ILSICILIA
Elezioni province, centrodestra diviso ad Agrigento. I coordinatori: "Auspichiamo unità"
"Il prossimo 7 aprile saremo chiamati, come forze politiche, a presentare le liste ufficiali in vista dell'importante appuntamento elettorale delle elezioni provinciali, in programma il 27 aprile. Alla luce delle indicazioni del tavolo regionale, nella qualità di segretari provinciali di Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, Lega e Noi Moderati, abbiamo ricevuto il mandato di stilare le liste elettorali utilizzando, per ciascun partito, il simbolo di riferimento. L'unità del centrodestra è l'unica via per una vittoria netta della nostra coalizione, che condivide con successo un comune percorso politico-amministrativo". Così i coordinatori provinciali di Agrigento Adriano Barba (FDI), Antonietta Vita (DC), Anastasio Carrà (Lega) e Totò Carlisi (Noi Moderati).
"Auspichiamo - concludono - un incontro con tutte le altre forze del centrodestra al fine di individuare, per la provincia di Agrigento, un candidato presidente unitario a supporto di una proposta politica coerente con la maggioranza che sostiene il governo Meloni e il governo Schifani".
LIVESICILIA
Elezioni provinciali ad Agrigento, appello all'unità nel centrodestra.
I coordinatori provinciali: "Presto un incontro".
PALERMO - In vista delle elezioni provinciali ad Agrigento del 27 aprile, i segretari provinciali di Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, Lega e Noi Moderati hanno espresso in una nota la volontà di presentare liste unitarie. Il comunicato congiunto dei coordinatori provinciali Adriano Barba, Antonietta Vita, On Anastasio Carra' e Toto' Carlisi, sottolinea l'importanza dell'unità del centrodestra.
Le forze politiche si preparano a presentare le liste ufficiali entro il 7 aprile. I segretari provinciali hanno ricevuto il mandato di stilare le liste elettorali utilizzando i simboli dei rispettivi partiti. L'obiettivo è presentare una coalizione forte e coesa.
Ricerca di un candidato unitario
"L'unità del centrodestra è l'unica via per una vittoria netta della nostra coalizione", affermano i coordinatori. Le forze politiche intendono proseguire il percorso politico-amministrativo condiviso a livello nazionale e regionale. I segretari provinciali auspicano un incontro con le altre forze del centrodestra.
L'obiettivo dell'incontro, si legge ancora nella nota, è "individuare un candidato Presidente unitario per la provincia di Agrigento". Il candidato dovrà "sostenere una proposta politica coerente con la maggioranza di Governo Meloni e Schifani".
LIVESICILIA
Sulle provinciali ad Agrigento negli ultimi giorni è stata ventilata la possibilità di un accordo tra pezzi del centrodestra e Pd e Movimento cinque stelle. Le criticità del Pnrr, Schifani convoca assessori e dirigenti: l'allarme.
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha convocato per lunedì a 31 marzo, a Palazzo d'Orléans, i nove assessori e i quindici dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti nell'attuazione degli interventi finanziati dal Pnrr e dal Pnc (Piano nazionale complementare).
L'incontro ha l'obiettivo di affrontare le principali criticità emerse nell'attuazione dei progetti e di definire misure urgenti per garantire il rispetto dei cronoprogrammi previsti. Così si legge in una nota di Palazzo d'Orleans.
Le attività di monitoraggio e i ritardi
Dalle attività di monitoraggio condotte, dal 25 febbraio al 10 marzo, dalla Cabina di regia regionale per il Pnrr, coordinata dal segretario generale della Regione, Margherita Rizza, è emerso un quadro definito preoccupante, perché caratterizzato da ritardi nell'implementazione della piattaforma Regis, disallineamenti contabili tra i sistemi di gestione e una bassa percentuale di spesa.
Le difficoltà in dieci dipartimenti
Inoltre, 13 misure specifiche, che fanno capo a 10 dipartimenti, presentano difficoltà significative nel raggiungimento dei target previsti per quest'anno.
E in particolare: i Centri di facilitazione digitale e i programmi per valorizzare l'identità dei luoghi, parchi e giardini storici (in capo al dipartimento della Formazione professionale); il programma Gol (Lavoro, Famiglia e Formazione); il sistema duale (Istruzione); la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (Beni culturali); il rinnovo del parco ferroviario regionale e l'acquisto di autobus extraurbani (Infrastrutture); l'elettrificazione delle banchine del porto di Siracusa (Energia); investimenti in infrastrutture idriche primarie (Acqua e rifiuti); i corsi di formazione in infezioni ospedaliere (Pianificazione strategica); l'adozione del fascicolo sanitario elettronico (Dasoe).
Schifani: "Momento cruciale"
"L'eventuale mancato adempimento degli obblighi connessi alla realizzazione degli investimenti - sottolinea Schifani - sarà rilevante ai fini della valutazione dirigenziale e per l'eventuale risoluzione del rapporto di lavoro, come già previsto dalla mia direttiva dello scorso dicembre sugli indirizzi per l'attività amministrativa e gestionale per il 2025. L'incontro di lunedì prossimo rappresenta un momento cruciale per definire strategie di accelerazione e scongiurare il rischio di perdita dei fondi. Non possiamo permetterci che risorse destinate allo sviluppo della Sicilia tornino indietro".
AGRIGENTOOGGI
Aeroporto di Agrigento: la III Commissione riunita per discutere del progetto strategico
Questa mattina, presso l'aula consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, si è riunita la III Commissione Permanente "Sviluppo Strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di Indirizzo" per discutere della realizzazione dell'aeroporto di Agrigento, un progetto strategico inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
All'incontro erano presenti il Presidente della Commissione, Stefano Castellino, e, da remoto, i Sindaci di Sciacca, Fabio Termine, e di Camastra, Dario Gaglio. Tra gli ospiti, anche l'onorevole Calogero Pisano, promotore dell'articolo 8-bis del DL Sud, che prevede la costruzione di un aeroporto per l'area centro-meridionale della Sicilia. A supporto dell'iniziativa, erano presenti alcuni membri del Comitato civico, tra cui Giovanna Bubello.
L'incontro ha preso spunto dalle recenti dichiarazioni del Ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, durante il convegno nazionale degli Ingegneri al Teatro Pirandello di Agrigento, dove ha manifestato la disponibilità del Governo centrale alla realizzazione dell'opera, sottolineando però che ciò dipenderà dai numeri del business plan, dichiarando: "Se i numeri del business plan lo permetteranno, il Governo è pronto a sostenere il progetto".
Il Presidente della Commissione, Stefano Castellino, ha espresso grande soddisfazione per l'apertura del Ministro Salvini e ha lanciato un appello accorato alla politica affinché la realizzazione dello scalo agrigentino venga inclusa nel Piano Nazionale dei Trasporti. Castellino ha richiesto anche la presentazione di un emendamento al Governo per ottenere 150 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione e ha sollecitato il Commissario Straordinario dell'Ente a fornire un atto di indirizzo per reperire ulteriori fondi, pari a 200 mila euro IVA inclusa, al fine di rispondere ai quesiti sollevati dai tecnici del Ministero, coinvolgendo eventualmente anche economisti e università.
L'onorevole Pisano ha ribadito con forza l'importanza del progetto per il territorio agrigentino, sottolineando come la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi, che ricadono nell'area, siano già oggi luoghi di grande richiamo turistico, visitati da oltre un milione e mezzo di turisti ogni anno. "L'aeroporto di Agrigento è fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio archeologico e per favorire lo sviluppo economico e turistico della Sicilia centrale", ha dichiarato Pisano.
L'incontro ha avuto l'obiettivo di rafforzare l'impegno istituzionale per la realizzazione dell'aeroporto e di consolidare il supporto delle autorità locali e nazionali, in vista dei prossimi sviluppi.
AGRIGENTOOGGI
Pd agrigentino diviso? Alesci smentisce: "Nessun accordo col centrodestra per le provinciali"
"Il solco che abbiamo tracciato per le lezioni del presidente del Libero Consorzio comunale di Agrigento è netto: il nostro percorso per individuare il candidato alla presidenza batte una sola strada, quella della Sinistra": Tiziana Alesci, attuale reggente provinciale del Partito democratico agrigentino (dopo le dimissioni di Simone di Paola), nel coso di una nostra intervista, butta acqua sul fuoco delle polemiche polemiche innestate da un articolo di un giornale web siciliano che ha riportato la notizia secondo cui pezzi del centro destra e una parte del Pd avrebbero preso accordi per convergere su un unico candidato per le elezioni provinciali di secondo grado che si terranno a fine aprile. "Non c'è alcuna divisione nel Pd agrigentino. Non sappiamo da cosa sia nata questa notizia, che comunque è infondata", precisa la reggente provinciale dopo l'incontro di ieri ad Agrigento della direzione provinciale del PD.
Ma, stando così le cose, appare ancor più difficile comprendere perché nessuno nel Pd agrigentino abbia subito replicato alla presunta fake news, ripresa, tra l'altro, proprio per chiedere trasparenza, soprattutto dal segretario comunale del circolo agrigentino del Pd, Nino Cuffaro, che sollecitava appunto una smentita da parte dei dirigenti del Pd. Ma la comunicazione negli ultimi tempi nel Pd agrigentino si fa desiderare. Non riusciamo ad esempio a trovare neppure nel web notizie riguardanti l'esito del tesseramento nel 2024, il primo dell'era Schlein e quindi importante per conoscere se svolta c'è stata nell'agrigentino, relativamente alla crescita delle iscrizioni al partito.
Sindaci e onorevoli del partito di Elly Schlein individueranno le modalità per arrivare alla scelta del candidato per le provinciali. "Non abbiamo una rosa di nomi a riguardo". Non è dato sapere al momento neppure se i dirigenti del Pd condivideranno la scelta con altre forze della Sinistra o se decideranno in casa.
All'ordine del giorno dell'incontro c'era anche l'avvio delle procedure per i congressi regionale e provinciale del Pd per il quale è stata nominata la commissione provinciale con nove membri. "Gli organismi eletti decideranno la data dello svolgimento dei Congressi. Nei comuni della nostra provincia intanto si sono svolti gli incontri per discutere sui temi del congresso ed eleggere i delegati", precisa Tiziana Alesci.
Ad un mese dalle elezioni provinciali quindi tutto è ancora in alto mare a sinistra. Cosa che sembra piuttosto strana per un partito, quello del Pd, che nel passato ha dato prova di un livello di organizzazione e di una capacità di maturare scelte politiche con migliore tempestività. Forse si tratta di un segnale delle difficoltà che vive la sinistra progressista in città ed in provincia. Sempre a Sinistra i Verdi sono anche loro alle prese con congressi e iniziative per costituire sezioni e comitati. Mentre il Movimento Cinque Stelle fa fatica a costruire nel territorio i propri gruppi territoriali. Nella nostra provincia costituita da 44 Comuni, solo due attualmente i gruppi territoriali che hanno ottenuto da Conte il placet per la loro nascita e hanno nominato il responsabile locale.
CANICATTIWEB
Aeroporto di Agrigento: la III Commissione riunita per discutere del progetto strategico.
Questa mattina, presso l'aula consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, si è riunita la III Commissione Permanente "Sviluppo Strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di Indirizzo" per discutere della realizzazione dell'aeroporto di Agrigento, un progetto strategico inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.
All'incontro erano presenti il Presidente della Commissione, Stefano Castellino, e, da remoto, i Sindaci di Sciacca, Fabio Termine, e di Camastra, Dario Gaglio. Tra gli ospiti, anche l'onorevole Calogero Pisano, promotore dell'articolo 8-bis del DL Sud, che prevede la costruzione di un aeroporto per l'area centro-meridionale della Sicilia. A supporto dell'iniziativa, erano presenti alcuni membri del Comitato civico, tra cui Giovanna Bubello.
L'incontro ha preso spunto dalle recenti dichiarazioni del Ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, durante il convegno nazionale degli Ingegneri al Teatro Pirandello di Agrigento, dove ha manifestato la disponibilità del Governo centrale alla realizzazione dell'opera, sottolineando però che ciò dipenderà dai numeri del business plan, dichiarando: "Se i numeri del business plan lo permetteranno, il Governo è pronto a sostenere il progetto".
Il Presidente della Commissione, Stefano Castellino, ha espresso grande soddisfazione per l'apertura del Ministro Salvini e ha lanciato un appello accorato alla politica affinché la realizzazione dello scalo agrigentino venga inclusa nel Piano Nazionale dei Trasporti. Castellino ha richiesto anche la presentazione di un emendamento al Governo per ottenere 150 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione e ha sollecitato il Commissario Straordinario dell'Ente a fornire un atto di indirizzo per reperire ulteriori fondi, pari a 200 mila euro IVA inclusa, al fine di rispondere ai quesiti sollevati dai tecnici del Ministero, coinvolgendo eventualmente anche economisti e università.
L'onorevole Pisano ha ribadito con forza l'importanza del progetto per il territorio agrigentino, sottolineando come la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi, che ricadono nell'area, siano già oggi luoghi di grande richiamo turistico, visitati da oltre un milione e mezzo di turisti ogni anno. "L'aeroporto di Agrigento è fondamentale per valorizzare il nostro patrimonio archeologico e per favorire lo sviluppo economico e turistico della Sicilia centrale", ha dichiarato Pisano.
L'incontro ha avuto l'obiettivo di rafforzare l'impegno istituzionale per la realizzazione dell'aeroporto e di consolidare il supporto delle autorità locali e nazionali, in vista dei prossimi sviluppi.
SCRIVOLIBERO.IT
Aeroporto di Agrigento, riunita la Commissione permanente del Libero Consorzio.
Si è riunita, presso l'aula consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento la III Commissione permanente "Sviluppo Strategico, Viabilità, Programmazione, Patrimonio e Funzioni di Indirizzo" per discutere della realizzazione dell'aeroporto di Agrigento inserito nel Piano triennale delle Opere Pubbliche.
Presenti il Presidente Stefano Castellino e, da remoto, il Sindaco di Sciacca Fabio Termine ed il Sindaco di Camastra Dario Gaglio. Presente all'incontro l'on. Calogero Pisano, promotore dell'articolo 8-bis del DL Sud, che prevede la costruzione di un aeroporto per l'area centro-meridionale della Sicilia ed alcuni membri del Comitato civico con Giovanna Bubello. L'incontro avviene dopo le dichiarazioni del Ministro per le infrastrutture Matteo Salvini, durante il convegno nazionale degli Ingegneri al Teatro Pirandello, che ha manifestato la disponibilità del Governo centrale alla realizzazione dell'opera "se i numeri del business plan lo permetteranno" ha esordito il Ministro. Il Presidente della Commissione Stefano Castellino ha manifestato la propria soddisfazione per le dichiarazione del Ministro Salvini ed ha rivolto un accorato appello alla Politica per inserire la realizzazione dello scalo agrigentino dentro il Piano Nazionale dei Trasporti. Ha chiesto, altresì, la presentazione di un emendamento al Governo per 150 milioni di euro prelevandoli dal Fondo sviluppo e coesione ed al Commissario straordinario dell'Ente un atto di indirizzo per reperire 200 mila euro iva inclusa per sciogliere i quesiti posti dai tecnici del Ministero coinvolgendo, se necessario, economisti ed università. L'on. Pisano che, tenacemente, sostiene la realizzazione di tale importante opera, ha ribadito l' importanza dell'aeroporto di Agrigento nel cui territorio archeologico ricade la Valle dei templi e la Scala dei Turchi, visitati da oltre un milione e mezzo di turisti.
GIORNALE DI SICILIA
Fondi Pnrr, nuova emergenza alla Regione: Schifani convoca assessori e dirigenti.
Scatta l'allarme e Palazzo d'Orleans prepara un piano per evitare di perdere somme. Condotto un monitoraggio dal 25 febbraio al 10 marzo, attraverso la Cabina di regia.
Scatta un'altra emergenza alla Regione. Ci sono altri fondi per l'investimento dei quali i progetti e i bandi marciano a rilento. E così, dopo i finanziamenti del Fesr (i contributi europei tradizionali) adesso anche per quelli del Pnrr scatta l'allarme e Palazzo d'Orleans prepara un piano per evitare di perdere somme.
È stato lo stesso Renato Schifani a rendere noto che «sono emerse nell'attuazione dei progetti» e che adesso è indispensabile «definire misure urgenti per garantire il rispetto dei cronoprogrammi previsti». Di più, Palazzo d'Orleans ha fatto sapere di aver condotto un monitoraggio «dal 25 febbraio al 10 marzo, attraverso la Cabina di regia per il Pnrr, coordinata dal segretario generale della Regione, Margherita Rizza, dal quale è emerso un quadro preoccupante, perché caratterizzato da ritardi nell'implementazione della piattaforma Regis, disallineamenti contabili tra i sistemi di gestione e una bassa percentuale di spesa».
Sono tantissimi i settori di intervento che mostrano ritardi preoccupanti: 13 misure specifiche che fanno capo a 10 dipartimenti presentano difficoltà significative nel raggiungimento dei target previsti per quest'anno. E in particolare, ha reso noto lo stesso Schifani: i Centri di facilitazione digitale e i programmi per valorizzare l'identità dei luoghi, parchi e giardini storici (in capo al dipartimento della Formazione professionale), il programma Gol (Lavoro, Famiglia e Formazione), il sistema duale (Istruzione), la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (Beni culturali), il rinnovo del parco ferroviario regionale e l'acquisto di autobus extraurbani (Infrastrutture), l'elettrificazione delle banchine del porto di Siracusa (Energia), investimenti in infrastrutture idriche primarie (Acqua e rifiuti), i corsi di formazione in infezioni ospedaliere (Pianificazione strategica) e l'adozione del fascicolo sanitario elettronico (Dasoe).
Schifani ha convocato per lunedì prossimo a Palazzo d'Orléans i nove assessori e i quindici dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti nell'attuazione degli interventi finanziati dal Pnrr e dal Pnc (Piano nazionale complementare).
«L'eventuale mancato adempimento degli obblighi connessi alla realizzazione degli investimenti - ha sottolineato Schifani - sarà rilevante ai fini della valutazione dirigenziale e per l'eventuale risoluzione del rapporto di lavoro, come già previsto dalla mia direttiva dello scorso dicembre sugli indirizzi per l'attività amministrativa e gestionale per il 2025. L'incontro di lunedì prossimo rappresenta un momento cruciale per definire strategie di accelerazione e scongiurare il rischio di perdita dei fondi. Non possiamo permetterci che risorse destinate allo sviluppo della Sicilia tornino indietro».
GIORNALE DI SICILIA
Risorse del Fondo per la progettazione, la Regione concede una proroga ai Comuni.
Le amministrazioni avranno altri sei mesi di tempo per impegnare le risorse ricevute. Sono 40 i milioni di euro distribuiti secondo criteri specifici.
I Comuni siciliani avranno altri sei mesi di tempo per impegnare le risorse ricevute dal Fondo di progettazione della Regione, così come previsto dall'articolo 5 della legge regionale 1 del 2024. Lo ha stabilito l'assessorato regionale delle Infrastrutture, a seguito delle richieste pervenute da numerosi enti locali, emanando un decreto di proroga degli impegni di spesa, il cui termine sarebbe scaduto alla fine del mese di marzo.
«Con questo provvedimento - ha detto l'assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò - i Comuni siciliani avranno tempo fino al 30 settembre per impegnare le somme, in modo da completare le procedure di affidamento in itinere e produrre ulteriori progetti che possono sbloccare altre risorse per interventi di qualità nei territori, come già fatto finora».
Il Fondo di progettazione, pari a 40 milioni di euro, è stato distribuito tra i 391 Comuni siciliani secondo criteri specifici: il 40% in parti uguali e il 60% in proporzione alla popolazione residente, con un tetto massimo di 200 mila euro per Comune. Un contributo aggiuntivo di 300 mila euro è stato concesso ai Comuni in dissesto finanziario sciolti per mafia nell'ultimo triennio.
L'intervento mira a potenziare la capacità progettuale degli enti locali, consentendo loro di accedere con maggiore facilità ai fondi nazionali ed europei destinati alla realizzazione di opere pubbliche e infrastrutture strategiche per il territorio siciliano.
LENTEPUBBLICA
La rivoluzione silenziosa della PA: Il DDL "Merito" di Zangrillo sulla valutazione.
Nel panorama della pubblica amministrazione italiana sta per materializzarsi una trasformazione significativa, guidata dal DDL "Merito" presentato dal Ministro Paolo Zangrillo. Questa riforma, che interviene sul dlgs 150/2009, non è solo un aggiornamento normativo, ma rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma nella gestione e valutazione del personale pubblico. Il presente articolo si sofferma su quanto enunciato nel Capo I del citato disegno di legge, relativamente a quanto concerne la tematica della valutazione delle performance nelle PA.
Le nuove prospettive della valutazione con il DDL Merito
Il cuore pulsante della riforma è il superamento di una visione antiquata della valutazione, tradizionalmente basata su un rapporto gerarchico unidirezionale. Il nuovo approccio abbraccia una prospettiva più moderna e complessa, dove la performance viene osservata e valutata da molteplici angolazioni. Immaginate un prisma che riflette la luce da diverse facce: allo stesso modo, la performance di un dipendente pubblico verrà ora analizzata attraverso diversi punti di vista, includendo non solo i superiori, ma anche i colleghi e, elemento davvero innovativo, gli utenti dei servizi.
La formazione assume un ruolo centrale in questo nuovo scenario. Non è più vista come un semplice requisito da spuntare, ma diventa parte integrante del processo di valutazione. È come se il legislatore avesse finalmente riconosciuto che la crescita professionale non è un optional, ma un elemento fondamentale per il miglioramento continuo della macchina amministrativa.
Un aspetto particolarmente interessante della riforma riguarda l'introduzione di limiti precisi nella distribuzione delle valutazioni di eccellenza. Fissando un tetto del 30% per i punteggi apicali e del 20% per le eccellenze, il decreto cerca di evitare il fenomeno dell'inflazione delle valutazioni positive, un problema che ha spesso minato la credibilità dei sistemi valutativi nel settore pubblico.
DDL merito: vantaggi e opportunità per le amministrazioni
Ma quali sono le reali opportunità che il DDL "Merito" offre alle amministrazioni? Prima di tutto, la possibilità di modernizzare i propri sistemi di gestione del personale, introducendo pratiche innovative come la valutazione tra pari e il feedback degli stakeholder. È come se si aprisse una finestra in una stanza chiusa da tempo, permettendo all'aria fresca di entrare e rinnovare l'ambiente.
Particolare attenzione viene dedicata alle competenze trasversali, quelle soft skills che fanno spesso la differenza tra una buona e un'eccellente amministrazione. Si parla di capacità di innovazione, di flessibilità organizzativa, di velocità decisionale, di leadership e di team building. Sono competenze che vanno oltre il tradizionale know-how tecnico e che rispecchiano le reali necessità di una pubblica amministrazione moderna.
La riforma degli Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV) merita un capitolo a parte. La delega al Governo in questo ambito apre scenari interessanti, promettendo di rafforzare l'indipendenza della valutazione e di introdurre valutatori esterni specializzati. È come costruire un nuovo ponte tra la PA e il mondo esterno, garantendo maggiore obiettività e professionalità nel processo valutativo.
Sfide e ostacoli da superare
Naturalmente, l'implementazione di questi cambiamenti non sarà un percorso privo di ostacoli. Le amministrazioni dovranno impegnarsi in un significativo lavoro di adeguamento, che va dalla revisione dei sistemi esistenti alla formazione dei valutatori, dallo sviluppo di nuovi strumenti di misurazione all'implementazione di sistemi di feedback multi-source.
La vera sfida sarà quella di tradurre questi principi innovativi in pratiche concrete ed efficaci, mantenendo un equilibrio tra l'oggettività della valutazione e le specificità dei diversi contesti organizzativi. È come dirigere un'orchestra dove ogni strumento deve trovare il proprio spazio pur contribuendo all'armonia complessiva.
Il successo del DDL "Merito" dipenderà dalla capacità delle amministrazioni di vedere oltre l'adempimento normativo, cogliendo l'opportunità di un reale sviluppo organizzativo. Non si tratta solo di cambiare le regole del gioco, ma di cambiare la mentalità con cui si gioca.
Conclusioni
In conclusione, il DDL "Merito" rappresenta una svolta importante nel cammino di modernizzazione della pubblica amministrazione italiana. Se ben implementato, potrà contribuire a creare una PA più efficiente, più motivata e più vicina alle esigenze dei cittadini. La strada è tracciata: sta ora alle amministrazioni percorrerla con determinazione e visione.