SICILIAONLINE.IT
Elezioni ex provincia: inciuci ed alta tensione a destra e manca.
"Stiamo per eleggere gli organi statutari dei Liberi Consorzi Siciliani e non del comune di Roccacannuccia (...) mi piacerebbe capire cosa eventualmente avrebbero in comune i 5 Stelle e il PD di Di Paola e Barbagallo con MPA e Forza Italia di Lombardo e Schifani".E' lo sfogo di Carmelo Pace, capogruppo DC all'ARS, nel suo profilo social personale. Ed il riferimento è alle elezioni nell'ex provincia di Agrigento, dove si parla di un inciucio tra una parte del centro-sinistra e una parte del centro-destra.Il presunto inciucioSe ne sussurrava già da tempo. Tant'è che lo stesso on. Carmelo Pace aveva invitato più volte e formalmente all'unità del centrodestra per le elezioni del presidente e del consiglio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Ed aveva anche esortato il decano della politica agrigentina, on. Roberto Di Mauro (leader provinciale MpA, deputato da tante legislature e assessore regionale) a convocare un tavolo con i leader agrigentini della coalizione di governo regionale.Poi, è arrivato il quotidiano regionale online LiveSicilia. Che ha scritto: "Lombardo, secondo più fonti presenti all'incontro, avrebbe tolto il velo di ipocrisia che da tempo aleggia sulla vicenda Agrigento ricordando l'esistenza di un dialogo avanzato tra il trio Gallo-La Rocca Ruvolo-Di Mauro e un'area del Partito democratico".
In altri termini, iu una riunione regionale del centrodestra sulle elezioni nelle ex province, il leader MpA, Raffaele Lombardo, avrebbe rivelato l'esistenza del patto di alleanza tra Forza Italia degli onn. Gallo e La Rocca Ruvolo e il Movimento per le Autonomie dell'on. Di Mauro con un'area del PD.Quale area del PD?La solita -sussurrano gli addetti ai lavori- quella dell'on. Michele Catanzaro, deputato regionale agrigentino e capogruppo del PD all'ARS.Sono arrivate smentite? Nessuna, sinora, dai diretti interessati del centro-destra e del centrosinistra.Ma è arrivata una netta presa di posizione del circolo PD Vittoria Giunti di Agrigento, a firma del segretario cittadino Nino Cuffaro che scrive: "Se queste notizie fossero vere, si tratterebbe per il PD di una vicenda molto grave. Sarebbe una decisione assunta al di fuori degli organi statutari del partito, senza alcuna consultazione degli iscritti, senza alcun dibattito pubblico, senza alcun coinvolgimento delle segreterie provinciale e regionale".Da notare che il segretario cittadino e il circolo Vittoria Giunti sono considerati dell'area dell'on. Catanzaro che, a sua volta, fa capo all'era dell'on. Stefano Bonaccini, eurodeputato a capo della corrente socialdemocratica e riformista che si contrappone alla leader del partito Elly Schlein.Un inciucio fuori dalle segreterie PD?Il tenore testuale della nota del segretario PD di Agrigento porta un po' a pensare che quell'accordo F.I. - M.p.A. - P.D. possa esistere, ma sarebbe stato realizzato al di fuori della segreterie provinciale e regionale del PD.Ed è molto probabile che giunga una smentita dalla segreteria regionale, mentre non può arrivare da quella provinciale, essendosi dimesso Simone Di Paola.Ma arriverà la smentita sull'accordo dell'on. Michele Catanzaro, deputato regionale dell'agrigentino e capogruppo PD all'ARS?Probabilmente, presto. Ma c'è, comunque, ancora tempo sino al 7 aprile, termine ultimo per la presentazione delle candidature per le elezioni del a presidente e del consiglio del Libero Consorzio Comunale che si svolgeranno il 27 aprile.
ILSICILIA
Salvini: "Aeroporto di Agrigento? Se numeri lo sostengono si farà"
"Quando mi misero in mano il fascicolo che proponeva l'aeroporto di Agrigento, come sono solito fare ascolto, prendo e metto in mano ai tecnici. Siamo in fase di chiusura del piano nazionale aeroporti e se i numeri lo permettono, il business plan sarà inserito nel piano nazionale". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, intervenendo in video collegamento al convegno "Le infrastrutture della provincia di Agrigento e il ponte sullo Stretto di Messina: la Sicilia porta d'Europa sul Mediterraneo" organizzato dall'ordine degli ingegneri della città dei Templi, con il suo presidente Achille Furioso, ed in corso al teatro Pirandello.
"È un lavoro complicato quello dei tecnici, a me farebbe piacere dire sempre sì quando mi chiedono uno svincolo autostradale, una fermata dell'alta velocità - ha aggiunto - I numeri, la storia, il piano di sviluppo, l'ipotesi di crescita di un territorio come quello di Agrigento meriti di essere considerato. La politica per me deve essere in grado di ascoltare, di trovare i soldi e di portare avanti delle leggi. Se i tecnici mi dicono che il progetto ha le gambe per camminare e i numeri permettono di ipotizzare il sostegno di questo aeroporto che servirà alla comunità economica, alla comunità scientifica, alla cittadinanza tutta, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarà casa vostra".
"I numeri a cui faccio riferimento sono questi: so che si stimano più di mezzo milione di passeggeri. Se devo investire milioni di euro su una struttura importante come questa devi avere un business plan che per il 2025, 2026, 2027 ti dica quanto investo, quanto incasso, quanta gente vola, parte ed arriva - ha spiegato il ministro Salvini - . Se i numeri sono a sostegno, e mi sembra che la strada sia questa, dicono che lì ci può essere questa infrastruttura, Agrigento avrà la priorità. Perché il ministero investe in un piano di investimenti in Sicilia da 30 miliardi di euro".
LIVESICILIA.
Province, Pace: "No all'inciucio tra centrodestra e Pd-M5s ad Agrigento"Il capogruppo Dc all'Ars: "Intesa innaturale"
PALERMO - Il possibile accordo tra il tandem Mpa-Forza Italia e un'area del Partito democratico per le elezioni provinciali ad Agrigento, raccontato da LiveSicilia, agita ancora il centrodestra. "Siamo al paradosso per cui il tavolo regionale che riunisce i leader del centrodestra partorisce soltanto buoni propositi - dice il capogruppo della Dc all'Ars Carmelo Pace, ex sindaco di Ribera -. Mentre gli accordi sui nomi si siglerebbero su base locale e su altri tavoli trasversali, fuori dalla coalizione, dalla logica politica e dal buonsenso".
Pace poi prosegue: "Nonostante gli appelli all'unità e la disponibilità della Dc e degli altri partiti della coalizione a convergere, anche in provincia di Agrigento, su un nome unitario, sembrerebbe che alcuni partiti nostri alleati si siedano ufficialmente con noi nel tavolo regionale per poi confabulare al contempo in provincia di Agrigento, con i nostri oppositori politici. Mettendo a repentaglio non solo una vittoria schiacciante del centrodestra unito, ma gli equilibri stessi della coalizione".
Pace poi, entrando nel merito del possibile accordo, si chiede: "Come mai, anziché rispondere ai numerosi appelli all'unità (cosa che hanno fatto Dc, Fdi, Lega e Noi Moderati), ci si siede con il Pd e i Cinquestelle, acerrimi oppositori del governo Schifani? Perché buttare alle ortiche una vittoria scontata del centrodestra e investire sulla rottura della coalizione? Quale vantaggio porterebbe al centrodestra, agli equilibri della coalizione e al governo regionale in carica un accordo con le opposizioni?",
Per il parlamentare agrigentino "un'intesa tra Pd e Movimento 5 stelle allargata a pezzi di centrodestra sarebbe un'ipotesi impraticabile. Politicamente innaturale - continua -, figlia di un accordo capestro che nulla ha a che vedere con le dinamiche d'Aula e con la maggioranza che sostiene lealmente il governo Schifani".
E ancora: "Non potrei credere che il famigerato 'campo largo' in provincia di Agrigento stia lavorando a questo clamoroso inciucio. Sarebbe davvero clamoroso. Mi chiedo come gli stessi partiti che a Palermo si siedono al tavolo del centrodestra, possano poi in provincia confabulare col Pd e i Cinquestelle destabilizzando la coalizione di centrodestra che sostiene il governo Schifani".
"Rinnovo pubblicamente - afferma Pace - dopo averlo fatto all'interno dei tavoli regionali e informalmente con i diretti interessati, affinché anche tutti gli elettori del centrodestra ne siano opportunamente e ufficialmente informati, la disponibilità della DC. Ma anche degli partiti della coalizione, a trovare un'intesa su un candidato condiviso da tutti".
"Senza diktat romani o palermitani - sottolinea -. Mi auguro che anche Forza Italia ed MPA in provincia di Agrigento possano sedersi nel loro unico tavolo naturale, che è quello del centrodestra. Per scegliere tutti insieme il miglior candidato per un centrodestra unito, mettendo da parte eventuali accordi politici improbabili.
Nessuno ha imposto nomi, solo ripetuti appelli al buon senso per trovare una sintesi condivisa che, vincendo insieme, rafforzi la coalizione di centrodestra. L'esito del voto ha sempre un'incidenza sugli equilibri politici che può portare a un rafforzamento o a un indebolimento della compagine di governo.
"Se, al netto di questi appelli, - conclude - in provincia di Agrigento non ci sarà un candidato espressione di tutto il centrodestra, ne prenderemo atto. Con la consapevolezza che la responsabilità della rottura della coalizione è da ascrivere esclusivamente a decisioni incomprensibili che non condividiamo e dalle quali prendiamo le distanze".
LENTEPUBBLICA
Province: "promuovere la cultura della legalità contro tutte le mafie"
L'UPI aderisce alla giornata nazionale in ricordo delle vittime delle mafie.
"La lotta a tutte le mafie non cederà mai il passo e le istituzioni condividono la responsabilità e l'impegno di una battaglia che va combattuta su tutti i fronti. Promuovere la cultura della legalità tra i giovani è una delle azioni chiave, per questo le Province da anni insieme alle scuole, alle forze dell'ordine e alle associazioni organizzano eventi, giornate di studio, momenti di formazione per gli studenti delle superiori, per parlare di legalità come elemento chiave di libertà in tutti gli ambiti della vita".
Lo dichiara Pasquale Gandolfi, Presidente dell'Unione delle Province d'Italia in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
"Oggi - sottolinea Gandolfi - ricordiamo tutte le donne e gli uomini caduti per mano delle mafie e con loro celebriamo il coraggio di chi ha combattuto e combatte ogni giorno mettendo a rischio la propria vita nella magistratura, nelle forze dell'ordine, tra le istituzioni, da cittadino. A loro va la nostra gratitudine".
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Giornate Fai di primavera, gli apprendisti ciceroni del liceo Leonardo hanno fatto innamorare i visitatori della biblioteca LucchesianaAi ragazzi, capaci di diffondere conoscenza e passione, è stato espresso, dalle comitive di ospiti, vivo apprezzamento per come si sono dedicati all'accoglienza e guida, fornendo tutte le spiegazioni e le delucidazioni possibili
Lo scrigno della biblioteca Lucchesiana ha incantato. Tanti - anzi tantissimi - turisti non immaginavano nemmeno l'immenso, e di valore, patrimonio che custodisce. Ma a lasciare a bocca aperta i visitatori - stupidi dall'impegno, dall'esaustiva preparazione e dalle grandi capacità comunicative - sono stati gli apprendisti ciceroni delle "Giornate Fai di primavera", ossia gli studenti del liceo Scientifico e Linguistico Leonardo di Agrigento. E ai ragazzi, capaci di diffondere conoscenza e passione, è stato espresso, dalle comitive di ospiti, vivo apprezzamento per come si sono dedicati all'accoglienza e guida, fornendo tutte le spiegazioni e le delucidazioni possibili.
Gli studenti del "Leonardo", apprendisti ciceroni della biblioteca Lucchesiana, sono stati formati dalla docente Teresa Grassadonio. "È ormai tradizione per il liceo Scientifico e Linguistico Leonardo, per volontà del dirigente scolastico Patrizia Pilato, sostenere il Fai. Abbiamo preparato a dovere i nostri studenti - ha spiegato la docente - e oggi hanno ricevuto tanti complimenti perché sono stati apprendisti ciceroni con interesse e slancio. Anche questa è un'attività formativa, in queste occasioni i ragazzi riescono a dare davvero il meglio di se". Gli studenti del Leonardo hanno vissuto, con coinvolgimento diretto, la valorizzazione del proprio territorio e sono stati d'esempio - per come tanti visitatori hanno esplicitamente riconosciuto - per molti coetanei, ma non soltanto.
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Elezioni al Libero consorzio, Cuffaro (Pd): "Alleanza con Mpa e Fi sarebbe un tradimento plateale del nuovo corso "Il segretario cittadino del circolo di Agrigento: "Sarebbe una decisione assunta al di fuori degli organi statutari del partito, senza alcuna consultazione degli iscritti, senza alcun dibattito pubblico, senza alcun coinvolgimento delle segreterie provinciale e regionale".
Area del Pd agrigentino stringe accordo con Forza Italia di Riccardo Gallo e Mpa di Roberto Di Mauro per le elezioni di secondo livello per i vertici del Libero consorzio comunale? Nonostante l'interrogativo non abbia ancora alcuna risposta, e l'indiscrezione è stata riportata dalla stampa, iniziano a volare stracci all'interno del Partito Democratico. "Se fosse vero, si tratterebbe di una vicenda molto grave - scrive il segretario cittadino del circolo del Pd di Agrigento, Nino Cuffaro, - . Sarebbe una decisione assunta al di fuori degli organi statutari del partito, senza alcuna consultazione degli iscritti, senza alcun dibattito pubblico, senza alcun coinvolgimento delle segreterie provinciale e regionale"." Un'alleanza con le forze politiche che sono responsabili dirette del malgoverno della Sicilia, da Palermo ad Agrigento, sarebbe un tradimento plateale del nuovo corso della segretaria Elly Schlein e relegherebbe il Pd ad un misero ruolo consociativo che vorremmo appartenesse al passato - incalza Cuffaro - . Chi in questa provincia ha posti di responsabilità politica e istituzionale nel Pd dovrebbe premurarsi a smentire categoricamente. Per quanto concerne il circolo di Agrigento, la strada è già tracciata. Come abbiamo ribadito nell'assemblea pubblica del primo marzo scorso, alla presenza di parlamentari e dirigenti regionali del partito. Siamo impegnati a costruire un'ampia area progressista che non contempla alcuna alleanza con le forze di Centrodestra che sostengono l'attuale governo regionale".
Elezioni al Libero consorzio, Cuffaro (Pd): "Alleanza con Mpa e Fi sarebbe un tradimento plateale del nuovo corso"
https://www.agrigentonotizie.it/politica/elezioni-libero-consorzio-cuffaro-pd-alleanza-mpa-fi-tradimento-.html
GIORNALE DI SICILIA
Il presidente Schifani sui dazi di Trump: «Aiuteremo le imprese»
Per compensare il tracollo delle esportazioni, le aziende verranno spinte a entrare in altri mercati e i costi saranno a carico della pubblica amministrazione.
Renato Schifani ha sul tavolo uno studio dal quale emerge che il settore agroalimentare siciliano perderebbe fra il 30 e il 40% del ricavato dall'export se Trump davvero introducesse i dazi per le merci che entrano negli Stati Uniti. E per proteggere le aziende siciliane il presidente sta preparando una contromossa che prevede di accompagnare gli imprenditori su altri mercati, il tutto con costi a carico della Regione.
E mentre prepara lo scudo per le esportazioni, Palazzo d'Orleans lavora anche a una manovra con poche ma incisive misure che metteranno sul tavolo fondi per le principali emergenze, in primis quelli per adeguare (al rialzo) le tariffe per i laboratori di analisi.
Quanto costerebbe alle imprese siciliane l'introduzione dei dazi verso gli Usa?
«Il settore più coinvolto è quello agroalimentare, che esporta verso gli Stati Uniti 780 milioni all'anno per lo più di olio, vino e pasta. Sarà quello il settore più colpito, prevediamo una flessione non inferiore al 30 o 40%. Dobbiamo quindi tutelare questi esportatori, non certo con indennizzi perché sarebbero aiuti di Stato non consentiti dall'Ue. Quindi li aiuteremo a trovare nuovi mercati. Attiveremo una collaborazione con le Camere di commercio estere tramite l'Ice, parteciperemo alle fiere e stanzieremo non meno di 5 milioni per conquistare nuovi mercati».
Tramite l'Irfis il suo governo nell'ultimo anno ha finanziato aiuti alle famiglie per abbattere il costo dei mutui, sostegni alle imprese per ammortizzare gli interessi sui prestiti e il reddito di povertà. Quali di queste misure hanno un futuro?
«Sono interventi che puntano ad aumentare strutturalmente il Pil. Non vogliamo interventi spot e per questo non ci limiteremo a un solo anno, ma finanzieremo con nuovi bandi queste misure fino alla fine della legislatura, ad eccezione del reddito di povertà che avevo già definito una misura una tantum. L'Irfis ha dimostrato enorme professionalità nella gestione di questi interventi, garantendo tempi rapidissimi»
LIVESICILIA
Schifani, 'avviso' sulla Corte dei Conti: "Le nomine con il governo".
"Nello Statuto siciliano vigente è previsto all'articolo 23 che le sezioni della Corte dei Conti vengano nominate di concerto con il governo regionale. Questa norma costituzionale è vigente e non è stata mai rispettata". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana e del Consiglio Nazionale di Forza Italia Renato Schifani, intervenuto alla convention "La riforma della giustizia di Forza Italia", al teatro Politeama Garibaldi a Palermo.
La posizione, molto netta, arriva dopo un'interlocuzione che si potrebbe definire, eufemisticamente, 'complessa', nelle scorse settimane, tra l'inquilino di Palazzo d'Orleans e l'organo di controllo, su siccità e sanità.
"Nessun mio predecessore ha mai invocato l'applicazione di questo articolo. Strano. Sapete perché? Io non lo so, non voglio fare polemica su 60 anni di storia, ma l'articolo c'è - ha aggiunto -. Non voglio essere frainteso, non rivendico questo diritto perché sono stato controllato".
"Per me le porte sono aperte h24. Ma questa è una prerogativa prevista dallo Statuto siciliano che evidentemente i nostri padri costituenti siciliani, con la condivisione del parlamento nazionale, vollero a garanzia di una procedura che non condizionava le decisioni della Corte dei Conti. I costituenti siciliani dissero che le sezioni della Corte dei Conti vanno condivise con il governo regionale".
Questa mancata applicazione è un'anomalia, non apriremo conflitti ma ne parleremo nelle dovute sedi. Non esiste l'abolizione di una norma per desuetudine, e questo articolo non è incompatibile con l'articolo 104 della Costituzione. Cercheremo di far valere in maniera serena, pacata ma decisa, questo nostro diritto. La nostra è anche una battaglia per l'identità", dice il governatore.
"Niente scheletri nell'armadio"
"Siamo pronti, non abbiamo scheletri nell'armadio, siamo pronti a rispondere a tutti i controlli sulla nostra azione amministrativa e di governo - ha proseguito il presidente -. Certo, in momenti di emergenza ci saremmo attesi un dialogo che non c'è stato, anzi c'è stato un atto ispettivo al quale abbiamo risposto, ci siamo messi a disposizione perché siamo uomini dello Stato e abbiamo il senso delle istituzioni nel nostro Dna - ha spiegato ancora Schifani -. Ma quando il Parlamento discute di riformare alcuni organismi come l'azione della Corte dei Conti va rispettato, non va contrastato, non va combattuto se si invadono certe prerogative che magari sono mal esercitate o non sono più attuali".
"Noi - è la conclusione - non vogliamo mettere in discussione l'indipendenza della Corte, ma quando alcune iniziative determinano delle disfunzioni del nostro sistema istituzionale è giusto che la popolazione, attraverso i parlamentari vi ponga rimedio".
https://livesicilia.it/schifani-avviso-sulla-corte-dei-conti-le-nomine-con-il-governo/
LIVESICILIA
Province, il caso Agrigento ora agita anche il Pd: "Linea Schlein tradita".
AGRIGENTO - Il Pd di Agrigento dice 'no' all'accordo con Mpa e Forza Italia alle elezioni provinciali di secondo grado. Dopo le turbolenze sorte in casa centrodestra, con l'uscita del capogruppo Dc all'Ars Carmelo Pace che ha parlato di "inciucio", ora è il circolo Dem 'Vittoria Giunti' di Agrigento ad agitare le acque dell'area progressista dopo il racconto fatto da LiveSicilia.
Se queste notizie fossero vere, si tratterebbe per il Pd di una vicenda molto grave - sbotta il segretario cittadino del PD Nino Cuffaro -. Sarebbe una decisione assunta al di fuori degli organi statutari del partito, senza alcuna consultazione degli iscritti, senza alcun dibattito pubblico, senza alcun coinvolgimento delle segreterie provinciale e regionale".
"Così Pd relegato al consociativismo"
L'anomala alleanza tra i Dem e pezzi del centrodestra in vista del 27 aprile, ostacolata apertamente dalla Dc che ha chiesto chiarimenti agli alleati, secondo il segretario cittadino del Pd "sarebbe un tradimento plateale del nuovo corso della segretaria Elly Schlein" e relegherebbe i Dem "ad un misero ruolo consociativo che vorremmo appartenesse al passato". Nessuna voglia di matrimonio, quindi, da parte del Pd locale e del resto anche il drappello formato da Dc-Lega-Noi moderati e FdI, dall'altra parte, la pensa allo stesso modo.
"Chi ha ruoli istituzionali parli"
Cuffaro chiama poi in causa, pur senza citarlo espressamente, il capogruppo del Partito democratico all'Ars Michele Catanzaro, nativo di Sciacca, chiedendo una uscita ufficiale contro l'ipotesi di accordo con il duo Mpa-Forza Italia. "Chi in questa provincia ha posti di responsabilità politica e istituzionale nel Pd dovrebbe premurarsi a smentire categoricamente la notizia", dice.
Il segretario del Pd di Agrigento, infine, ribadisce: "Siamo impegnati a costruire un'ampia area progressista che non contempla alcuna alleanza con le forze di centrodestra che sostengono l'attuale governo regionale".
https://livesicilia.it/elezioni-provinciali-agrigento-partito-democratico/
blogsicilia.it
Elezioni ex Province, liberi tutti ufficiale sulle liste, poche speranze sui presidenti a due settimane dalle candidaturedi Manlio Viola E' ancora la provincia di Agrigento ad agitare il centrodestra siciliano in vista delle elezioni di secondo livello per i 6 presidenti dei Liberi Consorzi e i nove consigli degli stessi Liberi Consorzi ma anche delle tre città metropolitane dove la figura del presidente corrisponde già a quella del sindaco del capoluogo.
Il tavolo regionale senza accordoIl tavolo regionale del centrodestra non trova l'accordo sui candidati unitari ma visto che il tempo stringe libera i territori da vincoli almeno sulle liste. Ciascuno dovrà predisporre le proprie candidature con il proprio simbolo di partito. Dunque niente liste unitarie anche se ancora si spera nei candidati presidenti.La nota dei segretari di Agrigento ma senza Forza ItaliaIn questo clima i segretari di partito della provincia di Agrigento danno il via alla caccia ai candidati ma nella loro nota ufficiale manca la firma degli azzurri "Il prossimo 7 aprile saremo chiamati, come forze politiche, a presentare le liste ufficiali in vista dell'importante appuntamento elettorale delle elezioni provinciali, in programma il 27 aprile" si legge nel documento dei segretari provinciali - che prosegue "Alla luce delle indicazioni del tavolo regionale, nella qualità di segretari provinciali di Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, Lega e Noi Moderati, abbiamo ricevuto il mandato di stilare le liste elettorali utilizzando, per ciascun partito, il simbolo di riferimento".Unità del centrodestra unica strada per la vittoriaLa nota è firmata dai coordinatori provinciali di Agrigento di FdI (Adriano Barba); Dc (Antonietta Vita), Lega (Anastasio Carrà), Noi Moderati (Totò Carlisi) ma manca del tutto Forza Italia. Pur non di meno per i cinque firmatari "L'unità del centrodestra è l'unica via per una vittoria netta della nostra coalizione, che condivide con successo un comune percorso politico-amministrativo"."Auspichiamo - concludono - un incontro con tutte le altre forze del centrodestra al fine di individuare, per la provincia di Agrigento, un candidato Presidente unitario a supporto di una proposta politica coerente con la maggioranza che sostiene il Governo Meloni e il Governo Schifani".