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Elezioni Libero consorzio comunale: sorteggiati i componenti del seggio elettoraleSei liste: Forza Azzurri, Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, Uniti per Agrigento, Lega Salvini e Insieme per la Provincia di Agrigento
Sorteggiati, questa mattina, i componenti del seggio elettorale per le elezioni del prossimo 27 aprile al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.A darne notizia, la presidente dell'Ufficio elettorale dott.ssa Roberta Marotta che insieme ai componenti Michele Giuffrida, Pietro Librici e Antonio Insalaco hanno concluso le operazioni sorteggio.Presidente del seggio sarà Kabiria Rossana Loggia mentre gli scrutatori saranno Ivan Scaglione, Isa Scrudato, Maria Tuzzolino e Alessandro Sciacchitano. Gli scrutatori supplenti sono Aurora Liberto, Lorenzo Maglienti, Carmen Virone e Ignazio Di Gerlando.Per quanto riguarda le sei liste, il sorteggio vede il seguente ordine: Forza Azzurri, Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, Uniti per Agrigento, Lega Salvini e Insieme per la Provincia di Agrigento.
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Pignoramento dello stipendio dei dipendenti pubblici in difficoltà economiche: ecco di cosa si tratta
Lo prevede un articolo della Legge di Bilancio 2025, che dal 2026 mette in atto il pignoramento dello stipendio dei dipendenti pubblici in difficoltà economiche e che, di conseguenza, hanno debiti con il fisco. Vediamo in quali casi e quali sono le soglie di rischio.All'interno dell'ultima Legge di Bilancio ci sono diverse misure destinate al pubblico impiego. In particolare arrivano infatti una serie di misure anti-evasione che potrebbero coinvolgere i dipendenti pubblici con debiti fiscali. Tra le novità una parte dello stipendio potrà essere "pignorata" qualora l'ammontare del debito con l'Agenzia delle Entrate superi determinati importi.Indice dei contenutiLo stipendio dei dipendenti pubblici in difficoltà economiche potrà subire il pignoramento
Si stima che questa disposizione riguarderà solo una determinata platea di lavoratori che superano determinate soglie di reddito mensile. Ma cerchiamo di comprendere meglio la situazione e quale sarà l'impatto per i dipendenti della Pa.Platea e limiti di applicazione della misuraSecondo i dati riportati nella relazione tecnica alla Manovra, circa 250.000 dipendenti pubblici presentano debiti con il Fisco superiori ai 5.000 euro. Tuttavia, solo una parte di essi rispetta i requisiti per l'applicazione del pignoramento diretto in busta paga. In particolare, sono coinvolti i lavoratori che, mensilmente, percepiscono redditi netti superiori a 2.500 euro.Nello specifico:30.000 dipendenti superano questa soglia di reddito ogni mese, con una media di circa 3.500 euro netti al mese. Per questi, il pignoramento applicabile è pari a un settimo dello stipendio, come previsto dall'articolo 72-ter del DPR n. 602 del 1973.150.000 dipendenti raggiungono la soglia dei 2.500 euro esclusivamente in occasione della tredicesima mensilità, percependo in media 1.500 euro netti mensili. In questi casi, il pignoramento sarà solamente pari a un decimo della tredicesima e circoscritto solo a questa emissione.
L'effetto di questa misura è stato quantificato sulla base del presupposto che circa il 20% dei lavoratori non provvederà autonomamente a saldare i debiti, nemmeno attraverso rateizzazioni o altre forme di riscossione coattiva. Di conseguenza, il gettito atteso dal prelievo forzoso nei primi 12 mesi è stimato in 3 milioni di euro. A partire dal secondo anno, la cifra aumenterà a circa 4,5 milioni di euro, grazie al pignoramento delle tredicesime per i lavoratori che percepiscono oltre 2.500 euro solo in quella mensilità.Quando entrerà in vigore?Riepilogando, la misura scatterà a partire dal 1° gennaio 2026, applicandosi pertanto solo sui salari mensili superiori a 2.500 euro e a fronte di debiti fiscali non saldati per almeno 5.000 euro, sommando eventuali più avvisi di pagamento. Nelle intenzioni il governo punta a ridurre l'evasione fiscale all'interno del settore pubblico, avviando un controllo diretto sui redditi dei lavoratori. Ma ovviamente questa decisione potrebbe creare dei malumori.
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Il futuro delle Province: incontro con i candidati alla presidenza di Libero Consorzio Si svolgerà il 14 aprile alle 17 al Circolo Empedocleo (via Atenea, Agrigento) un confronto pubblico, forse l'unico, prima del ritorno della politica nella Provincia di Agrigento. Il convegno è organizzato dagli stessi relatori che hanno ritenuto opportuno offrire questa opportunità di confronto a tutti coloro che vorranno intervenire. Il titolo dell'incontro è allettante: "Il futuro delle Province: tra centralità istituzionale ed inutilità".A 12 anni dal tentativo di abolizione delle Province, naufragato grazie ad un referendum popolare, ritornano gli organi politici nella speranza che vengano finalmente fugate le critiche dell'epoca che sostenevano l'inutilità degli Enti intermedi. Ancora una volta l'esperienza ha dimostrato come questi Enti siano indispensabili per rafforzare le autonomie locali e per rappresentare le esigenze dei più svariati territori a livello regionale e nazionale.L'incontro sarà coordinato da Salvatore Picone, giornalista collaboratore di Repubblica. Si attende un saluto del Prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo, al quale seguiranno gli interventi dei relatori. Achille Contino affronterà l'aspetto storico-normativo che ha caratterizzato l'evoluzione di questi Enti fino alle vicende recenti. Il prof. Francesco Pira affronterà l'aspetto sociologico della questione su Enti un tempo capro espiatorio della Pubblica Amministrazione ed oggi da rilanciare.Seguiranno due testimonianze significative di esperienti Amministratori pubblici: l'onorevole Giancarlo Granata, più volte assessore provinciale ed ex deputato regionale, e l'onorevole Calogero Pumilia, storico deputato nazionale e già sottosegretario di Stato. Parteciperanno all'incontro anche i candidati alla Presidenza della Provincia Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino e diversi Sindaci, oltre ad autorità locali, rappresentanti di associazioni e dipendenti dell'Ente. Al termine degli interventi si aprirà il dibattito al quale tutti potranno partecipare.