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rassegna stampa del 15 luglio 2025

grandangoloagrigento.it
Al Teatro dell'Efebo va in scena: "Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell'esilio" Tra gli interpreti Ugo Pagliai, Barbara Capucci, Daniele Saldo e Tommaso Garrè
Ci sarà anche uno dei giganti del teatro italiano, ovvero Ugo Pagliai, tra i protagonisti del terzo appuntamento stagionale del Teatro Classico e del Mito al Teatro dell'Efebo. Sabato prossimo alle ore 21:00, "Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell'esilio", a cura di Daniele Salvo, con testo di Luigi Raimo e il cast composto dallo stesso Daniele Salvo (già apprezzato quest'anno al Teatro dell'Efebo ne "Le Baccanti di Euripide"), Barbara Capucci, Tommaso Garrè e, come detto, il grande Ugo Pagliai, una carriera lunghissima spesa fra teatro, cinema e televisione impossibile da riassumere in poche righe.Uno spettacolo di altissimo livello che ripercorre la metamorfosi di Ovidio da poeta ad esule attraverso le storie del suo capolavoro. Il presidente del Libero Consorzio Giuseppe Pendolino conferma l'elevato livello del cartellone 2025 allestito dal Libero Consorzio comunale di Agrigento per dare risposte non solo al territorio ma anche al turista in cerca di ulteriori occasioni di intrattenimento. I biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati direttamente su www.giardinoefebo.it o al Box Office di Via Imera, tel. 20500.


gds.it
Turismo, al via domande per potenziare l'offerta ricettiva in Sicilia
Il presidente della Regione Schifani: «Momento giusto per investire nell'ospitalità»


Si è aperta martedì 15 luglio, la piattaforma telematica dell'Irfis per la presentazione delle domande relative al bando promosso dalla Regione Siciliana per il potenziamento dell'offerta ricettiva. L'iniziativa, finanziata per complessivi 135 milioni di euro con risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, è rivolta a micro, piccole, medie e grandi imprese alberghiere ed extralberghiere operanti in Sicilia: alberghi, bed and breakfast, ostelli, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e strutture aggregate, comprese reti d'impresa e cooperative.
I contributi a fondo perduto sono destinati a progetti di ristrutturazione, ampliamento, riattivazione o realizzazione di nuove attività turistiche attraverso il recupero o la riconversione di immobili esistenti. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 17 del 15 ottobre 2025. «Come avevo anticipato - dichiara il presidente della Regione Renato Schifani - siamo riusciti a pubblicare questo bando in tempi record, a conferma della determinazione e dell'efficienza della nostra azione. Si tratta di uno strumento strategico per rafforzare e rendere ancora più competitiva l'offerta turistica siciliana. I dati continuano a premiarci: la Sicilia si conferma tra le mete preferite nel panorama internazionale, attirando un numero crescente di visitatori, anche di fascia medio-alta. È dunque il momento giusto per accelerare gli investimenti sull'accoglienza e sulla qualità dei servizi turistici dell'Isola».



SCRIVOLIBERO
Sabato 19 luglio al Teatro dell'Efebo "Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell'esilio" con Ugo Pagliai
Ci sarà anche uno dei giganti del teatro italiano, ovvero Ugo Pagliai, tra i protagonisti del terzo appuntamento stagionale del Teatro Classico e del Mito al Teatro dell'Efebo. Sabato 19 luglio alle ore 21:00, "Ovidio il poeta relegato. Metamorfosi dell'esilio", a cura di Daniele Salvo, con testo di Luigi Raimo e il cast composto dallo stesso Daniele Salvo (già apprezzato quest'anno al Teatro dell'Efebo ne "Le Baccanti di Euripide"), Barbara Capucci, Tommaso Garrè e, come detto, il grande Ugo Pagliai, una carriera lunghissima spesa fra teatro, cinema e televisione impossibile da riassumere in poche righe.
Uno spettacolo di altissimo livello che ripercorre la metamorfosi di Ovidio da poeta ad esule attraverso le storie del suo capolavoro. Il Presidente del Libero Consorzio Giuseppe Pendolino conferma l'elevato livello del cartellone 2025 allestito dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per dare risposte non solo al territorio ma anche al turista in cerca di ulteriori occasioni di intrattenimento.
I biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati direttamente su www.giardinoefebo.it


ILSICILIA
La variazione di bilancio ai raggi X, dalle liste d'attesa alle politiche economiche: ecco il ddl approvato dalla giunta Schifani
Un valore complessivo di 345 milioni di euro. Investimenti che, come affermato dall'assessore regionale all'Economia Alessandro Dagnino, "valgono il 50% della manovra" e 35 articoli che spaziano dalle infrastrutture alla povertà, dagli Enti locali alla sanità, grande attesa protagonista. E' giunto così il momento di esaminare, punto per punto, tutti gli aspetti salienti della variazione di bilancio, approvata dalla giunta del presidente della Regione Renato Schifani e che nei prossimi giorni sarà al vaglio della II Commissione Bilancio, guidata da Dario Daidone. La manovrina ter chiuderà così le attività all'Ars prima della pausa estiva.
Il piano per la sanità: la ricetta per abbattere le liste d'attesa
Da ipotetiche grandi escluse a elemento cardine della manovrina ter. Le liste d'attesa sono le grandi protagoniste del testo con un'importante dotazione di 66 milioni di euro, da distribuire nel triennio 2025-2027. Proposta avanzata da diversi fronti politici, primo fra tutti Noi Moderati, il tema era stato già reclamato in occasione della manovrina approvata nei primi di giugno. Slittata alla prima occasione utile, la proposta ha rischiato ancora una volta di rimanere chiusa nel cassetto. Così non è stato. Anzi, la Regione ha previsto un piano massiccio.
Assessorato regionale alla Salute
Alla luce del monitoraggio effettuato a fine giugno risultano non erogate, seppur con differenti priorità cliniche, circa 182mila prestazioni ambulatoriali tra il 2025 e gli anni precedenti. Al 31 dicembre 2024 occorre recuperare quasi 30mila. Il piano, considerando il vasto bacino di risorse, è dunque quello di consolidare le attività di recupero delle liste di attesa, con il ripristino delle prestazioni incentivate e l'aggiornamento dei relativi piani aziendali e, anche attraverso un cronoprogramma, consentire, in tempi congrui, la gestione delle liste di attesa da parte delle Direzioni aziendali. Le recenti norme statali, inoltre hanno previsto misure perentorie nel caso di accertate inadempienze regionali che possono portare al commissariamento delle Regioni nel caso di mancato assolvimento degli adempimenti.
La priorità sarà affidata all'eliminazione delle liste per prestazioni urgenti e brevi e all'introduzione di corsie preferenziali che dovranno soddisfare la richiesta di prestazioni urgenti e brevi al momento stesso della presentazione dell'utente.
In tal senso si tratta di 40 milioni di euro per il 2025 e 10 milioni rispettivamente per il 2026 e il 2027. Mentre ulteriori 6,1 milioni, sempre spalmati nel triennio, saranno destinati a tutte quelle azioni che l'assessorato alla Salite intende compiere per migliorare il sistema. Nello specifico si tratta di cinque punti: potenziamento della componente applicativa di prenotazione del sistema SovraCUP; l'attivazione della piattaforma regionale per le liste di attesa ed integrazione della stessa con la piattaforma nazionale per le liste d'attesa (PNLA); l'adeguamento infrastrutturale e tecnologico del sistema di prenotazione e monitoraggio del SovraCUP; lo sviluppo di un cruscotto avanzato di monitoraggio con l'ausilio dell'intelligenza artificiale, la conduzione operativa e l'affiancamento con l'acquisizione di soluzione.
Non solo liste di attesa. Focus anche sulle Isole minori. Con la variazione di bilancio vengono estese le disposizioni urgenti, già previste nell'ultima legge di stabilità, per fronteggiare la carenza di medici anche nei Comuni ricadenti nelle Isole minori. Poco meno di 500mila euro sono previsti per l'esercizio finanziario 2025, mentre 1,15 milioni di euro per quello del 2026. Sulla base del fabbisogno orario accertato di ogni Asp, sarà poi l'assessore alla Sanità a ripartire lo stanziamento dei fondi.
Beni e parchi archeologici, ma c'è anche il turismo...
cinema sala coronavirus
Cinema
Dopo le polemiche scoppiate sul caso dell'esclusione del film su Biagio Conte dalle produzioni cinematografiche finanziate con i quattro milioni previsti dal "Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2021-2027", la Regione mette ufficialmente una pezza. In arrivo c'è un ulteriore milione di euro, che permetterà di "ripescare" alcuni dei progetti esclusi. Senza ombra dubbio rientrerà l'opera sul missionario laico palermitano.
Per il resto, dopo lo scandalo che si è abbattuto nelle scorse settimana all'Ars con l'avviso di conclusione dell'indagine giunto all'assessore Elvira Amata, che la vede coinvolta con l'accusa di corruzione, unica misura, relegata nella parte bassa del testo, è dunque rappresentata dai due milioni di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2025 e 2026, per consentire la realizzazione di eventi promozionali e di alto richiamo turistico, nelle Città Metropolitane di Messina e Palermo.
Parco Archeologico Naxos Taormina
Maggiore attenzione viene così dedicata ai beni e ai parchi archeologici. Per quest'ultimi sono stanziati 5 milioni per lo svolgimento di interventi di salvaguardia e di campagne di scavo. A stabilire l'individuazione dei lavori e il riparto delle somme sarà successivamente l'assessorato competente. La previsione è anche quella di incrementare il fondo di solidarietà, con l'utilizzo del 50% della parte disponibile del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2024 dei parchi archeologici che, per tradizione o per beni gestiti, vantano tradizionalmente maggiori entrate proprie e che, come dimostrato dai dati di bilancio, non procedono all'utilizzo delle somme disponibili per finalità di sviluppo. In particolare dal rendiconto 2024 del Parco di Naxos e Taormina risulta una parte disponibile del risultato di amministrazione pari a circa 16,5 milioni; per quello della Valle dei Templi l'ammontare è di circa 535mila euro; per quello di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai è poco più di 2 milioni di euro.
Interventi per la mobilità: linee aere e strade provinciali
Pioggia di contributi piovono dal cielo. Le linee aere siciliane, in particolar modo gli scali minori possono certamente sorridere.
comiso
Aeroporto di Comiso
Per garantire la continuità territoriale e incrementare gli stanziamenti finanziati a carico dei fondi regionali vengono autorizzate nuove spesa, mediante erogazione a Enac: 700mila per i collegamenti tra lo scalo di Comiso e i principali aeroporti nazionali e 3 milioni tra gli scali aeroportuali della Sicilia e quelli delle isole minori siciliane di Lampedusa e Pantelleria.
Tra i tanti punti, la manovra mira anche alle agevolazioni per istituire tratte intercontinentali da e per la Sicilia. Una misura, dal valore di un milione di euro, per ciascuno degli esercizi finanziari 2025, 2026, 2027, per diminuire i rischi di impresa, al fine di rendere appetibili alle compagnie aeree i servizi di trasporto intercontinentali e incrementare le rotte.
Strada Provinciale
Dall'assessorato alle Infrastrutture arrivano novità anche in materia di strade provinciali, uno dei temi cardine portato avanti da tutti i presidenti dei Liberi Consorzi e della Città Metropolitane, che lamentano scarsa o nulla viabilità, condizioni fatiscenti e il rischio per l'incolumità dei cittadini. Agli Enti saranno così destinati 60 milioni di euro. Bacino che sarà indirizzato a tutte le richieste di finanziamento di interventi infrastrutturali esecutivi non ancora coperti da finanziamenti europei, statali o regionali e che attendono copertura finanziaria per essere immediatamente attuati.
Focus sugli enti locali: contabilità, rifiuti e tanto altro...
Non solo il capitolo dedicato alle strade provinciali. Tanti sono i riferimenti all'interno del testo agli Enti locali, partendo dalla contabilità: tallone d'Achille per tutti i Comuni siciliani. Si parte dal nuovo sistema contabile basato sul principio Accrual. La Riforma 1.15 del Pnrr prevede infatti l'adozione di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale Accrual per tutte le amministrazioni pubbliche entro il 2026. Le disposizioni previste nella variazione di bilancio servono dunque per preparare gli Enti a questa nuova fase, che dovrebbe tendere la mano ai Comuni dell'Isola nel tentativo di uscire dal grave pantano, e non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Rinviato anche il termine dell'incarico dei revisori previsto per o all'approvazione del bilancio 2027 e ora rimandato all'approvazione del Rendiconto 2027, al fine di garantire principalmente l'operatività del medesimo collegio per l'intero ciclo del bilancio.
Assessorato alle Autonomie locali
Tra le misure anche 2,2 milioni di euro richiesti dall'assessore delle Autonomie locali e della Funzione pubblica dare copertura ad un Avviso da emanare per le manifestazioni da svolgersi nel secondo semestre dell'anno 2025. La medesima somma viene però ridotta ai contributi delle autonomie locali per consentire la prosecuzione delle prestazioni dei lavoratori appartenenti al regime dei lavoratori socialmente utili.
Rifiuti
I Comuni vedranno inoltre arrivare: 20 per gli extracosti nel settore dei rifiuti, 15 milioni per progetti di videosorveglianza urbana, da destinare alle aree del territorio attualmente prive, in tutto o in parte, di sistemi di presidio e controllo; 7,7 milioni per gli scuolabus, con il finanziamento di ulteriori 103 pervenute alla Regione. L'implementazione di quest'ultimo contributo straordinario avrà un impatto positivo sull'accessibilità all'istruzione per gli studenti siciliani, migliorando la qualità del trasporto scolastico, specialmente nelle aree meno servite. La misura contribuirà alla modernizzazione delle flotte di scuolabus e potrà favorire l'integrazione di tecnologie più sostenibili, come veicoli elettrici o a basso impatto ambientale.
Piccolo passo in avanti anche verso la digitalizzazione della pubblica amministrazione, come l'implementazioni e l'adeguamento delle piattaforme digitali del dipartimento regionale tecnico. Il Drt, infatti, gestisce un ecosistema articolato di piattaforme telematiche, indispensabili per lo svolgimento delle attività amministrative, tecniche e istituzionali della Regione. Tali piattaforme costituiscono un'infrastruttura digitale fondamentale per l'attuazione delle strategie delineate dal Codice dell'Amministrazione Digitale e dal Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026. Viene così autorizzata la spesa di 873 mila euro per l'esercizio finanziario 2025, di euro 1,47 milioni per l'esercizio 2026 e di euro 1,2 milioni per l'esercizio 2027.
Le gravose spese per gli uffici regionali: caccia al risparmio
Palazzo d'Orleans
Contenere le spese e risparmiare sui costi delle locazioni passive, portando a conclusione anche le diverse procedure esecutive di sfratto per le criticità strutturali presenti in diversi immobili, che necessitano importanti lavori di ristrutturazione. Nasce con questa esigenza uno dei punti più sostanziosi della manovrina ter. Allo stato attuale, infatti, la Regione Sicilia sostiene un canone annuo di oltre 17,6 milioni di euro.
In tal senso viene autorizzato il dipartimento Finanze e Credito ad acquistare l'immobile di via Cordova n. 76 a Palermo. Operazione che consentirebbe di riunificare le Sezioni della Corte dei Conti presso un unico immobile, oggi divise tra via Cordova e via Notarbartolo, collocare il Fondo Pensioni Sicilia, attualmente in Viale della Regione Siciliana n. 2246, e di utilizzare i locali di Via Notarbartolo per allocare uffici di assessorato regionale. Il tutto per un risparmio annuo di 2 milioni di euro.
Inoltre, viene autorizzato il dipartimento delle Finanze e del Credito a erogare 3,5 milioni alle gestioni commissariali per agevolare la liquidazione della gestione giudiziaria a fronte del trasferimento alla Regione di compendi immobiliari confiscati alla criminalità organizzata (e in parte già assegnati alla Regione stessa) e degli immobili di viale Regione Siciliana Nord-Ovest n. 7275 e 8161. Spese che verrebbero ammortizzate in pochi anni, con un ulteriore risparmio ricavato nell'utilizzo dei locali come uffici regionali, risparmiando così importi per canoni di locazione. L'erogazione consentirà di definire le liquidazioni necessarie per l'assegnazione immobiliare integrale e procedere all'assegnazione dei beni immobiliari alla Regione in modo più efficiente.
Con il nuovo piano il risparmio atteso si attesterebbe oltre i 5 milioni di euro. A beneficiarne sarà anche la logistica degli uffici regionali.
Dall'Irfis ai debiti delle società: le strategie della Regione
Irfis
L'Istituto Regionale per il Finanziamento alle Industrie in Sicilia torna ad essere anche per la manovrina ter uno dei principali attori. In particolar modo si prevede che i rientri alle misure gestite da Irfis a valere sul PO FESR 2014-2020 confluiscano sul Fondo Sicilia, destinato al supporto dello sviluppo delle imprese sul territorio siciliano, con interventi di agevolazione finanziaria. Tali somme, imputate al PO FESR Sicilia 2014-2020, sono state determinate dalle competenti strutture della Regione per un volare di 27,5 milioni. Di tali risorse si stima che potranno affluire ai conti del Fondo oltre 950mila di euro per il 2025 e quasi 4 milioni di euro per il 2026 e il 2027.
Ma si parla anche del fonda da 3 milioni di euro per l'editoria, contributo che aveva già incassato il via libera dalla giunta regionale a metà maggio. La misura risponde all'esigenza di rafforzare il sistema dell'informazione locale, garantendo sostegno economico alle imprese che operano con continuità e radicamento sul territorio. L'accesso al beneficio viene subordinato all'operatività, su base triennale, nella produzione di notiziari regionali sulla Sicilia e all'avvalimento di almeno un collaboratore attivo sul territorio della Regione. Il ruolo dell'Irfis? La gestione della spesa.
Se da un lato il Governo Schifani ha dovuto trovare la quadra giusta per una migliore ottimizzazione e uso dei fondi, dall'altro ha messo in campo strategie per arginare alcuni debiti. E' il caso della condanna dell'assessorato all'Economia e per la quale sarà autorizzato l'ufficio per la gestione della liquidazione delle società a partecipazione pubblica regionale a stipulare un accordo transattivo con POLLUCE SPE S.R.L. per estinguere il debito. La spesa per far fronte agli oneri corrisponde circa a 31,2 milioni. Autorizzati anche 5,5 milioni di euro per la risoluzione dei contenziosi con Sicilia Digitale.
Non meno importanti...
E non è ancora finita qua. Tanta carne al fuoco è prevista anche per gli agricoltori e l'emergenza siccità, con la grande novità dei dissalatori.
Ma la manovrina prevede anche modifiche in termini di accesso alla tutela giustiziale amministrativa, con modifiche tecniche per rendere la norma più certa nella sua applicazione e nella copertura.
Non mancano neanche i sostegni alle famiglie, con 2 milioni in favore di quei nuclei che desiderano allontanarsi da ambienti criminogeni e accedere a opportunità di vita alternative, come il trasferimento in altre realtà territoriali. E ancora 3 milioni per azioni di sostegno per il ricovero di indigenti e soggetti in condizioni di marginalità estrema. Fondi quest'ultimi che vanno a rifinanziare uno dei tre punti previsti dalla legge regionale che disciplina le "Disposizioni per il coordinamento degli interventi contro la povertà e l'esclusione sociale" e già al centro delle passate manovre finanziarie.
Novità anche per la tassa automobilistica. Per il triennio 2025-2027 e a decorrere dall'entrata in vigore dal primo gennaio 2026, la tassa applicata agli autoveicoli di nuova immatricolazione, ossia per volta nel triennio 2025-2027, di proprietà di imprese che svolgono l'attività di noleggio o di concessione in leasing operativo di autovetture ed altri autoveicoli leggeri senza autista (con peso inferiore a 3,5 tonnellate) viene ridotta del 50%. Chi vorrà beneficiarne entro il 28 febbraio di ciascun anno dovrà essere in possesso dei requisiti previsti in commento al Dipartimento regionale delle finanze e del credito e all'ufficio territorialmente competente dell'Automobile Club Italia (ACI). Le modalità operative per l'applicazione della riduzione prevista saranno approvate mediante decreto del dipartimento regionale delle finanze e del credito.



BLOGSICILIA
Statuto siciliano, sì all'attuazione di un "articolo dimenticato", svolta storica nella trattativa fra Stato e Regione
E' una svolta storica nella trattativa fra Stato e Regione siciliana. Troverà applicazione, sia pure con limiti e in base ad accordi siglati di volta in volta, uno dei tre articoli dello Statuto siciliano rimasti lettera morta per 80 anni anni. L'obiettivo è attrarre imprese e cittadini europei ed extraeuropei, introducendo - nei limiti delle normative statali ed europee - una fiscalità di sviluppo e compensativa unica nel panorama della finanza regionale italiana. Una norma che dà finalmente piena attuazione ad uno degli articoli dello Statuto siciliano fino ad ora completamente ignorato, ampliando le leve fiscali a disposizione della Sicilia.
E' l'effetto del via libera da parte del consiglio dei Ministri all'Accordo raggiunto dopo una lunga trattativa fra Stato e Regione. un risultato storico che chiude una fetta di quell'atavico contenzioso derivante dalla mancata firma dei patti attuativi degli articoli dell'Autonomia fiscale
In concreto, la Regione potrà introdurre esenzioni, detrazioni e deduzioni fiscali per promuovere sviluppo economico, coesione e solidarietà sociale, oltre a incentivi e contributi utilizzabili anche in compensazione, attraverso convenzioni con l'Agenzia delle Entrate. I limiti all'Accordo stanno tutti nell'esigenza di sottoscrivere sempre e comunque convenzioni con l'Agenzia delle entrate che continuerà a gestire il fisco anche in Sicilia. Tutto deve avvenire nei "limiti delle normative statali ed europee".
"Risultato storico" dice in coro il centrodestra
"L'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della norma di attuazione finanziaria dello Statuto siciliano rappresenta un risultato storico per la Sicilia. Dopo 80 anni, la nostra Regione vede finalmente riconosciuto un principio cardine della propria Carta" dice il Presidente dell'Ars Gaetano Galvagno.
"Grazie alla concertazione avviata dall'esecutivo regionale e alla sensibilità del Governo Meloni, si dà piena attuazione a una norma che potrà esercitare una vera fiscalità di sviluppo a sostegno dell'economia dell'Isola. Ciò attirerà imprese e cittadini europei ed extraeuropei e garantirà agevolazioni fiscali per i pensionati non residenti che vorranno trasferirsi in Sicilia" aggiunge.
"Desidero esprimere un sentito ringraziamento e plauso al Presidente della Regione, Renato Schifani, per il lavoro svolto, e al Governo nazionale per aver finalmente riconosciuto ai siciliani un diritto negato per troppo tempo. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti per la nostra Regione e apre nuove prospettive per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia" conclude.
Passaggio cruciale per rafforzare l'Autonomia
"Dopo 80 anni viene finalmente riconosciuta alla Sicilia la fiscalità di sviluppo, un passaggio cruciale per rafforzare l'autonomia finanziaria della nostra Regione. La Sicilia potrà ora intervenire con esenzioni, detrazioni e incentivi fiscali a favore di: nuove imprese, investitori esterni, pensionati non residenti che scelgono di vivere nell'Isola, fasce deboli della popolazione. Si tratta di una conquista che rappresenta anche il compimento di una storica battaglia del MPA, da sempre impegnato nel rivendicare l'attuazione piena dello Statuto e il riconoscimento dell'autonomia finanziaria della Sicilia come ha avuto modo di sottolineare l'on. Giuseppe Lombardo in un intervento all'Ars quando ha ribadito la necessità di attuare gli articoli 36, 37 e 38 dello statuto siciliano in materia di finanza, unico strumento per sopperire ad una deprivazione storica delle risorse della nostra regione. Si potrà adesso, ancora di più, puntare su crescita, coesione sociale e attrattività del territorio, ampliando le leve a disposizione per uno sviluppo concreto e duraturo. Un ringraziamento va al presidente Renato Schifani per la costante interlocuzione con il governo nazionale, che ha reso possibile questo importante traguardo per l'Isola" commentano i parlamentari del gruppo autonomista all'Ars.
Svolta storica per la Sicilia
"L'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della norma di attuazione dello Statuto siciliano in materia finanziaria è una svolta storica per la nostra Regione. Finalmente, dopo quasi ottant'anni, la Sicilia potrà utilizzare strumenti fiscali per attrarre investimenti, sostenere le imprese e aiutare le fasce più deboli" afferma la senatrice di Forza Italia, Daniela Ternullo. "È un'opportunità concreta per rendere la Sicilia più competitiva e favorire nuova occupazione. L'autonomia finanziaria diventa oggi una leva reale di sviluppo. Ringrazio il presidente Schifani e il Governo nazionale per questo importante traguardo", conclude.
Fra soddisfazione prudente e velata preoccupazione
Ma c'è anche chi lascia trasparire qualche preoccupazione: "La fiscalità di sviluppo rappresenta da anni una battaglia di civiltà condotta dall'Associazione Zone Franche Montane Sicilia. Una battaglia lunga, difficile e, purtroppo, ancora lontana dal traguardo. Di fronte ai recenti annunci trionfalistici del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, attendiamo con cautela la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana (GURS) dei dettagli dell'intesa siglata con lo Stato. Solo allora sarà possibile valutare con oggettività la portata e l'efficacia del provvedimento" commentano dall'Associazione Zone Franche Montane.
"Al di là dei passaggi giuridici e tecnici ancora da compiere - compresa l'approvazione della Commissione Paritetica - la nostra preoccupazione principale riguarda l'impostazione generale dell'intervento: una fiscalità di sviluppo estesa indistintamente a tutto il territorio regionale non solo non salverà le Terre alte di Sicilia dalla progressiva desertificazione umana e imprenditoriale, ma rischia anzi di accelerare tale processo, penalizzando chi continua a vivere e investire nelle aree interne".
Aree montane e zone interne dimenticate
"Il concetto stesso di 'fiscalità di sviluppo  è stato da noi coniato in contrapposizione all'idea di semplice "vantaggio fiscale": ciò che rivendichiamo per le zone montane non è un privilegio, ma un diritto alla sopravvivenza e alla dignità economica. Ribadiamo che misure indistinte su scala regionale favoriranno, come già accaduto in passato, le zone costiere, metropolitane e industriali, lasciando le comunità montane in una condizione di marginalità strutturale".
"Confidiamo che il Governo regionale e i tecnici coinvolti - anche coloro che in passato hanno ostacolato l'iter di istituzione delle ZFM - abbiano oggi la piena consapevolezza dell'urgenza e della strategicità di adottare misure specifiche e mirate per le Terre alte. Solo l'attivazione concreta delle Zone Franche Montane potrà invertire la rotta e garantire un futuro a territori che rappresentano una parte essenziale dell'identità e della sostenibilità della Sicilia".



lentepubblica.it
Pagamento lavoro durante riposo settimanale: il parere ARAN sulle risorse

Chi lavora nella pubblica amministrazione sa bene che non sempre il giorno di riposo settimanale coincide con una pausa effettiva: l'ARAN, con il parere 35091/2025 si sofferma pertanto sulle regole relative alle risorse per il pagamento di queste prestazioni lavorative.In alcune situazioni, il personale può essere chiamato a svolgere la propria attività anche durante le giornate che, da contratto, sarebbero destinate al riposo.Ma da quale fondo vengono pagati i compensi aggiuntivi previsti in questi casi?
Nel CCNL del comparto Funzioni Locali, il riposo settimanale rappresenta quel periodo di interruzione dell'attività lavorativa che, in linea con la normativa generale sul lavoro, serve a garantire al dipendente un adeguato recupero psico-fisico.Sebbene il CCNL non dedichi una definizione autonoma e dettagliata al concetto di "riposo settimanale", esso si colloca all'interno del più ampio quadro normativo nazionale, in particolare il Decreto Legislativo 66/2003, che regola l'orario di lavoro.
Secondo la normativa generale, il riposo settimanaleHa una durata minima di 24 ore consecutive ogni sette giorni;Deve, di norma, coincidere con la domenica (ma può essere previsto in altro giorno, in caso di turni o specifica organizzazione del servizio);Si cumula con il riposo giornaliero minimo di 11 ore, previsto per ogni periodo di 24 ore.Applicazione negli enti localiNel settore degli enti locali, dove molti servizi pubblici sono garantiti su base continuativa, anche nei festivi e nei fine settimana (es. servizi sociali, polizia locale, anagrafe, protezione civile, ecc.), il giorno di riposo può non coincidere con la domenica. In questi casi, il contratto nazionale prevede che venga comunque garantita la fruizione di un giorno settimanale di riposo compensativo.Quando il lavoratore è chiamato a prestare servizio proprio nel giorno che, secondo l'orario settimanale programmato, doveva rappresentare il suo riposo, ha diritto a un compenso aggiuntivo, come previsto dall'art. 24 del CCNL 14 settembre 2000 (e integrato dal CCNL del 5 ottobre 2001). Tale prestazione, infatti, non rientra tra gli ordinari straordinari, ma ha un trattamento economico e normativo specifico.La risposta dell'ARAN al quesitoLa questione del compenso spettante ai dipendenti pubblici che lavorano nel giorno destinato al riposo settimanale trova una risposta precisa nella disciplina contrattuale vigente per il comparto delle funzioni locali.
A fornire indicazioni puntuali è il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del 16 novembre 2022, che interviene chiarendo sia la natura dell'indennità, sia la fonte di finanziamento a cui gli enti devono attingere.Il riferimento normativo centrale è l'articolo 80 del CCNL 2022, che disciplina le modalità di utilizzo delle risorse economiche del Fondo previsto all'articolo 79, destinato al trattamento accessorio del personale. Questo Fondo raccoglie, su base annuale, risorse finalizzate a finanziare una serie di voci retributive aggiuntive rispetto alla normale retribuzione, tra cui indennità di turno, reperibilità, straordinari e altri compensi legati a particolari condizioni di lavoro.In particolare, il comma 2, lettera d), dell'articolo 80 elenca in modo dettagliato le tipologie di spesa che possono essere coperte attraverso tali risorse. Tra queste è inclusa esplicitamente l'erogazione dei compensi previsti dall'articolo 24, comma 1, del CCNL del 14 settembre 2000. Questa norma, a sua volta integrata dall'articolo 14 del CCNL del 5 ottobre 2001, prevede una specifica retribuzione per il personale che presta servizio durante la giornata che, secondo l'organizzazione settimanale del lavoro, dovrebbe essere riservata al riposo.Il contratto, quindi, non si limita a riconosce





























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