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agrigentooggi.it
La festa della Musica per Agrigento 2025 presentata a Roma
A Roma, nella Sala "Spadolini" del Ministero della Cultura, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 31^ edizione della Festa della Musica, la manifestazione nazionale che il 21 giugno di ogni anno celebra la musica all'insegna della gratuità con migliaia di concerti in tutta Italia. Nel quadro degli eventi in programma per Agrigento 2025, Capitale della Cultura, il prossimo venerdì 20 giugno il teatro dell'Efebo del Libero Consorzio ospiterà l'anteprima del film "Un concerto lungo 30 anni"."Per il Libero Consorzio di Agrigento - ha detto il presidente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Giuseppe Pendolino, che ha partecipato alla conferenza stampa - è un privilegio ospitare questa importante manifestazione, nella suggestiva cornice del Teatro dell'Efebo, che rappresenta una scommessa sul turismo degli eventi in grado di trasformare il Teatro stesso in una grande occasione di offerta per i i turisti e prolungare la loro permanenza ad Agrigento".L'edizione 2025 della Festa della Musica si lega a filo doppio con il Libero Consorzio. Il 21 giugno il Parco archeologico della Valle dei Templi ospiterà il concerto di Mario Biondi, testimonial della 31 edizione del Festival, accompagnato dall'orchestra sinfonica Jazz del Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera, diretta dal Maestro Walter Attanasi, istituzione che proprio grazie al prezioso contributo dell'ex Provincia negli anni è diventata una splendida realtà, oggi autonoma, per la formazione di numerosi giovani musicisti.



lentepubblica.it
Il Controllo di Gestione e Controllo Strategico nelle Pubbliche Amministrazioni: pilastri della modernizzazione organizzativa


Negli ultimi due decenni, la Pubblica Amministrazione italiana ha vissuto una trasformazione silenziosa ma profonda. Mentre i cittadini continuano a percepire spesso la macchina pubblica come lenta e inefficiente, dietro le quinte si sta consumando una rivoluzione metodologica che sta ridefinendo i paradigmi della gestione pubblica. Al centro di questa trasformazione troviamo due strumenti che, pur nascendo da obblighi normativi, stanno diventando i veri motori del cambiamento: il controllo di gestione e il controllo strategico.La sfida è complessa e multidimensionale. Da un lato, le amministrazioni devono rispondere a pressioni crescenti per l'efficientamento della spesa pubblica e la qualità dei servizi. Dall'altro, devono navigare in un panorama normativo in continua evoluzione, che richiede competenze sempre più specialistiche e approcci innovativi. In questo contesto, il controllo di gestione e strategico non rappresentano più semplici adempimenti burocratici, ma diventano strumenti fondamentali per la governance moderna delle amministrazioni pubbliche.L'evoluzione del sistema organizzativo della PAControllo di Gestione e Controllo Strategico nella "Riforma Brunetta"La storia recente del controllo di gestione nelle pubbliche amministrazioni italiane inizia con una data precisa: il 27 ottobre 2009, quando venne emanato il Decreto Legislativo n. 150, meglio conosciuto come "Riforma Brunetta". Questo provvedimento ha rappresentato una vera e propria rivoluzione copernicana nell'approccio alla gestione pubblica, introducendo per la prima volta in modo sistematico l'obbligo per tutte le amministrazioni di dotarsi di sistemi di misurazione e valutazione della performance.La riforma non si limitava a imporre nuovi adempimenti, ma proponeva un cambio di paradigma culturale. L'amministrazione pubblica veniva chiamata a misurarsi con concetti tipicamente aziendali come efficienza, efficacia ed economicità, trasformando la logica del "rispetto delle procedure" nella più ambiziosa logica del "raggiungimento dei risultati". Il decreto definiva un framework strutturato che comprendeva la definizione di obiettivi strategici e operativi, l'implementazione di sistemi di controllo di gestione, la misurazione sistematica dei risultati e la valutazione delle performance individuali e organizzative.Dalla "Brunetta" al PIAOLe successive modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 74/2017, parte della più ampia riforma Madia, hanno ulteriormente affinato questi strumenti. Pur semplificando alcuni aspetti procedurali che si erano rivelati eccessivamente burocratici, la riforma ha mantenuto ferma la centralità del controllo di gestione come strumento di governance, riconoscendone il valore strategico per la modernizzazione del settore pubblico.Parallelamente, il Testo Unico degli Enti Locali aveva già delineato, negli articoli 147 e seguenti, un sistema articolato di controlli interni che abbracciava diverse dimensioni della gestione pubblica. Il controllo di regolarità amministrativa e contabile garantiva la legittimità degli atti, mentre il controllo di gestione verificava l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa. Il controllo strategico valutava lo stato di attuazione delle strategie e il grado di raggiungimento degli obiettivi, mentre il controllo sugli equilibri finanziari monitorava la sostenibilità economico-finanziaria dell'ente.L'evoluzione più recente di questo percorso normativo è rappresentata dall'introduzione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione, il PIAO, attraverso il Decreto Legge 80/2021 convertito in Legge 113/2021. Questo strumento rappresenta il tentativo più ambizioso di integrare in un unico documento la pianificazione strategica, la programmazione operativa, gli obiettivi di performance, la prevenzione della corruzione e trasparenza, e l'organizzazione del lavoro agile. Il PIAO rafforza ulteriormente il ruolo del controllo strategico come elemento di raccordo tra pianificazione e attuazione, creando un ponte tra la visione di lungo periodo e l'operatività quotidiana.


agrigentonotizie.it
Delegazione di Gyeongju ricevuta in aula Giglia
Il presidente del Libero consorzio Giuseppe Pendolino: "Buon auspicio per un percorso di pace nel mondo"

Continua il percorso di gemellaggio tra Agrigento e Gyeongju, la città coreana riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio mondiale dell'Umanità.La delegazione, guidata dal sindaco Joo Nak-Young, è stata ricevuta ieri pomeriggio nell'aula consiliare Luigi Giglia, dal presidente del Libero consorzio comunale di Agrigento Giuseppe Pendolino."Iniziative come questa - ha detto Pendolino nel corso del suo intervento - dimostrano ancora una volta, come la cultura, l'arte e gli scambi commerciali tra i Paesi, possano essere di buon auspicio per un percorso di pace nel mondo in un momento così delicato".Pendolino aggiunge: "Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione anche come Libero Consorzio per fare in modo che il dialogo tra culture diverse possa essere un volano di crescita". 

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