GRANDANGOLO
Provinciali, le forze politiche del centrodestra lanciano appello a Forza Italia ed Mpa.
Tra pochi giorni la scadenza del termine per la presentazione delle liste e delle candidature alle provinciali.
"Noi, forze politiche del centrodestra - Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e UDC - rinnoviamo il nostro appello all'unità in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile, affinché si giunga a una candidatura il più possibile condivisa che rappresenti al meglio l'intera coalizione. Nei tavoli regionali, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e aperto al confronto, dimostrando disponibilità a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità del centrodestra, anche facendo un passo indietro e offrendo la candidatura a presidente della provincia a sindaci rappresentativi di tutti i partiti della coalizione, senza egoismi o pregiudizi. Lo stesso spirito ha animato il confronto ai tavoli provinciali, dove abbiamo lavorato con determinazione per favorire una candidatura forte, mostrando apertura e buon senso per evitare divisioni incomprensibili agli occhi dei nostri elettori, che hanno sempre premiato la nostra unità con vittorie. In quest'ottica, ci rivolgiamo agli amici di Forza Italia e MPA, nonostante ad oggi non siano stati colti i nostri appelli e le nostre aperture a loro candidature, continuiamo ad appellarci al buonsenso e alla coerenza politica e, rompendo indugi e ipocrisie che i tempi non permettono, proponiamo la candidatura autorevole del Sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, certi che possa rappresentare la soluzione ideale per una candidatura credibile e vincente, capace di unire e incarnare i valori e gli ideali del centrodestra. Un amministratore di comprovata esperienza, che ha già dimostrato con i fatti di saper lavorare per il bene della propria comunità e per la provincia. Ribadiamo la nostra piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta, in coerenza con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani, evitando così il paradosso che potrebbe verificarsi solo ad Agrigento, ovvero di una competizione elettorale tra due candidati di centrodestra, in assenza di un candidato espressione del PD e del centrosinistra, come sarebbe logico. Noi come forze politiche di centrodestra siamo pronti a fare la nostra parte, con una proposta seria per garantire una guida solida e riconosciuta per il nostro territorio, certi che serietà e correttezza paghino sempre, in politica come nella vita". Questo l'appello lanciato dei partiti Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, UDC, Lega, Noi Moderati a Forza Italia ed MpA a pochi giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle liste e delle candidature alle provinciali il 7 aprile prossimo.
AGRIGENTOOGGI
Gianfranco Chiarenza assume ruolo di funzionario per l'innovazione tecnologica al Libero Consorzio di Agrigento.
Con la firma del contratto di immissione in ruolo, in presenza della dirigente del settore risorse umane Antonietta Testone, prende servizio al Libero Consorzio comunale di Agrigento, Gianfranco Chiarenza, classe 1981, arrivato dalla Provincia di Ravenna.
Il nuovo funzionario andrà a coordinare il settore dell'innovazione tecnologica rimasto vacante da tempo e si occuperà, insieme ad una squadra collaudata di dipendenti in servizio, della complessa assistenza di rete e software in tutti gli uffici della ex Provincia Regionale di Agrigento.
Una procedura amministrativa iniziata alcuni mesi addietro dal settore risorse umane del Libero Consorzio Comunale, guidato dal commissario straordinario Giovanni Bologna, che questa mattina si completa rafforzando ulteriormente l'organico e potenziando il settore informatico con energia e freschezza.
SICILIAONPRESS
Elezioni provincia. FdI, Lega, Noi Moderati, Dc e Udc a sostegno della candidatura del Sindaco Stefano Castellino.L'appello all'unita del centrodestra.
"Noi, forze politiche del centrodestra - Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e UDC - rinnoviamo il nostro appello all'unità in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile, affinché si giunga a una candidatura il più possibile condivisa che rappresenti al meglio l'intera coalizione."
Per una serie di motivi che affronteremo in un altro articolo domani, così per avere più tempo nel cercare altre importanti informazioni, l'unità del centrodestra è un sogno destino a restare tale.
"Dall'inizio, abbiamo sostenuto - continua questa parte della coalizione- l'importanza di presentarci compatti, ritenendo l'unità e la coesione fondamentali per garantire stabilità e buon governo al territorio agrigentino, in coerenza col governo Meloni e il governo Schifani."
"Nei tavoli regionali, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e aperto al confronto, dimostrando disponibilità a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità del centrodestra, anche facendo un passo indietro e offrendo la candidatura a presidente della provincia a sindaci rappresentativi di tutti i partiti della coalizione, senza egoismi o pregiudizi."
"Lo stesso spirito ha animato il confronto ai tavoli provinciali, dove abbiamo lavorato con determinazione per favorire una candidatura forte, mostrando apertura e buon senso per evitare divisioni incomprensibili agli occhi dei nostri elettori, che hanno sempre premiato la nostra unità con vittorie."
La ricerca della coesione
"In quest'ottica, ci rivolgiamo agli amici di Forza Italia e MPA, nonostante ad oggi non siano stati colti i nostri appelli e le nostre aperture a loro candidature, continuiamo ad appellarci al buonsenso e alla coerenza politica e, rompendo indugi e ipocrisie che i tempi non permettono, proponiamo la candidatura autorevole del Sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, certi che possa rappresentare la soluzione ideale per una candidatura credibile e vincente, capace di unire e incarnare i valori e gli ideali del centrodestra."
Il candidato Stefano Castellino
"Un amministratore - dicono FdI, DC, UDC, Lega, Noi Moderati - di comprovata esperienza, che ha già dimostrato con i fatti di saper lavorare per il bene della propria comunità e per la provincia.
Ribadiamo la nostra piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta, in coerenza con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani, evitando così il paradosso che potrebbe verificarsi solo ad Agrigento, ovvero di una competizione elettorale tra due candidati di centrodestra, in assenza di un candidato espressione del pd e del centrosinistra, come sarebbe logico."
"Noi come forze politiche di centrodestra siamo pronti a fare la nostra parte, con una proposta seria per garantire una guida solida e riconosciuta per il nostro territorio, certi che serietà e correttezza paghino sempre, in politica come nella vita."
SICILIAONPRESS
Elezioni ex provincia: voci su nuove candidature a presidente
Ci sono nuove indiscrezioni sulle candidature alla presidenza del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento che coinvolgono i sindaci di Sciacca, Grotte, Aragona e Palma di Montechiaro.
Definitivamente tramontata è invece l'indiscrezione che voleva il sindaco di Santa Elisabetta, Liborio Gaziano, quale candidato di uno schieramento trasversale.
Una nuova voce fresca di giornata.
Si è palesata da qualche ora, invece, una voce (sinora del tutto inedita e comunque non confermata) di una candidatura forte per la presidenza del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento: è quella del sindaco di Sciacca, Fabio Termine.
Ma questa candidatura -stando sempre alle voci di corridoio- potrebbe concretizzarsi solamente nel caso in cui il centro-sinistra farebbe un accordo non allargato ad altre forze centriste dello schieramento opposto, ma limitato a Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra Italia Viva e Azione.
Ma si sussurra anche voce (anche questa non confermata, ovviamente) che lo schieramento del centrosinistra potrebbe candidare il sindaco Alfonso Provvidenza, sindaco di Grotte, sul quale potrebbero confluire i voti di eventuali scontenti dello schieramento del centro-destra.
Un candidato trasversale papabile
Ma c'è un altro candidato papabile, ovvero Peppe Pendolino che, nelle scorse elezioni regionali, è stato candidato nella lista di Azione, col partito di Calenda che negli ultimi giorni si stenta ad inquadrare nello schieramento di centrosinistra, specialmente dopo la partecipazione del leader al congresso di FdI.
Su Pendolino potrebbero convergere le forze politiche gradite a Calenda che vanno da Forza Italia al PD e che potrebbero convergere nell'ipotesi in cui non si trovi una quadra -come già sembra- al tavolo regionale del centrodestra.
Ma anche questa è un'indiscrezione che non trova alcuna conferma. E in effetti, conoscendo i tempi della politica e la pratica delle sorprese dell'ultima ora, è troppo presto perché ci siano candidati ufficiali nei due schieramenti.
La candidatura del sindaco di Palma
Del resto, proseguono a circolare ancora le voci sulla candidatura di Stefano Castellino, sindaco di Palma Montechiaro di FdI.
Amico personale del parlamentare europeo on. Ruggero Razza e sindaco anche nella precedente amministrazione, Stefano Castellino ha lavorato molto bene per la sua Palma Montechiaro che -si dice- lo rieleggerebbe sindaco senza pensarci sopra nemmeno un secondo (se fosse possibile un terzo mandato consecutivo).
La DC ha una candidatura
Sempre da Sciacca, intanto, proviene la notizia che uno dei 12 candidati al Consiglio nella lista della Democrazia Cristiana sarà Filippo Bellanca. Lo ha deciso il partito di Cuffaro e Pace, dopo aver riunito i suoi consiglieri comunali (Nino Venezia, Alberto Sabella, Filippo Bellanca, Giuseppe Catanzaro e Luca La Barbera) che hanno proceduto alla designazione all' unanimità.
A proposito delle liste per il Consiglio del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, esse saranno composte da un minimo di 6 e un massimo di 12 candidati (pari al numero di consiglieri che verranno eletti).
La rappresentanza di genere
Nel centrodestra, i partiti maggiori presenteranno tutti una loro lista col contrassegno di partito, compresa la Lega, mentre UDC e Noi Moderati verrebbero ospitati (ma non è detto) rispettivamente nella Lega e nella Democrazia Cristiana.
Da rilevare che, nelle liste per le elezioni di secondo grado del consiglio del Libero Consorzio, nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore al 60% del numero dei candidati (quindi, in ciascuna lista di 12 candidati non potranno esserci più di 7 candidati uomini o donne, perché l'altro sesso deve annoverare almeno 5 candidati).
Il Comune di Realmonte
Altra utile informazione è quella che riguarda la situazione del Comune di Realmonte che purtroppo non avrà elettori, poiché il sindaco è stato sfiduciato ed i consiglieri comunali sono decaduti insieme al sindaco.
Infatti, nel caso in cui il Comune sia per qualsiasi motivo commissariato, non possono far parte del corpo elettorale gli ex amministratori elettivi dei comuni né sono elettori gli organi non elettivi (commissari o componenti di commissioni straordinarie) nominati per la provvisoria amministrazione del Comune.
Le date da ricordare
Intanto, c'è tempo sino alle ore 12:00 del 7 aprile per la presentazione delle candidature alla presidenza e al consiglio del Libero Consorzio dei Comuni. Tali candidature tuttavia non potranno essere presentate prima delle ore 8:00 del 6 aprile.
Le lezioni di secondo grado si svolgeranno invece nella giornata di domenica 27 aprile.
ILSICILIA
Elezioni delle Province, è caos nel centrodestra: partito il valzer dei candidati
Sono momenti di tensione per la politica siciliana. Nei prossimi giorni infatti si deciderà il destino delle candidature alle prossime elezioni provinciali. Come è noto, il prossimo 27 aprile i sindaci e i consiglieri comunali dell'Isola saranno chiamati ad eleggere i propri rappresentanti all'interno delle Città Metropolitane ma soprattutto dei Liberi Consorzi. Ed è proprio su quest'ultimi enti che è scoppiato il caos. Nonostante numerose riunioni di maggioranza, il centrodestra siciliano non ha trovato una quadra. Anzi, a sette giorni dalla chiusura delle liste appare ormai probabile che la coalizione a sostegno del governatore Renato Schifani proporrà più candidature, frutto più delle alleanze fra le varie correnti dei partiti che da un accordo fra le anime del centrodestra. "Hanno trionfato le correnti piuttosto che i partiti", sbotta un big della maggioranza a microfoni spenti. Insomma, il clima in questo mese di aprile si preannuncia rovente.
La spaccatura a Ragusa apre i giochi
Spaccature che se prima erano solo ipotizzabili attraverso i rumors di Radio Palazzo, ieri hanno trovato conferma attraverso l'ufficializzazione delle prime candidature. Situazione molto complessa quella che riguarda il Libero Consorzio di Ragusa. Intorno all'ora di pranzo, i coordinamenti di Fratelli d'Italia, Lega, Grande Sicilia e Forza Italia hanno dichiarato di appoggiare il profilo di Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso e profilo molto vicino al capogruppo meloniano a Sala d'Ercole Giorgio Assenza. Una presa di posizione che non ha trovato l'adesione della Democrazia Cristiana. I cuffariani, che sul territorio ibleo vantano un'ampia rappresentanza garantita dal presidente della commissione Affari Istituzionali Ignazio Abbate, sosterranno il nome di Gianframco Fidone. Sul sindaco di Acate si registra anche l'appoggio del gruppo civico Radici Iblee. Candidature alle quali se ne aggiungerà una terza appoggiata dai gruppi di centrosinistra. Si tratta del sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna.
E anche ad Agrigento si rischia la divisione
Non va di certo meglio ad Agrigento. Dopo i numerosi appelli all'unità promossi dal capogruppo della DC all'Ars Carmelo Pace, la maggioranza della coalizione ha ufficializzato il proprio sostegno alla candidatura di Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro. Un nome sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e Udc. Al momento però, Forza Italia e Grande Sicilia non hanno ufficializzato il proprio assenso alla proposta. Anzi, da giorni si parla insistentemente di un dialogo con alcune ali del Partito Democratico.
A Trapani si cerca una sintesi
L'incertezza regna anche a Trapani. L'asse nato fra Forza Italia e Lega sul profilo del sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini non ha attratto al momento le simpatie del resto della coalizione. Soprattutto di Fratelli d'Italia. Partito che vorrebbe appoggiare una proposta diversa. Come è noto invece, sul fronte del centrosinistra non si lancerà nella contesta il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida.
Centrodestra a due teste su Enna e Caltanissetta
Le conseguenze di queste fibrillazioni delle ultime ore stanno riversando i loro effetti sulle partite ancora aperte. Al momento, il centrodestra potrebbe andare diviso sia ad Enna che a Caltanissetta. Sul capoluogo più alto della Sicilia, all'interno della coalizione maggioritaria all'Ars ci sarebbero due correnti di pensiero. La prima, sostenuta da Forza Italia e Grande Sicilia, porta al profilo del sindaco di Nissoria Rosario Corianni. La seconda invece interesserebbe Antonio Cammarata, ovvero il sindaco di Piazza Armerina. Personalità sulla quale si sarebbe accentrato il consenso di Fratelli d'Italia, UdC e Lega. A fare da ago della bilancia potrebbe essere la Democrazia Cristiana. Partito che, dopo le fibrillazioni in quel di Ragusa, si è preso del tempo per pensare alle prossime mosse. In casa giallorossa invece, il centrosinistra ha deciso di sostenere il volto del sindaco di Calascibetta, ovvero Antonio Capizzi.
Sul fronte nisseno invece, il centrodestra dovrà intanto fare i conti con gli avversari. I progressisti qui schiereranno Terenziano Di Stefano, sindaco di Gela e profilo vicino al coordinatore regionale del M5S Nuccio Di Paola. Una candidatura dalla quale i pentastellati si aspettano tanto, vista anche la divisione che regna fra gli avversari. Anche a Caltanissetta infatti, il centrodestra rischia di andare diviso. Due i nomi che girano fra i corridoi di Palazzo dei Normanni. Si tratta del sindaco del capoluogo nisseno Walter Tesauro, sostenuto da Forza Italia, e di Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi. Profilo sul quale ci sarebbero i "si" di Fratelli d'Italia, Lega, DC e Noi Moderati.
Incerta la posizione di Grande Sicilia. E proprio il patto federativo di Lombardo, Lagalla e Miccichè punta ad esprimere un'altra candidatura, quella al Libero Consorzio di Siracusa. Area sulla quale gli autonomisti punterebbero su Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla. Un nome che però il resto della coalizione, in particolare Fratelli d'Italia, ritiene troppo vicino ad Azione e al sindaco di Siracusa Francesco Italia.
Che succede nelle Città Metropolitane? I movimenti a Palermo
E che succede invece nelle tre Città Metropolitane? Come è noto infatti, a Palermo, Catania e Messina non si eleggono i presidenti. Qui infatti rimarranno in carica gli attuali sindaci dei capoluoghi di competenza (Roberto Lagalla, Enrico Trantino e Federico Basile). Ma si dovranno comunque eleggere i consiglieri provinciali. In pratica, si dovranno redigere le liste. Ed è qui che si gioca la partita. A Palermo ad esempio, chi vorrà presentare una lista dovrà raccoglire 57 firme. Un quantitativo ridicolo se paragonato ai numeri necessari a presentare le candidature per le elezioni amministrative. Ma che può diventare decisamente impegnativo in delle elezioni di secondo livello come quelle che i partiti si stanno preparando ad affrontare.
Con riguardo a Palermo, la linea di diversi partiti sarebbe quella di limitare candidature provenienti dal Consiglio Comunale del capoluogo siciliano. Secondo i rumors di Radio Palazzo, la Lega ad esempio si starebbe affidando ai referenti sui territori. Fra i papabili ad una candidatura figurano il sindaco di Alimena Giuseppe Scrivano e l'asssessore al comune di Bagheria Francesco Gurrado. Una linea sposata, a sinistra, dal Partito Democratico. I dem presenteranno una propria lista a Palermo, affidandosi ai propri primi cittadini d'esperienza. Fra questi figurerebbe anche l'ex parlamentare nazionale Franco Ribaudo, attuale sindaco di Marineo. E, a proprosito di leader cittadini, in casa Forza Italia si vocifera di una possibile chance per il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono. Di diverso avviso potrebbe essere invece la Democrazia Cristiana. Compagine nella quale reclamerebbe un posto in lista il presidente della IV Commissione a Palermo Salvo Imperiale.
ILSICILIA.IT
Elezioni provinciali, centrodestra agrigentino unito: "Sosteniamo Castellino per la presidenza"
Le forze politiche del centrodestra - Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e UDC - lanciano un nuovo appello all'unità in vista delle elezioni provinciali del 27 aprile. Nella nota diffusa oggi, ribadiscono la necessità di una candidatura condivisa per evitare spaccature all'interno della coalizione.
La nota:
"Noi, forze politiche del centrodestra - Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e UDC - rinnoviamo il nostro appello all'unità in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile, affinché si giunga a una candidatura il più possibile condivisa che rappresenti al meglio l'intera coalizione.
Fin dall'inizio, abbiamo sostenuto l'importanza di presentarci compatti, ritenendo l'unità e la coesione fondamentali per garantire stabilità e buon governo al territorio agrigentino, in coerenza col governo Meloni e il governo Schifani.
Nei tavoli regionali, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e aperto al confronto, dimostrando disponibilità a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità del centrodestra, anche facendo un passo indietro e offrendo la candidatura a presidente della provincia a sindaci rappresentativi di tutti i partiti della coalizione, senza egoismi o pregiudizi.
Lo stesso spirito ha animato il confronto ai tavoli provinciali, dove abbiamo lavorato con determinazione per favorire una candidatura forte, mostrando apertura e buon senso per evitare divisioni incomprensibili agli occhi dei nostri elettori, che hanno sempre premiato la nostra unità con vittorie.
In quest'ottica, ci rivolgiamo agli amici di Forza Italia e MPA, nonostante ad oggi non siano stati colti i nostri appelli e le nostre aperture a loro candidature, continuiamo ad appellarci al buonsenso e alla coerenza politica e, rompendo indugi e ipocrisie che i tempi non permettono, proponiamo la candidatura autorevole del Sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, certi che possa rappresentare la soluzione ideale per una candidatura credibile e vincente, capace di unire e incarnare i valori e gli ideali del centrodestra.
Un amministratore di comprovata esperienza, che ha già dimostrato con i fatti di saper lavorare per il bene della propria comunità e per la provincia.
Ribadiamo la nostra piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta, in coerenza con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani, evitando così il paradosso che potrebbe verificarsi solo ad Agrigento, ovvero di una competizione elettorale tra due candidati di centrodestra, in assenza di un candidato espressione del pd e del centrosinistra, come sarebbe logico.
Noi come forze politiche di centrodestra siamo pronti a fare la nostra parte, con una proposta seria per garantire una guida solida e riconosciuta per il nostro territorio, certi che serietà e correttezza paghino sempre, in politica come nella vita".
TELEACRAS
Provinciali, appello del Centrodestra agli alleati FI ed Mpa: "Serve l'unità attorno al nome Stefano Castellino"
Un nuovo appello all'unità del Centrodestra in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile è stato rivolto dalle forze politiche del centrodestra, Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e UDC, all'Mpa ed a Forza Italia.
"Rinnoviamo il nostro appello all'unità - si legge nella nota - affinché si giunga a una candidatura il più possibile condivisa che rappresenti al meglio l'intera coalizione. Fin dall'inizio, abbiamo sostenuto l'importanza di presentarci compatti, ritenendo l'unità e la coesione fondamentali per garantire stabilità e buon governo al territorio agrigentino, in coerenza col governo Meloni e il governo Schifani. Nei tavoli regionali, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e aperto al confronto, dimostrando disponibilità a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità del centrodestra, anche facendo un passo indietro e offrendo la candidatura a presidente della provincia a sindaci rappresentativi di tutti i partiti della coalizione, senza egoismi o pregiudizi.
Lo stesso spirito ha animato il confronto ai tavoli provinciali, dove abbiamo lavorato con determinazione per favorire una candidatura forte, mostrando apertura e buon senso per evitare divisioni incomprensibili agli occhi dei nostri elettori, che hanno sempre premiato la nostra unità con vittorie. In quest'ottica, ci rivolgiamo agli amici di Forza Italia e MPA, nonostante ad oggi non siano stati colti i nostri appelli e le nostre aperture a loro candidature, continuiamo ad appellarci al buonsenso e alla coerenza politica e, rompendo indugi e ipocrisie che i tempi non permettono, proponiamo la candidatura autorevole del Sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, certi che possa rappresentare la soluzione ideale per una candidatura credibile e vincente, capace di unire e incarnare i valori e gli ideali del centrodestra. Un amministratore di comprovata esperienza, che ha già dimostrato con i fatti di saper lavorare per il bene della propria comunità e per la provincia. Ribadiamo la nostra piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta, in coerenza con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani, evitando così il paradosso che potrebbe verificarsi solo ad Agrigento, ovvero di una competizione elettorale tra due candidati di centrodestra, in assenza di un candidato espressione del pd e del centrosinistra, come sarebbe logico. Noi come forze politiche di centrodestra siamo pronti a fare la nostra parte, con una proposta seria per garantire una guida solida e riconosciuta per il nostro territorio, certi che serietà e correttezza paghino sempre, in politica come nella vita".
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Il centrodestra prova a compattarsi in vista delle provinciali, l'appello di 5 partiti: "Puntiamo su Castellino "Fratelli d'Italia, Democrazia cristiana, Udc, Lega e Noi moderati pronti a sostenere il sindaco di Palma.
Buona parte dei partiti del centrodestra prova a compattarsi attorno a Stefano Castellino. "Noi, forze politiche del centrodestra - Fratelli d'Italia, Lega, Noi moderati, Democrazia cristiana e Udc - rinnoviamo il nostro appello all'unità in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile, affinché si giunga a una candidatura il più possibile condivisa che rappresenti al meglio l'intera coalizione". È l'appello di cinque partiti in vista delle elezioni del Libero consorzio.
"Fin dall'inizio - si legge nella nota congiunta -, abbiamo sostenuto l'importanza di presentarci compatti, ritenendo l'unità e la coesione fondamentali per garantire stabilità e buon governo al territorio agrigentino, in coerenza col governo Meloni e il governo Schifani. Nei tavoli regionali - proseguono -, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e aperto al confronto, dimostrando disponibilità a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità del centrodestra, anche facendo un passo indietro e offrendo la candidatura a presidente della provincia a sindaci rappresentativi di tutti i partiti della coalizione, senza egoismi o pregiudizi".
I partiti del centrodestra proseguono: "Lo stesso spirito ha animato il confronto ai tavoli provinciali, dove abbiamo lavorato con determinazione per favorire una candidatura forte, mostrando apertura e buon senso per evitare divisioni incomprensibili agli occhi dei nostri elettori, che hanno sempre premiato la nostra unità con vittorie".
"In quest'ottica - aggiungono -, ci rivolgiamo agli amici di Forza Italia e Mpa, nonostante a oggi non siano stati colti i nostri appelli e le nostre aperture a loro candidature, continuiamo ad appellarci al buonsenso e alla coerenza politica e, rompendo indugi e ipocrisie che i tempi non permettono, proponiamo la candidatura autorevole del sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, certi che possa rappresentare la soluzione ideale per una candidatura credibile e vincente, capace di unire e incarnare i valori e gli ideali del centrodestra". Fratelli d'Italia, Lega, Noi moderati, Democrazia cristiana e Udc ribadiscono "piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta, in coerenza con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani, evitando così il paradosso che potrebbe verificarsi solo ad Agrigento, ovvero di una competizione elettorale tra due candidati di centrodestra, in assenza di un candidato espressione del Pd e del centrosinistra, come sarebbe logico". Noi come forze politiche di centrodestra siamo pronti a fare la nostra parte, con una proposta seria per garantire una guida solida e riconosciuta per il nostro territorio, certi che serietà e correttezza paghino sempre, in politica come nella vita.
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Elezioni al Libero consorzio, accordi politici in alto mare: volano stracci fra tutti (o quasi) i partiti.
Non c'è un nome univoco del Centrodestra e anche il Pd sembra essere spaccato sulle strategie. Rimbalzano più nominativi e la quadra sembra essere lontana, ma si deve decidere: le candidature vanno presentate entro mezzogiorno del 7 aprile.
Le candidature vanno presentate entro mezzogiorno del 7 aprile. L'ufficio elettorale, insediatosi nei giorni scorsi, è già al lavoro. Quello che sembra essere in alto mare, e non soltanto nell'Agrigentino, sono gli accordi politici. Non c'è un nome univoco del Centrodestra e anche il Pd sembra essere decisamente spaccato sulle strategie. Rimbalzano più nominativi e la quadra per le elezioni di secondo livello, che permetteranno di ridare dei vertici istituzionali al Libero consorzio, non sembra appunto esserci ancora. La Dc fino ad ora ha spinto per avere un candidato unico del Centrodestra. Ma si dovrà andare, stando a quanto emerge, senza Mpa e Forza Italia. Per il primo "fronte" circolano i nomi dei sindaci di Palma di Montechiaro, di Bivona e di Casteltermini, rispettivamente Stefano Castellino, Milko Cina e Gioacchino Nicastro, tutti, di fatto, di Fratelli d'Italia. Si deciderà, stando ai ben informati, nelle prossime ore.
Per il "fronte" Mpa-Grande Sicilia e Forza Italia continua invece a farsi il nome del sindaco di Licata, Angelo Balsamo. Pare che questo "fronte" - nelle persone di Roberto Di Mauro e Riccardo Gallo - abbia avuto, forse ancora ha, delle trattative per stringere un accordo con una parte del Pd. "Se fosse vero, si tratterebbe di una vicenda molto grave - aveva scritto, nei giorni scorsi, il segretario cittadino del circolo del Pd di Agrigento, Nino Cuffaro, - . Sarebbe una decisione assunta al di fuori degli organi statutari del partito, senza alcuna consultazione degli iscritti, senza alcun dibattito pubblico, senza alcun coinvolgimento delle segreterie provinciale e regionale"."Il nominativo che circola, al momento senza alcuna smentita, al riguardo è quello del sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, da sostenere dietro liste civiche. Ieri c'è stata però una riunione ad Agrigento e sarebbe emerso un dato di fatto: la non compattezza nel sostenerlo.
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Libero consorzio comunale: arriva un nuovo informatico, è Gianfranco Chiarenza.
Il giovane funzionario andrà a coordinare il settore dell'innovazione tecnologica rimasto vacante da tempo e si occuperà, insieme a una squadra collaudata di dipendenti in servizio, della complessa assistenza di rete e software in tutti gli uffici della ex Provincia regionale.
Il Libero consorzio comunale, attraverso la procedura di mobilità, arruola nuovo informatico. Andrà a coprire il ruolo rimasto vacante da tempo. Si completa, definitivamente, con la firma del contratto di immissione in ruolo, in presenza della dirigente del settore risorse umane Antonietta Testone, la presa in servizio del dipendente Gianfranco Chiarenza, 44 anni, in arrivo dalla Provincia di Ravenna.Il giovane funzionario andrà a coordinare il settore dell'innovazione tecnologica rimasto vacante da tempo e si occuperà, insieme a una squadra collaudata di dipendenti in servizio, della complessa assistenza di rete e software in tutti gli uffici della ex Provincia regionale di Agrigento.Una procedura amministrativa iniziata alcuni mesi addietro dal settore risorse umane del Libero consorzio comunale, guidato dal commissario straordinario Giovanni Bologna, che questa mattina si completa rafforzando ulteriormente l'organico e potenziando il settore informatico con energia e freschezza.
REPORTSICILIA.IT
Elezioni provinciali, il centrodestra agrigentino si compatta e propone Stefano Castellino come presidente del Libero Consorzio
A meno di un mese dalle elezioni provinciali del 27 aprile 2025, le forze politiche del centrodestra agrigentino - Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, UDC, Lega e Noi Moderati - rilanciano con forza l'appello all'unità e propongono la candidatura del sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, come figura autorevole e capace di rappresentare l'intera coalizione nella corsa alla presidenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Appello all'unità: "Serve una candidatura credibile e condivisa"
Nel comunicato congiunto diffuso oggi, le forze del centrodestra ribadiscono la necessità di presentarsi compatti alle urne, evitando frammentazioni e divisioni che rischierebbero di indebolire il fronte politico e consegnare un messaggio di disorientamento agli elettori. «Fin dall'inizio - si legge nella nota - abbiamo sostenuto l'importanza della coesione per garantire stabilità e buon governo, in coerenza con i governi Meloni e Schifani. Ai tavoli provinciali e regionali abbiamo dimostrato disponibilità e senso di responsabilità, mettendo da parte egoismi e pregiudizi per favorire una sintesi condivisa». La proposta: Stefano Castellino candidato del centrodestra
Proprio in quest'ottica, la coalizione rompe gli indugi e lancia la candidatura ufficiale di Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro, definendolo «un amministratore serio, competente e già protagonista di una gestione efficace nel proprio Comune». Una figura ritenuta in grado di rappresentare tutte le anime del centrodestra, superando impasse e resistenze che finora non hanno consentito un accordo unitario, soprattutto con le componenti di Forza Italia e MPA, a cui viene comunque rivolto un ulteriore appello al dialogo. "Evitare il paradosso di due candidati di centrodestra"Le forze promotrici lanciano un chiaro avvertimento: «Sarebbe paradossale che proprio ad Agrigento, in assenza di un candidato di centrosinistra, si arrivasse a una sfida elettorale interna al centrodestra tra due candidati diversi».
Per questo chiedono coerenza e responsabilità politica, per non tradire la fiducia degli elettori e il cammino comune tracciato a livello regionale. Una guida solida per la Provincia«Stefano Castellino - concludono i partiti - rappresenta oggi la proposta più seria, credibile e vincente per guidare il Libero Consorzio. Un nome che può unire e garantire quella solidità amministrativa di cui la provincia ha bisogno. Il centrodestra è pronto a fare la sua parte, con serietà e correttezza, certi che questi valori paghino sempre, in politica come nella vita. »Report Sicilia seguirà gli sviluppi di questa proposta e delle eventuali risposte da parte delle altre forze politiche. Le elezioni provinciali del 27 aprile si avvicinano, e con esse la possibilità di scrivere una nuova pagina per la governance del territorio agrigentino.
REPORTSICILIA.IT
Giuseppe Pendolino designato presidente del Libero Consorzio di Agrigento: accordo trasversale tra le forze politiche
In un clima politico caratterizzato da incertezze e trattative serrate, emerge una notizia significativa: Giuseppe Pendolino, attuale sindaco di Aragona, è stato individuato come il candidato unitario alla presidenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. La sua candidatura ha raccolto il sostegno di una coalizione eterogenea, comprendente Italia Viva, Forza Italia, MPA e alcune forze di sinistra. Un candidato di equilibrio per superare le divisioni
La scelta di Pendolino è frutto di un compromesso tra le varie forze politiche, che non riuscivano a convergere su un nome condiviso. La sua figura è stata valutata come equidistante e capace di rappresentare un punto di equilibrio tra le diverse anime politiche della provincia. Questo accordo mira a garantire una gestione unitaria e stabile del Libero Consorzio, superando le frammentazioni che hanno caratterizzato le recenti dinamiche politiche locali. Chi è Giuseppe Pendolino? Nato ad Aragona il 23 giugno 1964, Giuseppe Pendolino ha una formazione di istruzione secondaria di secondo grado e una carriera come imprenditore. Eletto sindaco di Aragona il 12 giugno 2022, è stato riconfermato per un secondo mandato. Tuttavia, l'11 ottobre 2022, è stato sospeso dalla carica per 18 mesi in applicazione della Legge Severino . Nonostante questa sospensione, la sua candidatura alla presidenza del Libero Consorzio è vista come un'opportunità per rilanciare l'ente provinciale, grazie alla sua esperienza amministrativa e alla capacità di dialogo tra le diverse forze politiche. Elezioni del 27 aprile 2025: un appuntamento cruciale. Le elezioni per il rinnovo dei presidenti e dei consigli dei liberi consorzi comunali in Sicilia sono state fissate per il 27 aprile 2025. In questa data, i sindaci e i consiglieri comunali della provincia di Agrigento saranno chiamati a votare per il nuovo presidente del Libero Consorzio . La candidatura di Pendolino, sostenuta da una coalizione trasversale, potrebbe rappresentare una svolta significativa per l'ente, promuovendo una gestione più coesa e orientata al bene comuneLa designazione di Giuseppe Pendolino alla presidenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento segna un momento importante nella politica locale. L'accordo tra forze politiche tradizionalmente contrapposte evidenzia la volontà di superare le divisioni per affrontare insieme le sfide del territorio. Resta da vedere come questa alleanza si tradurrà in azioni concrete per il benessere della comunità agrigentina.
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Elezioni ex province, 7 giorni per scegliere ma dopo Agrigento e Ragusa si spacca FdI a Caltanissetta.
Dalla spaccatura del tavolo regionale alla spaccatura dei tavoli provinciali. Non c'è pace per le elezioni nelle ex province. Il centrodestra non trova un accordo neanche a livello locale sui candidati presidenti dei sei Liberi consorzi. O almeno non trova un accordo unitario. I fronti di crisi Tanti fronti di crisi.
Quello di Siracusa regala ogni giorno una o anche due nuove puntate con il tira e molla su Giansiracusa, a Ragusa la scelta ricade su Maria Rita Schembri, sindaco di Comiso ma dalla partita si sfila la Dc se il nome è questo.
Ad Agrigento, il nome è quello del sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino ma a sfilarsi sono Forza Italia ed Mpa e gli altri partiti fanno un pubblico appello agli alleati.
Si spacca anche Caltanissetta. Ora si spacca anche Caltanissetta dove è il gruppo territoriale di Fratelli d'Italia a sfilarsi con una lunga nota ufficiale: "La prossima scadenza elettorale per la designazione del Presidente e del Consiglio del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, dopo un lungo periodo di commissariamento, assume un'importanza strategica per la crescita socio-economica della provincia". Il nome in campo è quello di Massimiliano Conti ma da Fratelli d'Italia si dicono "sorpresi e rammaricati". Scelta presa senza consultarci"Tale scelta è stata presa senza coinvolgerci né confrontarsi con la realtà territoriale del partito, ignorando il percorso politico e amministrativo portato avanti con coerenza e dedizione".In campo, i meloniani nisseni ribadiscono, c'era già la candidatura del sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro. "Fratelli d'Italia riveste un ruolo centrale nell'amministrazione di Caltanissetta, con la giunta guidata dal sindaco Walter Tesauro. Il partito partecipa attivamente con due assessori e quattro consiglieri comunali, tra cui il presidente del consiglio comunale, confermando la sua presenza determinante nella gestione della città".Gruppo FdI di Caltanissetta escluso da decisione"Durante il congresso del 2 marzo 2025 per l'elezione del coordinatore cittadino, il nostro gruppo aveva chiaramente espresso, alla presenza dei dirigenti provinciali, la volontà di sostenere la candidatura del sindaco di Caltanissetta, ritenendola la scelta più naturale, data la rappresentanza e l'impegno concreto del partito nel capoluogo.Nei giorni scorsi, attraverso la stampa, un esponente del nostro partito ha manifestato entusiasmo per la candidatura di Conti. Tuttavia, non condividiamo questa posizione, poiché il gruppo di Caltanissetta è stato completamente escluso dal processo decisionale. Riteniamo che ignorare il nostro contributo sia un errore, considerando il ruolo chiave che svolgiamo nel successo elettorale del futuro presidente".Il partito rischia di spaccarsi"Pur rispettando le scelte del partito, non possiamo ignorare il metodo con cui si è giunti a questa designazione. Ogni decisione politica rilevante per il territorio dovrebbe derivare da un confronto partecipato e condiviso, rispettoso delle istanze della nostra comunità politica e amministrativa".
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Elezioni ex province, Castellino la proposta ad Agrigento ma Forza Italia ed MpA tacciono
Cinque sì (compreso l'Udc che altrove a livello regionale sembra scomparso) e due non pervenuti. Parte da Agrigento l'ennesimo appello all'unità del centrodestra in visata delle elezioni nelle ex province de 27 aprile. resta una settimana per presentare le liste ma di accordo non c'è neanche l'ombra.
Il documento appello all'unità Così parte un documento appello che recita esattamente: "Noi, forze politiche del centrodestra - Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati, Democrazia Cristiana e UDC - rinnoviamo il nostro appello all'unità in vista delle elezioni provinciali del prossimo 27 aprile, affinché si giunga a una candidatura il più possibile condivisa che rappresenti al meglio l'intera coalizione.
Fin dall'inizio, abbiamo sostenuto l'importanza di presentarci compatti, ritenendo l'unità e la coesione fondamentali per garantire stabilità e buon governo al territorio agrigentino, in coerenza col governo Meloni e il governo Schifani".I tavoli regionali ormai senza speranza"Nei tavoli regionali, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento responsabile e aperto al confronto, dimostrando disponibilità a trovare una sintesi tra le diverse sensibilità del centrodestra, anche facendo un passo indietro e offrendo la candidatura a presidente della provincia a sindaci rappresentativi di tutti i partiti della coalizione, senza egoismi o pregiudizi. Lo stesso spirito ha animato il confronto ai tavoli provinciali, dove abbiamo lavorato con determinazione per favorire una candidatura forte, mostrando apertura e buon senso per evitare divisioni incomprensibili agli occhi dei nostri elettori, che hanno sempre premiato la nostra unità con vittorie".Ci rivolgiamo a Forza Italia ed MpA"In quest'ottica, ci rivolgiamo agli amici di Forza Italia e MPA, nonostante ad oggi non siano stati colti i nostri appelli e le nostre aperture a loro candidature, continuiamo ad appellarci al buonsenso e alla coerenza politica e, rompendo indugi e ipocrisie che i tempi non permettono, proponiamo la candidatura autorevole del Sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, certi che possa rappresentare la soluzione ideale per una candidatura credibile e vincente, capace di unire e incarnare i valori e gli ideali del centrodestra".
"Un amministratore di comprovata esperienza, che ha già dimostrato con i fatti di saper lavorare per il bene della propria comunità e per la provincia".Pronti a fare la nostra parte"Ribadiamo la nostra piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta, in coerenza con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani, evitando così il paradosso che potrebbe verificarsi solo ad Agrigento, ovvero di una competizione elettorale tra due candidati di centrodestra, in assenza di un candidato espressione del pd e del centrosinistra, come sarebbe logico"."Noi come forze politiche di centrodestra siamo pronti a fare la nostra parte, con una proposta seria per garantire una guida solida e riconosciuta per il nostro territorio, certi che serietà e correttezza paghino sempre, in politica come nella vita".
GIORNALE DI SICILIA
Un occhio al mercato turistico e uno alla «civiltà del viaggio»
Si inaugura venerdì 4 aprile la 27ª edizione, in programma fino al 6 a Città del Mare. Attese oltre 100 imprese turistiche da tutta Italia e un numeroso parterre di agenti di viaggio.
Si inaugura venerdì 4 aprile alle 11.30 la ventisettesima edizione di Travelexpo, in programma dal 4 al 6 aprile 2025 nella tradizionale location del CDS Resort - Città del Mare di Terrasini, che per l'occasione diventa Città del Viaggio, in cui sono attese oltre 100 imprese turistiche di tutto il territorio nazionale ed un parterre sempre più numeroso di agenti di viaggio ed addetti ai lavori. Dopo le proposte elaborate l'anno scorso volte a favorire l'allungamento delle stagionalità turistiche, quest'anno il tema che farà da filo conduttore alla tre giorni è la "Civiltà del Viaggio tra aspirazione ed affermazione" con cui si tende a sensibilizzare il mondo degli operatori e quello dei consumatori.
"L'auspicio - sottolinea Toti Piscopo, patron di Travelexpo (sopra nella foto) - è che la civiltà del viaggio diventi la nuova frontiera del turismo in Italia. Una svolta culturale a cui tutti possono concorrere iniziando dal mondo delle imprenditorialità turistica siciliana. Il viaggio è da sempre momento di confronto e voglia di esplorare, conoscere, scoprire. Valori comuni che sembrano oggi essere messi in discussione da alcune amministrazioni comunali a causa del cosiddetto overtourism. Un brutto termine, utilizzato sempre più spesso, dimenticando però che il turismo non è una rappresentazione numerica, ma un grande fenomeno umano socio-culturale oltre che economico, che coinvolge paritariamente cittadini residenti e cittadini ospiti: due facce della stessa medaglia che insieme danno vita a un sistema socio-economico produttivo, democratico ed irreversibile, considerato tra le esigenze primarie al pari della salute".
Tre i testimonial del concetto di "Civiltà del viaggio" a Travelexpo tra accoglienza, beni culturali ed enogastronomia: il primo è il Maestro Alberto Presutti che dal 2006 si occupa di Bon Ton e Galateo. Autore del libro "Bentornato Galateo" (Romano Editore, Firenze 2010), dal 2018 si è specializzato nella formazione afferente all'ospitalità. Altro ospite è Giorgio Andrian, geografo di formazione superiore e viaggiatore di passione. Ex funzionario UNESCO e Project Manager, in Sicilia sta seguendo il percorso per il riconoscimento Unesco delle Saline con la Camera di Commercio di Trapani. Terzo ospite Andy Luotto, attore per sbaglio e cuoco per vocazione come lui stesso si definisce.
A Travelexpo verrà presentata anche la nuova veste grafica di Travelnostop.com che sarà il preludio a un rinnovamento anche dei contenuti e che qualifica il portale sempre più come quotidiano di riferimento nel mondo del turismo. Questa volta però puntando a coinvolgere anche il mondo dei consumatori, assecondando così l'evoluzione del mercato. Nel quadro dell'innovazione digitale della testata e d'intesa con il Ministero del Turismo e l'assessorato regionale al Turismo, Anci Sicilia e Sicindustria, entro fine settembre il portale disporrà di una nuova area digitale dedicata dal titolo "EcoTurismo in Comune", disponibile in italiano ed inglese. Si tratta di una banca dati delle opportunità offerte dai territori comunali a eventuali investitori internazionali interessati alla Sicilia in prima battuta ma che in una seconda fase potrà essere ampliata e coinvolgere l'intero territorio nazionale. Una serie di seminari di formazione ed informazione, tra cui l'Assemblea della Federazione Editori Digitali faranno da corollario al workshop che rimane il momento centrale di questo tradizionale appuntamento del mondo del turismo. Il programma dell'evento su www.travelexpo.it
GIORNALE DI SICILIA
Aumentano le tariffe di navi e aliscafi e i sindaci delle isole minori della Sicilia protestano.
Si allarga la protesta nelle isole di Sicilia dopo l'annunciato aumento del 10% sul costo dei biglietti delle navi e degli aliscafi a partire dal 1° aprile. Dopo la Federalberghi e il gruppo consiliare del Comune di Lipari capeggiato da Gaetano Orto si sono attivati anche i sindaci. Domenico Arabia, Fabrizio D'Ancona, Pietro Valenti, Riccardo Gullo, Filippo Mannino, Salvatore Militello, Ireneo Giardinello, Clara Rametta, Sindaci Santa Marina Salina, Favignana - Isole Egadi, Lipari, Lampedusa e Linosa Salvatore Militello, Ustica, Leni e Malfa si sono rivoti anche al presidente della Regione ed al ministro dei trasporti per chiedere «il blocco degli aumenti tariffari per evitare ulteriori penalizzazioni alle già pesanti condizioni di insularità e gravissimi danni all'economia locale e un incontro urgente al presidente della regione».
«In relazione a quanto appreso - hanno puntualizzato i sindaci - circa l'ennesimo aumento delle tariffe dei collegamenti marittimi, proprio alle porte dell'inizio della prossima stagione turistica, si rappresenta il disappunto e la preoccupazione, in quanto questo ennesimo rincaro crea una situazione di disagio ed incertezza tra gli operatori economici, difficoltà di approvvigionamento dei generi di prima necessità, criticità al rifornimento dei carburanti e gas, ecc., nel momento in cui la stabilità dei prezzi dovrebbe portare maggiore certezza nei collegamenti e maggiore sicurezza per una corretta gestione dell'economia turistica».
«Dopo le vicissitudini degli ultimi anni --sottolineano i sindaci degli arcipelaghi siciliani - e le difficoltà causate anche dagli aumenti dei costi di dei collegamenti che già hanno avuto ripercussioni negative nell'economia turistica, principale fonte di sostentamento di queste comunità isolane, un ulteriore aumento tariffario nei collegamenti marittimi comporterebbe un peggioramento delle condizioni di vita di queste popolazioni isolane e gravissimi danni all'economia turistica, già penalizzata dalle pesanti condizioni di micro insularità. Pertanto si confida in un urgente intervento per l'adozione di misure correttive al libero mercato adottato unilateralmente dalla società di navigazione siciliana per conto di Siremar - Caronte e Tourist Isole Minori - e Liberty Lines al fine di bloccare eventuali aumenti tariffari ed evitare danni irreversibili all'economia locale, caratterizzata da una limitata stagionalità».
E ancora: «Si chiede al presidente della Regione un incontro urgente, al fine di poter rappresentare lo stato di preoccupazione delle popolazioni interessate e di agitazione che serpeggia per l'ennesimo aumento delle tariffe, che rende sempre più difficile la sopravvivenza degli abitanti delle isole di Sicilia».
GIORNALE DI SICILIA
«Il Siciliano diventi la lingua della Regione», oggi la manifestazione a Palermo.
Centinaia di persone si sono radunate oggi in Piazza Verdi, a Palermo, per una grande manifestazione a difesa della lingua siciliana. L'iniziativa, promossa dal movimento Trinacria e da numerose associazioni culturali, tra cui Cademia Siciliana, nell'ambito della «Simana dû Sicilianu», ha visto la partecipazione di cittadini, studenti, intellettuali, e rappresentanti delle istituzioni locali, tutti uniti per chiedere il riconoscimento ufficiale del siciliano come lingua madre e il suo status di lingua co-ufficiale della Regione Siciliana, insieme all'italiano.
Durante la manifestazione, i partecipanti hanno sfilato dietro uno striscione con scritto «U sicilianu è a nostra lingua, parràmulu senza vrijogna», cantato canzoni tradizionali siciliane e letto cunti in siciliano, mostrando il proprio attaccamento a una lingua che da secoli rappresenta l'identità culturale e storica della Sicilia.
I manifestanti hanno ribadito con forza che il siciliano non è un semplice «dialetto», ma una lingua con una ricca tradizione letteraria, culturale e popolare, che merita il giusto riconoscimento a livello istituzionale.
Anthony Graziano, portavoce di Trinacria ha dichiarato: «Oggi siamo qui non solo per celebrare la nostra lingua, ma per chiedere che il siciliano venga riconosciuto nella sua dignità e valore. La nostra lingua è un patrimonio che non possiamo permettere di vedere scomparire. Chiediamo a gran voce che venga inserita nel quadro giuridico come lingua co-ufficiale (seguendo l'esempio della Regione Sardegna), accanto all'italiano, per garantirne la sopravvivenza e la trasmissione alle future generazioni. La lingua siciliana è l'essenza della nostra cultura, della nostra storia, della nostra identità. Siamo determinati a fare in modo che venga tutelata e valorizzata come merita».
Il corteo ha attraversato le vie principali della città, guidato dai tamburinari di Ficarazzi «Salvatore Bona», e concluderà il percorso in un evento di musica popolare a piazza Bologni con il Sicilian Duo di Giampiero Amato e Simona Ferrigno, e letture pubbliche di cunti e poesie della tradizione, coinvolgendo anche le nuove generazioni che hanno voluto esprimere il loro sostegno alla causa.
Gli organizzatori hanno inoltre annunciato la circolazione di una manifesto contenente le principali rivendicazioni, in corso di approvazione da parte di diversi consigli comunali dell'isola. La mozione è già stata deliberata, tra gli altri, dai Comuni di Montelepre, Santa Cristina Gela, Serradifalco, Montemaggiore Belsito; verrà approvata a breve a Trapani, nelle Madonie, Partanna, Corleone, Novara di Sicilia.
ILSOLE24ORE
Contratto sospeso fino a 300 giorni per l'autonomo malato oncologico.
Il cuore della riforma, che fonde insieme un pacchetto di 5 diverse proposte di legge, è l'introduzione nel nostro ordinamento di un congedo speciale fino a 24 mesi - continuativi o frazionati - in favore dei dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche.Parlamento al lavoro per accrescere le tutele dei lavoratori, sia dipendenti che autonomi, che siano malati oncologici oncologici. Per i lavoratori autonomi, in particolare «abbiamo pensato di raddoppiare, cioè di portare da 150 a 300 giorni, i termini già previsti dalla legge 81 del 2017 (Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato, ndr) che parlano di una sospensione del rapporto di lavoro autonomo verso un committente». A dirlo è il deputato Andrea Giaccone (Lega), relatore delle nuove disposizioni "concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche", appena approvate in prima lettura dalla Camera e ora all'attenzione delle Camere.
Fino a 24 mesi di congedo per i dipendenti
Il cuore della riforma, che fonde insieme un pacchetto di 5 diverse proposte di legge, è l'introduzione nel nostro ordinamento di un congedo speciale fino a 24 mesi - continuativi o frazionati - in favore dei dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche nonchè da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Previsto anche, in aggiunta alle tutele previste dalla normativa vigente, la possibilità di usufruire di ulteriori 10 ore annue di permesso per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche e cure mediche frequenti, sempre per i lavoratori pubblici e privati affetti da malattia oncologica in fase attiva o in follow-up precoce o da malattie invalidanti o croniche.
Nel 2024 390mila casi oncologici
Al momento, in Italia, sono circa 4 milioni le persone che convivono con una malattia oncologica, invalidante o cronica. «Per il 2024, l'incidenza dei nuovi casi di malattia oncologica era stimata in circa 390mila casi», sottolinea Giaccone: «È chiaro che non possiamo pensare che tutte queste persone siano in età lavorativa, ma sicuramente parliamo di una platea tra i malati oncologici lavoratori, e i pazienti affetti da malattie invalidanti croniche o rare che va sulle cinque cifre, cioè parliamo nell'ordine di centinaia di migliaia di persone».
La nuova normativa potrebbe essere in vigore già all'inizio del prossimo ano: «Il testo approvato a Montecitorio prevede il 1° gennaio 2026, quindi l'auspicio è che l'iter si concluda direttamente al Senato», in modo da rispettare tale previsione, conclude Giaccone.
LENTEPUBBLICA
Avvio concorso pubblico: il Comune deve modificare il PIAO?
Il Dottor Andrea Bufarale risponde a un interrogativo riguardante le procedure che un Comune deve seguire per procedere all'avvio di un concorso pubblico: è necessaria la modifica del PIAO?
Questo Comune, a seguito dell'approvazione del PIAO 2025/2027, deve procedere all'avvio di un concorso pubblico per l'assunzione di n. 3 assistenti sociali a tempo indeterminato. È ora necessario modificare il PIAO approvato nel mese di febbraio al fine di rispettare le previsioni sulla percentuale obbligatoria di assunzioni per mobilità volontaria previsto dal D.L. PA 25/2025?
a cura di Andrea Bufarale
Avvio concorso pubblico: il Comune deve modificare il PIAO?
Come evidenziato dal Comune, la scorsa settimana è stato (finalmente) pubblicato nella G.U. n. 61/2025, il D.L. 14 marzo 2025, n. 25, avente ad oggetto "Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni".
Tale decreto, definito "D.L. PA 2025", introduce una serie di disposizioni immediatamente impattanti nell'attività di tutte le pubbliche amministrazioni e pertanto anche degli Enti Locali.
In particolare, l'art. 3 del Decreto riforma in modo sensibile l'attuale formulazione dell'art. 30 del Testo Unico del Pubblico Impiego (D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165) ovvero l'articolo riguardante la disciplina sulla mobilità volontaria dei dipendenti tra amministrazioni pubbliche.
Per quanto riguarda la mobilità volontaria, tutte le Amministrazioni dovranno riservare all'istituto almeno il 15% delle facoltà assunzionali e la violazione della disposizione sarà sanzionata con una pari riduzione delle capacità assunzionali dell'Ente.
Nella mobilità, inoltre, avranno priorità i dipendenti in comando da almeno 12 mesi che hanno ricevuto una valutazione positiva mentre per coloro che non presentano istanza di mobilità volontaria è prevista invece la cessazione del comando.
Tanto premesso, tale norma risulterebbe immediatamente operativa (stante l'abrogazione della previgente disciplina), ponendosi a questo punto il problema di coordinamento con le altre disposizioni recentemente introdotte nel medesimo ambito; in particolare con D.L. 27 dicembre 2024, n. 202, come convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2025, n. 15 (comma 10-bis, art. 1), che ha recepito l'emendamento ANCI finalizzato a prorogare di un ulteriore anno (sino al 31/12/2025) la deroga agli obblighi in materia di mobilità volontaria propedeutica alle assunzioni.
Accanto a tale lettura, riteniamo però che sia preferibile, come confermato anche dal Dossier del Centro Studi della Camera sul procedimento di conversione del D.L. PA (pubblicato in data 18 marzo), una seconda lettura che consentirebbe invece di risolvere la descritta antinomia applicando il criterio di specialità, ritenendo in tal modo prevalente la normativa contenuta nella L. 19 giugno 2019, n. 56, art. 3, comma 8 (come modificata dal citato art. 1, comma 10-bis, L. 21 febbraio 2025, n. 15), la quale riconosce agli Enti (ancora solo per il 2025) un'ampia discrezionalità nella scelta della procedura cui ricorrere per reclutare il personale, tra le varie previste dalla legge.