GIORNALE DI SICILIA
Rogo distrugge «Porta aperta» Le
suore: ripartiremo più forti
Distruzione, cenere e desolazione. È questo lo scenario che si sono trovati davanti i primi arrivati
nella mattinata di ieri alla Villa Bonfiglio. L'incendio divampato attorno alle 4 del mattino ha
completamente distrutto la tenda della Comunità Missionaria Porta Aperta, lasciando dietro di sé
soltanto lamiere contorte e fumo acre. Un luogo simbolico per la città, diventato nel tempo rifugio e
punto d'incontro per anziani, bambini, famiglie in difficoltà. La tensostruttura, utilizzata per momenti
ricreativi e sociali, rappresentava un presidio di solidarietà nel cuore del tessuto urbano.
Il primo ad arrivare sul posto è stato l'assessore Carmelo Cantone, che ha espresso profonda
tristezza per l'accaduto. Ha ricordato come la Comunità Porta Aperta, parte dell'associazione «A
Servizio di Ogni Povertà», svolga da anni un servizio fondamentale per la città con la Mensa della
Solidarietà e attività ricreative per chi non può permettersi vacanze. La tenda, ha spiegato, era uno
spazio di socializzazione per chi resta.
Poco dopo è giunta suor Mariagrazia Pellitteri, responsabile della Comunità, visibilmente provata:
«Ripartiremo più forti». La struttura era stata più volte spostata: da piazza Cavour, a Porto
Empedocle, fino al recente ritorno a Villa Bonfiglio grazie all'attuale amministrazione. Proprio questa
collocazione, vicina alla vegetazione e ad aree molto frequentate, ora sarà probabilmente oggetto di
riflessione. Le indagini sono in corso per stabilire le cause del rogo. All'interno della tenda c'era un
frigorifero, ma non si esclude la pista dolosa. Le fiamme hanno interessato anche il costone e parte
della via Crispi. Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco. Fortunatamente non si
sono registrati feriti. Anche il sindaco, Francesco Miccichè, si è recato di prima mattina sul luogo
dell'incendio, constatando la completa distruzione della tenda. Ha definito la comunità Porta Aperta
«come un presidio di sana aggregazione giovanile e di crescita civile. Ha espresso vicinanza e
gratitudine alle suore che animano questa realtà e ha promesso l'impegno dell'amministrazione per il
ripristino della struttura».
Anche il presidente del Libero Consorzio comunale, Giuseppe Pendolino, ha espresso solidarietà a
suor Mariagrazia e alla comunità missionaria, riconoscendo il valore sociale e umano del servizio
svolto dalle suore a favore dei più deboli. L'arcivescovo Alessandro Damiano insieme alla Comunità
Ecclesiale di Agrigento ha espresso profondo dolore e vicinanza, ricordando come quella tenda
rappresentasse un simbolo riconosciuto di accoglienza e inclusione. Ha auspicato che si faccia
presto luce sulle cause del rogo e che si possa restituire alla città uno spazio di incontro e fraternità.
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Nuovo Cda di Aica, i giochi sono fatti: al timone Danila Nobile che prende il posto di Cantone Salvatore di Bernardo, primo cittadino di San Biagio Platani, è stato eletto all'unanimità presidente dell'assemblea dei sindaci. In consiglio anche Franco Puma, ex dirigente comunale di Racalmuto, e Giovanni Borsellino di Sciacca, direttore del gruppo Azione Costiera.
La nuova stagione di Aica comincia adesso, dall'elezione del nuovo presidente del Cda che prende il posto di Settimio Cantone. Alla guida dell'Azienda idrica comuni agrigentini c'è ora Danila Nobile, 43 anni di Naro, professione commercialista ed esperta in attività legate sia alla pubblica amministrazione che alle aziende private. È lei il presidente del Consiglio di amministrazione. Nel nuovo Cda confermati Franco Puma, ex dirigente comunale di Racalmuto, e Giovanni Borsellino di Sciacca, direttore del gruppo Azione costiera. Inoltre Salvatore Di Bernardo, attuale sindaco di San Biagio Platani, è stato eletto all'unanimità presidente dell'assemblea dei sindaci.
AGRIGENTONOTIZIE.IT
Strade provinciali zona ovest, firmato contratto d'appalto per la
manutenzione straordinaria: i tratti interessati
Continua l'impegno del Libero consorzio comunale per il miglioramento della viabilità. L'importo contrattuale complessivo ammonta a 1.318.000 euro.
Libero consorzio comunale di Agrigento in prima linea per il miglioramento della viabilità di propria competenza. Firmato il contratto d'appalto per l'affidamento dell'accordo quadro biennale per i lavori di manutenzione straordinaria che riguardano un numero considerevole di strade del comparto ovest. Il contratto è stato sottoscritto dal segretario generale del Libero consorzio Pietro Amorosia, dal direttore del settore infrastrutture stradali Michelangelo Di Carlo e dal legale rappresentante dell'impresa San Francesco Srl Mauro Costruzioni Generali srl (aus), con sede a Favara, aggiudicataria della gara per un importo contrattuale complessivo di 1.318.000 euro.Il presidente del Libero consorzio comunale, Giuseppe Pendolino, ha evidenziato che grazie all'impegno dell'ente la situazione della viabilità interna va progressivamente migliorando "dopo anni di insufficienti trasferimenti alle ex Province che non hanno reso sempre possibile una puntuale manutenzione dei vari tracciati".Gli interventi dovranno essere eseguiti entro 730 giorni consecutivi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori su indicazioni dei tecnici del settore infrastrutture stradali e saranno possibili grazie al finanziamento ottenuto dai fondi regionali previsti dalla Legge 145/2018 (art. 1, c.883) e destinati a Liberi consorzi e Città metropolitane della Sicilia per interventi sulle strade di loro competenza.
GRANDANGOLO
Aggiudicata gara d'appalto per manutenzione sulle strade provinciali della zona ovest.
E' stato infatti firmato il contratto d'appalto per l'affidamento dell'accordo quadro biennale per i lavori di manutenzione straordinaria che riguardano un numero considerevole di strade del comparto ovest
Continua l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, presieduto dal Giuseppe Pendolino, per il miglioramento delle condizioni delle strade di propria competenza. E' stato infatti firmato il contratto d'appalto per l'affidamento dell'accordo quadro biennale per i lavori di manutenzione straordinaria che riguardano un numero considerevole di strade del comparto ovest. Il contratto è stato sottoscritto dal Segretario Generale del Libero Consorzio avv. Pietro Amorosia, dal direttore del Settore Infrastrutture Stradali ing. Michelangelo Di Carlo e dal legale rappresentante dell'impresa San Francesco Srl (avv) - Mauro Costruzioni Generali srl (aus), con sede a Favara, aggiudicataria della gara per un importo contrattuale complessivo di 1.318.000,00 euro più Iva (compresi 39.540,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso).
Il Presidente Giuseppe Pendolino evidenzia come grazie all'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento la situazione della viabilità interna vada progressivamente migliorando dopo anni di insufficienti trasferimenti alle ex Province che non hanno reso sempre possibile una puntuale manutenzione dei vari tracciati.
Gli interventi dovranno essere eseguiti entro 730 giorni consecutivi e continui dalla data del verbale di consegna dei lavori su indicazioni dei tecnici del Settore Infrastrutture Stradali, e saranno possibili grazie al finanziamento ottenuto dai fondi regionali previsti dalla Legge 145/2018 (art. 1, c.883) e destinati a Liberi Consorzi e Città metropolitane della Sicilia per interventi sulle strade di loro competenza.
Le strade interessate da questi lavori sono le seguenti
SP 04 - Strada Valle dei Templi (Panoramica)
SP 27 - Realmonte - Capo Rossello
SP 29 A - Montallegro- Cattolica Eraclea
SP 30 - Cattolica Eraclea - SS 115 - Rovine di Eraclea Minoa
SP 32 - Ribera (SS 115) - Cianciana (SS 118)
SP 33 - Ribera - Secca Grande (SS 115)
SP 35-A - Portella di Sciacca - Lucca Sicula
SP 35-B - Lucca Sicula - bivio SS. 386
SP 36 - Bivio SS 115 - S. Anna - Bivio Caltabellotta
SP 37 - Sciacca - Caltabellotta - San Carlo
SP 39 - dalla SS 624 (ex SS 188) alla SP 79 (ex SS 115 dir. Ponte Carboj)
SP 40 - Menfi (bivio SP 79 ex SS 115) - Porto Palo
SP 41 - Menfi - bivio Misilbesi
SP 42 - Menfi-Partanna
SP 43 - Montevago - alla Menfi Partanna
SP 44-A - Sambuca - bivio Spadolilli - SS 624 (staz. Gulfa) - Santa Margherita di Belice
SP 44-B - Santa Margherita di Belice - Salaparuta
SP 45 - n. 9 di Veneria alla SP 44 B Santa Margherita di Belice - Salaparuta
SP 47 - S.Anna - Villafranca Sicula
SP 48 - SS 115 alla SP Menfi Partanna
SP 49 - dalla SP 79 (ex SS 115) alla stazione Maragani
SP 50 - dalla SP 79 (ex SS 115 ponte Carboj) alla SP 40 Porto Palo
SP 54 - Sciacca - Monte Kronio
SP 57 - Ribera (bivio SP 61) - Borgo Bonsignore
SP 61 - Montallegro - Ribera
SP 68 - Realmonte - Punta Grande - Capo Rossello
SP 69 - Sambuca - Adragna
SP 70 - Sambuca - Stazione Gulfa
SP 76 - Sciacca - Salinella ( SS115 bivio S.Anna)
SP 79-A - Sciacca - Menfi
SP 79-B - Menfi - conf. prov. Trapani
SP 83 - dalla SP 44-A S.M.Belice- Salaparuta alla SS 624 (confine prov. di Palermo)
SP 86 - Ribera - Magone SS115
SP 87 - Montallegro - Bovo Marina
SP 88 - dalla SP 36 (km 5.000) alla SP 47 S. Anna Villafranca
MERIDIONENEWS
Agrigento, incendio distrugge la tenda di una comunità missionaria. Da verificare le cause
Incendio all'interno di villa Bonfiglio, al viale della Vittoria ad Agrigento. Le fiamme hanno distrutto la tenda della comunità missionaria Porta aperta gestita dalla suore. Sul posto i vigili del fuoco che si sono occupati di spegnere il rogo e mettere in sicurezza tutta l'area interessata. Da verificare le cause dell'evento.
«Piena solidarietà e vicinanza» è stata espressa dal presidente del Libero consorzio comunale, Giuseppe Pendolino, a suor Maria Grazia Pellitteri e a tutta la comunità missionaria Porta aperta per i danni subiti alla tenda dove operano le suore missionarie, devastata da un incendio. «Rivolgo, pertanto, un sentimento di solidarietà alla comunità per il servizio importante che svolge da anni nella città di Agrigento a favore dei più deboli e bisognosi e punto di riferimento di aggregazione sociale del territorio», conclude.
LIVESICILIA
La Regione commissaria 176 comuni, sono il 45% di tutti i comuni siciliani
Sono 176 i Comuni siciliani commissariati dalla Regione perché non hanno ancora approvato il rendiconto di gestione per l'anno 2024. Un dato ancora alto ma comunque in calo del 25,42% rispetto allo scorso anno, quando i Comuni oggetto di questo provvedimento, con la stessa motivazione, furono 236. Per l'assessore regionale alle Autonomie locali, Andrea Messina, la riduzione rappresenta "il segnale di una crescente attenzione e responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche, pur nella consapevolezza che il percorso verso la piena regolarità richiede un impegno continuo. L'andamento è incoraggiante e riflette l'efficacia delle nostre azioni di vigilanza e l'impegno prodigato nel dialogo costante con le amministrazioni locali".
I commissariamenti provincia per provincia
I Comuni commissariati sono 26 nella provincia di Agrigento, 15 a Caltanissetta, 28 a Catania, 10 a Enna, 40 a Messina, 34 a Palermo, 3 a Ragusa, 7 a Siracusa e 13 a Trapani. Commissariati anche i Liberi consorzi di Caltanissetta ed Enna e le Città Metropolitane di Catania, Messina e Palermo.
L'assessore Messina ha firmato i decreti che nominano i commissari ad acta per i Comuni inadempienti. Si tratta di funzionari, provenienti dal servizio ispettivo del dipartimento delle Autonomie locali, che avranno il compito di verificare la persistenza dell'inottemperanza e, successivamente, di agire con la massima celerità per assicurare l'approvazione degli strumenti finanziari. La loro azione è sostitutiva delle funzioni degli organismi inadempienti e continuerà fino all'approvazione finale da parte dei rispettivi consigli comunali.
"Il rendiconto di gestione è uno strumento essenziale - sottolinea l'assessore - Non è solo un obbligo normativo, ma la base per la verifica e la trasparenza dell'azione amministrativa di ogni Comune. La legge fissa scadenze precise proprio per garantire la massima chiarezza nell'utilizzo delle risorse pubbliche. Il commissariamento è un intervento sostitutivo necessario della Regione, adottato come ultima ratio, dopo aver esaurito ogni tentativo di sollecito. Il nostro obiettivo è garantire la regolarità contabile e la tutela degli interessi dei cittadini, supportando gli enti nel rispetto delle norme e in un'ottica di miglioramento continuo".
LENTEPUBBLICA
L'ANAC aggiorna le regole per la qualificazione delle stazioni appaltanti
Via libera alla presentazione delle domande in qualsiasi momento, con nuove funzionalità attive dal anche per l'ambito esecuzione: l'ANAC aggiorna le regole per la qualificazione delle stazioni appaltanti.
Le stazioni appaltanti e le centrali di committenza possono ora richiedere o aggiornare la propria qualificazione in qualunque momento, senza dover attendere finestre temporali prestabilite. Lo ha comunicato l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) in un avviso pubblicato il 25 giugno 2025, che illustra le nuove modalità operative per l'accesso e la revisione della qualificazione negli ambiti di progettazione, affidamento ed esecuzione.
L'ANAC aggiorna le regole per la qualificazione delle stazioni appaltanti
Il sistema permette l'invio di più domande anche nell'arco dello stesso biennio. Ogni nuova istanza presentata fa scattare un nuovo periodo di validità di due anni, calcolato a partire dalla data di presentazione. Tuttavia, è importante tener presente che l'ultima domanda inviata annulla in modo definitivo la precedente: non sarà possibile recuperare lo stato o il punteggio della domanda sostituita.
Progettazione e affidamento: sistema aggiornato e pienamente operativo
Con riferimento al settore "Progettazione e Affidamento", è ora attiva la possibilità di inviare le istanze per il periodo successivo al 30 giugno 2025. Dopo l'inserimento dei dati richiesti, ANAC fornirà indicazioni sul livello di qualificazione raggiunto, applicando i nuovi criteri introdotti dal decreto legislativo 209 del 2024, illustrati nella Delibera n. 236 del 3 giugno 2025.
Durante la compilazione, le stazioni appaltanti potranno consultare in tempo reale l'esito del calcolo e il punteggio ottenuto. Fino al momento dell'invio definitivo, è inoltre possibile cancellare un'istanza e sostituirla con una nuova per aggiornare i dati. Le richieste che, pur elaborate o calcolate, non verranno inviate entro le 23:59 del giorno di elaborazione, torneranno automaticamente allo stato "inserite", consentendo così di rivedere il set di gare utili al calcolo del livello di qualificazione.
Due simulatori per supportare le amministrazioni
Per facilitare la compilazione e la comprensione dei criteri di valutazione, l'ANAC ha messo a disposizione due strumenti di simulazione, uno dedicato all'ambito "lavori" e l'altro per "servizi e forniture". Entrambi sono accompagnati da una guida esplicativa e sono disponibili nella sezione "Allegati e documentazione" dell'avviso ufficiale.
Ambito esecuzione: domande attive già dallo scorso 1° gennaio 2025
A partire dallo scorso 1° gennaio 2025, è inoltre possibile inviare le istanze di qualificazione per l'ambito "Esecuzione". In base all'articolo 88 del decreto legislativo 209/2024, le stazioni appaltanti già qualificate per la progettazione e l'affidamento di contratti pubblici - siano essi relativi a lavori, servizi o forniture - si considerano automaticamente abilitate anche alla fase esecutiva per i medesimi livelli di qualificazione.
Di conseguenza, chi figura già negli elenchi di ANAC relativi alla progettazione e all'affidamento nei settori "Lavori" e/o "Servizi e Forniture" è da ritenersi qualificato anche per l'ambito "Esecuzione", con corrispondenza diretta del livello ottenuto.
Un sistema più flessibile e trasparente
Con queste novità, l'ANAC introduce maggiore flessibilità nel sistema di qualificazione, semplificando le modalità di accesso e migliorando la trasparenza nella valutazione. Un passo avanti importante verso l'efficienza del sistema degli appalti pubblici, che punta a garantire competenza e affidabilità da parte delle amministrazioni chiamate a gestire risorse pubbliche e a realizzare opere e servizi per la collettività.
LENTEPUBBLICA
L'appello delle Province: risolvere la crisi finanziaria degli enti
L'UPI chiede incontro al Ministro Giorgetti: un appello da parte delle Province volto a risolvere la crisi finanziaria degli enti.
Risolvere la crisi dei bilanci delle Province e assicurare a queste istituzioni stabilità finanziaria e una reale autonomia fiscale. È questa la richiesta avanzata dai Presidenti di Provincia riuniti oggi a Roma nel Comitato Direttivo UPI, presieduto dal Presidente Pasquale Gandolfi. "Occorre sanare con urgenza lo squilibrio strutturale del comparto delle Province, stimato dalla Commissione sui fabbisogni standard del MEF in circa 1 miliardo di euro - sottolineano i Presidenti delle Province - e al contempo costruire su basi solide l'autonomia finanziaria delle Province"."Ho avuto mandato dal Comitato Direttivo - dichiara a conclusione dei lavori il Presidente Gandolfi - di chiedere un incontro al Ministro dell'Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, in vista della predisposizione della prossima Legge di Bilancio per il 2026, per aprire al più presto un confronto preventivo e costruttivo sulla manovra e poter illustrare le proposte delle Province italiane. Tra queste, ribadiamo la richiesta di prevedere per le Province un tributo sugli imbarchi nei porti e aeroporti, per ridurre lo squilibrio finanziario del comparto e assicurare stabilità ai bilanci".Tags: