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La Sicilia piange Papa Francesco, Schifani dispone lutto e bandiere a mezz'asta

Bandiere a mezz'asta per la morte di Papa Francesco
"Con profonda commozione e sincero cordoglio, la Regione Siciliana si unisce al dolore della Chiesa cattolica per la scomparsa del Papa. La notizia della sua morte ci colpisce nel cuore. Francesco è stato una guida spirituale illuminata, un faro di speranza, giustizia e umanità in un tempo segnato da divisioni, sofferenze, guerre e disuguaglianze. Con il suo magistero, ha saputo parlare a tutti, credenti e non, con parole semplici e gesti forti, capaci di risvegliare le coscienze e indicare la via del bene comune. Alla Sicilia, terra che ha amato e visitato, lascia un'eredità preziosa: l'invito a guardare ai più fragili, ad accogliere con misericordia, a costruire una società più giusta e solidale. Che il Signore lo accolga nella pace eterna e che il suo esempio continui a ispirare le nostre comunità" dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, che in segno di lutto, ha disposto l'esposizione a mezz'asta delle bandiere a Palazzo d'Orleans.



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Dal cartaceo al digitale, dall'Ars l'ipotesi di dematerializzare concessioni edilizie e piani regolatori

La strada verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione siciliana è ancora in salita, ma un piccolo passo in avanti potrebbe essere compiuto già nei prossimi mesi. Il ddl Ente locali, nell'ambito dello stralcio del ddl 738, terminato l'iter tra le Commissioni, è pronto al verdetto dell'aula e, in tal senso, la sua approvazione potrebbe rappresentare una svolta.
Il consigliere supplente, la rappresentanza di genere al 40% nelle giunte comunali, il terzo mandato o il tagliando antifrode anche per le elezioni comunali sono alcuni dei punti principali della norma (CLICCA QUI). Il testo risponde anche ad altre esigenze, a cui ormai da anni gli Enti locali sono costretti a far fronte. E' il caso dell'articolo 10, riguardanti le norme per la digitalizzazione degli archivi documentali degli uffici tecnici comunali della Regione. 
regione siciliana palazzo d'orleans
Palazzo d'Orléans
Un passaggio quello dal cartaceo al digitale necessario non solo per semplificare e velocizzare il lavoro, ma anche per conservare e tutelare la memoria storica, in questo caso specifico urbanistica, della Sicilia, ma che conosce numerosi e insormontabili ostacoli. Gli ultimi dati Istat parlano chiaro. Oltre l'85% dei Comuni dell'Isola preferisce ancora adoperarsi di documenti cartacei piuttosto che in versione digitale e poco meno del 53% degli Enti offre un completo online per almeno un servizio pubblico. Ad aggravare questa condizione è la percentuale molto scarsa, appena il 4%, dei dipendenti possedenti competenze Ict, competenze specifiche relative alle tecnologie dell'informazione e comunicative.
La nuova norma andrebbe a toccare un tassello specifico e molto delicato, come quello delle concessioni edilizie e dei piani regolatori. La norma, presentata dal deputato della DC e presidente della Commissione Affari Istituzionali Ignazio Abbate, che è anche relatore in aula dell'intero testo di legge, si pone così l'obiettivo di attuare delle disposizioni già esistenti e dettate dall'articolo 14 del decreto legislativo n.82 del 7 maggio 2005 "Codice dell'amministrazione digitale". Ciò permetterebbe ai Comuni di poter avviare le procedure per la digitalizzazione e dematerializzazione degli archivi documentali degli uffici tecnici urbanistici. 
"E' un'iniziativa - ha spiegato Abbate - che nasce dalla mia esperienza da sindaco. Non si è mai pensato di trasformare in digitale tutto il patrimonio dei Comuni che riguarda le concessioni edilizie e i piani regolatori. Molte sono già illeggibili, ma le prime concessioni rilasciate rischiano anche di deteriorarsi o persino di essere distrutte, perdendo così un pezzo della storia dell'urbanizzazione in Sicilia. È necessario intervenire subito prima che questo patrimonio scompaia completamente".
Un processo di trasformazione, però, che richiede del tempo. Come specificato anche all'interno dell'articolo, si procederebbe dunque a step. Una prima fase sarà dedicata alla digitalizzazione e dunque alla conversione e la scansione dei documenti. A queste seguirebbe l'avvalimento di applicazioni web integrate con l'identificazione Spid e con i servizi di Pagopa per il pagamento online delle copie digitali dei documenti. Terza fase riguarda invece la gestione documentale, con l'archiviazione dei documenti in un sistema di gestione elettronica documentale, finalizzata alla cane, all'organizzazione, al recupero e alla condivisione. La conservazione sostitutiva rappresenterebbe il passo successivo, con l'attestazione del valore legale dei documenti elettronici sostitutivi degli originali cartacei. Infine, il workflow digitale, cioè l'approvazione, la verifica e la distribuzione dei documenti all'interno degli Enti locali.
Per aiutare i Comuni nella fase della digitalizzazione, la Regione metterà a disposizione le risorse nella prossima variazione di bilancio.




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Province, si entra nella settimana del voto: tutti i duelli nei Liberi Consorzi

Mancano pochi giorni al voto sulle ex Province. Domenica 27 aprile si apriranno le urne per determinare i nuovi organi di Città Metropolitane e Liberi Consorzi. La prima volta in cui si applicherà la tanto vituperata legge Delrio. Un quadro normativo che gli amministratori siciliani hanno provato a cambiare a più riprese, senza mai riuscirci. L'ultima tentativo è andato in scena addirittura a Roma, con un emendamento tecnico presentato all'allora redigendo "decreto emergenze" dichiarato poi inammissibile. L'idea era quella di ridare la parola ai cittadini, così come avvenne l'ultima volta che si votò per eleggere gli organi provinciali in Sicilia. Era il 2008 e al Governo dell'Isola c'era Raffaele Lombardo. Da allora sono passati diciassette anni. Ed oggi il quadro con il quale si voterà sarà quello offerto dalla legge Delrio, ovvero elezioni di secondo livello.
Il quadro normativo: come si voterà
In pratica, a votare non saranno i cittadini, bensì sindaci e consiglieri comunali dei 391 comuni dell'Isola. In pratica, gli amministratori locali fungeranno da grandi elettori, ognuno sulla propria provincia di competenza. Inoltre, non varrà il principio "uno vale uno", bensì ogni votante avrà un peso diverso determinato dal "voto ponderato". Tradotto, la preferenza di ogni sindaco o consigliere comunale sarà determinata attraverso un coefficiente che poggia sulla fascia di popolazione rappresentata. Per far un esempio pratico, la scelta del sindaco di Palermo Roberto Lagalla varrà 1097 voti. Mentre quella del primo cittadino di Bagheria, Filippo Tripoli, circa 150. Un sistema che rende centrali i Consigli Comunali delle grandi città, sfavorendo i piccoli borghi.
Tanto che, all'interno di diversi partiti, è passata una linea che ha puntato ad escludere dalle liste proprio gli amministratori dei capoluoghi, in modo da garantire la massima rappresentanza al resto della provincia di riferimento. Nei tre grandi centri urbani (Palermo, Catania e Messina) si eleggerà soltanto il Consiglio Metropolitano, mentre nei sei Liberi Consorzi si voterà anche per selezionare il presidente. Il sistema elettorale con cui si voterà è quello proporzionale con doppio d'Hondt. Niente premio di maggioranza quindi, con una distribuzione dei seggi che dipenderà interamente dai voti raggiunti dalla singola lista.
I duelli provincia per provincia
Dura lex sed lex. Una normativa che ha finito per incrinare rapporti già tesi all'interno delle principali coalizioni. Fatto che si è reso manifestato soprattutto nelle scelte che hanno riguardato i Liberi Consorzi, dove si vota per eleggere sia i consigli provinciali che i relativi presidenti. A pagarne le spese è stato soprattutto il centrodestra, il quale andrà diviso in quattro province (Ragusa, Siracusa, Agrigento e Caltanissetta). "E' un voto che non rappresenta una prova per la coalizione", ha dichiarato lunedì scorso il segretario regionale della Lega Nino Germanà. Eppure, le trattative che hanno portato a questa tornata elettorale qualche scoria la potrebbero lasciare.
A Ragusa ad esempio il centrodestra presenta due candidati. La prima è Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso. Profilo voluto da buona parte del centrodestra, in particolare dal capogruppo di FdI Giorgio Assenza. L'altro è quello di Gianfranco Fidone, sindaco di Acate sostenuto dalla Democrazia Cristiana, in particolare dal deputato regionale Ignazio Abbate. A fare da outsider sarà Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo appoggiato dal centrosinistra.
Quadro ancora più complesso in quel di Siracusa. I deputati Giuseppe Carta (MpA) e Carlo Auteri (ex FdI, oggi al Gruppo Misto) hanno deciso di candidare Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla e Capo di Gabinetto del sindaco aretuseo Francesco Italia. Un nome ritenuto troppo vicino ad Azione dal resto del centrodestra. Tanto che Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi Moderati hanno deciso di presentare liste scollegate senza un proprio candidato. Ciò dopo il ritiro dalla contesa del sindaco di Francofonte Daniele Lentini. La coalizione progressista composta da PD-M5S-AVS e Controcorrente ha scelto di portare avanti il nome di Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini.
La situazione sembra più semplice ad Agrigento, ma solo all'apparenza. I candidati sono soltanto due. Si tratta di Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro, e di Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona. Ma anche qui, il centrodestra andrà diviso. Sul primo profilo si riverseranno le preferenze di FdI, DC, Noi Moderati e Lega. Mentre Forza Italia ed MpA appoggeranno l'altro candidato, sostenuto anche da PD e M5S.
La coalizione della maggioranza regionale si divide anche a Caltanissetta. Due i candidati di centrodestra. Si tratta del sindaco del capoluogo nisseno Walter Tesauro, sostenuto da Forza Italia, e di Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, appoggiato da Fratelli d'Italia, Lega, DC e Noi Moderati. In casa giallorossa invece, il centrosinistra appoggerà il primo cittadino di Gela Terenziano Di Stefano, vicino al coordinatore regionale pentastellato Nuccio Di Paola.
Clima più calmo a Trapani ed Enna. Avanzando nella Sicilia Sud-Occidentale, a Trapani ci sarà una sorta di heads up fra Giovanni Lentini, sindaco di Castelvetrano sostenuto dal centrodestra, e Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo sostenuto da liste civiche e dal centrosinistra. Duello a Enna. Sul capoluogo più alto della Sicilia, il centrodestra seguirà il profilo del sindaco di Nissoria Rosario Colianni. In casa giallorossa invece, il centrosinistra ha deciso di sostenere il volto del sindaco di Calascibetta, ovvero Antonio Capizzi.



TELEACRAS

Elezioni provinciali: si è riunita la coalizione a sostegno di Stefano Castellino

Si è svolto stamani all'Hotel della Valle di Agrigento, un partecipato incontro della coalizione che sostiene il candidato presidente alla Provincia di Agrigento, Stefano Castellino. Un momento politico e conviviale, utile anche per il tradizionale scambio di auguri pasquali.
Presenti i vertici dirigenziali di Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, UDC, Nm e Lega.
In sala tantissima gente e numerosi consiglieri comunali, sindaci e rappresentanti istituzionali del territorio.
Hanno preso parte all'evento anche il deputato nazionale Calogero Pisano e i deputati regionali Carmelo Pace e Giusi Savarino, a conferma del forte sostegno politico e istituzionale che si sta raccogliendo attorno alla candidatura di Castellino.
L'appuntamento ha testimoniato il clima di compattezza e determinazione che anima la coalizione, unita nella convinzione che Castellino sia il profilo giusto per guidare il rilancio della Provincia.



SICILIAONPRESS

Voto ex provincia: Castellino verso il sorpasso su Pendolino

Partenza favorevole per Pendolino
Sulla carta doveva avere gioco facile Peppe Pendolino, sindaco di Aragona, a diventare presidente del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento. Ma, sul concreto percorso dell'elezione di secondo livello, non si sta verificando quanto in astratto previsto.
Esperienze culinarie siciliane
In campo, per lui, sono state apparecchiate tre liste civiche che si rifanno ai partiti di Grande Sicilia (Roberto Di Mauro), Forza Italia (Margherita La Rocca Ruvolo e Riccardo Gallo) e PD/M5S (Michele Catanzaro (con la benedizione della deputata nazionale Maria Iacono/Angelo Cambiano, con la benedizione della deputata nazionale Ida Carmina).
I partiti del grande inciucio. Che ha un pò (ma comunque non tanto) meravigliato e, per la verità, non è granché piaciuto: soprattutto a tanti appartenenti e simpatizzanti degli stessi partiti inciucianti.
Strada in salita
Forse anche per questo la strada è adesso in salita e, complice il voto disgiunto (addirittura con due schede distinte: una per votare il presidente, e l'altra per votare il consigliere della lista preferita), Peppe Pendolino non potrebbe avere la meglio su Stefano Castellino. La cui coalizione sembra granitica e impenetrabile.
FdI (partito cui appartiene lo stesso Castellino, in provincia rappresentato dall'assessore regionale Giusi Savarino e dal deputato nazionale Lillo Pisano), DC (partito di Totò Cuffaro e Carmelo Pace), Lega (partito dell'ex eurodeputato Annalisa Tardino, capeggiato ad Agrigento dal commissario provinciale Anastasio Carrà), UDC di Decio Terrana e Noi Moderati (col responsabile provinciale Totò Carlisi) marciano uniti e imperterriti e sembrano conquistare sempre più consensi sia nei campi (per così dire) neutri sia in quelli avversari.
Parrebbe infatti -in base alle voci che si rincorrono- ci sia più di una défaillance nella colazione dell'inciucio: nel senso che -anche fra i consiglieri comunali di Grande Sicilia e di Forza Italia- ci potrebbe essere una certa quantità di voto disgiunto in favore di Stefano Castellino. E qualche addetto ai lavori indica agevolmente le aree più plausibili della défaillance che - addirittura, nelle aree più reattive- non riguarderebbe solo il voto per il candidato presidente, bensì anche quello per il consiglio del Libero Consorzio.
Il busillis della sinistra dura e pura
Non solo. Una parte della sinistra non è stata favorevole all'inciucio. Per esempio: quelli del PD più duro e puro e quelli del M5S della prima ora; oltre alle frange di Rifondazione Comunista, Verdi e Sinistra.
Verdi e Sinistra, ufficialmente, hanno dichiarato di non essere schierati con nessuna delle due coalizioni in lizza. Ma si era sparsa la voce, nei corridoi della politica, che alla fine votassero per Bellavia (presente nella lista civica PD/M5S, come consigliere del Libero Consorzio) e per Pendolino (quale presidente).
Adesso si dice pure che, per Verdi e Sinistra, se fosse plausibile il voto di preferenza per il consigliere, non lo sarebbe affatto quello per il presidente. E, del resto, ciò verrà constatato agevolmente lunedì prossimo, in sede di spoglio: dato che i consiglieri comunali di AVS hanno un nome e un cognome e un valore specifico monitorabile nel voto ponderato. Una constatazione che varrà a fare o a non fare la differenza tra gli inciucianti, da un lato, e i duri e puri che fanno quello che dicono, dall'altro lato.
I consiglieri di Palma Montechiaro
Ma quel che più agevola Stefano Castellino è il tesoretto di voti del suo Comune: su 16 consiglieri comunali (il cui voto individuale vale oltre 100 punti in più di quello dei 12 consiglieri di Aragona), ben 10 sono ufficialmente con lui.
Ma c'è chi nutre il sospetto che gli altri 6 consiglieri possano esercitare il voto disgiunto. Si tratterebbe di 3 consiglieri vicini a Grande Sicilia, 2 vicini a Forza Italia (tra cui il presidente del consiglio comunale Domenico Scicolone, nella foto insieme a Stefano Castellino) ed 1 del PD.
Seguiranno, invece,  molto probabilmente, gli ordini di scuderia, questi consiglieri comunali della città del Gattopardo. Ma il legame tra il sindaco e il presidente del consiglio comunale è stato sempre stretto, troppo intenso. E dura da tanto, tanto tempo.
Il voto di secondo livello
Il voto è previsto nella sola giornata di domenica prossima, 27 aprile 2025, dalle ore 8:00 alle ore 22:00, nell'unico seggio elettorale, insediato nella stessa sede del Libero Consorzio.
Presidente del seggio sarà Kabiria Rossana Loggia, mentre gli scrutatori saranno Ivan Scaglione, Isa Scrudato, Maria Tuzzolino e Alessandro Sciacchitano. Gli scrutatori supplenti sono: Aurora Liberto, Lorenzo Maglienti, Carmen Virone e Ignazio Di Gerlando.
Tutti i componenti del seggio sono stati a suo tempo sorteggiati dall'ufficio elettorale, presieduto da Roberta Marotta (segretario generale dei Comuni di Racalmuto e Santa Elisabetta) e composto da Michele Giuffrida (segretario generale dei comuni di San Biagio Platani, Comitini e Sant'Angelo Muxaro), Pietro Librici (segretario comunale di Camastra) e Antonio Insalaco (funzionario del comune di Agrigento) con mansioni di segretario dell'ufficio.



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A Realmonte si vota il 25 e 26 maggio per eleggere il sindaco

Si prospetta una partita a tre per eleggere il nuovo sindaco di Realmonte, nelle elezioni amministrative di domenica e lunedì 25 e 26 maggio, quando si eleggerà anche il nuovo consiglio comunale, composto da 12 membri.
A Realmonte, c'è attualmente un commissario straordinario, Carmelo Burgio, dopo che il sindaco uscente, Sabrina Lattuca, è stata sfiduciata dal Consiglio Comunale ed adesso intende riproporsi.
La sfiducia era stata approvata il 14 marzo scorso, con una mozione caldeggiata dal capogruppo dell'allora opposizione consiliare, Alessandro Mallia, e votata da 8 consiglieri comunali su 12, compresi quelli del PD (Emanuele Fiorica, Fabio incardona e Alessandra Monachino) che oggi appoggiano la candidatura a sindaco di Leonardo Aucello.
Ma anche l'allora capogruppo dell'opposizione intende candidarsi a sindaco, con l'appoggio di alcuni esponenti civici e con quello del centro-destra e che il 14 marzo ha votato favorevolmente la sfiducia.
Alessandro Mallia
Dunque, Alessandro Mallia, militante dell'UDC di Decio Terrana, si candiderà alla carica di primo cittadino.
Ne ha infatti dato notizia il giorno prima di Pasqua, affermando di avere un "progetto chiaro" e una "squadra competente, composta da giovani professionisti e persone esperte, unite dalla volontà di dare un nuovo slancio alla comunità locale".
Mallia ha auspicato la rinascita della comunità, "rimettendo i giovani al centro, curando lavoro e formazione, verso una politica libera da opacità e interessi personali". Una rinascita che tenga conto dei "nostri anziani"; che faccia tesoro "del nostro patrimonio materiale e immateriale"; che incrementi il "turismo con strategie concrete".
"Dopo anni di stallo e opportunità mancate, Realmonte merita una svolta seria. Con visione, onestà e impegno possiamo costruire un paese più vivibile, partecipato, attivo"- dice il neo candidato a sindaco.
Sabrina Lattuca
Nello stesso giorno in cui Alessandro Mallia annuncia la sua candidatura, anche l'ex sindaca Sabrina Lattuca, della DC di Cuffaro, si ripropone alla carica, dopo la sfiducia ricevuta dal consiglio uscente.
Ecco le sue parole: "Il Futuro è nelle mani dei Cittadini Onesti! Uniti per Realmonte!".
"Questo il mio motto, dopo anni di lavoro per costruire il futuro, solo per l'anticipazione di una poltrona, Realmonte è stata danneggiata, i ragazzi sono stati danneggiati, il futuro è stato rallentato, ma con la profonda convinzione che il processo di cambiamento è già iniziato, con lo spirito di servizio che mi ha guidata, anche durante la pandemia:  annuncio la mia candidatura unitamente alle persone libere e, soprattutto , non manovrabili".
Leonardo Aucello
E pure Leonardo Aucello, militante del PD di Michele Catanzaro, ufficializza la sua candidatura la vigilia di Pasqua, anch'egli con una lista civica.
E la ufficializza con queste parole: "Realmonte è la mia casa e voglio vederla splendere!"
"A 39 anni, ho fatto una scelta di cuore, di responsabilità: candidarmi a Sindaco di Realmonte. Qui sono nato, qui ho scelto di vivere, di fare crescere la mia famiglia, di costruire il mio futuro. Realmonte non è solo il mio paese: è la mia radice più profonda, il luogo dove ogni strada ha un ricordo, ogni volto una storia condivisa"- dice ancora.
"Con me c'è una squadra di donne e di uomini competenti, onesti, uniti da un unico obiettivo: servire la comunità con passione e trasparenza" -aggiunge.
"Vogliamo una Realmonte più dinamica, più sicura, più giusta. Una città che investe nei giovani, che li ascolta, li coinvolge e dà loro un motivo per restare e credere nel domani" -continua.
"Realmonte ha un patrimonio straordinario di bellezze naturali, di cultura, di tradizioni.  Non vuote promesse, inutili proclami, solo ascolto, impegno e serietà"- dice ancora.
La presentazione liste
La presentazione  delle liste dei candidati al consiglio comunale, collegate alle rispettive candidature a sindaco, dovrà avvenire presso la segreteria del Comune a partire da venerdì 25 aprile sino alle ore 12:00 di mercoledì 30 aprile.
Ad ogni candidatura a sindaco potrà essere collegata una lista di candidati al consiglio comunale con almeno 9 candidati e non più di 12 candidati, donne e uomini, in composizione tale che nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura superiore a due terzi dei componenti di ciascuna lista.



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Strade provinciali zona ovest, aggiudicata gara d'appalto per lavori di manutenzione

Anche le strade provinciali della zona ovest saranno presto interessati da lavori di manutenzione straordinaria. E' stata infatti pubblicata la proposta di aggiudicazione della gara per l'affidamento dell'accordo quadro biennale con un solo operatore economico per la manutenzione straordinaria delle strade provinciali di quel comparto.
La migliore offerta è quella dell'impresa San Francesco Srl (avv) - Mauro Costruzioni Generali srl (aus), con sede a Favara, che ha offerto il ribasso del 31, 9657% per un importo contrattuale complessivo di 1.318.000,00 euro più Iva (compresi 39.540,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso). Anche questi lavori sono interamente finanziati da fondi regionali previsti dalla Legge 145/2018 (art. 1, c.883) e destinati a Liberi Consorzi e Città metropolitane della Sicilia per interventi sulle strade di loro competenza. La migliore offerta è quella dell'impresa San Francesco Srl (avv) - Mauro Costruzioni Generali srl (aus), con sede a Favara, che ha offerto il ribasso del 31, 9657% per un importo contrattuale complessivo di 1.318.000,00 euro più Iva (compresi 39.540,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso). Anche questi lavori sono interamente finanziati da fondi regionali previsti dalla Legge 145/2018 (art. 1, c.883) e destinati a Liberi Consorzi e Città metropolitane della Sicilia per interventi sulle strade di loro competenza.
Queste le strade principali della zona ovest: SP 04 - Strada Valle dei Templi (Panoramica), SP 27 - Realmonte - Capo Rossello, SP 29 A - Montallegro- Cattolica Eraclea, SP 30 - Cattolica Eraclea - SS 115 - Rovine di Eraclea Minoa, SP 32 - Ribera (SS 115) - Cianciana (SS 118), SP 33 - Ribera - Secca Grande (SS 115), SP 35-A - Portella di Sciacca - Lucca Sicula, SP 35-B - Lucca Sicula - bivio SS. 386, SP 36 - Bivio SS 115 - S. Anna - Bivio Caltabellotta, SP 37 - Sciacca - Caltabellotta - San Carlo, SP 39 - dalla SS 624 (ex SS 188) alla SP 79 (ex SS 115 dir. Ponte Carboj), SP 40 - Menfi (bivio SP 79 ex SS 115) - Porto Palo, SP 41 - Menfi - bivio Misilbesi, SP 42 - Menfi-Partanna, SP 43 - Montevago - alla Menfi Partanna, SP 44-A - Sambuca - bivio Spadolilli - SS 624 (staz. Gulfa) - Santa Margherita di Belice, SP 44-B - Santa Margherita di Belice - Salaparuta, SP 45 - n. 9 di Veneria alla SP 44 B Santa Margherita di Belice - Salaparuta, SP 47 - S.Anna - Villafranca Sicula, SP 48 - SS 115 alla SP Menfi Partanna, SP 49 - dalla SP 79 (ex SS 115) alla stazione Maragani, SP 50 - dalla SP 79 (ex SS 115 ponte Carboj) alla SP 40 Porto Palo, SP 54 - Sciacca - Monte Kronio, SP 57 - Ribera (bivio SP 61) - Borgo Bonsignore, SP 61 - Montallegro - Ribera, SP 68 - Realmonte - Punta Grande - Capo Rossello, SP 69 - Sambuca - Adragna, SP 70 - Sambuca - Stazione Gulfa, SP 76 - Sciacca - Salinella ( SS115 bivio S.Anna), SP 79-A - Sciacca - Menfi, SP 79-B - Menfi - conf. prov. Trapani, SP 83 - dalla SP 44-A S.M.Belice- Salaparuta alla SS 624 (confine prov. di Palermo), SP 86 - Ribera - Magone SS115, SP 87 - Montallegro - Bovo Marina, SP 88 - dalla SP 36 (km 5.000) alla SP 47 S. Anna Villafranca.






















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