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Teatro dell'Efebo: da luglio le rassegne del teatro Classico e d'Autore
Dopo il successo della scorsa stagione il Teatro dell'Efebo riapre i battenti a partire dal prossimo 5 luglio con "Le Baccanti" di Euripide, primo appuntamento della Rassegna del Teatro Classico.Un cartellone 2025 ricco di appuntamenti, divisi nelle due rassegne del Teatro Classico e del Teatro d'Autore e Musica.In tutto diciassette eventi di sicuro richiamo per la presenza di registi e attori molto conosciuti dal grande pubblico, da Gianfranco Jannuzzo ad Emilio Solfrizzi al grande Ugo Pagliai, e molti altri ancora.La rassegna del Teatro Classico prevede sei appuntamenti dal 5 luglio al 13 agosto. Undici invece gli eventi del Teatro d'Autore e Musica, dal 5 agosto al 20 settembre. Il Cartellone 2025 sarà presentato ufficialmente il prossimo giovedì 12 giugno nel corso della conferenza stampa che si terrà nel Teatro dell'Efebo (Giardino Botanico).
GIORNALE DI SICILIA
La riforma taglia-dirigenti: Schifani blocca la proroga.
Il presidente della Regione respinge una delibera presentata dall'assessore Messina e sollecita la manovra per la riduzione di 300 poltrone. Se ne riparla entro fine mese.
La scena si è svolta in sala giunta, al secondo piano di Palazzo d'Orleans, martedì pomeriggio. L'assessore alla Funzione pubblica, Andrea Messina, arriva alla riunione con un dossier che ha l'obiettivo di prendere tempo per l'attuazione di una riforma che porterà a ridurre di un terzo circa le poltrone dei dirigenti intermedi della Regione. Ma prendere tempo significa, nell'attesa, prorogare tutti gli attuali vertici degli assessorati di almeno sei mesi.
È stata questa la scintilla che ha fatto risalire la tensione fra Palazzo d'Orleans e la burocrazia. Già in rotta da mesi con i vertici dei dipartimenti Lavoro, Energia, Acqua e Rifiuti per vari finanziamenti in pericolo, da giorni il presidente rimuginava anche sul fallimento di un finanziamento che nell'autunno scorso avrebbe portato l'assessorato alla Famiglia a erogare fondi per contrastare la povertà. I soldi sono stati dirottati altrove perché il provvedimento non è arrivato in tempo. E anche sui bandi che attuano la nuova legge sulla povertà (di cui leggete a parte) dalla Famiglia avevano risposto al presidente che ci sarebbero voluti mesi.
Già incupito per queste premesse, Schifani ha risposto di no all'assessore alla Funzione Pubblica: niente proroga in bianco, la delibera viene rispedita indietro. Se ne riparlerà in una delle prossime sedute, inevitabilmente visto che a fine giugno scadranno i contratti degli 860 dirigenti che oggi guidano aree e servizi dei vari assessorati.
GIORNALE DI SICILIA
Legge contro la povertà in Sicilia, 5 milioni al Terzo settore.
Cinque milioni di euro per dare pasti caldi a chi in Sicilia non ce la fa: è stata rifinanziata la legge contro la povertà, attraverso il sostegno a enti del terzo settore che saranno «certificati». La misura, approvata qualche giorno fa all'Assemblea regionale siciliana nell'ambito della manovra bis, è stata presentata stamattina a Palazzo d'Orleans, a Palermo, dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, assieme al responsabile della Comunità di Sant'Egidio in Sicilia, Emiliano Abramo.
Presenti anche il primo firmatario della legge 16/2021 «Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l'esclusione sociale», il deputato Nicola D'Agostino, e una trentina di rappresentanti di associazioni ed enti operanti in Sicilia. Il finanziamento riguarda la prima linea di azione contenuta nella legge regionale, quella sull'intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare.
«L'approvazione di questa misura - ha detto il presidente Schifani - era una priorità assoluta per questo governo, in sintonia con la nostra visione della politica sociale fatta di attenzione verso chi vive ai margini della società. Ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà e l'avevo promesso al presidente Abramo. Oggi sono particolarmente felice di poter dire che abbiamo rispettato la parola data.
L'abbiamo fatto con convinzione e determinazione, trovando la condivisione di tutti i partiti, sia di maggioranza sia di opposizione. In casi come questo le istituzioni hanno il dovere di intervenire. Ho chiesto di accelerare l'iter burocratico e a breve pubblicheremo il bando rivolto alle realtà che operano sul territorio, in modo da rifinanziare le loro attività».
AGRIGENTOOGGI
Teatro dell'Efebo 2025: il mito torna in scena sotto le stelle al Giardino Botanico di Agrigento
Verrà presentato domani, giovedì 11 giugno, il cartellone estivo 2025 del Teatro dell'Efebo di Agrigento.In questa edizione si propone una rilettura contemporanea della drammaturgia antica e moderna, proponendo un palinsesto che va dal 5 luglio al 20 settembre.La stagione si articola in due rassegne principali: il Teatro Classico, inaugurato con Le Baccanti di Euripide, e il Teatro d'Autore e Musica, all'insegna delle contaminazioni tra parole e note. Verranno allestiti diciassette eventi complessivi con la presenza di registi e attori molto conosciuti dal grande pubblico, da Gianfranco Jannuzzo ad Emilio Solfrizzi al grande Ugo Pagliai, e molti altri ancora. La rassegna del Teatro Classico prevede sei appuntamenti dal 5 luglio al 13 agosto. Undici invece gli eventi del Teatro d'Autore e Musica, dal 5 agosto al 20 settembre.Questa scansione consente una continuità stagionale e un pubblico diversificato, capace di apprezzare tanto l'eredità dei grandi tragediografi greci quanto le più attuali sperimentazioni drammaturgiche e musicali.La progettazione del cartellone prevede una collaborazione costante con direttori artistici, registi ed esperti di settore, che selezionano i titoli in base a criteri di qualità, innovazione e attrattività turistica. L'organizzazione logistica si avvale del supporto del Giardino Botanico, che garantisce la piena fruibilità del sito, nonché di un team tecnico specializzato nella gestione di eventi all'aperto.Giovedì 12 giugno alle ore 9.45 nel corso della conferenza stampa che si terrà nel Teatro dell'Efebo (Giardino Botanico) verranno illustrati i dettagli del programma, presentando ogni spettacolo con note critiche e indicazioni sulle modalità di accesso e biglietteria.Le Baccanti di Euripide è una celebre opera intrisa di conflitti tra ordine e caos, offre un paradigma ideale per esplorare la tensione tra fede e ragione, con un allestimento che promette scenografie evocative e interpretazioni intense.L'edizione 2025 intende rilanciare il rapporto tra testo antico e pubblico contemporaneo, puntando su una regia che dialoghi con l'ambiente naturale e utilizzi elementi multimediali.
AGRIGENTONOTIZIE
"Stop al lavoro a Palma, bisogna rilanciare il Libero consorzio": cancellata convenzione per Amorosia.
Si tratta di un atto unilaterale, che è stato reso esecutivo dal nuovo consiglio provinciale ma con l'astensione di Dc e Fdi
E' un atto burocratico, ma ha tutto il sapore di una decisione politica la rescissione della convenzione tra il Libero consorzio di Agrigento e il comune di Palma di Montechiaro per l'utilizzo del segretario generale Pietro Amorosia in entrambi gli enti.
La decisione è stata ratificata durante la prima seduta del consiglio provinciale con l'astensione dei consiglieri della Dc e di Fratelli d'Italia (che sostenevano Stefano Castellino) rappresenta un atto di tipo unilaterale: è il Libero consorzio ad aver infatti deciso di sfruttare l'opzione prevista dal contratto per motivazioni per così dire "strategiche".
Nella proposta di delibera si legge infatti che "a seguito delle elezioni degli organi politici si intende procedere al rilancio di questo ente attraverso una intensa attività di promozione e sviluppo del territorio" e che "la gestione associata del servizio di segreteria con conseguente ripartizione di funzioni e servizi, allo stato non appare più confacente alle esigenze di questo ente, in quanto si rende necessaria la presenza costante e continua del segretario generale in considerazione dell'atteso incremento dell'attività amministrativa".
Un provvedimento che però per alcuni ha anche una valenza politica: Amorosia, che ha prestato e presta servizio nel tempo in diversi altri enti (e continuerà a esserlo salvo altre rescissioni) dovrà lasciare al momento solo Palma, comune retto da Stefano Castellino, che con l'oggi presidente Giuseppe Pendolino si è scontrato proprio alle ultime elezioni di secondo livello. Lo stesso Amorosia tra l'altro è dato come politicamente vicino al centrodestra e, in particolare, a Forza Italia: una vicinanza che, certamente, non ha alcun collegamento con l'attività amministrativa ma che ha un suo peso nelle scelte politiche.
Castellino, da noi contattato per una dichiarazione su questo tema ha al momento preferito non rilasciare dichiarazioni.
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Teatro dell'Efebo: da luglio le rassegne del teatro Classico e d'Autore
Dopo il successo della scorsa stagione il Teatro dell'Efebo riapre i battenti a partire dal prossimo 5 luglio con "Le Baccanti" di Euripide, primo appuntamento della Rassegna del Teatro Classico.
Un cartellone 2025 ricco di appuntamenti, divisi nelle due rassegne del Teatro Classico e del Teatro d'Autore e Musica.
In tutto diciassette eventi di sicuro richiamo per la presenza di registi e attori molto conosciuti dal grande pubblico, da Gianfranco Jannuzzo ad Emilio Solfrizzi al grande Ugo Pagliai, e molti altri ancora.
La rassegna del Teatro Classico prevede sei appuntamenti dal 5 luglio al 13 agosto. Undici invece gli eventi del Teatro d'Autore e Musica, dal 5 agosto al 20 settembre. Il Cartellone 2025 sarà presentato ufficialmente il prossimo giovedì 12 giugno nel corso della conferenza stampa che si terrà nel Teatro dell'Efebo (Giardino Botanico).
GIORNALE DI SICILIA
Regionali, contratti più ricchi: aumenti fino a 150 euro mensili.
Palazzo d'Orleans ha approvato le linee guida e ha messo a disposizione 50 milioni di euro. La fascia più bassa dei dipendenti dovrebbe percepire circa 100 euro lordi in più.
Sul piatto ci sono da ieri una cinquantina di milioni, sufficienti a garantire aumenti che vanno mediamente dai 100 ai 150 euro lordi al mese. Con il timbro della giunta, apposto ieri, è scattata l'operazione rinnovo del contratto dei regionali. E sarà il terzo in poco più di due anni in cui sono stati recuperati gli arretrati.
Le direttive che l'assessore alla Funzione Pubblica, Andrea Messina, ha portato in giunta e che Schifani ha condiviso indicando all'Aran i paletti entro i quali trattare con i sindacati. In prima battuta vengono stanziati i fondi: 41 milioni e 852 mila euro per rinnovare il contratto del triennio 2022-2024 a 11.020 regionali in servizio in questa fascia temporale. Altri 8 milioni e 479 mila euro sono destinati al rinnovo del contratto degli 860 dirigenti ancora in servizio.
La percentuale applicata a entrambe le categorie sarà la stessa scelta dallo Stato per i ministeriali: 5,78%. E questo fa calcolare a Gianni Borrelli e Maurizio Camarda della Uil Fpl che «a regime gli aumenti varranno mediamente 90-100 euro per la fascia più bassa, circa 120 per quella media e almeno 150 per la più alta». Per Borrelli e Camarda è una buona base di trattativa anche se «con queste percentuali non si recupera del tutto l'inflazione, che in quegli anni ha raggiunto anche il 7-8%».
Più articolata la gestione degli aumenti per la dirigenza. La percentuale è la stessa «ma - spiega Silvana Balletta del Dirsi - durante la trattativa va deciso come dividerla fra parte fissa e parte variabile». In ogni caso non si dovrebbe andare sotto un minimo di 200 euro al mese. Il Dirsi si dice soddisfatto «dal rispetto degli impegni presi dal governo sui vari rinnovi».