AGRIGENTONOTIZIE.IT
Giuseppe Pendolino al raduno dei vigili del fuoco e al Quisquina cheese festival.
Ha raggiunto il paese montano di Santo Stefano dove era in corso di svolgimento la 23esima edizione della Sagra del formaggio.
Il presidente del Libero consorzio Giuseppe Pendolino ha partecipato giornata finale del raduno regionale dei vigili del fuoco e al Quisquina cheese Festival. In mattinata, insieme alle autorità civili, politiche e militari della città, ha preso parte al corteo finale delle delegazioni del raduno regionale dell'Associazione nazionale dei vigili del fuoco che per tre giorni ha messo in mostra, ad Agrigento, veicoli storici provenienti dal museo di Milano oltre ai moderni mezzi attualmente in uso per le attività di soccorso. Nel pomeriggio il presidente Pendolino si è recato a Santo Stefano Quisquina alla 23esima edizione della Sagra del formaggio e dei prodotti tipici Quisquinesi, conosciuta anche come "Quisquina cheese Festival": un evento annuale che celebra le eccellenze gastronomiche del territorio e che rappresenta un'importante vetrina per i prodotti locali e un momento di festa per l'intera comunità.
GIORNALE DI SICILIA
Amministrative 2025: a Solarino vince un deputato Pd, negli altri comuni partiti spaccati sui candidati.
A Solarino (Siracusa) uno dei 9 comuni siciliani che erano commissariati e che sono stati chiamati al voto il candidato del Pd, Tiziano Spada, che è anche deputato regionale, è stato eletto sindaco (le percentuali ufficiali non sono ancora note) vincendo la sfida con l'uscente Peppe Germano. Alle Egadi, isole trapanesi, è stato eletto sindaco Giuseppe Pagoto (anche in questo caso le percentuali finali non sono ancora note) che nel 2020 finì ai domiciliari in un'inchiesta su appalti pilotati e nomine fuori dalle regole, provocando lo scioglimento del consiglio e nuove elezioni nelle quali venne eletto sindaco Francesco Forgione, che era di Rifondazione comunista, con un lungo curriculum politico anche nazionale che nel febbraio scorso è stato sfiduciato.
Pagoto è ancora sotto processo per corruzione ma si dice fiducioso che la sua innocenza sarà ratificata dalla sentenza. Il neo sindaco aveva l'appoggio del Pd col consigliere Pietro Giangrasso che fu determinate per la sfiducia a Forgione e il deputato regionale Dem Dario Safina. Dietro lo sfidante, Francesco Sammartano, ex vicensindaco di Forgione, anche lui appoggiato da una lista civica, ci sarebbe l'ex sindaco Gaspare Ernandez rimosso dalla Regione per inadempienze e coordinatore di Forza Italia nelle Egadi. I candidati sindaci che correvano col simbolo della Dc di Totò Cuffaro a Realmonte e Palagonia non ce l'hanno fatta.
I sindaci eletti a Realmonte (Agrigento), Alessandro Pietro Mallia; Montemaggiore Belsito, Cosimo Gullo; Prizzi, Luigi Vallone (Palermo); Castiglione di Sicilia, Concetto Stagnitti; Raddusa e Ramacca (Catania), Rosario Gravina; erano tutti appoggiati da liste civiche con i partiti ufficiali a volte divisi su diversi candidati. Dei nove comuni chiamati al voto solo Palagonia ha più di 15 mila abitanti e i seggi sono assegnati col proporzionale. Qui è in vantaggio col 54% dei voti il candidato Salvatore Astuti. L'eventuale ballottaggio è fissato per domenica 8 giugno, sempre dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15, in coincidenza con la tornata referendaria In Sicilia è andato a votare il 57,01% degli elettori, 33.347 su 58.495.
In alcuni comuni vi è stata una differenza minima in negativo rispetto alle elezioni precedenti. A Solarino (Siracusa) invece ha votato il 67,14% degli elettori il 4,81% in più rispetto alle precedenti comunali. A Ramacca (Catania) ha votato il 54,01% degli elettori, il 6,57% in meno rispetto alle precedenti amministrative
GIORNALE DI SICILIA
Amministrative in Sicilia: nei 9 comuni siciliani ha votato il 57%
Nei nove comuni siciliani chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale ha votato il 57,01% degli elettori, 33.347 su 58.495. In alcuni comuni vi è una differenza minima in negativo rispetto alle elezioni precedenti. A Solarino (Siracusa) invece ha votato il 67,14% degli elettori il 4,81% in più rispetto alle precedenti comunali. A Ramacca (Catania) ha votato il 54,01% degli elettori, il 6,57% in meno rispetto alle precedenti amministrative.
GIORNALE DI SICILIA
Cna: «In Sicilia per la pessima viabilità si stima un danno di 20 milioni al mese»
Le pessime condizioni della viabilità siciliana causano un danno economico, solo alle imprese di autotrasporto merci, stimabile in 20 milioni di euro al mese. Lo ha detto il segretario regionale di Cna Sicilia, Piero Giglione.
«Le strade siciliane sono un disastro - denuncia Giglione - e le imprese di autotrasporto pagano ogni giorno il prezzo di questa situazione, con costi aggiuntivi per manutenzione dei mezzi, ritardi nelle consegne e inefficienze logistiche. Un danno che si traduce in minore competitività e perdita di opportunità per tutto il tessuto economico regionale».
Una situazione ancora più inaccettabile se si considera che, mentre l'Isola viene privata di risorse fondamentali, il governo nazionale ha tagliato 900 milioni di euro destinati all'Isola per finanziare il Terzo Valico in Liguria e altre opere nel Nord-Est. «È inaccettabile - prosegue Giglione - che si continuino a sacrificare i territori del Sud, mentre le grandi infrastrutture del Centro-Nord vengono finanziate con fondi che dovrebbero servire anche alla Sicilia».
A peggiorare il quadro, anche l'esclusione della tratta ferroviaria Palermo-Catania dai finanziamenti del Pnrr, poiché i lavori non potranno essere completati entro il 30 giugno 2026, termine imposto dall'Europa, dice Cna. «Una beffa - commenta il segretario - che condanna la Sicilia a un ulteriore ritardo nello sviluppo infrastrutturale. Tutto questo va in controtendenza all'iniziativa imprenditoriale registrata negli ultimi anni in Sicilia, dove il numero delle imprese aumenta. Imprese che hanno bisogno di infrastrutture adeguate».
Per questo, la Cna chiede con forza un'inversione di rotta: «Servono cantieri accelerati, investimenti certi e una programmazione seria per dotare l'Isola delle infrastrutture di cui ha bisogno, proprio come avviene nelle regioni del Centro-Nord. Non possiamo più accettare discriminazioni e ritardi che danneggiano imprese e cittadini».
GORNALE DI SICILIA
Studio Uil su Fondi europei. Luisella Lionti: «Sicilia in coda, ogni euro non speso è una risposta non data»
"Da un Rapporto della Uil sui Fondi strutturali europei emerge che la Sicilia ha raggiunto poco più dell'1 per cento, l'1.19 per l'esattezza, nel rendiconto di spesa effettiva dei Programmi regionali. La Liguria, per fare un confronto, si attesta oltre il 18 per cento. Nessuna sorpresa, purtroppo. Solo allarme e tanta tristezza. Perché ogni euro non utilizzato è una risposta non data ai problemi di questa nostra terra". Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, commentando i dati dello Studio sull'attuazione delle politiche di coesione europee diffuso oggi dall'organizzazione sindacale guidata da Pierpaolo Bombardieri. Il monitoraggio è stato curato dal Servizio nazionale Lavoro e territorio della Uil, diretto dalla segretaria confederale Ivana Veronese.
Dice ancora Luisella Lionti: "Se gli autori del Rapporto descrivono come «andamento lento» lo stato di avanzamento dei programmi Fse e Fesr al 28 febbraio in Italia, dove la spesa effettiva media ha raggiunto un misero 5 per cento, ci chiediamo come potrebbe essere definito l'1.19 della Sicilia! A rendere più cupo il quadro della situazione, i numeri relativi agli impegni di spesa a tre anni dall'avvio della programmazione dei fondi per il 2021-2027 che vedono l'Isola al 5,58 mentre la media nazionale sfiora il 18 per cento (17.97)".
"Non ci interessa - aggiunge la segretaria generale della Uil siciliana - puntare il dito contro nessuno, ma qualche spiegazione è dovuta alle persone di questa terra che continuano a soffrire di opportunità negate. Siamo pronti al confronto, perché entro il 2027 ogni euro dei Fondi per lo sviluppo sia destinato effettivamente allo ... sviluppo della Sicilia".
Lo Studio Uil si conclude con un appello-denuncia della segreteria confederale Ivana Veronese. L'esponente sindacale, fra l'altro, scrive: "Alla luce di questi dati è indispensabile, e quanto mai urgente, mettere in moto tutti i processi per assicurare velocità nonché qualità della spesa e addizionalità delle risorse. "La lentezza nell'attuazione della politica di coesione non può essere un alibi per riprogrammare gli interventi, spostando risorse verso il programma ReArm Europe. Nell'attuale contesto economico-finanziario, nazionale e internazionale una buona programmazione dei Fondi strutturali europei, integrata con la programmazione delle risorse ordinarie, contribuirebbe in modo significativo a ridurre non solo le disuguaglianze, ma a rilanciare l'economia, l'occupazione e il benessere sociale".
GIORNALE DI SICILIA
Beni culturali, Custonaci candidata al riconoscimento dell'Unesco.
Il paesaggio culturale della città di Custonaci, in provincia di Trapani, merita il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell'Unesco». Lo ha dichiarato l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, in vista della presentazione del report per l'inserimento del "Paesaggio culturale della città di Custonaci" nella lista propositiva nazionale per l'Unesco. L'evento si terrà mercoledì 28 maggio alle ore 11, nella sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma.
«La magia di questo luogo - ha aggiunto l'assessore - che si estende dalla Riserva naturale orientata di Monte Cofano, affacciata sul suggestivo borgo marinaro di Cornino, fino alla Grotta Mangiapane, autentico gioiello della Sicilia occidentale, ha conquistato anche il grande e il piccolo schermo ospitando le riprese di celebri produzioni come "Il Commissario Montalbano", "Makari" e la serie dedicata ai Florio. Il riconoscimento Unesco rappresenterebbe un traguardo importante per la Sicilia, che quest'anno ha già ottenuto due titoli di prestigio: "Agrigento Capitale italiana della Cultura" e "Gibellina Capitale italiana dell'Arte contemporanea". Un segnale forte del valore culturale, storico e naturalistico di un'Isola che continua a stupire e incantare il mondo», ha concluso il rappresentante del governo Schifani.
AMMINISTRATIVE A REALMONTE
Realmonte accoglie il nuovo sindaco Mallia: "Subito la stagione estiva, poi Scala dei turchi e trasporti"
Dopo un lungo scrutinio, poco prima delle 20 il candidato vincitore è stato festeggiato nello spiazzale della scuola Garibaldi e successivamente all'interno dell'istituto. Tanti giovani ed intere famiglie hanno seguito lo spoglio fino all'ultimo Visibilmente commosso, più volte si è asciugato le lacrime con le mani. Il neo sindaco di Realmonte Alessandro Pietro Mallia ha ricevuto l'abbraccio virtuale della città che si appresta a governare nello spiazzale della scuola Garibaldi in via Portella della Ginestra. C'erano tante famiglie ma anche numerosi ragazzi che dopo la conclusione delle lezioni sono rimasti a seguire lo spoglio per poi festeggiare insieme agli altri.
LIVESICILIA
La partita del sottogoverno per aprire la strada alla manovrina all'Ars.
PALERMO - L'Ordine del giorno di martedì 27 maggio all'Ars prevede l'esame della manovrina ma in realtà passerà almeno una settimana prima che il ddl variazioni di bilancio possa iniziare la sua marcia a Sala d'Ercole. Slittato il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti. Ci sarà tempo fino alle 12 del 29 maggio e così i settanta deputati di Palazzo dei Normanni potrebbero entrare nel merito del ddl a partire da martedì 3 giugno.
L'Ars tra manovrina e malumori
Il condizionale è d'obbligo dal momento che il destino della prima manovra dopo la Finanziaria di gennaio resta legato agli umori interni alla maggioranza. Diversi osservatori in casa centrodestra segnalano le difficoltà registrate dalla maggioranza nelle ultime votazioni all'Ars. Le Variazioni di bilancio, fino a quando non verrà aperto il dossier delle nomine di sottogoverno, resteranno in stand-by.
Il dossier delle nomine di sottogoverno
Si tratta di un ostacolo in più sulla strada dell'approvazione soft della manovrina. La schiarita registrata sul budget a disposizione delle forze di maggioranza per le variazioni di bilancio, infatti, non basta. Sono diverse le anime del centrodestra che chiedono di aprire il capitolo delle nomine. L'argomento non sarà esaudito del tutto ma il pressing dei partiti potrebbe convincere il governatore, Renato Schifani, a ragionare su alcune scelte rimaste nei cassetti dando così un segnale di ulteriore disponibilità.
Enti e fondazioni: le nomine in palio
Diversi gli enti e gli istituti regionali sui quali si potrebbe iniziare a ragionare. Si parte dagli Iacp provinciali e dagli Enti parco (Madonie, Nebrodi e Parco fluviale dell'Alcantara), con annessi revisori dei conti. C'è poi l'eterno Esa (Ente sviluppo agricolo), al momento affidato al funzionario regionale Carlo Turriciano.
Posti di sottogoverno anche nel mondo della cultura, con la Fondazione orchestra sinfonica siciliana (Foss) che ad oggi viene guidata dalla dirigente regionale Margherita Rizza, e la Fondazione Taormina Arte che in questo momento è affidata al commissario straordinario Sergio Bonomo. Ci sono poi i Consorzi universitari e gli Ersu (Enti per il diritto allo studio universitario), ma anche i Consorzi di bonifica. Da scegliere anche i vertici dell'Irvo (Istituto regionale vino e olio), che da ottobre è affidato alla funzionaria della Regione Giusi Mistretta, e dell'Istituto zooprofilattico sperimentale. Ancora sotto commissariamento anche l'Istituto incremento ippico, con sede a Catania, che da novembre 2023 è stato affidato a Ignazio Mannino.
I partiti e le nomine di sottogoverno
Secondo diverse fonti del centrodestra "è giunto il momento di ragionare" su queste decisioni. I margini di manovra all'interno del ddl Variazioni di bilancio, infatti, resteranno minimi e così i partiti, che puntano ad aumentare le rispettive sfere di influenza, da alcuni giorni iniziano a dare segnali di interesse verso il mondo del sottogoverno. È l'elemento che potrebbe togliere più di qualche patema all'Esecutivo a Sala d'Ercole.
https://livesicilia.it/sicilia-nomine-sottogoverno/
LIVESICILIA
Rete idrica di Agrigento, Schifani istituisce Commissione tecnica.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha istituito, con proprio decreto, una commissione tecnica per verificare l'avanzamento dei lavori di ristrutturazione e automazione della rete idrica di Agrigento.
Rete idrica, la commissione
Il provvedimento nasce dall'esigenza di garantire un monitoraggio costante dell'opera, considerando l'emergenza idrica che sta colpendo la città, l'urgenza di rispettare i tempi contrattuali per tutelare la popolazione e le indagini attualmente in corso da parte della Procura di Agrigento sugli appalti e sui ritardi denunciati dagli inquirenti nella realizzazione dell'infrastruttura.
L'organismo, che opererà a titolo gratuito, è composto da: Salvatore Caruso, ingegnere capo del Genio civile di Palermo; Maurizio Vaccaro, ingegnere capo del Genio civile di Siracusa; Francesca Marcenò, dirigente dell'Ufficio legislativo e legale; Francesco Morga, funzionario direttivo del dipartimento regionale dell'Acqua e dei rifiuti.
La Commissione dovrà completare le attività di verifica entro 30 giorni e avrà il compito di verificare l'avanzamento finanziario, procedurale e fisico dell'opera rispetto alla tempistica stabilita contrattualmente, anche al fine dell'eventuale azione di rescissione del contratto da parte della stazione appaltante. Per l'intervento, finanziato con le risorse Fsc 2021-2027, la Regione ha anticipato 10 milioni di euro per accelerare l'avvio dei lavori.
https://livesicilia.it/rete-idrica-agrigento-schifani-istituisce-commissione-tecnica/
AGRIGENTOOGGI.IT
Dal Pnrr oltre 6 milioni per la provincia di Agrigento: saranno realizzati 9 asili.
Sono in arrivo oltre 6 milioni di euro nell'ambito del piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia del ministero dell'Istruzione e della ricerca. Si tratta di fondi del Pnrr per la costruzione ex novo o la riconversione di edifici pubblici non destinati ad asili nido in provincia di Agrigento.
Saranno realizzati in 9 Comuni agrigentini: Santo Stefano Quisquina; Santa Margherita di Belice; Racalmuto; Aragona; Menfi; Palma di Montechiaro; Campobello di Licata, Castrofilippo e Naro. "Grazie al presidente Meloni e al Governo, attenzione concreta per le famiglie e i bambini del nostro territorio", dice il deputato agrigentino Calogero Pisano
LENTEPUBBLICA.IT
Posizioni organizzative negli enti locali "a discrezione" del datore di lavoro
Con l'ordinanza 11353/2025, la Sezione Lavoro della Cassazione è tornata a pronunciarsi sul tema delle posizioni organizzative all'interno degli enti locali, fornendo un'importante interpretazione in merito alla discrezionalità riconosciuta al datore di lavoro pubblici nella loro gestione.In un recente pronunciamento, la Corte di Cassazione interviene su un tema cruciale per il funzionamento della macchina amministrativa, offrendo chiarimenti che interessano da vicino enti locali e dipendenti pubblici. L'ordinanza affronta aspetti decisivi della gestione del personale, con particolare attenzione a un ambito spesso oggetto di interpretazioni discordanti. Un contributo rilevante per comprendere meglio diritti, doveri e margini di manovra nella pubblica amministrazione.Assegnazione delle posizioni organizzative negli enti locali: sono "a discrezione" del datore di lavoroLa Suprema Corte ha ribadito che l'attivazione delle posizioni organizzative - secondo quanto previsto dall'articolo 9 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 31 marzo 1999 - rappresenta una possibilità, non un obbligo per l'amministrazione. In altri termini, la scelta di istituire questi incarichi, che comportano specifiche responsabilità gestionali e organizzative, rientra nella libertà decisionale del datore pubblico e deve essere formalizzata attraverso un provvedimento scritto e motivato.
Anche l'eventuale rinnovo dell'incarico, alla scadenza del periodo stabilito, non è automatico: la sua conferma, infatti, dipende da una nuova valutazione da parte dell'ente, che dovrà esprimersi nuovamente con un atto formale motivato. L'incarico è quindi sempre a termine, con durata limitata nel tempo, e non può trasformarsi in una funzione stabile o permanente.
I compensi che spettano al dipendente
La Corte ha inoltre precisato che al dipendente incaricato spettano due tipi di compenso:una retribuzione legata alla posizione ricopertae un'ulteriore componente premiale, collegata ai risultati conseguiti.Tuttavia, qualora si renda necessaria una revoca anticipata dell'incarico - circostanza che può verificarsi solo per riorganizzazioni interne oppure per accertate carenze nei risultati - questa deve anch'essa essere disposta per iscritto e adeguatamente motivata. La revoca comporta il venir meno degli emolumenti aggiuntivi e il ritorno del dipendente alle funzioni proprie del suo profilo contrattuale di base.Valorizzazione delle cosiddette "alte professionalità"Un ulteriore passaggio dell'ordinanza riguarda la valorizzazione delle cosiddette "alte professionalità", disciplinate dall'articolo 10 del CCNL 2002-2005. Secondo la Corte, anche in questo caso si applicano le stesse regole previste per le posizioni organizzative, in particolare quelle contenute nell'articolo 8 del CCNL 1999: la decisione di confermare o meno gli incarichi già attribuiti resta comunque una scelta a discrezione del datore di lavoro pubblico.