono beneficiare
Tuttavia, la normativa prevede un ordine di priorità che determina quali familiari possano beneficiarne. Tale ordine non può essere modificato sulla base della volontà della persona con disabilità.
In particolare, l'ordine di priorità è il seguente:
coniuge convivente o la parte dell'unione civile convivente o il convivente di fatto della persona disabile in situazione di gravità;
padre o madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravità in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte dell'unione civile convivente o del convivente di fatto;
figlio convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell'unione civile convivente o il convivente di fatto ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
fratello o sorella convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell'unione civile convivente, o il convivente di fatto, entrambi i genitori e i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
parente o affine entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità, nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell'unione civile convivente, o il convivente di fatto, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli/sorelle conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
Questo strumento garantisce un supporto fondamentale per chi deve fornire assistenza continuativa, poiché consente al lavoratore di mantenere il proprio impiego e di percepire un reddito durante il periodo di assenza.
La decorrenza del congedo straordinario coincide con la data di presentazione della domanda. Tuttavia, è previsto un limite massimo: ciascun lavoratore può beneficiare di un periodo complessivo di due anni di congedo per l'intera durata della propria carriera. Tale tetto è valido per tutti i soggetti che beneficiano del congedo nei confronti della medesima persona affetta da disabilità grave.
Effetti sulla pensione: i contributi figurativi
Durante il congedo straordinario, il lavoratore percepisce un'indennità corrispondente alla retribuzione dell'ultimo mese di lavoro antecedente l'inizio dell'assenza. Il calcolo di tale importo si basa esclusivamente sugli elementi della retribuzione che hanno carattere fisso e continuativo.
Sebbene il periodo di congedo non contribuisca alla maturazione di ferie e trattamento di fine rapporto (TFR), è comunque coperto dai contributi figurativi, ossia contributi riconosciuti dall'INPS per i periodi in cui il dipendente non presta servizio. Durante questi mesi, il datore di lavoro non versa alcun importo, in quanto la contribuzione è virtualmente garantita dall'ente previdenziale. Tali contributi sono validi sia per il raggiungimento dei requisiti pensionistici sia per la determinazione dell'importo della pensione.
Congedo straordinario legge 104 nel 2025: i nuovi limiti economici
L'art. 42, co. 5-ter, del d.lgs. 151/2001 stabilisce che il congedo straordinario è soggetto a un limite massimo di contribuzione figurativa. Tale soglia viene aggiornata ogni anno sulla base dell'indice ISTAT che misura la variazione dei prezzi al consumo.
Per l'anno 2025, l'INPS ha fissato il limite massimo annuo a 57.038,00 euro, come specificato nella circolare n. 26 del 30 gennaio 2025. Questo importo comprende anche la quota dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Di conseguenza, l'importo massimo che può essere percepito ogni mese ammonta a 3.827,03 euro.


LENTEPUBBLICA

Progressioni verticali negli enti locali: chiarimenti sulla valutazione dei titoli.

La Sezione di Parma del TAR Emilia-Romagna, con la sentenza 27/2025, ha fornito importanti chiarimenti in merito alla valutazione dei titoli nelle selezioni interne per le progressioni verticali all'interno degli enti locali.
La decisione scaturisce dal ricorso presentato da una dipendente di un comune che contestava l'assegnazione dei punteggi nella procedura concorsuale prevista dall'articolo 13, comma 5, del CCNL del 16 novembre 2022.
Le contestazioni del ricorso
La ricorrente ha richiesto l'annullamento di diversi atti amministrativi legati alla selezione, tra cui la determinazione dirigenziale di approvazione delle graduatorie definitive e il provvedimento di assunzione dei vincitori. Inoltre, ha impugnato la scheda di valutazione personale, i verbali della Commissione esaminatrice e una nota dell'Assessore alle risorse umane.
Al centro della controversia vi era la mancata attribuzione di punteggi ai titoli di studio e alle abilitazioni professionali in ambito psicologico, ritenuti dalla candidata coerenti con il ruolo da ricoprire. La Commissione, nel definire i criteri valutativi, aveva stabilito che i titoli dovessero essere pertinenti alle mansioni previste per il nuovo incarico. La difesa comunale ha sottolineato la coerenza di questo approccio con le procedure ordinarie di progressione previste dal CCNL, che enfatizzano la rilevanza dell'esperienza professionale maturata rispetto al ruolo da assegnare.
Il principio di attinenza dei titoli nella valutazione per le progressioni verticali negli enti locali
La sentenza del TAR ha confermato la legittimità della scelta della Commissione di valorizzare esclusivamente i titoli direttamente collegati alle mansioni del profilo professionale oggetto della selezione. Questo criterio trova fondamento anche nell'articolo 15-bis, comma 9, del Regolamento per l'accesso agli impieghi del comune, che esclude la valutazione di titoli di studio superiori non pertinenti rispetto ai requisiti richiesti.
Secondo il TAR, le progressioni verticali sono strumenti finalizzati a riconoscere la professionalità acquisita in un contesto lavorativo specifico, piuttosto che a premiare semplicemente il possesso di ulteriori titoli accademici. Tale orientamento è stato ribadito anche dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che ha riconosciuto l'autonomia delle amministrazioni nel definire quali competenze e qualifiche siano maggiormente rilevanti per i posti da coprire.
Discrezionalità della Commissione e limiti del sindacato giurisdizionale
La pronuncia ha infine ribadito il principio secondo cui la Commissione esaminatrice gode di ampia discrezionalità nella valutazione dei titoli, purché rispetti i criteri indicati nel bando. Il Consiglio di Stato, in diverse pronunce, ha evidenziato come le scelte della Commissione siano insindacabili dal giudice amministrativo, salvo che emergano profili di manifesta irragionevolezza o arbitrarietà.
Nel caso in esame, il TAR ha ritenuto che la valutazione operata dalla Commissione fosse coerente con le finalità della selezione e rispettosa del quadro normativo vigente. Di conseguenza, il ricorso della dipendente è stato respinto, consolidando l'orientamento secondo cui le progressioni verticali devono premiare la continuità professionale e l'esperienza specifica maturata nel contesto lavorativo dell'ente di appartenenza.


























Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO