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Elezioni Libero Consorzio: proclamati ufficialmente il presidente e i nuovi consiglieri provinciali.
Si è conclusa con la proclamazione del presidente Giuseppe Pendolino e dei 12 consiglieri provinciali che lo affiancheranno, la tornata elettorale per le elezioni dei nuovi vertici politici del Libero Consorzio comunale di Agrigento dopo oltre un decennio di commissariamento. In un Aula Giglia gremita, la commissione elettorale ha ufficialmente proclamato il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, nuovo presidente del Libero Consorzio comunale di Agrigento. Proclamazione ufficiale anche per i 12 consiglieri provinciali: Alessandro Grassadonio, Domenico Scicolone, Giovanni Cutrera, Vito Terrana, Rino Castronovo, Anna Alongi, Anna Triglia, Giuliano Traina, Antonino Amato, Gioacchino Nicastro e Milko Cinà e Giuseppe AmbrogioIl neo presidente, subito dopo la proclamazione ufficiale, ha ricevuto l'abbraccio e le congratulazioni dei deputati regionali Margherita La Rocca Ruvolo e Riccardo Gallo ed ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto in questa sfida. "Da domani - ha detto il presidente Giuseppe Pendolino al momento della proclamazione - ci aspetta un importante lavoro su strade, scuola e territorio. Siamo consapevoli che dopo 12 anni, si apre per il Libero Consorzio comunale di Agrigento, una nuova fase politica ed operativa".Tra i primi a congratularsi con Pendolino è stato il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. "Congratulazioni e auguri di ottimo e proficuo lavoro a beneficio dell'intero territorio provinciale agrigentino al neo presidente, Giuseppe Pendolino- ha affermato Miccichè -. Sono certo che saprà assolvere al prestigioso e impegnativo incarico con le capacità politiche, amministrative e umane che lo hanno da sempre contraddistinto, con serietà e professionalità. Dopo dodici anni di commissariamenti, il Libero Consorzio torna ad avere un presidente eletto, seppur con elezioni di secondo grado. Complimenti anche al collega sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, per il risultato ottenuto".
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Elezioni Libero consorzio, politici e sindacalisti: tutti pronti a collaborare.
Fioccano le reazioni dopo il voto e l'elezione dei nuovi, dopo 12 anni, vertici dell'ex provincia regionale.
Le elezioni al Libero consorzio di Agrigento che hanno restituito all'ex provincia una guida politica dopo ben 12 anni (anche se non sono stati i cittadini a sceglierla) stanno portando a numerosi interventi di commento e augurio al nuovo presidente Giuseppe Pendolino. Ovviamente c'è anche chi affronta il tema da un punto di vista politico soprattutto per valutare chi ha effettivamente vinto e chi ha perso.Il deputato regionale Ismaele La Vardera: "Ad Agrigento hanno vinto Lombardo e Fi, non i progressisti""I risultati che stanno arrivando in queste ore, dimostrano la grande debacle di Schifani: abbandonato dai suoi stessi vassalli, molti avrebbero scommesso un all-in del suo governo, e invece perde sia Enna che Trapani. Come Controcorrente siamo felici di aver contribuito alla creazione dalla lista Alternativa che sta ottenendo importanti risultati in tutta l'Isola. Eravamo consapevoli che pur essendo nati da due mesi non era una nostra partita, soprattutto perché ad andare al voto non è stata la gente, ma non siamo rimasti a guardare dando mandato ai nostri consiglieri di sostenere la lista. Ad Agrigento la vittoria non è del fronte progressista: siamo seri, non si vince con il sostegno di Lombardo e di Forza Italia, la vera Alternativa è altra cosa". A dirlo in una nota è il deputato di Controcorrente Ismaele La Vardera.
Cgil Agrigento, il segretario Buscemi: "Buon lavoro al neo presidente, pronti a collaborare""Auguriamo a Giuseppe Pendolino un mandato ricco di successi e di impegno per lo sviluppo e il benessere del nostro territorio. La Cgil è pronta a collaborare e a lavorare insieme per affrontare le sfide che ci attendono, promuovendo un dialogo costruttivo e un'attenzione particolare alle esigenze dei lavoratori e delle comunità locali. La Cgil di Agrigento si impegna a continuare il suo ruolo di rappresentanza e tutela dei diritti dei cittadini, auspicando un proficuo rapporto di collaborazione con le istituzioni locali". A dirlo, in una nota, è il segretario provinciale della Cgil Alfonso Buscemi.
Uil Agrigento, Acquisto: "Auspichiamo una proficua collaborazione"La Uil di Agrigento e il segretario generale Gero Acquisto rivolgono i più sinceri auguri di buon lavoro al nuovo presidente della Provincia di Agrigento, Giuseppe Pendolino. "Con l'auspicio che possa instaurarsi un rapporto di proficua collaborazione, rinnoviamo la nostra disponibilità a dialogare e cooperare nell'interesse del territorio e dei cittadini. C'è tanto lavoro da fare e insieme possiamo affrontare con determinazione le sfide che ci attendono" - dice Acquisto - .
"Conflavoro, il presidente Giuseppe Pullara: "Pronti a contribuire con idee e progetti""Conflavoro è pronta a contribuire con idee e progetti per affrontare le sfide del territorio agrigentino, promuovendo la cultura imprenditoriale e sostenendo le realtà locali. Un impegno che si traduce in iniziative che mirano a rafforzare la competitività delle
imprese, accompagnandole nei processi di innovazione e crescita. Giuseppe Pendolino, da parte sua, ha annunciato che il suo mandato sarà improntato sulla trasparenza, l'efficienza amministrativa e il coinvolgimento delle comunità locali. Un nuovo percorso, caratterizzato dalla collaborazione tra istituzioni e associazioni come Conflavoro potrebbe segnare un punto importante per Agrigento". Così in una nota interviene il vicepresidente nazionale di Conflavoro Giuseppe Pullara.
Savarino: "Grande esercizio di democrazia, risultato importante in una sfida in salita""Ringrazio i consiglieri comunali, gli amministratori, i sindaci che hanno partecipato in maniera considerevole a questa elezione di secondo grado facendo un grande esercizio di democrazia, nonostante una legge che non coinvolge i cittadini e che col voto ponderato non premia e non entusiasma. Ringrazio Stefano Castellino per la sua candidatura alla presidenza della Provincia e gli alleati della coalizione che insieme a noi lo hanno sostenuto. La nostra era una partita in salita e raggiungere il 47% è già un risultato importante. Faccio gli auguri di buon lavoro al neo eletto presidente della provincia, il sindaco Pendolino e auguri anche ai due sindaci che Fratelli d'Italia porta al consiglio provinciale: gli amici Gioacchino Nicastro e Milko Cinà, che con me fanno politica da tantissimi anni e di cui apprezzo la lealtà, la capacità e la loro competenza. Sono certa che queste loro doti arricchiranno l'amministrazione provinciale". Lo dichiara l'assessore regionale Giusi Savarino. Cuffaro, Pace e Cirillo: "Scritta nuova pagina di storia della DC"Sono 14 i consiglieri provinciali della Democrazia Cristiana eletti nelle Città Metropolitane e Liberi Consorzi della Sicilia. La Dc è il primo partito con il 27,7%, in quella di Agrigento il secondo con il 23,15% mentre in quella di Palermo il terzo con il 15%. A Siracusa, inoltre, la Democrazia Cristiana ha contribuito all'elezione del presidente del Libero Consorzio, Michelangelo Giansiracusa. "Oggi la Democrazia Cristiana scrive una nuova pagina della sua storia - dichiarano Totò Cuffaro, segretario nazionale della DC e Stefano Cirillo, segretario regionale - ed è un risultato politico chiaro, forte e carico di responsabilità. Un risultato straordinario che rafforza il nostro impegno a costruire una Sicilia dove giovani, donne e cittadini possano finalmente contare su dignità, sviluppo e libertà. A Ragusa, contro tutto e tutti, la Democrazia Cristiana è il primo partito; ad Agrigento superiamo il 23%, confermandoci ancora una volta la prima forza politica; a Trapani, con il 14%, portiamo a casa due consiglieri provinciali e ad Enna, con l'11%, uno; a Palermo eleggiamo tre consiglieri provinciali, con una DC forte al 15%. Questi numeri - proseguono - non sono solo una vittoria: sono il segnale che la Sicilia vuole cambiare davvero. E noi siamo pronti a guidare questo cambiamento". Un'affermazione - ha aggiunto Carmelo Pace, capogruppo all'Ars - che conferma quanto di buono è stato fatto fino ad oggi e sottolinea la crescita della Democrazia Cristiana in tutta la provincia. Tutto ciò ci permetterà di continuare a lavorare con abnegazione e determinazione a sostegno dei cittadini e degli enti locali".Le congratulazioni a Pendolino del sindaco MiccichèVolkswagenT-Roc. Tutto quello che desideri da una Volkswagen oggi è incluso."Congratulazioni e auguri di ottimo e proficuo lavoro a beneficio dell'intero territorio provinciale agrigentino al neo presidente, Giuseppe Pendolino. Sono certo che saprà assolvere al prestigioso e impegnativo incarico con le capacità politiche, amministrative e umane che lo hanno da sempre contraddistinto, con serietà e professionalità. Dopo dodici anni di commissariamenti, il Libero Consorzio torna ad avere un Presidente eletto, seppur con elezioni di secondo grado. Complimenti anche al collega sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, per il risultato ottenuto".Ida Carmina (M5S): "In Sicilia affermazione di presidenti civici e progressisti""Oggi la politica torna a gestire, dopo 12 lunghissimi anni, seppur con voto indiretto le ex province in Sicilia". Sono le parole della deputata nazionale del Movimento 5 Stelle Ida Carmina. "Era ora che il popolo sovrano tornasse a contare, seppure con una elezione tra addetti ai lavori, da migliorare e si rimettessero in moto gli organi politici: Presidente, Giunta e consiglio provinciale e ciò segna, comunque, un momento di svolta rispetto a commissariamenti che hanno superato record di decenza. Il campo progressista con il Movimento 5 Stelle ottiene risultati significativi e per certi versi insperati, rispetto alla narrazione di un centro destra vincente ovunque, vincendo in tre province su sei con l'elezione di Pendolino ad Agrigento, Quinci a Trapani e Capizzi a Enna. Un segnale importante che evidenzia la crisi del centrodestra siciliano. Il M5S ha sostenuto candidati Presidenti civici e progressisti, già distintisi per una buona gestione amministrativa nei rispettivi Comuni. Ora l'impegno sarà quello di rilanciare l'attività dei Liberi consorzi comunali, rimasta bloccata per anni. Avere a fianco presidenti capaci sarà uno stimolo per affrontare temi prioritari come viabilità, edilizia scolastica, energia, bonifiche ambientali e turismo, rafforzando il rapporto tra enti intermedi, Comuni e istituzioni sovraordinate. Auguro buon lavoro a tutti gli eletti nei Consigli provinciali e assicuro piena collaborazione istituzionale al mio collega sindaco e neo presidente di Agrigento, Peppe Pendolino, per superare le grandi sfide e criticità della nostra provincia. Il risultato di oggi rafforza il campo progressista, che deve continuare a lavorare per offrire un'alternativa credibile al governo regionale e dimostra che ci sono le condizioni per ripartire con maggiore fiducia e aprire un varco rispetto al fallimento del governo regionale di centro destra".Grande Sicilia: "Protagonisti della nuova geografia politica dell'isola""Le elezioni provinciali che si sono concluse oggi consegnano un quadro politico nitido: Grande Sicilia si conferma forza determinante, capace di incidere nei territori e di consolidare una crescita che ormai è radicamento, presenza reale, tessitura paziente di consensi". Lo dichiarano in una nota i componenti del coordinamento regionale di Grande Sicilia. "Ad Agrigento la vittoria del sindaco Pendolino, appoggiato con convinzione da Grande Sicilia, racconta di una capacità politica di pesare nei momenti decisivi, di leggere i territori, di costruire alleanze vincenti. Non siamo spettatori: siamo protagonisti consapevoli di un processo di ricostruzione politica che pone al centro l'idea di una Sicilia libera, autonoma e forte nei suoi territori. Questi risultati non nascono per caso: sono il frutto di una politica che preferisce seminare piuttosto che inseguire il consenso effimero, che sceglie di parlare con i cittadini anziché di loro, che costruisce legami anziché slogan. Grande Sicilia cresce perché ha scelto di camminare con la Sicilia vera, quella che spesso non trova voce nei grandi riflettori ma che è il cuore pulsante dell'Isola. Noi continueremo a camminare con la Sicilia, tra la gente, nei comuni, nei consorzi, tra i campanili e le piazze. Con l'umiltà dei servitori e la determinazione di chi sa che il futuro non si eredita: si costruisce".Forza Italia trionfa, Gallo: "Giornata storica""È una giornata storica - ha dichiarato Riccardo Gallo - per la politica agrigentina: la lista Azzurri, espressione di Forza Italia e fortemente voluta dall'on. Riccardo Gallo, si impone con una vittoria schiacciante alle elezioni di secondo livello, che hanno visto coinvolti 580 amministratori locali. Forza Italia conquista il primato assoluto, affermandosi come prima forza politica della provincia di Agrigento e confermando una leadership solida e radicata nel territorio. Una vittoria costruita sul campo, grazie a una strategia territoriale lungimirante, culminata nell'elezione di Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona, alla Presidenza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Una scelta precisa, pensata per rafforzare il legame tra istituzioni e territorio, e premiare capacità amministrative riconosciute e apprezzate. Il successo degli Azzurri è stato ulteriormente confermato dall'elezione di tre consiglieri del Libero consorzio: Domenico Scicolone (presidente del consiglio comunale di Palma di Montechiaro), Alessandro Grassadonio (consigliere comunale di Sciacca), Giovanni Cutrera (vice presidente del consiglio comunale di Montevago). Fondamentale è stato il contributo di tutti i dodici candidati della lista, che con spirito di squadra e determinazione hanno reso possibile un risultato tanto prestigioso. Un impegno corale che ha permesso di consolidare una vittoria non solo numerica, ma politica e strategica. "Abbiamo vinto perché abbiamo creduto nella squadra, nelle persone, nei territori. Il nostro è un progetto politico serio, inclusivo e vicino alla gente- Il segnale è forte e chiaro: il futuro di Agrigento passa attraverso la visione, il radicamento e la forza del progetto azzurro".
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Province, ritorno al voto segnato da trasversalismi e strane alleanze. Le elezioni nel Libero consorzio di Agrigento. Le sfide nei sei Liberi consorzi
Ci sono le vittorie 'in coabitazione', come quella di Agrigento, e quelle dove il sospetto del "tradimento" viene messo su pubblica piazza dagli stessi protagonisti, come nel caso di Enna. Trasversali furono le alleanze per le elezioni provinciali nei sei Liberi consorzi della Sicilia, e tali sono stati anche i risultati provenienti dalle urne che hanno segnato il ritorno al voto per gli enti di area vasta.Province, le alleanze variabiliL'esito dell'elezione che ha coinvolto sindaci e consiglieri comunali dice che i partiti in campo hanno subito le decisioni dei big locali. Ben poco peso hanno avuto le alleanze canoniche e ancor meno sono valsi gli scenari che a livello regionale descrivono un centrodestra al governo e un centrosinistra all'opposizione.Quando la politica si cala sui territori a vincere è la ragion di Stato, la necessità di scommettere sul cavallo vincente e di passare all'incasso, magari in futuro, con un proprio referente alla ex Provincia. In questo scenario le alleanze per le elezioni nelle province si sono fatte fluide e i loro confini difficilmente individuabili. Le coalizioni si sono divise e speso anche gli stessi partiti si sono spaccati.Enna, accuse di tradimento in Forza ItaliaAccade così che persino in una disputa apparentemente chiara come quella per la ex Provincia di Enna, la contea più 'rossa' di Sicilia e regno dell'ex senatore Pd Mirello Crisafulli oltre che del deputato regionale Dem Fabio Venezia, arrivi il sospetto di un "tradimento". Una voce nel fronte che sosteneva il sindaco di Nissoria Rosario Colianni, sconfitto da Piero Capizzi, lancia un'accusa pesante. L'indice puntato è quello dall'europarlamentare di Forza Italia Marco Falcone, contro la deputata regionale del proprio partito Luisa Lantieri.Falcone contro Lantieri"Il risultato delle Provinciali a Enna è stato chiaramente condizionato da alleanze innaturali e dal consociativismo non più occulto che, purtroppo, caratterizza la gestione di Forza Italia in quel territorio", mette a verbale l'ex assessore regionale all'Economia. Falcone cita espressamente Lantieri: "Non ha mai reciso i legami con il Pd, il partito in cui militava fino a poco tempo fa".La replica non si è fatta attendere: "Sono sconcertata dalla reazione scomposta di Falcone. Accuse ingiuste, guardi ai dati, a Colianni mancano decine di voti e neanche io avrei potuto controllare ogni singola preferenza. Chi oggi grida al tradimento dovrà rispondere alla base degli elettori".Le strane alleanze di AgrigentoEmblema del trasversalismo la sfida di Agrigento, dove Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona diventa presidente del Libero consorzio grazie a un'alleanza anomala tra il tandem Grande Sicilia-Forza Italia e pezzi di Pd e M5s, con la regia dell'ex assessore regionale Roberto Di Mauro (Grande Sicilia) e del capogruppo Pd all'Ars Michele Catanzaro che in questo modo rafforza la sua posizione interna ai Dem in chiave congressuale. Dentro c'è anche Italia viva, che ha festeggiato il "suo" candidato presidente.Un accordo contro il quale a lungo si battuta la Dc di Totò Cuffaro, che nella sua roccaforte non è riuscita a candidare un proprio nome. Sconfitto Stefano Castellino, candidato di Fratelli d'Italia sostenuto dal resto del centrodestra. Lo stesso aveva fatto, ma dall'altro campo, Controcorrente con il deputato Ismaele La Vardera che aveva criticato apertamente Pd e M5s per la scelta di piazzare alcuni candidati nelle liste di Pendolino.Quinci vince a Trapani ma non è solo civismoSalvatore Quinci vince a Trapani e ma la sua candidatura civica, sostenuta dal centrosinistra e rivendicata dal segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, contiene spinte provenienti dal centrodestra. Pezzi di FdI e di FI hanno voltato le spalle al candidato ufficiale del centrodestra, il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini, che non l'ha presa bene: "Una parte importante di Forza Italia ha votato contro la mia candidatura". In provincia di Trapani Forza Italia ha due correnti, una fa capo al coordinatore provinciale del partito Tony Scilla (vicino a Lentini) e un'altra, invece, al deputato regionale azzurro Stefano Pellegrino. Quinci, tuttavia, non ha la maggioranza in Consiglio.Caltanissetta, centrodestra e FdI divisiCentrodestra spaccato anche a Caltanissetta, dove il sindaco del capoluogo Walter Tesauro vince grazie all'apporto di Forza Italia e Grande Sicilia, e con il sostegno dei meloniani nisseni. FdI Caltanissetta aveva infatti contestato la scelta dei vertici regionali del partito di schierarsi con l'altro candidato del centrodestra, Massimiliano Conti. A Caltanissetta il centrosinistra era in campo con uno schema classico ma Terenziano Di Stefano, sindaco di Gela, non è comunque riuscito ad approfittare delle divisioni dell'altro campo.Anche a Ragusa centrodestra spaccatoCosì è stato anche per il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che ha assistito alla vittoria di Maria Rita Schembari, prima cittadina di Comiso, per l presidenza del Libero consorzio di ragusa. Anche in questo caso il centrodestra era diviso, con Dc e Noi moderati che sostenevano Gianfranco Fidone, sindaco di Acate.Siracusa, sorridono Azione e Grande SiciliaA Siracusa Azione brinda alla vittoria del sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, capo di gabinetto dell'uomo forte di Carlo Calenda in Sicilia, Francesco Italia, che guida Palazzo Vermexio. Superato il concorrente del centrosinistra, Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, grazie soprattutto al sostegno di Grande Sicilia e di pezzi di Forza Italia.
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GIORNALE DI SICILIA
Liberi Consorzi, ecco i presidenti eletti in Sicilia.
Concluse le elezioni di secondo livello per la scelta dei sei presidenti e 68 consiglieri dei Liberi consorzi di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa. Prosegue invece lo spoglio per l'elezione dei 50 componenti del consiglio delle tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La Città Metropolitana non deve eleggere il presidente, che è di diritto il sindaco del Comune capoluogo.
Agrigento
Il sindaco di Aragona Giuseppe Pendolino, è stato eletto presidente del Libero consorzio di Agrigento. Sostenuto dalle liste di Mpa, Forza Italia, Partito democratico e Movimento 5 stelle, ha avuto la meglio su Stefano Castellino, sindaco di Palma di Montechiaro, sostenuto da Fratelli d'Italia, Democrazia cristiana, Lega e Noi Moderati.
Caltanissetta
È Walter Tesauro il nuovo presidente della provincia di Caltanissetta, che ha avuto la meglio su Massimiliano Conti, arrivato secondo, e Terenziano di Stefano, giunto terzo. Walter Tesauro, sindaco di Caltanissetta, era sostenuto da FI e Mpa. Massimiliano Conti era sostenuto dal resto dei partiti e movimenti del centrodestra. Mentre Terenziano Di Stefano era espressione del centrosinistra.
Enna
Il sindaco di Calascibetta, Piero Capizzi, ha vinto le elezioni per la presidenza del Libero consorzio di Enna. L'esponente del Centrosinistra ha battuto il suo avversario, il sindaco di Nissoria, Rosario Colianni, sostenuto dal Centrodestra.
Ragusa
Il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, sostenuta da tutto il centrodestra ad eccezione della Dc di Totò Cuffaro, che aveva un proprio candidato, ha vinto le elezioni per la presidenza del Libero consorzio di Ragusa. Secondo il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone. Terzo il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, candidato del centrosinistra.
Siracusa
Michelangelo Giansiracusa è il nuovo presidente del Libero consorzio di Siracusa. Il sindaco di Ferla, sostenuto da Azione, Mpa, Dc, Lega e dal deputato regionale Carlo Auteri ha avuto la meglio sullo sfidante, Giuseppe Stefio, sindaco di Carlentini, esponente del Centrosinistra, sostenuto da Pd, M5S e AVS.
Trapani
Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo è il nuovo presidente del Libero consorzio provinciale di Trapani. Ha avuto la meglio su Giovanni Lentini, sindaco di Castelvetrano, sostenuto dall'intero centrodestra. Quinci guidava un progetto civico, sostenuto anche Pd, M5S, Italia Viva, Psi, il movimento Contro Corrente di Ismaele La Vardera e il movimento civico mazarese Partecipazione Politica.
GIORNALE DI SICILIA
Liberi Consorzi, ecco i 68 consiglieri eletti in Sicilia.
Sono i 12 consiglieri eletti nella provincia di Agrigento, riflesso della spaccatura maturata nel centrodestra ma anche dell'avvicinamento del campo progressista a forzisti e autonomisti.
Nel dettaglio, «Forza Azzurri» porta Alessandro Grassadonio, Domenico Scicolone e Giovanni Cutrera, la Dc Vito Tragna, Rino Castronovo e Anna Alongi, «Uniti per Agrigento» Anna Triglia, Giuliano Traina e Antonino Amato, mentre per FdI la spuntano Gioacchino Nicastro e Milko Cinà, rispettivamente sindaco di Casteltermini e Bivona, e «Insieme per la provincia» può contare su Giuseppe Ambrogio.
Caltanissetta
Al consiglio nisseno, troviamo Gianluca Miccichè, Salvatore Sardella, Rosario Sorce, Filippo Balbo tra i forzisti, il sindaco di San Cataldo Gioacchino Comparato per M5s, Antonio Cuvato per il Pd, Gianluca Bruzzaniti per FdI, Martino Basilio per la Lega, Annalisa Petitto per la lista «Civica» e Rosario Carapezza per «Civici per il Territorio».
Catania
Ecco i 18 consiglieri eletti. Grande Sicilia: Vincenzo Santonocito 3.531 voti, Francesco Alparone 3.304, Maria Grazia Rotella 2.512. Forza Italia: Roberto Barbagallo 5.174 voti, Melania Luana Miraglia 4.336, Antonino Montemagno 4.123, Antonino Anzalone 3.734. Partito Democratico L'Alternativa: Graziano Calanna 4.877 voti, Giuseppa Maria Antonia Giardinelli 3.039. Fratelli d'Italia: Alessandro Campisi 5.898 voti, Gesualdo Grimaldi 4.151, Santo Trovato 4.104, Mario Fabio Savasta 3.590, Emilio Pappalardo 3.034. Lega: Sergio Guttadauria 2.400 voti, Alfio D'Urso 2.277, Ruggero Agatino Strano 1.978. Democrazia cristiana: Angelo Spina 2.617 voti.
Enna
A Enna Giuseppe Mario Castello per la Lega, Domenico Scavuzzo, Antonino Di Naso, Salvatore Cappa e Giovanni Gentile per il Pd, Antonio Pagliazzo per la Dc, Maria Stella Nicolosi per Fi, Maria Greco e Filippa D'Angelo per Grande Sicilia, Nino Cammarata per FdI.
Messina
Questi gli eletti: Carmelina Bambara, Giuseppe Crisafulli, Flavio Santoro e Daniela Zirilli (Sud chiama Nord); Pinuccio Calabrò (sindaco di Barcellona), Alberto Ferraù e Antonino Russo per la Lega; Libero Gioveni e Francesco Perdichizzi (FdI); Carmelo Pietrafitta e Alessandra Milio (FI); Felice Calabrò e Domenico Sebastiano Santisi (M5S) per la lista Pd-L'Alternativa; Ilenia Torre per Grande Sicilia.
Palermo
A Palermo il partito che ha ottenuto più consensi è stato Forza Italia, seguito Fratelli d'Italia, Pd e Dc. Nessun seggio per Noi Moderati. Forza Italia: Sono cinque gli eletti tra le fila azzurre. Si tratta di Claudio Armetta (a Carini), Vito Rizzo (sindaco di Balestrate), poi seguono i consiglieri a Palermo Catia Meli, Pasquale Terrani e Gianluca Inzerillo. Fratelli d'Italia: A Fratelli d'Italia sono spettati tre seggi: Francesco Paolo Martorana (consigliere comunale di Ficarazzi), Vanessa Costantino (consigliere comunale di Partinico) e Angelo Conti (sindaco di Valledolmo). Dc: La Dc con tre eletti: Luciano Marino (sindaco di Lercara Friddi), Flavio Pillitteri (consigliere comunale di Monreale) e Giuseppe Tripoli (consigliere comunale di Bagheria). Partito democratico: Gli eletti del Pd sono Rosario Lapunzina (vicesindaco di Cefalù), Maurizio Costanza (consigliere comunale di San Giuseppe Jato) e Giovì Monteleone (sindaco di Carini). Alternativa: L'Alternativa si aggiudica invece due consiglieri Fabio Giambrone e Antonino Randazzo a Palermo. Lavoriamo per Palermo: A Lavoriamo per Palermo è spettato un solo consigliere a Palermo, Dario Chinnici. Lega: Giovanni Di Giacinto (sindaco di Casteldaccia)
Ragusa
Sul versante Est, a Ragusa, la maggioranza annovera tre sindaci, ossia Peppe Dimartino, di Santa Croce, Peppe Cassì di Ragusa e Maria Monisteri di Modica. Oltre a loro, Angelo Galifi, espressione del Mpa, Federico Chinnici di FdI e Samuele Cultrera di Forza Italia, e ancora: Alessio Ruffino, Irene Tidona, Giovanni D'Aquila per la Dc e Gaetano Scollo, Giovanni Garretto, Salvatore Schembari per il Pd.
Siracusa
Completa il quadro Siracusa, con sette seggi alla lista «Comuni al centro» tra Conci Carbone, Salvo Cannata, Pietro Rosa, Diego Giarratana, Giuseppe Vinci, Matteo Melfi e Vanessa Impeduglia, due a Fi con Gaetano Gennuso e Cosimo Burti, altrettanti a FdI con Rossana Cannata e Rosario Cavallo e uno per il Pd con Giuseppe Stefio.
Trapani
Dodici consiglieri pure a Trapani: per Forza Italia Enzo Sturiano e Vito Milazzo, per FdI Maurizio Miceli e Giuseppa Corbo, per la Lega Saverio Messana e Alberto Mazzeo, per la Dc Walter Alagna e Alessia Rizzo. Nella lista di Quinci gli eletti sono Francesco Foggia, Laura Barone, Giovanni Iacono Fullone, Ernesto Raccagna.
AGRGENTOOGGI.IT
Il Sindaco Castellino: "Grazie a chi ha creduto in me, ma la provincia ha bisogno di un cambiamento profondo"
Il Sindaco Stefano Castellino ha voluto ringraziare tutti i Consiglieri Comunali e Sindaci che hanno scelto di esprimere il loro consenso nelle elezioni per la guida del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. "Tutti insieme abbiamo sperato di poter scrivere una nuova pagina di storia, liberando la nostra provincia da giochetti ed operazioni poco trasparenti ed edificanti", ha dichiarato Castellino, sottolineando come il suo impegno sia stato volto a una vera e propria rivoluzione politica per la provincia.Il dato, a pochi minuti dallo scrutinio, ha confermato l'ampio sostegno alla sua candidatura, che è riuscita a superare i confini del proprio schieramento iniziale, raccogliendo circa 2.000 voti ponderati in più, raggiungendo un totale di 44.512 voti. "Ringrazio la coalizione tutta per il leale e forte sostegno: Fratelli d'Italia, Democrazia Cristiana, Lega, Noi Moderati, Udc", ha aggiunto il Sindaco, esprimendo gratitudine anche verso i vertici nazionali e regionali coinvolti, in particolare il commissario regionale On. Luca Sbardella, per il prezioso aiuto nell'esclusivo interesse del territorio.Tuttavia, Castellino non ha nascosto la sua delusione per l'esito finale delle elezioni. "Sicuramente l'elemento più importante è la sconfitta del buon governo, abbinata a una chiara spaccatura che deriva dall'accordo con il PD, che ha determinato l'esito finale", ha affermato, accusando Forza Italia di aver sostenuto un candidato vicino a Italia Viva, ma anche al movimento Mpa, ora trasformato in Grande Sicilia.
"Quanto è accaduto non può non avere ripercussioni importanti, sia nelle amministrazioni comunali che negli organismi sovra-comunali, ed è necessario riflettere anche all'interno dell'Assemblea Regionale", ha dichiarato Castellino, allargando la critica anche ad altre province siciliane. "Non si può considerare quanto accaduto in provincia di Agrigento, Trapani e Enna come se nulla fosse successo", ha ribadito.
Concludendo il suo intervento, il Sindaco ha voluto rassicurare i suoi sostenitori e tutta la comunità: "Da domani ripartiamo con ancora maggiore forza per servire meglio la mia Città, la nostra Regione, la nostra Nazione. Non ci si può fermare ad assistere al perdurare di mezzucci e giochetti, né al totale disinteresse per il servizio alla comunità.""Quasi il 50% degli amministratori ha espresso la propria fiducia in queste elezioni", ha concluso Castellino, "mentre un'altra parte ha tradito se stessa e la volontà popolare. Il nostro impegno continuerà senza sosta, perché la provincia di Agrigento merita un cambiamento profondo."