GRANDANGOLO
Passeggiata della consapevolezza sull'autismo alla Valle dei templi.
Una marcia per promuovere una maggiore inclusione delle persone con spettro autistico.
Nella giornata della consapevolezza sull'autismo una passeggiata si è svolta alla Valle dei Templi, da Porta V al Tempio della Concordia, con l'obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell'autismo e promuovere una maggiore inclusione delle persone autistiche nella società. Un'iniziativa interistituzionale che ha visto la presenza di enti, associazioni, studenti ed operatori delle scuole del territorio, ASP di Agrigento.
Alla manifestazione hanno preso parte per il Comune di Sciacca l'assessore alla Disabilità Francesco Dimino e la Garante per la Disabilità Maria Albanese. "Un momento - dicono - per affermare la grande attenzione della città di Sciacca su temi che si ritengono fondamentali e che richiedono sensibilità e azioni concrete da ogni parte."
Da ieri e fino a questa sera, il palazzo che ospita la sede centrale del Libero Consorzio e gli uffici della Prefettura, cosi come il Palazzo di città di Agrigento, saranno illuminati di blu che è il colore che dal 2007, su scelta delle Nazioni Unite, rappresenta la sindrome dell'autismo. All'iniziativa aderiscono anche altri paesi dell'agrigentino.
SCRIVOLIBERO
Giornata mondiale dell'Autismo, il Palazzo del Libero Consorzio si colora di blu.
In occasione della XVIII Giornata mondiale per la consapevolezza dell'Autismo, anche il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha voluto manifestare la propria attenzione all'iniziativa.
Da ieri e fino a questa sera, il palazzo che ospita la sede centrale del Libero Consorzio e gli uffici della Prefettura, rimarrà illuminato di blu che è il colore che dal 2007, su scelta delle Nazioni Unite, rappresenta la sindrome dell'autismo.
LIVESICILIA
Province, nel centrodestra salta il patto di coalizione: alleanze variabili.I casi Agrigento, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa.
PALERMO - Centrodestra in ordine sparso alle elezioni provinciali del 27 aprile. A cinque giorni dal via alla presentazione delle liste, i buoni propositi ribaditi ad ogni tavolo regionale con i sei partiti che compongono lo schieramento appaiono come un lontano ricordo. Adesso, però, non è soltanto la coalizione a sbandare: i problemi spuntano anche all'interno dei partiti.
Centrodestra, patto interno saltato
Una situazione che è conseguenza inevitabile della già annunciata impossibilità da parte dei leader regionali di governare le scelte dei territori. In una dimensione più piccola, infatti, i partiti finiscono per adattarsi alle necessità e alle situazioni locali. Si è rivelata quantomeno pretestuosa l'idea di potere affidare ai partiti un candidato presidente per ciascuno dei sei Liberi consorzi in palio, con tutti gli equilibri di cui tenere conto da una provincia all'altra.
Il voto in mano a sindaci e consiglieri ha dato loro più autonomia rispetto ai diktat regionali e così, ad oggi, il centrodestra è compatto soltanto a Trapani, dove i partiti hanno designato il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, come candidato presidente del Libero consorzio.
Caltanissetta, FdI contro i vertici
Ne ha fatto le spese la compattezza della coalizione e ora iniziano a pagare questa situazione anche i singoli partiti, come nel caso di Fratelli d'Italia a Caltanissetta. Nel capoluogo nisseno i meloniani locali vicini al deputato regionale Salvatore Scuvera si sono rivoltati contro la decisione appoggiata dal suo predecessore Giuseppe Catania di sostenere il sindaco di Niscemi, Massimiliano Conti, alla presidenza del Libero consorzio. I rappresentanti di FdI Caltanissetta si dicono "sorpresi e rammaricati" della scelta di Conti "presa senza coinvolgerci né confrontarsi con la realtà territoriale del partito - dicono -, ignorando il percorso politico e amministrativo portato avanti con coerenza e dedizione".
E così un pezzo del partito di Giorgia Meloni decide di non nascondere la propria vicinanza al sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, che ha nella sua Giunta due meloniani. Si ritroverà in compagnia di Forza Italia, che attraverso il suo deputato regionale Michele Mancuso si è espressa favorevolmente verso Tesauro, e Movimento per l'autonomia.
Agrigento terra di alchimie
Il tandem FI-Mpa, partiti federati tra loro, rispunta in provincia di Agrigento dove le alchimie politiche sono andate ben oltre le fantasie più fervide. Qui il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, già candidato alle Regionali 2022 con Azione, potrà contare sull'appoggio di Forza Italia e Movimento per l'autonomia, ma anche di quella parte del Pd che fa riferimento al capogruppo all'Ars Michele Catanzaro. Un accordo civico osteggiato in Direzione regionale Pd dal segretario Dem Anthony Barbagallo, da tempo in rotta con Catanzaro.
provincia agrigentoLa sede del Libero consorzio di Agrigento
Il resto della coalizione di centrodestra, invece, punterà sul sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, espressione di Fratelli d'Italia. Meloniani, Lega, Noi moderati e Dc, con l'aggiunta dell'Udc, nelle ultime ore hanno lanciato l'ennesimo appello a Forza Italia e Mpa: "Piena disponibilità al dialogo per raggiungere quella naturale intesa, affinché anche in ambito provinciale la coalizione si presenti compatta e coerente con la linea politica che a livello regionale vede il centrodestra sostenere il governo Schifani".
Siracusa, il Pd saluta Giansiracusa
Pd a braccetto con FI e Mpa, quindi, seppur sotto le insegne del civismo. L'operazione che sembra fatta ad Agrigento è invece sfumata a Siracusa. I Dem sembravano vicino all'accordo con Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e capo di gabinetto del primo cittadino di Siracusa Francesco Italia, esponente di Azione.
In una coalizione variopinta, e di certo non legata al centrodestra classico vista anche la componente calendiana, ci sarà il Mpa che è rappresentato in provincia dal deputato regionale e sindaco di Melilli Giuseppe Carta. Avrebbero dovuto esserci anche i democratici ma il segretario provinciale Piergiorgio Gerratana ha annunciato che non sarà così. "L'esplorazione con lo schieramento di Giansiracusa ha dato esito negativo", ha affermato ricordando "l'ancoraggio" della proposta Dem al centrosinistra e "in netta alternativa alle destre". Parole in sintonia con quelle pronunciate da Barbagallo alla Direzione del Pd.
Divisioni anche a Ragusa
Centrodestra spaccato anche in provincia di Ragusa. La Dc e Noi moderati sono su posizioni diverse rispetto alla scelta di Forza Italia, FdI, Grande Sicilia (Mpa) e Lega: il sostegno alla sindaca di Comiso Maria Rita Schembari, proposta dai meloniani. I democristiani si erano portati avanti con la candidatura di Gianfranco Fidone, sindaco di Acate.
Provincia RagusaLa sede del Libero consorzio di Ragusa
Schembari si rafforza con Cassì
Schembari, inoltre, ha incassato anche il sostegno più importante, quello del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. Con lui anche gli altri sindaci 'civici' del territorio ibleo: Maria Monisteri (Modica), Mario Marino (Scicli) e Giuseppe Dimartino (Santa Croce Camerina). "Ai veti incrociati e ai diktat abbiamo preferito il dialogo e il confronto", dicono i quattro andando controcorrente rispetto alle divisioni del centrodestra in giro per la Sicilia.
https://livesicilia.it/centrodestra-elezioni-province-sicilia/
LIVESICILIA
Di Paola (M5s): "Il centrodestra sta implodendo. Province, convergiamo".L'intervento del coordinatore siciliano del M5s.
PALERMO - "Il Centrodestra sta implodendo ovunque in Sicilia. Le forze civiche e quelle alternative alla destra uniscano gli sforzi per governare gli enti intermedi lasciati allo sbando dalla destra con infiniti e devastanti commissariamenti".
È questo l'appello del coordinatore siciliano del M5S, Nuccio Di Paola, in vista delle elezioni provinciali di secondo livello del prossimo 27 aprile.
Di Paola (M5s): "Il centrodestra sta implodendo"
"I segnali di grosse spaccature nel centrodestra che arrivano da tutta la Sicilia - dice Di Paola - sono inequivocabili, e la cosa non ci sorprende, visto che quando ci sono in ballo poltrone, da quelle parti il copione è sempre lo stesso. Noi possiamo e dobbiamo assumerci la responsabilità - conclude - di cercare di voltare pagina ora".
https://livesicilia.it/di-paola-m5s-centrodestra-implodendo-convergiamo-province/
SICILIAONPRESS
La Provincia ha liberato dai rifiuti la Sp 71 strada per Punta Bianca.
Ancona una volta la Provincia regionale di Agrigento ha liberato dai rifiuti una strada importantissima che collega con la frazione balneare di Zingarello e la perla di Punta Bianca riserva naturale.
Una strada di significato interesse per il turismo che alcuni porci a due zampe continuano a trasformare in una discarica lunga circa 4 chilometri.
Mareamico, l'associazione ambientalista, ringrazia il Libero Consorzio Comunale di Agrigento per aver ripetutamente bonificato la strada provinciale.
Occorre la videosorveglianza per dare un nome e un cognome agli incivili che vanno puniti con ammende salate e, nello stesso tempo come previsto dalla legge, denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento.
TELEACRAS
"Elezioni Province": appello all'unità delle opposizioni
Le Provinciali del 27 aprile: il segretario regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, lancia un appello all'unità del centrosinistra. Spazio anche ai movimenti civici.
Nel centrodestra siciliano, non in tutto ma in ampia parte, si susseguono scosse ma mai una di assestamento. Almeno così è finora. A meno di cinque giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle liste dei candidati alle Provinciali del 27 aprile, ancora emergono contrasti e veti incrociati sulle scelte. Le opposizioni osservano alla finestra e colgono l'occasione per rinsaldare e rilanciare la compattezza del centrosinistra estendendola anche ai movimenti civici.
Nuccio Di Paola
Infatti, il Movimento 5 Stelle, tramite il segretario regionale, Nuccio Di Paola, constata l'implosione del centrodestra ovunque in Sicilia e lancia un appello affinchè le forze civiche e alternative alla destra uniscano gli sforzi per governare le Province, allo sbando con - parole di Di Paola - "infiniti e devastanti commissariamenti da parte della destra". Il coordinatore 5 Stelle brandisce l'attuale debolezza del centrodestra come un'arma per denunciare le sue spaccature, che non sorprendono perché - ancora parole sue - quando sono in ballo poltrone, da quelle parti il copione è sempre lo stesso. A noi dunque la responsabilità di voltare pagina" - sottolinea e conclude. E le Province sono argomento anche di dibattito pubblico, sulla loro utilità o meno, le prospettive, le elezioni dirette o indirette. Ad Agrigento lunedì 14 aprile al Circolo Empedocleo, in via Atenea, dalle ore 17 in poi si discuterà su tema: "Il futuro delle Province: tra centralità istituzionale e inutilità". Interverranno Achille Contino, dirigente pubblico, Francesco Pira, docente universitario di Sociologia a Messina, Giancarlo Granata, già amministratore provinciale e deputato regionale, e Calogero Pumilia, già deputato nazionale e Sottosegretario di Stato. Poi amministratori locali e rappresentanti delle associazioni territoriali.
TELEACRAS
"Elezioni Provinciali": l'incognita candidati presidenti
A pochi giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle liste ancora confronti in corso sui candidati a presidente delle Province di Agrigento, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta.
In principio l'intenzione comune è stata procedere uniti proponendo, in ogni singola Provincia, dei candidati presidenti unitari, a garanzia e testimonianza dell'unità della coalizione di centrodestra. E così è stato fin quando le elezioni per ricostituire le Province sono state in calendario lo scorso 15 dicembre, quando il voto sarebbe stato diretto, ovvero avrebbero votato i cittadini per eleggere presidente e consiglieri provinciali. Poi, invece, quando varie circostanze hanno determinato il rinvio al prossimo 27 aprile, con voto indiretto, ossia alle urne solo sindaci e consiglieri comunali di ciascuna provincia, le ottime intenzioni di marciare compatti sono del tutto, o quasi, naufragate. A pochi giorni dalla scadenza del termine di presentazione dei candidati, il 7 aprile, in alcune province il confronto è ancora in corso. Ad Agrigento si contendono la candidatura due sindaci. Uno è Stefano Castellino, di Palma di Montechiaro, l'altro è Giuseppe Pendolino, di Aragona. O con uno o con l'altro si tratterebbe tuttavia di una legislatura a termine anticipato, perché a Roma, a medio termine, si profila l'attesa approvazione della riforma complessiva delle Province, con il ripristino dell'elezione diretta e l'indizione di nuove elezioni. Come ad Agrigento, anche a Siracusa non vi è ancora accordo sulla candidatura di Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla. E così è a Ragusa dove ancora resistenze si oppongono alla candidatura di Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso. E adesso incombono contrasti a Caltanissetta, dove i Fratelli d'Italia hanno sollevato le barricate contro il candidato privilegiato al momento, ovvero Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi. E il partito della Meloni spiega perché e scrive: "Tale scelta è stata presa senza coinvolgerci né confrontarsi con la realtà territoriale del partito, ignorando il percorso politico e amministrativo portato avanti con coerenza e dedizione. C'era già la candidatura del sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro".
LENTEPUBBLICA
Elezioni politiche di secondo grado e Riforma elettorale in Sicilia.
Le imminenti elezioni politiche di secondo grado in Sicilia offrono lo spunto per un approfondimento su come andrebbe strutturata la Riforma elettorale.
Come noto, dopo ben diciotto rinvii ed una sentenza costituzionale, finalmente, nell'Isola dovrebbero svolgersi, a breve, le elezioni di secondo grado per la formazione degli organi di città metropolitane/liberi consorzi, rendendo così possibile il rinnovo degli enti intermedi, i quali svolgono ruoli importanti in alcuni precipui settori istituzionali (dall'istruzione all'ambiente, alla pianificazione territoriale).
A fronte del clima di instabilità che i predetti rinvii elettorali hanno nel tempo generato, a margine di ogni considerazione, ben lungi distante da opinioni politiche, appare piuttosto evidente come siano necessarie moderne ed incisive riforme volte a migliorare la "governance" locale ed il sistema elettorale in Sicilia. Questo per garantire una maggiore stabilità politica ed un processo più efficiente; ovvero rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e promuovendo un ambiente di maggiore partecipazione/responsabilità.
Cosa dovrebbe prevedere la Riforma elettorale
Certamente, a parere di chi scrive, una adeguata riforma del "Sistema Elettorale" dovrebbe rivedere, per punti chiave e breve sintesi quanto segue:
Consultazioni Pubbliche: Introdurre meccanismi di consultazione pubblica o di assemblee di cittadini per discutere e proporre riforme elettorali, garantendo che le voci dei cittadini siano ascoltate nel processo decisionale
Riforma del Sistema di Voto: Nel caso delle elezioni di secondo grado, si potrebbe considerare un sistema elettorale misto che integri la rappresentanza proporzionale e quella maggioritaria, per garantire una maggiore stabilità e rappresentatività;
Digitalizzazione delle Votazioni: Implementare sistemi di voto elettronico sicuri potrebbe facilitare la partecipazione degli elettori, specialmente in contesti di emergenza o per chi vive lontano dai seggi;
Riforma dei Libri Elettorali ovvero l'aggiornamento dei Registri: Implementare un sistema efficiente per il mantenimento e l'aggiornamento dei registri elettorali, riducendo il rischio di frodi e garantendo che tutti i cittadini abbiano libero accesso al voto;
Creazione di Enti di Controllo Indipendenti;
Autorità di Vigilanza: Creare un'agenzia indipendente per monitorare l'andamento delle elezioni e garantire che siano condotte in maniera trasparente e senza irregolarità. Questa autorità potrebbe anche avere il compito di gestire eventuali controversie e ricorsi elettorali.
I problemi del sistema elettorale attuale
Cosa è mancato, dunque, fino ad oggi al contestato e contorto meccanismo elettorale, si chiede il giurista come forse anche e soprattutto il buon cittadino siciliano?
In primis certamente la "chiarezza normativa": Con un'opera di semplificazione e "Better regulation" regionale occorre rivedere e semplificare le normative relative alle elezioni per evitare quelle ambiguità legali che possano portare ai rinvii degli anni passati.
Altresì, la "Chiarezza nella legislazione" : Rendere più fluide le norme contribuirebbe e garantirebbe una maggiore stabilità nel processo di elezione delle cariche pubbliche.
Unitamente a ciò la "Pianificazione strategica" tempestiva per le elezioni. Occorrerebbe stabilire un calendario elettorale chiaro e predefinito per le elezioni di secondo grado. Tempi certi aiuterebbero a garantire una più efficace pianificazione da parte dei partiti politici e degli enti locali.
Sul piano della "performance" poi appare necessario lo sviluppo professionale per i funzionari elettorali: Fornire formazione e risorse, infatti, garantirebbe che essi siano ben informati su procedure e normative, migliorando la qualità dell'amministrazione elettorale. Senza dubbio, infine, andrebbero rivisitate (ma ciò meriterebbe piuttosto un approfondimento a latere) le competenze degli enti locali. Nell'uso e nell'abuso di esse, ridefinendo - rivedendo le competenze delle città metropolitane e dei liberi consorzi per ottimizzare l'uso delle risorse e migliorare l'efficacia dei governi locali. Questo potrebbe includere l'assegnazione di poteri decisionali su capacità strategiche come infrastrutture e sviluppo urbano.
Altri aspetti da includere nella Riforma elettorale
Nella ridefinizione della cornice di Riforma elettorale in Sicilia dovrebbero essere posta attenzione ad altri aspetti, non marginali, come le "Fasi di Progettazione, Consultazione Pubblica" ed i "Test Pilota". Difatti, la formazione di gruppi di lavoro composti da esperti giuridici, quali rappresentanti del governo e membri della società civile per delineare i dettagli operativi in cui gli stessi cittadini possano fornire input e commenti sulla proposta prima della sua approvazione. Avviando, inoltre, un programma pilota per il sistema di voto mobile in alcune località selezionate della Sicilia, si riuscirebbero a fornire dati e feedback utili prima della diffusione su scala regionale.
Bisognerebbe, quindi, iniziare a ragionare, più su una "Normativa per la Trasparenza e la Partecipazione Elettorale in Sicilia" che su una mera riforma del sistema elettorale. Porre finalmente una pietra miliare nel panorama politico dell'isola, riflettendo un profondo riconoscimento della necessità di rinnovare e rafforzare le istituzioni democratiche.
Uno degli aspetti più significativi di questa riforma elettorale potrebbe far leva, ad esempio anche sulla creazione di un "Consiglio della Partecipazione Civica", il quale possa agire come custode della trasparenza, ma fungere anche da ponte tra le istituzioni e la comunità. Questo ente, attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, garantirebbe maggiore partecipazione nei processi decisionali, promuovendo un senso di responsabilità condivisa. La "Consulta Elettorale Periodica", ad esempio, così potrebbe diventare un ulteriore strumento di inclusione, trasformando il momento delle elezioni in un'opportunità per un dialogo costante e costruttivo.
L'introduzione del Sistema di un Voto "Mobile & Sicuro" rappresenterebbe, per esempio, un passo verso la modernizzazione del processo elettorale. Tale innovazione non solo semplificherebbe il voto, ma lo renderebbe anche più accessibile per tutti i cittadini, contribuendo a un aumento della partecipazione elettorale, in particolare tra i giovani e le fasce più vulnerabili della popolazione. Con la tecnologia come alleata e la digitalizzazione, si supererebbe la tradizionale barriera fisica che ha spesso limitato l'accesso al voto.
Infine, anche la riforma della Legge sulla Comunicazione Politica e l'istituzione di una Piattaforma di Feedback cittadino farebbe si che le esigenze dei cittadini non solo siano documentate, ma diventerebbero parte integrante del processo decisionale. Infine, anche attraverso audit di bilancio e un'ampia comunicazione riguardante le piattaforme politiche, i cittadini potrebbero essere messi in condizione di valutare e confrontare le proposte, contribuendo ad una competizione sana, più informata tra i candidati.
Conclusioni
In sintesi, la riforma elettorale auspicata, non è e non dovrebbe essere solo un intervento di "normazione, drafting e tecnica legislativa" quanto piuttosto un manifesto di intenti, un appello a costruire una Sicilia dove il potere risiede non solo in chi governa, ma soprattutto in chi è governato. Rappresenta, certo, un comportamento audace, volto a ripristinare la fiducia nelle istituzioni e a garantire un futuro democratico equo e inclusivo.
L'Isola, oggi, necessita di un modello nuovo e rigenerato di "governance elettorale", come di un ambiente socio-politico in cui ogni voce conta ed ogni voto ha peso.
GIORNALE DI SICILIA
Forestali, l'Ue salva la Regione. Stop a indennizzi e posto fisso.
Bruxelles chiude la procedura d'infrazione contro la Sicilia: «Non c'è stato un abuso nell'utilizzo dei contratti». In migliaia avevano già attivato le cause per i risarcimenti.
«Non è stato accertato un abuso nell'utilizzo di una successione di contratti o rapporti di lavoro a tempo determinato»: è il passaggio cruciale della nota con cui Bruxelles ha comunicato al governo italiano la chiusura della procedura di infrazione sull'impiego dei forestali da parte della Regione.
Poche righe che hanno un peso specifico enorme: chiudono la strada agli indennizzi per i circa 20 mila stagionali e tolgono dal tavolo di confronto con i sindacati il tema della stabilizzazione.
Palazzo Chigi ha inoltrato proprio ieri la nota ricevuta dagli uffici della Commissione Europea.
Riguarda una procedura di infrazione aperta alcuni anni fa sulla base delle segnalazioni arrivate dai legali dei forestali, che puntavano a dimostrare come il costante e reiterato ricorso a contratti a termine violasse le regole comunitarie sul contrasto al precariato. Ciò aveva dato vita anche a una norma nazionale che riconosceva degli indennizzi (a stabilirne il valore doveva essere un giudice) proprio per chiudere questa procedura di infrazione.
GIORNALE DI SICILIA
Quirinale, presentata al Capo dello Stato la nuova veste grafica del Giornale di Sicilia e della Gazzetta del Sud.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina Lino Morgante, presidente della Società Editrice del Sud e della Fondazione Bonino Pulejo, Giuseppe Ilacqua, vicepresidente della Ses, e i direttori dei due quotidiani editi dal gruppo, Marco Romano per il Giornale di Sicilia e Antonino Rizzo Nervo per la Gazzetta del Sud.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale Lino Morgante, presidente della Società Editrice Sud e della Fondazione Bonino Pulejo, Giuseppe Ilacqua, vicepresidente della Società Editrice Sud, e i direttori della Gazzetta del Sud, Nino Rizzo Nervo, e del Giornale di Sicilia, Marco Romano, che gli hanno presentato la nuova veste grafica dei due quotidiani.
Il Capo dello Stato ha espresso interesse per la scelta editoriale, volta a rinnovare il quotidiano come strumento di approfondimento e d'informazione responsabile, al passo con i tempi. Mattarella, dialogando con il presidente Morgante, ha apprezzato anche le attività svolte da entrambe le testate con i giovani, nelle scuole e nelle Università. Già in passato il presidente Mattarella ha manifestato apprezzamento per le attività della Società Editrice Sud, ricevendo nel 2022 a Messina il Premio Internazionale assegnatogli dalla Fondazione Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo, in occasione degli anniversari delle testate e della Fondazione.
Gazzetta del Sud nacque nel 1952 a Messina da un'idea del cavaliere del lavoro Uberto Bonino, mentre il Giornale di Sicilia, nato nel 1860 a Palermo, è uno dei più antichi quotidiani italiani ancora in edicola.
Dal 2017 è passato nel Gruppo Ses, che annovera anche i siti web dei due giornali, le tv Rtp e Tgs, le radio RGS e Antenna dello Stretto. Un network leader del mezzogiorno d'Italia che, con il restyling grafico delle due testate cartacee, il core business del Gruppo, si riposizione quale organo d'informazione e interlocuzione tra i territori e gli stakeholder istituzionali e imprenditoriali, raccontando l'attualità con l'impegno e la passione di sempre.
Oggi a Roma, alle 15,30 nella Sala del refettorio di Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati, si tiene l'evento di presentazione del restyling grafico delle due testate con il claim "Una nuova pagina di due grandi storie" , in diretta streaming sui siti web gazzettadelsud.it, gds.it e primaonline.it.
Dopo l'indirizzo di saluto del sottosegretario di Stato al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria, sen. Alberto Barachini, interverranno il presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud Lino Morgante (presidente della Fondazione Bonino Pulejo, azionista di riferimento della Ses, rimarcandone il tratto etico della mission d'informazione e formazione, anche a beneficio dei giovani), i direttori responsabili dei quotidiani, Nino Rizzo Nervo per la Gazzetta del Sud e Marco Romano per il Giornale di Sicilia. A coordinare l'evento sarà la direttrice di Prima Comunicazione, Alessandra Ravetta.
GIORNALE DI SICILIA
Alla Camera dei Deputati la presentazione del restyling di Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud, Morgante: «Servono leggi moderne sull'editoria»
Presentate a Roma, alla Camera dei Deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto (in diretta streaming su gazzettadelsud.it, gds.it e primaonline.it).
Non una semplice variazione estetica ma un nuovo concept che, partendo da una grafica più alleggerita e contemporanea, punta ad offrire contenuti particolarmente selezionati e leggibili, meritevoli dell'approfondimento e dell'attenzione che, oggi, possono e devono accompagnare la scelta di uno strumento d'informazione "tradizionale" come il quotidiano cartaceo.
Nell'era del digital first e dell'affollamento mediatico, Società Editrice Sud, guidata dal presidente Lino Morgante, ha compiuto una precisa scelta editoriale, rilanciando le testate che da sempre ne rappresentano il core business: Gazzetta del Sud, nata nel 1952 a Messina per volontà del cavaliere del lavoro Uberto Bonino, e Giornale di Sicilia, fondato nel 1860 a Palermo e entrato far parte del Gruppo nel 2017.
E proprio in tale ottica le novità sono state presentate oggi a Roma, alla Camera dei Deputati, nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto (in diretta streaming su gazzettadelsud.it, gds.it e primaonline.it). A coordinare l'evento è stata la direttrice di Prima Comunicazione, Alessandra Ravetta.
Lino Morgante: "Serve una legge europea per limitare lo strapotere delle big tech"
L'incontro alla Camera è stato introdotto da un video emozionale sulla storia di Gazzetta del Sud e del Giornale di Sicilia. Subito dopo l'intervento del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. Quindi la parola al presidente e direttore editoriale di Società Editrice Sud Lino Morgante (presidente della Fondazione Bonino Pulejo, azionista di riferimento della Ses: "Buon pomeriggio e grazie a tutti gli intervenuti, al ministro Musumeci, al presidente Schifani, ai sottosegretari Barachini e Siracusano, alla deputazione siciliana e calabrese, al presidente della Fieg, Riffeser, ai responsabili comunicazione delle aziende, ai colleghi e agli amici qui presenti. Un grazie particolare al direttore di Gazzetta del Sud Nino Rizzo Nervo e al direttore del Giornale di Sicilia Marco Romano, che si sono dedicati con me e col coordinatore del progetto grafico Sergio Juan, alla realizzazione del restyling dei quotidiani, alla direttrice di Prima Comunicazione Alessandra Ravetta che coordinerà il nostro incontro. La rivisitazione grafica di un quotidiano, oggi cercheremo di presentare le novità che hanno riguardato Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, non è una notizia sensazionale ma è certamente un momento importante e abbiamo pensato che fosse giusto ufficializzarla in una sede istituzionale prestigiosa quale occasione per meglio esplicitare le ragioni che ci hanno spinto a investire, ancora una volta, sulla carta stampata. E chi meglio di voi, di queste ragioni, può farne proprie almeno alcune?"
Morgante prosegue: "La prima cosa che mi viene in mente, forse la più importante: l'editoria a livello globale è in forte sofferenza ma c'è una forte volontà, ci crediamo fermamente, di superare la crisi, che non è irreversibile. Alcuni editori hanno passato la mano a gruppi imprenditoriali, altri sono in trincea perché accettano la sfida e al contempo guardano a Governo e Parlamento con fiducia per misure di sostegno che siano strutturali e durature. La Società Editrice Sud condivide con tanti altri, per fortuna, la voglia di andare avanti e continuerà a investire sull'informazione di qualità, nel nostro caso al servizio di due regioni, Calabria e Sicilia, il nord di un sud in continua espansione".
"Cosa chiediamo e ci auguriamo? Una strategia coerente col ruolo che la Costituzione riserva alla libera stampa: molte cose sono state fatte, ma occorre guardare oltre perché non bastano le sole misure di sostegno economico. Prima di ogni cosa una legge europea che limiti lo strapotere delle big tech, unitamente a una lotta senza quartiere alle piattaforme pirata, un rafforzamento del diritto d'autore e una equiparazione normativa, sotto tutti i punti di vista, dell'editoria tradizionale e di quella nativa digitale. Ovvero meno vincoli anacronistici e più libertà d'impresa. Sono tutti temi che la Fieg ha posto all'attenzione della politica e dell'opinione pubblica con buoni risultati che vanno, però, consolidati".
"La salute dell'informazione è la cartina di tornasole della democrazia, come tante volte ha sottolineato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Un'altra suggestione che ci viene in mente per l'occasione. La lettura dei quotidiani nelle scuole dovrebbe essere incardinata in un'ora dedicata all'educazione civica. Bene la scelta del Governo di finanziare l'acquisto dei quotidiani, ma non basta. Parliamo adesso di Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, rispettivamente 73 anni e 165 anni di storia. Una nuova veste grafica e contenuti rivisitati per essere al passo con i tempi e i gusti dei lettori, che cambiano più rapidamente di una volta. La SES, poiché fa capo a una Fondazione, la Bonino Pulejo, istituita con decreto del presidente della Repubblica ben 53 anni fa e senza fini di lucro, avverte la responsabilità che il momento impone. Abbiamo sempre guardato alla qualità di ciò che facciamo, ai progressi della tecnologia nei media, alle nuove forme di comunicazione come i social, a tutto ciò che possa portare benefici a chi considera l'informazione un diritto-dovere, con un'attenzione particolare ai giovani. Oggi sentiamo, come mai, il peso di questa responsabilità perché è davvero più complicato mantenere in ordine i bilanci, condizione essenziale per garantire il libero pensiero che si esprime attraverso le colonne del giornale, ma non solo. Le risorse umane che mettiamo in campo sono significative, ben 165 dipendenti, tra giornalisti, poligrafici, tecnici e amministrativi, tutte impegnate per offrire ai lettori dei giornali e dei rispettivi siti, ma anche agli utenti delle nostre tv e delle nostre radio notizie complete e di qualità, soprattutto dai territori di riferimento. Ma la nostra informazione, grazie al web, travalica i confini regionali e raggiunge migliaia di calabresi e siciliani, anche di seconda e terza generazione, che attraverso le testate del gruppo Ses mantengono salde le loro radici. Abbiamo investito anche sul nostro centro stampa che oggi garantisce a 8 quotidiani nazionali la presenza in tempo reale nella nostra area di diffusione, Sicilia e Calabria. Siamo, nonostante tutto, innamorati del nostro lavoro".
Il sottosegretario Barachini: "L'informazione libera è fondamentale. Questo restyling è un atto di coraggio"
Subito dopo a prendere la parola è stato il sottosegretario di Stato al Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria, Alberto Barachini: "Il quotidiano è uno straordinario strumento - ha ribadito - Questo restyling è uno straordinario atto di coraggio, è il tentativo di capire come le abitudini dei lettori si stanno modificando. Mi trovo costantemente a difendere il valore del giornalismo serio. In molti mi chiedono perché come Governo sosteniamo ancora i giornali: lo facciamo perché una informazione libera è fondamentale. C'è un tema di innovazione e di un'attenzione dei cittadini che cala verso l'informazione, ma leggere una notizia su carta lascia una traccia molto più profonda. Questo atto di coraggio va sostenuto in tutti i modi, stiamo preparando altri interventi di sostegno: a cominciare dai 17 milioni per le edicole e i distributori, un intervento per avvicinare i cittadini ai quotidiani. Dobbiamo combattere sfide difficili come quella che riguarda l'Intelligenza artificiale, con reati nuovi legati all'informazione. Oggi non tutti giocano la stessa partita, è vero, ha ragione il presidente Morgante. Al vostro coraggio bisogna che corrisponda il coraggio del Governo. Lo faremo".
Il presidente della Regione, Schifani: "Come Governo regionale siamo al vostro fianco"
Un saluto anche da parte del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: "Come Governo regionale stiamo facendo la nostra parte per sostenere la comunicazione sana come quella del Gruppo Ses. Il mio grazie per i rischi che correte, per la vostra professionalità".
La sottosegretaria Matilde Siracusano: "I vostri giornali un punto di riferimento per la nostra terra"
"La Gazzetta del Sud e il 'Giornale di Sicilia' sono un faro di libertà, una fonte autorevole di informazione di qualità per i territori, un pezzo di storia della nostra società. Il restyling grafico e la nuova linea editoriale dei due quotidiani, presentati oggi a Roma, rappresentano una bella novità e la volontà di queste straordinarie realtà di affacciarsi al futuro con rinnovano entusiasmo". Ha detto Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia. "Da messinese, in modo particolare, posso testimoniare come la 'Gazzetta del Sud' rappresenti da oltre 70 anni un pilastro fondamentale per l'identità della città di Messina, testimone delle evoluzioni passate e in atto, una fonte inesauribile per la comunità locale e per le istituzioni. Un servizio indispensabile per la collettività e per i decisori politici e non solo. Il governo, grazie al costante lavoro del sottosegretario all'Editoria, Alberto Barachini, in questi anni è intervenuto in modo intelligente per tutelare le imprese editrici, i media, e in particolare la carta stampata. Abbiamo investito risorse, ma siamo consapevoli della necessità di importanti riforme. Il nostro impegno continuerà con grande determinazione per aiutare il settore e per valorizzare le sue innumerevoli eccellenze. Ringrazio Lino Morgante, presidente della Società Editrice Sud e della Fondazione Bonino Pulejo, Giuseppe Ilacqua, vicepresidente della Società Editrice Sud, e i direttori del 'Giornale di Sicilia', Marco Romano, e della 'Gazzetta del Sud', Antonino Rizzo Nervo, così come ringrazio i giornalisti, i grafici e tutti i lavoratori che quotidianamente ci regalano un prodotto professionale e di assoluta qualità", ha concluso.
Il direttore del Giornale di Sicilia, Romano: "Guardiamo al futuro con ottimismo"
"Questo è un anno importante, il 7 giugno compiremo 165 anni - ha detto il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano - Una storia che ci portiamo dietro, guardando al futuro con ottimismo e determinazione. E questo restyling lo dimostra; io sono uno pragmatico e penso che il restyling grafico non ci fara guadagnare lettori, ma certamente è un segno di vita. E andremo avanti con decisione".
Il direttore della Gazzetta del Sud, Rizzo Nervo: "Bisogna trovare una soluzione contro la pirateria"
"Sono alla Gazzetta da 3 mesi e ho trovato una grande squadra di professionisti - ha ribadito il direttore della Gazzetta del Sud, Nino Rizzo Nervo - E' vero che questa grafica non ci porterà una copia in più, ma certamente miglioriamo la qualità delle notizie e l'approfondimento. E' una grafica che invita a riflettere, perché ci consente contenuti che vanno a fondo. Il progetto grafico incide sui contenuti. La Gazzetta è una realtà atipica, che unisce la provincia di Messina e una regione come la Calabria. Quella striscia di mare che è tanto discusso per ora è un filo rosso che unisce queste due realtà e quindi è ancora più interessante lavorare per queste terre e per questo progetto. Al Governo dico una cosa: c'è un problema vero, ed è quello della pirateria. E' stato fatto per il cinema, per la musica: ecco non capisco perché non si possa fare per i quotidiani".
ILSOLE24ORE
All'estero il 2,2% dei pensionati italiani, ma ora le «migrazioni» frenano: ecco perché.
Gli italiani con una pensione che vivono in altri Paesi rappresentano oltre il 2,2% del totale dei beneficiari di prestazione pensionistiche. Ma il fenomeno delle "migrazioni", in voga negli anni scorsi soprattutto per i vantaggi fiscali garantiti da alcuni Paesi come Portogallo, Albania o Malta, si sta ora attenuando a causa dell'aumento del costo della vita anche nelle altre nazioni e delle spese sanitarie da affrontare per un'assicurazione privata. Le Acli: serve una riflessione sul futuro. Tra le proposte formulate c'è quella di investire sulle aree interne per fermare la fuga di pensionati.
È rappresentato da oltre il 2,2% del totale dei pensionati italiani, nel 52,3% dei casi ha una fisionomia femminile, e in prevalenza è costituito da coppie in età relativamente giovane. Si tratta del "popolo" degli italiani in pensione che hanno deciso di trasferirsi all'estero, principalmente per i vantaggi fiscali ma anche per un costo della vita più basso rispetto a quello del nostro Paese.
Un fen0meno che è stato molto di moda negli anni scorsi ma che è ora in una fase decrescente, come evidenzia una ricerca dell'Acli, in collaborazione Università di Camerino e sulla base anche di dati Inps, che è stata presentata alla Camera, alla presenza, tra gli altri, di Toni Ricciardi (M5s) e Virginio Merola (Pd).