GIORNALE DI SICILIA
Elezioni nei Liberi Consorzi, alle urne dopo dieci anni.
Solo sindaci e consiglieri sono chiamati a rinnovare le amministrazioni di sei enti e delle tre Città metropolitane, le operazioni elettorali si svolgeranno dalle 8 alle 22E venne il giorno. Dopo dieci anni di attese, commissariamenti, rinvii e sentenze della Corte costituzionale, l'Isola, o meglio, sindaci e consiglieri comunali della Sicilia rinnoveranno le amministrazioni delle province attraverso elezioni di secondo livello, scegliendo i presidenti e i consiglieri dei Liberi consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani e i componenti delle assemblee delle Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina, dove il primo cittadino del capoluogo è, di diritto, anche il numero uno dell'ente di aria vasta.
Tradotto in numeri, secondo le linee guida della legge Delrio e in base al voto ponderato, che avrà un peso diverso in funzione del tessuto demografico di ogni comune, a seggi chiusi i territori avranno 68 consiglieri di provincia e 50 componenti dei consigli metropolitani, nonché sei presidenti, questi ultimi designati tra una rosa di 14 candidati partendo da un quadro che vede il centrodestra spaccato in alcuni distretti.
Come ad Agrigento, dove a contendersi la carica sono i sindaci di Aragona, Giuseppe Pendolino, e di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, il primo sostenuto da Forza Italia, Mpa, Partito Democratico e M5S, mentre il secondo conta sull'appoggio di Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati e DC. Più linearità, invece, a Trapani, dove si sfidano Giovanni Lentini, sindaco di Castelvetrano, espressione del centrodestra, e Salvatore Quinci, fascia tricolore di Mazara del Vallo, sostenuto da liste civiche e dal centrosinistra.
GIORNALE DI SICILIA
Quanti sono gli elettori per eleggere i sei presidenti e i 68 consiglieri dei Liberi consorzi.
Per la prima volta, dunque, circa 4 mila amministratori e consiglieri comunali sono chiamati al seggio per eleggere sei presidenti e 68 consiglieri dei Liberi consorzi di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa, e i 50 componenti delle tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina (il ruolo di presidente spetta di diritto ai tre sindaci). Il sistema elettorale verte sul voto ponderato, pesa di più il voto di un elettore di un grande Comune perché proporzionale alla popolazione del territorio in cui è stato eletto.
A Palermo gli elettori degli 82 Comuni della provincia esprimeranno 18 componenti del consiglio metropolitano, stesso numero per il Consiglio metropolitano di Catania, dove i Comuni sono 58. A Messina 14 i componenti da eleggere, qui al voto sindaci e consiglieri di 108 comuni. Nei sei Liberi consorzi si vota per 12 consiglieri ad Agrigento, 12 a Ragusa, 12 a Siracusa, 12 a Trapani, 10 a
Caltanissetta e 10 a Enna.
LIVESICILIA
Città metropolitane e Liberi consorzi al voto dopo 10 anni, tutti i numeri.
Cosa c'è da sapere sulle elezioni di secondo livello
PALERMO - Sei presidenti e 68 consiglieri di Liberi consorzi, cinquanta i componenti dei consigli metropolitani. Sono i numeri delle elezioni degli enti di area vasta che si terranno domenica 27 aprile in Sicilia.
La riforma Crocetta
Si tratta della prima applicazione della riforma voluta nel 2015 dall'allora presidente della Regione Rosario Crocetta. Quell'anno andarono in soffitta le Province regionali e si istituirono tre Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei Liberi consorzi comunali: Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa.
Città metropolitane e Liberi consorzi
Dopo una lunga scia di commissariamenti, gli enti vanno al voto con una elezione di secondo livello: coinvolti, infatti, soltanto i consiglieri comunali e i sindaci delle varie province. Nelle tre Città metropolitane si voterà soltanto per l'elezione del Consiglio metropolitano (la carica di presidente è affidata infatti al sindaco del capoluogo). I Liberi consorzi, invece, andranno al voto anche per il presidente utilizzando due schede diverse.
Che cos'è il voto ponderato
Le votazioni si svolgeranno attraverso il sistema del "voto ponderato". I consiglieri comunali e i sindaci che si recheranno al seggio riceveranno una scheda di colore diverso in base all'ampiezza demografica del proprio comune. Sulla base di questo dati, il loro voto avrà un peso diverso che sarà calcolato grazie al cosiddetto 'indice di ponderazione'. Ciascun voto espresso dall'elettore verrà quindi "ponderato" prima di procedere alla proclamazione.
Nove fasce di Comuni
Nove le fasce in base alle quali sono stati suddivisi i comuni, con altrettanti colori per le schede di voto: A, Comuni fino a tremila abitanti (scheda azzurra); B, popolazione da tremila a cinquemila abitanti (arancione); C, da cinque a diecimila abitanti (grigia); D, da dieci a trentamila abitanti (rossa); E, da trenta a centomila abitanti (verde); F, da cento a 250mila abitanti (viola); G, da 250 a 500mila abitanti, (gialla); H, da 500mila a a un milione di abitanti (marrone); I, oltre un milione di abitanti (blu).
Quanti saranno gli eletti
A Palermo i consiglieri e i sindaci degli 82 Comuni della provincia eleggeranno i 18 componenti del consiglio metropolitano. Stesso numero per il Consiglio metropolitano di Catania (qui i Comuni sono 58). A Messina, invece, l'assemblea provinciale sarà composta da 14 componenti, frutto del voto di sindaci e consiglieri di 108 comuni. Questi, invece, i numeri delle assemblee nei sei Liberi consorzi: Agrigento, 12 consiglieri provinciali da eleggere; Caltanissetta, 10; Enna, 10; Ragusa, 12; Siracusa, 12; Trapani, 12.
Quando e dove si vota
Si vota dalle 8 alle 22 di domenica. Le operazioni di scrutinio inizieranno alle 8 di lunedì 28 aprile. Tutti i calcoli saranno effettuati da un Ufficio elettorale costituito appositamente presso ciascuno dei nove enti di area vasta e che è composto da tre iscritti all'Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali.
LIVESICILIA
Province, il giorno del voto: tutte le sfide nei sei Liberi consorzi Urne aperte dalle 8 alle 22
PALERMO - Un test per addetti ai lavori ma anche un banco di prova per verificare lo stato di salute dei singoli partiti. Le elezioni provinciali di secondo livello, in programma oggi, domenica 27 aprile, dalle 8 alle 22, sono realtà a dieci anni dall'approvazione della riforma.
Province, la prima volta dopo 10 anni
Dopo un lungo tira e molla, e un'altrettanto lunga catena di commissariamenti, viene finalmente attuata la legge che mandò in soffitta le vecchie Province regionali dando vita a Città metropolitane e Liberi consorzi.
Diversi i dossier politici aperti in entrambi gli schieramenti. Centrodestra e centrosinistra non hanno amato un voto che ha messo in luce fragilità interne e una certa ingovernabilità delle coalizioni a livello territoriale. La politica 'local' in Sicilia si è dimostrata spesso fluida e diversamente inquadrabile secondo i classici schemi.
Province, dove e come si vota
Se per le tre Città metropolitane di Palermo, Catania e Messina la sfida sarà soltanto per il Consiglio, dal momento che il ruolo di presidente spetta per legge al sindaco del capoluogo, i riflettori sono puntati sui sei Liberi consorzi. Il sistema elettorale è comunque lo stesso per tutti gli enti ed è incentrato sul voto ponderato.
La sfida di Trapani
A Trapani la sfida è tra il sindaco di Castelvetrano, Giovanni Lentini, sostenuto dal centrodestra in maniera compatta, e il primo cittadino di Mazara del Vallo Salvatore Quinci. Quest'ultimo ha presentato la sua candidatura sotto le insegne del civismo ma ha ricevuto l'appoggio ufficiale di Pd, M5s, Psi e Controcorrente. Quinci, però, governa la sua città grazie anche a pezzi del centrodestra.
Il duello a Enna
Schema classico per il centrodestra anche a Enna, dove il candidato dello schieramento è il sindaco di Nissoria Rosario Colianni. Nel 'campo largo', invece, è emersa la candidatura del sindaco di Calascibetta Piero Capizzi.
Lo scontro ad Agrigento
Carte mischiate ad Agrigento, una delle province dove più caldo è stato lo scontro interno alle coalizioni. Qui Pd e M5s non presentano il loro simbolo e ufficialmente non esiste un candidato del centrosinistra. In campo l'uomo scelto da Grande Sicilia (Mpa) e Forza Italia: Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona. L'avversario arriva sempre dal centrodestra: è Stefano Castellino, che guida il Comune di Palma di Montechiaro. Con quest'ultimo si schierano Dc, Noi Moderati, FdI, Lega e Udc.
La battaglia di Siracusa
A Siracusa la sfida è tra Michelangelo Giansiracusa, sponsorizzato da Azione e sposato anche da Grande Sicilia e da pezzi di FdI, e Giuseppe Stefio. Il primo guida il Comune di Ferla, il secondo, appoggiato dal Pd, è sindaco di Carlentini.
Partita a tre a Ragusa
Sfida a tre per il Libero consorzio di Ragusa: Maria Rita Schembari, Gianfranco Fidone e Roberto Ammatuna i pretendenti alla poltrona di presidente. La prima, sindaca di Comiso, è sostenuta da Forza Italia, FdI, Grande Sicilia e Lega, oltre che da un fronte autonomo di sindaci ragusani guidato da Beppe Cassì (sindaco di Ragusa). Fidone, primo cittadino di Acate, ha accanto a sé Dc e Noi Moderati. Ammatuna, ex deputato regionale e attuale sindaco di Pozzallo, è l'uomo scelto dal centrosinistra.
Tre nomi anche a Caltanissetta
Tre candidati anche a Caltanissetta: due del centrodestra e uno del centrosinistra. Il sindaco di Caltanissetta, Walter Tesauro, può contare sull'appoggio di Forza Italia, Grande Sicilia e un pezzo di FdI. Il primo cittadino di Niscemi, Massimiliano Conti, è sostenuto da un'altra frangia di meloniani e dal resto del centrodestra. Terzo candidato, per il 'campo largo', il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano.
I risultati delle elezioni si conosceranno a partire da domani, lunedì 28 aprile. Le operazioni di scrutinio e di calcolo delle preferenze da parte degli uffici elettorali inizieranno a partire dalle 8.
SICILIATV
Elezioni provinciali Agrigento: due i candidati a presidente, Castellino e Pendolino.
Le elezioni provinciali rappresentano una tornata elettorale di confronto sul fronte degli equilibri politici del territorio, soprattutto sentito tra i due maggiori partiti di Centrodestra: Fratelli d'Italia e Forza Italia.
Domani, domenica 27 aprile, si vota per l'elezione del presidente dell'ex Provincia (Libero Consorzio comunale) e dei componenti del Consiglio provinciale.
Due i candidati a presidente: Stefano Castellino (sindaco di Palma di Montechiaro) e Giuseppe Pendolino (sindaco di Aragona). Seggi aperti alle 8 fino alle 22. Lunedì, 28 aprile, si svolgeranno le operazioni di scrutinio e si provvederà alla proclamazione degli eletti.
Entro dieci giorni il nuovo presidente dovrà convocare il Consiglio provinciale. Hanno diritto di voto 584 tra sindaci e consiglieri comunali dell'Agrigentino. Il voto, come noto, non riguarderà infatti i cittadini, ma gli eletti nei vari Comuni, le cui preferenze saranno calcolate in base a un coefficiente che nei fatti premia maggiormente i centri più grandi.
Stefano Castellino è sostenuto dalle liste di Fratelli d'Italia, Dc, Lega, Udc e Noi Moderati; Giuseppe Pendolino da Mpa, Forza Italia e Partito democratico e Movimento 5 stelle.
RISOLUTO
Elezioni ex Provincia oggi al voto, da Sciacca la corsa dei 4 consiglieri.
I seggi elettorali per il voto ad Agrigento per le elezioni dei rappresentanti del Libero Consorzio Comunale, ex Provincia, si sono aperti regolarmente stamattina alle otto.I 584 aventi diritto al voto potranno farlo fino alle 22 di stasera quando si chiuderanno le urne.
Trattandosi di elezioni di secondo livello, hanno diritto al voto solo i sindaci e i consiglieri comunali.
Lo spoglio inizierà domani, a partire dalle ore ott. Si vota non solo per i consiglieri del Libero Consorzio, ma anche per il nuovo presidente. La corsa è tra i due candidati Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino.
Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro, è sostenuto dalle liste di Fratelli d'Italia, Dc e Lega, e l'apporto anche di Udc e Noi moderati.
Mentre Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona, è sostenuto da Mpa, Forza Italia, Partito democratico e Movimento 5 stelle.
Le preferenze saranno calcolate in base a un coefficiente che nei fatti premia maggiormente i centri più grandi. Sono cinque le fasce dei comuni:
Fascia A: comuni fino ai 3 mila abitanti, Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Villafranca Sicula.
Fascia B: comuni fino a 5 mila abitanti, Bivona, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina, Siculiana.
Fascia C: comuni fino a 10 mila abitanti, Aragona, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Grotte, Lampedusa e Linosa, Naro, Racalmuto, Sambuca, San Giovanni Gemini e Santa Margherita di Belice.
RISLOLUTO
Elezioni al Libero Consorzio comunale di Agrigento, buona l'affluenza gia' dalle prime ore.
Buona l'affluenza registrata fin dalle prime ore di oggi, al seggio elettorale per l'elezione del nuovo Presidente e del Consiglio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.Sono in totale 584 gli elettori tra sindaci e consiglieri comunali della provincia di Agrigento chiamati ad esprimere il voto per eleggere il nuovo Presidente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ed il Consiglio del Libero Consorzio comunale composto da dodici componenti.
Sono 5 i colori delle schede elettorali che, in applicazione del voto ponderato, incidono sul calcolo elettorale: il colore verde fino a 100.000 abitanti, colore rosso fino a 30.000 abitanti, colore grigio fino a 10.000, colore arancione fino a 5.000, colore azzurro fino a 3.000.
GIORNALE CENTRO SICILIA
Elezioni al Libero Consorzio comunale di Agrigento: 584 gli elettori tra Sindaci e consiglieri comunali della provincia.
Sono 584 gli elettori tra sindaci e consiglieri comunali della provincia di Agrigento chiamati ad esprimere il voto per eleggere il nuovo Presidente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ed il Consiglio del Libero Consorzio comunale.
Il seggio aperto questa mattina alle 8.00 ha registrato la presenza di numerosissimi sindaci e consiglieri comunali per votare, attraverso una elezione di secondo livello, uno dei due candidati Presidenti "Stefano Castellino", attuale Sindaco di Palma di Montechiaro e "Giuseppe Pendolino", Sindaco del Comune di Aragona.
Sono 5 i colori delle schede elettorali che, in applicazione del voto ponderato, incidono sul calcolo elettorale: il colore verde fino a 100.000 abitanti, colore rosso fino a 30.000 abitanti, colore grigio fino a 10.000, colore arancione fino a 5.000, colore azzurro fino a 3.000#
Sono, infatti, tre gli organi rappresentativi: il Presidente del Libero Consorzio Comunale, il Consiglio del Libero Consorzio Comunale composto n. 12 componenti in relazione al numero degli abitanti (popolazione residente superiore a 300.000 ed inferiore a 700.000) e ultimo organo, l'Assemblea del Libero Consorzio Comunale, composta dai Sindaci appartenenti al Libero Consorzio comunale di Agrigento.
AGRIGENTONOTIZIE
Libero consorzio, è il giorno dei veleni e delle "tragedie": è corsa ad accaparrarsi gli ultimi voti.
Domani 584 tra consiglieri e sindaci dovranno votare il nuovo presidente dell'ex Provincia: lanciata la proposta di lasciare fuori dai seggi i cellulari per evitare fotografie alla scheda
Dopo un decennio di attesa, domattina si tornerà a votare per garantire una guida politica ai Liberi consorzi. Sono aperti alle 8 i seggi per l'elezione del presidente dell'ex Provincia a cui potranno recarsi 584 tra sindaci e i consiglieri comunali per scegliere i futuri componenti del Consiglio provinciale e un presidente tra Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino.
Il voto, come noto, non riguarderà infatti i cittadini, ma gli eletti nei vari comuni, le cui preferenze saranno calcolate in base a un coefficiente che nei fatti premia maggiormente i centri più grandi.
Esistono 5 fasce: Fascia A (comuni fino ai 3mila abitanti): cioè Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Villafranca Sicula. Fascia B (comuni fino a 5mila abitanti): cioè Bivona, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina, Siculiana. Fascia C (fino a 10mila abitanti): Aragona, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Grotte, Lampedusa e Linosa, Naro, Racalmuto, Santa Margherita di Belice (vota solo il sindaco), Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini. Fascia D (fino a 30mila abitanti): Menfi, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Raffadali, Ravanusa, Ribera. Fascia E (fino a 100mila abitanti): Agrigento, Canicattì, Favara, Licata, Sciacca.
In linea solo teorica sarebbe bastata un'alleanza trasversale tra le ultime due fasce per decidere in modo abbastanza semplice il nuovo presidente, ma le note fratture interne al centrodestra hanno portato ad un quadro politico ben più complesso e frastagliato.
A cimentarsi nel ruolo di presidente saranno l'attuale sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino (sostenuto dalle liste di Fratelli d'Italia, Dc e Lega, e l'apporto anche di Udc e Noi moderati) e il primo cittadino di Aragona Giuseppe Pendolino, che è candidato con il supporto di tre liste (Mpa, Forza Italia e Partito democratico e Movimento 5 stelle).
Schieramenti variegati ma tutt'altro che granitici. Anzi. Innanzitutto va detto che non tutti i sindaci possono godere su una maggioranza assoluta in consiglio comunale, soprattutto nei centri più grandi (quindi quelli che hanno un maggior peso elettorale), quindi è improbabile in molti casi che un primo cittadino possa effettivamente agire da "padre padrone", potere che a ben vedere non hanno nemmeno i deputati di riferimento.
Sì perché le elezioni provinciali saranno anche un terreno di confronto molto concreto sul fronte degli equilibri politici del territorio, con un "braccio di ferro" estremamente sentito tra i due maggiori partiti di Centrodestra, cioè Fratelli d'Italia e Forza Italia. Sul tavolo, per i primi, l'affermazione di un candidato di bandiera, che viene accompagnato personalmente dal deputato di Noi moderati Lillo Pisano ed è comunicativamente sostenuto dallo staff che fa a lui capo, per i secondi invece una dimostrazione di forza concreta su base provinciale, che avrà ricadute politiche ad esempio ad Agrigento.
Se la lista di Forza Italia sarà determinante e prevalente, infatti, il partito fondato da Berlusconi potrebbe chiedere il rimpasto ad Agrigento, riempendo il posto lasciato libero da Aurelio Trupia con un proprio esponente e riducendo la presenza del partito di Giorgia Meloni. Questa mattina gli incontri si sono susseguiti frenetici, con molti aspiranti consiglieri a caccia di un voto - o impegnati a mettere a disposizione il proprio - per tentare spesso anche solo di "salvare la faccia".
In questo contesto di tensioni e veleni arriva un appello per molti versi inusuale: in una nota i responsabili provinciali di FdI, Dc, Nm, Udc e Lega, nell'auspicare "che l'intera giornata si svolga nel pieno rispetto delle regole e in un clima di serenità", lanciano la proposta che "tutti i votanti depositino i dispositivi prima di accedere al voto, come previsto dalla legge. Confidiamo, dunque, nella massima attenzione e vigilanza da parte della Commissione elettorali, affinché siano garantite trasparenza e correttezza in tutte le operazioni, a tutela di tutti". Questo perché, da alcuni giorni, si era diffusa la voce della disponibilità da parte di alcuni di certificare il proprio voto usando lo smartphone.
Le urne si chiuderanno domani alle 22. Lunedì si svolgeranno le operazioni di scrutinio e sempre lunedì si provvederà alla proclamazione degli eletti. Entro dieci giorni il nuovo presidente dovrà convocare il consiglio provinciale.
AGRIGENTONOTIZIE
Si torna alle urne per le elezioni del Libero consorzio: l'affluenza al voto alle 14.
Si scelgono il presidente (che sarà uno fra Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino) e dodici consiglieri che lo affiancheranno
Sono 381 gli aventi diritto al voto che alle 14 di oggi si sono recati al seggio elettorale per esprimere la propria preferenza per l'elezione del nuovo presidente del Libero consorzio di Agrigento e per i 12 consiglieri provinciali che lo affiancheranno. Lo rende noto l'ufficio stampa dell'ente.
Sono dunque 203 gli elettori che devono ancora esprimere il proprio voto. Per farlo avranno tempo fino alle 22. Domani mattina lo spoglio e la proclamazione degli eletti. Le preferenze saranno calcolate in base a un coefficiente che premia i centri più grandi.
Cinque le fasce in cui sono suddivisi i comuni.
Fascia A (Comuni fino a 3 mila abitanti): Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta e Villafranca Sicula.
Fascia B (Comuni fino a 5mila abitanti): Bivona, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina e Siculiana.
Fascia C (Comuni fino a 10mila abitanti): Aragona, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Grotte, Lampedusa e Linosa, Naro, Racalmuto, Santa Margherita Belice (vota solo il sindaco), Sambuca di Sicilia e San Giovanni Gemini.
Fascia D (Comuni fino a 30mila abitanti): Menfi, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Raffadali, Ravanusa e Ribera.
Fascia E (Comuni fino a 100 mila abitanti) con Agrigento, Canicattì, Favara, Licata e Sciacca
AGRIGENTONOTIZIE
Elezioni al Libero Consorzio comunale, al via lo spoglio per l'elezione di presidente e consiglieri
Il seggio è stato chiuso alle 22 di ieri con un'affluenza che ha superato il 96 per cento con 556 votanti complessivi
I due candidati alla presidenza, da sinistra Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino, al voto
Sono ufficialmente iniziate le operazioni di spoglio per l'elezione del nuovo presidente del Libero consorzio comunale di Agrigento e dei 12 consiglieri provinciali. Il seggio è stato chiuso alle 22 di ieri con un'affluenza che ha superato il 96 per cento con 556 votanti complessivi.
Libero consorzio, è il giorno dei veleni e delle "tragedie": è corsa ad accaparrarsi gli ultimi voti
In corsa per il posto di presidente il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino e quello di Palma di Montechiaro Stefano Castellino che si sono naturalmente recati alle urne per esprimere la loro preferenza.
AGRIGENTOOGGI
Fermento e Tribolazione nella Sede della Provincia Regionale di Agrigento
Oggi è una giornata di decisioni cruciali nella politica siciliana, con sindaci e consiglieri comunali che hanno preso d'assalto le urne presso la provincia regionale di Agrigento. Oltre ad Agrigento, sono in corso le votazioni per eleggere 6 presidenti e 68 consiglieri dei Liberi Consorzi di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani. Inoltre, si eleggeranno i 50 componenti dei Consigli metropolitani di Palermo, Catania e Messina. Queste elezioni di secondo livello rappresentano un ritorno significativo dopo dieci anni dall'abolizione delle Province, segnando un momento cruciale per la governance locale in Sicilia. Si vota fino alle 22.
AGRIGENTOOGGI
Elezioni al Libero Consorzio Comunale di Agrigento: Affluenza del 95% tra Sindaci e Consiglieri Comunali.
L'affluenza alle urne per le elezioni del nuovo Presidente e del Consiglio del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha superato ogni aspettativa. Oltre il 95% dei sindaci e consiglieri comunali della provincia di Agrigento hanno partecipato al voto, con 562 elettori su 584 che hanno esercitato il loro diritto di voto entro le 21:00. L'elezione del nuovo Presidente e dei 12 membri del Consiglio rappresenta un momento cruciale per il territorio, che ha vissuto circa 13 anni di commissariamento a seguito dell'introduzione della Legge Delrio.
Giuseppe Pendolino, Sindaco di Aragona, ha espresso il suo voto questa mattina intorno alle 9:00, mentre Stefano Castellino, Sindaco di Palma di Montechiaro, ha votato in tarda serata, alle 20:30. Questo segna una giornata di grande impegno politico, in un contesto segnato dalla legge regionale del 4 agosto 2015 che ha istituito i Liberi Consorzi Comunali e le Città Metropolitane.
Il Presidente del Libero Consorzio Comunale, il Consiglio del Libero Consorzio e l'Assemblea del Libero Consorzio, composta dai sindaci, sono gli organi rappresentativi fondamentali che guideranno il territorio nei prossimi anni. Le operazioni di scrutinio elettorale inizieranno domani alle 8:00, con un'attesa crescente per conoscere i risultati di questa elezione storica.
QDS
Elezioni ex province Sicilia, iniziato lo spoglio: ecco i candidati eletti .
Dopo anni di stallo e commissariamenti, domenica 27 aprile in Sicilia si è tornato a votare per rinnovare gli enti di area vasta
Dopo anni di stallo e commissariamenti, domenica 27 aprile in Sicilia si è tornato a votare per rinnovare gli enti di area vasta: sei Liberi Consorzi e le tre Città metropolitane. Si tratta di elezioni di secondo livello, riservate esclusivamente ai sindaci e ai consiglieri comunali.
Nei Liberi Consorzi si voterà per eleggere sia il presidente sia i consiglieri (su due schede distinte), mentre nelle Città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) si voterà solo per il Consiglio metropolitano: qui la carica di presidente è automaticamente attribuita al sindaco del capoluogo.
Quando e dove si vota
Le urne erano aperte ieri domenica 27 aprile dalle 8 alle 22. Le operazioni di scrutinio sono iniziate alle 8 di lunedì 28 aprile. I seggi saranno allestiti presso ciascuno dei nove enti di area vasta. Il conteggio dei voti sarà affidato a un Ufficio elettorale composto da tre iscritti all'Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali.
Il meccanismo del voto ponderato: come funziona
Le elezioni avverranno con il sistema del voto ponderato: il peso del voto varierà in base alla dimensione demografica del Comune di appartenenza di sindaci e consiglieri.
In pratica, chi vota riceverà una scheda di colore diverso a seconda della fascia demografica:
Azzurra: Comuni fino a 3.000 abitanti
Arancione: 3.000-5.000 abitanti
Grigia: 5.000-10.000 abitanti
Rossa: 10.000-30.000 abitanti
Verde: 30.000-100.000 abitanti
Viola: 100.000-250.000 abitanti
Gialla: 250.000-500.000 abitanti
Marrone: 500.000-1.000.000 abitanti
Blu: oltre 1.000.000 abitanti
L'indice di ponderazione calcolerà il peso specifico di ogni voto prima della proclamazione dei risultati.
Quanti saranno gli eletti
Complessivamente saranno eletti 6 presidenti e 68 consiglieri nei Liberi Consorzi e 50 consiglieri nelle Città metropolitane. Nel dettaglio:
Palermo: 18 consiglieri (82 Comuni votanti)
Catania: 18 consiglieri (58 Comuni votanti)
Messina: 14 consiglieri (108 Comuni votanti)
Nei Liberi Consorzi provinciali:
Agrigento: 12 consiglieri
Caltanissetta: 10 consiglieri
Enna: 10 consiglieri
Ragusa: 12 consiglieri
Siracusa: 12 consiglieri
Trapani: 12 consiglieri
Un voto che sblocca anni di commissariamenti
Con queste elezioni, la Sicilia mette fine a una lunga fase di commissariamenti iniziata anni fa, restituendo finalmente la governance ordinaria agli enti intermedi. Una svolta importante, anche in vista delle future politiche di programmazione territoriale e di utilizzo dei fondi europei.
SCRIVOLIBERO
Elezioni al Libero Consorzio comunale di Agrigento: ha votato il 90% tra sindaci e consiglieri comunali
Oltre il 95% tra sindaci e consiglieri comunali della provincia di Agrigento ha votato per eleggere il nuovo Presidente ed il nuovo Consiglio del Libero Consorzio comunale formato da 12 membri.
Hanno votato alle ore 21,00 ben 562 dei 584 elettori.
Entrambi i due candidati hanno espresso il loro voto in orari diversi: Giuseppe Pendolino, Sindaco del Comune di Aragona ha votato questa mattina intorno alle ore 9.00 e Stefano Castellino, attuale Sindaco di Palma di Montechiaro, ha votato in tarda serata alle ore 20.30. L'elezione del nuovo Presidente del Libero Consorzio comunale è, senza dubbio, una elezione molto attesa per il profondo significato politico dopo circa 13 anni di commissariamento a seguito della Legge Delrio che ha istituito nella ex Provincia una elezione di secondo livello a suffragio ristretto.
Con la legge regionale del 4 agosto 2015 sono stati, successivamente, istituiti i Liberi Consorzi Comunali e le città metropolitane. Sono, infatti, tre gli organi rappresentativi di riferimento : il Presidente del Libero Consorzio Comunale, il Consiglio del Libero Consorzio Comunale composto n. 12 componenti ed in ultimo, l'Assemblea del Libero Consorzio Comunale, composta dai Sindaci appartenenti al Libero Consorzio comunale di Agrigento.
Le operazioni di scrutinio elettorale sarà effettuato oggi, 28 aprile, a partire dalle ore 8.00.
TELEACRAS
La domenica delle elezioni Provinciali in Sicilia
Domani domenica 27 aprile sindaci e consiglieri comunali votano per le elezioni Provinciali di secondo livello in Sicilia. Tutti i candidati a presidente e i partiti collegati.
Domani, domenica 27 aprile, alle urne per l'elezione dei consiglieri provinciali nelle nove Province siciliane, e dei candidati presidenti in sei Province, ovvero tutte tranne Palermo, Catania e Messina, dove il sindaco del capoluogo è, secondo legge, anche il presidente della Provincia. Si tratta di elezioni di secondo grado, indirette: voteranno solo i consiglieri comunali e i sindaci di tutti i Comuni che compongono ciascuna provincia.
Ad Agrigento si scontrano i sindaci di Aragona, Giuseppe Pendolino, e di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino. Pendolino è sostenuto da Forza Italia, Movimento per l'Autonomia, e da parte del centrosinistra tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Castellino è sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Noi Moderati e Democrazia Cristiana. Tre le liste presentate a sostegno di Castellino: Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana e Lega. E tre liste per Pendolino: Uniti per la Città (Movimento per l'Autonomia), Forza Azzurri (Forza Italia) e Insieme per la provincia di Agrigento (PD- Movimento 5 Stelle).
A Siracusa si scontrano Michelangelo Giansiracusa (sindaco di Ferla) e Giuseppe Stefio (sindaco di Carlentini). Giansiracusa, dirigente di Azione, è sostenuto dal gruppo di Azione, dalla corrente del Movimento per l'Autonomia al timone del presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell'Assemblea Regionale, Giuseppe Carta, sindaco di Melilli, dal deputato regionale ex Fratelli d'Italia, Carlo Auteri, dall'ex deputato della Lega, Giovanni Cafeo, e dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Stefio è sostenuto dal Partito Democratico e da Alternativa, una lista civica che comprende Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, e Controcorrente di La Vardera. Forza Italia, del deputato regionale Riccardo Gennuso, Fratelli d'Italia, del deputato nazionale Luca Cannata, e Noi Moderati hanno presentato la propria lista ma non il candidato presidente.
A Trapani Giovanni Lentini, sindaco di Castelvetrano, è sostenuto dal centrodestra, e Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo, da liste civiche e dal centrosinistra.
A Enna il centrodestra, tra Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega, Democrazia Cristiana e Grande Sicilia (Movimento per l'Autonomia), è schierato con il sindaco di Nissoria, Rosario Colianni. E il Partito Democratico con il sindaco di Calascibetta, Antonio Capizzi.
A Caltanissetta il centrosinistra sostiene Terenziano Di Stefano, sindaco di Gela, sponsorizzato in particolare dal coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, e sostenuto in modo non ufficiale dal Movimento per l'Autonomia che è in giunta a Gela con Di Stefano. In casa centrodestra vi sono due candidati presidenti: il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, sostenuto da Forza Italia, e Massimiliano Conti, sindaco di Niscemi, sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, DC e Noi Moderati.
A Ragusa il centrosinistra schiera il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sponsorizzato dal deputato regionale Nello Dipasquale. Il centrodestra sostiene il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, sponsorizzata dal deputato regionale di Fratelli d'Italia, Giorgio Assenza. Si sfila la Democrazia Cristiana che appoggia Gianfranco Fidone, sindaco di Acate, sponsorizzato dal deputato regionale Ignazio Abbate.
TELEACRAS
Elezioni al Libero Consorzio comunale di Agrigento. Ha votato il 90% tra sindaci e consiglieri comunali
Oltre il 95% tra sindaci e consiglieri comunali della provincia di Agrigento ha votato per eleggere il nuovo Presidente ed il nuovo Consiglio del Libero Consorzio comunale formato da 12 membri.
Hanno votato alle ore 21,00 ben 562 dei 584 elettori.
Entrambi i due candidati hanno espresso il loro voto in orari diversi: Giuseppe Pendolino, Sindaco del Comune di Aragona ha votato questa mattina intorno alle ore 9.00 e Stefano Castellino, attuale Sindaco di Palma di Montechiaro, ha votato in tarda serata alle ore 20.30
L'elezione del nuovo Presidente del Libero Consorzio comunale e', senza dubbio, una elezione molto attesa per il profondo significato politico dopo circa 13 anni di commissariamento a seguito della Legge Delrio che ha istituito nella ex Provincia una elezione di secondo livello a suffragio ristretto.
Con la legge regionale del 4 agosto 2015 sono stati, successivamente, istituiti i Liberi Consorzi Comunali e le città metropolitane.
Sono, infatti, tre gli organi rappresentativi di riferimento : il Presidente del Libero Consorzio Comunale, il Consiglio del Libero Consorzio Comunale composto n. 12 componenti ed in ultimo, l'Assemblea del Libero Consorzio Comunale, composta dai Sindaci appartenenti al Libero Consorzio comunale di Agrigento.
Le operazioni di scrutinio elettorale saranno effettuate domani mattina alle ore 8.
AGRIGENTONOTIZIE
Si torna alle urne per le elezioni del Libero consorzio: l'affluenza al voto alle 14
Si scelgono il presidente (che sarà uno fra Stefano Castellino e Giuseppe Pendolino) e dodici consiglieri che lo affiancheranno. Sono 381 gli aventi diritto al voto che alle 14 di oggi si sono recati al seggio elettorale per esprimere la propria preferenza per l'elezione del nuovo presidente del Libero consorzio di Agrigento e per i 12 consiglieri provinciali che lo affiancheranno. Lo rende noto l'ufficio stampa dell'ente.
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Sono dunque 203 gli elettori che devono ancora esprimere il proprio voto. Per farlo avranno tempo fino alle 22. Domani mattina lo spoglio e la proclamazione degli eletti. Le preferenze saranno calcolate in base a un coefficiente che premia i centri più grandi.
Cinque le fasce in cui sono suddivisi i comuni.
Fascia A (Comuni fino a 3 mila abitanti): Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Camastra, Castrofilippo, Comitini, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Montallegro, Montevago, San Biagio Platani, Sant'Angelo Muxaro, Santa Elisabetta e Villafranca Sicula.
Fascia B (Comuni fino a 5mila abitanti): Bivona, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Santo Stefano di Quisquina e Siculiana.
Fascia C (Comuni fino a 10mila abitanti): Aragona, Cammarata, Campobello di Licata, Casteltermini, Grotte, Lampedusa e Linosa, Naro, Racalmuto, Santa Margherita Belice (vota solo il sindaco), Sambuca di Sicilia e San Giovanni Gemini.
Fascia D (Comuni fino a 30mila abitanti): Menfi, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Raffadali, Ravanusa e Ribera.
Fascia E (Comuni fino a 100 mila abitanti) con Agrigento, Canicattì, Favara, Licata e Sciacca.