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rassegna stampa del 3 settembre 2025


ILSICILIA

Sicilia, lavoro a distanza e giovani: le novità della Regione contro la fuga di cervelli 

In Sicilia torna alla ribalta il tema dello smart working.
La nuova frontiera del lavoro si è fatta largo da Nord a Sud offrendo nuove opportunità all'interno di un mercato in continua evoluzione, non senza, però, incappare in alcune ostilità. Gli anni subito successivi alla pandemia ne sono un chiaro esempio, subendo una brusca frenata alla ventata di novità rispetto alle aspettative, che rimarcavano una mutazione repentina mai concretizzata del tutto nella realtà. Il lavoro a distanza non è stato comunque abbandonato e i maggiori stimoli provengono dal settore privato.
Le divergenze in materia tra privato e pubblico sono evidenti, non solo nella regolamentazione. Il gap, infatti, deriva anche da una visione e da un approccio differente, tra chi guarda al futuro e alle nuove esigenze del mondo del lavoro e chi, ancorato al passato, fatica a ingranare la marcia verso l'innovazione. Nel settore privato la disciplina dello smart working viene demandata ad accordi collettivi aziendali, che definiscono i giorni in cui i dipendenti lavorano in presenza e quelli in cui lavorano da remoto. Sono così le grandi e media imprese a cavalcare l'onda, traendo alcuni punti a proprio favore, come l'abbassamento notevoli dei costi per il mantenimento di strutture e uffici. Da considerare è anche il grande appeal attrattivo. Soprattutto tra i giovani, il lavoro agile, è considerato un'ottima opzione per conciliare al meglio sfera professionale e personale, a cui difficilmente rinuncerebbero.
Gli ultimi dati
A confermare questo trend è lo studio di alcuni economisti della Banca d'Italia. A beneficiare maggiormente dello smart working sarebbero maggiormente i giovani, le donne e in generale il Mezzogiorno. Lo studio, pubblicato nei giorni scorsi, ha analizzato l'impatto del lavoro agile tra il 2019 e il 2022 e sfrutta una banca dati amministrativa unica a livello europeo, costruita grazie agli obblighi di comunicazione che le aziende hanno nei confronti del ministero del Lavoro.
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Smart working
Uno dei primi risultati emersi è che la possibilità di lavorare da casa ha inciso positivamente sia sul tasso di attività sia sull'occupazione, soprattutto dove l'accesso al mercato del lavoro è storicamente più basso. Nelle aree meridionali e in quelle meno popolate, il lavoro a distanza ha rappresentato un'opportunità per chi, in assenza di servizi di welfare adeguati, avrebbe rischiato di restare inattivo. I dati mostrano che un aumento standardizzato dei lavoratori in smart working, rapportato al totale degli occupati locali, ha prodotto un incremento di 0,9 punti percentuali nel tasso di partecipazione e di 0,7 punti in quello di occupazione. Effetti che diventano più forti quando lo smart working riguarda le donne e la fascia 25-49 anni, la più coinvolta nelle responsabilità di cura dei bambini. Il quadro italiano rende l'analisi particolarmente rilevante nel confronto europeo: il nostro Paese presenta storicamente tassi di attività tra i più bassi, soprattutto tra le donne e nel Sud.
Inoltre, prima del covid, il ricorso al lavoro da remoto era molto più contenuto che altrove, rendendo il boom pandemico un vero shock. Da qui l'effetto inclusivo: se nel Centro-Nord urbano lo smart working è più diffuso ma meno decisivo per spingere nuovi ingressi nel mercato, al Sud e nelle zone periferiche ha svolto un ruolo chiave. In queste aree, meno dinamiche e con minori servizi, il lavoro da remoto ha offerto una porta di accesso per persone che altrimenti sarebbero rimaste fuori. Una buona spinta in un Paese che deve fare i conti con bassa natalità, invecchiamento demografico e scarsa partecipazione al lavoro.
Le mosse della Regione
Le svariate opportunità da poter sfruttare sono finite così nel mirino della Regione Siciliana. In tal senso, il presidente Renato Schifani e il suo governo starebbero lavorando a delle misure specifiche. Ad anticiparle è stato lo stesso governatore nel corso dell'Etna Forum di Ragalna, manifestazione andata in scena lo scorso fine settimana.
Schifani all'Etna Forum di Ragalna
L'idea è quella di sostenere quelle imprese fuori il Mezzogiorno "che consentono ai giovani di lavorare in smart working. Il Covid ci ha lasciato tante negatività, ma anche la possibilità del lavoro a distanza. Il mondo è cambiato e tanti lavori si posso fare a distanza. In passato avevo stanziato nel 2023, nel 2024 e nel 2025 50 milioni l'anno per gli incentivi e le assunzioni, ma, non per colpa nostra, questo stanziamento non è stato reso operativo. Per il 2026 abbiamo altri 50 milioni stanziati da poter utilizzare in questa campo. Farò di tutto perché questi fondi non vengano persi nel 2025 e rendere operativi quelli previsti per il 2026. E' una scommessa che non intendo perdere".
Largo spazio potrebbero così trovare nei prossimi mesi temi relativi all'assunzione e al modo del lavoro. Dalle previsioni del presidente Schifani è probabile che una pacchetto di risorse venga ritagliato ad hoc all'interna della prossima legge Finanziaria. E chissà che qualche novità non possa giungere già prima, come per esempio all'interno della manovra quater o altri provvedimenti appositi prima del rush finale.
Andrea Messina
L'ultima mossa della macchina amministrativa regionale risale a circa un mese fa, al termine di luglio, con un faro acceso sul settore pubblico. In quell'occasione fu l'assessore alle Autonomie locali e alla funzione pubblica Andrea Messina a presentato ai sindacati le nuove circolari attuative su lavoro agile, smart working e coworking e ferie solidali, per dare attuazione a quanto previsto dal contratto collettivo di lavoro della Regione per il triennio 2019-2021, regolando in modo uniforme le modalità di accesso e svolgimento delle prestazioni, sia per il personale dirigente che non dirigenziale, da svolgere al di fuori della sede ordinaria di servizio.
Insomma piccoli passi avanti, su diversi e opposti fronti, per rendere una risorsa dalle variegate sfaccettature come lo smart working a portata di mano anche per i siciliani e soprattutto i giovani.  
La Sicilia terra dello smart working: dallo spopolamento ai nomadi digitali
Già, perché intanto la Sicilia è diventata meta ambita e prediletta, non solo dal resto di Italia, ma anche degli stranieri, per svolgere il lavoro da remoto. E' il caso del fenomeno dei nomadi digitali.
Negli ultimi anni vari borghi delle aree interne e isole delle Sicilia si sono trasformati in mete ricercate dal network del nomadismo digitale. Un'attrattività che nasce dall'unicità delle sue bellezze naturali, il costo della vita relativamente basso e il nuovo quadro normativo favorevole.
Smart working
L'insediamento di nomadi digitali nell'Isola, secondo alcune analisi, porta numerosi benefici. Innanzitutto, migliora la bilancia commerciale del turismo, con soggiorni più lunghi e stabili rispetto al turismo tradizionale. Inoltre, contribuisce a contrastare lo spopolamento, attirando nuovi residenti giovani e qualificati che ringiovanirebbero il tessuto sociale. Favorisce anche la diffusione di una cultura tecnologica e dell'innovazione in Sicilia. La presenza di professionisti digitali stimola anche la creazione di ecosistemi innovativi, beneficiando startup, imprese locali e centri di ricerca. Un processo, un fermento tecnologico che porta ad innescare un circolo virtuoso, attirando investimenti e talenti, favorendo lo sviluppo di settori ad alto valore aggiunto.
Insomma, i vantaggi sarebbero notevoli e c'è chi, dall'esterno, al di là delle coste siciliane, sembra averle intuite con largo anticipo. 



GRANDANGOLO

Al teatro Efebo "Quasi Papa" di Andrea Cirino per la regia di Valentina Ghetti

Archiviato il successo della Settimana Pirandelliana, il palco del Teatro dell'Efebo si prepara ad accogliere domani, mercoledì 3 settembre alle ore 21:00, uno spettacolo di sicura attrazione. "Quasi Papa", di Andrea Cirino per la regia di Valentina Ghetti, è una commedia che unisce risate, amore e riflessioni sul divino e l'umano attraverso la storia del protagonista, un giovane seminarista siciliano che dalla Sicilia si sposta a Roma per inseguire il sogno del sacerdozio sfiorando il cuore della Chiesa. E' un'opera che attraversa un secolo di storia intrecciandola con la dimensione spirituale, esplorando la vocazione, la fede, le tentazioni, il potere e il sacrificio in un contesto storico che abbraccia guerre, persecuzioni e momenti cruciali della Chiesa. L'adattamento teatrale del romanzo di Andrea Cirino è anche una riflessione amara e lucida sul senso della vita, sul prezzo della libertà e sulle contraddizioni tra libertà e potere. E', inoltre, un'opportunità per le nuove generazioni di conoscere e approfondire eventi cruciali come la Shoah, il Concilio Vaticano II e il ruolo della Chiesa nei momenti più complessi della storia mondiale. La presenza di figure come Pio XII, Giovanni Paolo II e Papa Bergoglio permette di esplorare l'evoluzione della Chiesa e il suo impatto sociale.
Con l'ex "Gatto di Vicolo Miracoli" Franco Oppini, Eleonora Puglia, Marco Giustini, Riccardo Grazioni e Antonio Coppola lo spettacolo promette di divertire e al tempo stesso far riflettere il pubblico.
"Il cartellone del Teatro dell'Efebo continua a riservare appuntamenti di alto livello artistico" afferma il Presidente del Libero Consorzio di Agrigento Giuseppe Pendolino "e il riscontro da parte del pubblico è la migliore risposta alle scelte effettuate dal Libero Consorzio per arricchire ulteriormente l'offerta culturale del territorio".


GRANDANGOLOAGRIGENTO

Franco Oppini ed Eleonora Puglia protagonisti di 'Quasi Papa' al Teatro dell'Efebo
Dopo il successo della Settimana Pirandelliana, il Teatro dell'Efebo ospita domani, mercoledì 3 settembre alle 21, "Quasi Papa", commedia di Andrea Cirino per la regia di Valentina Ghetti. La storia segue un giovane seminarista siciliano che si trasferisce a Roma per inseguire il sogno del sacerdozio, sfiorando il cuore della Chiesa. Lo spettacolo attraversa un secolo di storia, intrecciando fede, vocazione, tentazioni e potere, sullo sfondo di eventi cruciali come la Shoah e il Concilio Vaticano II. Il cast vede Franco Oppini, Eleonora Puglia, Marco Giustini, Riccardo Grazioni e Antonio Coppola, promettendo al pubblico una serata di divertimento e riflessione. "Il cartellone del Teatro dell'Efebo continua a offrire appuntamenti di alto livello artistico", sottolinea Giuseppe Pendolino, Presidente del Libero Consorzio di Agrigento.



PMI.IT

Lavoro: nuove tutele in caso di malattia grave

Malattia: le novità della Legge 106/2025 a tutela dei lavoratori affetti da patologie di particolare gravità, oncologiche, croniche o invalidanti.
Con la pubblicazione in Gazzette Ufficiale della Legge 106/2025 arrivano nuove tutele per i lavoratori in malattia affetti da patologie di particolare gravità, oncologiche, croniche o invalidanti. La legge, che entra in vigore il 9 agosto, introduce in particolare nuove disposizioni per la conservazione del posto di lavoro e in merito ai permessi retribuiti per esami e cure mediche.
Con il nuovo provvedimento, ad esempio, viene riconosciuto il diritto al congedo straordinario non retribuito fino a 24 mesi, conservando il posto di lavoro e con la possibilità di riscatto contributivo del periodo di assenza e di rientro con smart working in quanto lavoratori fragili.
Conservazione posto di lavoro ai malati gravi
I lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, affetti da malattie oncologiche, croniche, invalidanti o rare che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%, possono richiedere un congedo straordinario dal lavoro per un periodo massimo di 24 mesi, continuativo o frazionato durante il quale scatta la conservazione del posto di lavoro ma non percepisce alcuna retribuzione e non può svolgere altre attività lavorative.
Il periodo di congedo inizia dopo che il dipendente abbia utilizzato eventuali altre assenze giustificate (retribuite o meno) a cui ha diritto. Il congedo è cumulabile con altri benefici economici o giuridici eventualmente spettanti, ma non viene calcolato ai fini dell'anzianità lavorativa né ai fini previdenziali. Tuttavia, il lavoratore può riscattare il periodo di congedo versando autonomamente i relativi contributi, come previsto per la prosecuzione volontaria dalla normativa vigente. Restano comunque valide eventuali disposizioni più favorevoli stabilite dai contratti collettivi o da norme specifiche applicabili al rapporto di lavoro.
Una volta completato il congedo, infine, i lavoratori possono accedere più facilmente allo smart working, se compatibile con le mansioni svolte, , secondo quanto previsto dalla legge 22 maggio 2017, n. 81.
Anche i lavoratori autonomi che prestano attività continuativa per un committente possono sospendere la propria attività lavorativa per un massimo di 300 giorni per ciascun anno solare, se affetti dalle stesse malattie sopra indicate.
Permessi aggiuntivi per sè o figli minori gravi
Ferie CCNL Commercio
Ferie, permessi e malattia nel pubblico e nel privato: tutte le regole 27 Maggio 2025
Vengono anche previste 10 ore annue di permessi retributivi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dal proprio CCNL, retribuiti e da utilizzare per visite, esami e cure mediche (previa prescrizione del medico). Questo nuovo dritto riguarda dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati, affetti da malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce o da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportino un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Lo stesso diritto, oltre che per se stessi, si applica a beneficio dei lavoratori con figli minori che sono affetti da patologie gravi con le medesime caratteristiche sopra riportate.
Con la nuova normativa, lo ricordiamo, nasce anche un Fondo per concedere premi di laurea in memoria di pazienti oncologici, con una dotazione di 2 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026.



SICILIATV

"Quasi Papa" la rassegna del teatro d'autore al Giardino Botanico

Archiviato il successo della Settimana Pirandelliana, il palco del Teatro dell'Efebo si prepara ad accogliere domani, mercoledì 3 settembre alle ore 21, uno spettacolo di sicura attrazione. "Quasi Papa", di Andrea Cirino per la regia di Valentina Ghetti, è una commedia che unisce risate, amore e riflessioni sul divino e l'umano attraverso la storia del protagonista, un giovane seminarista siciliano che dalla Sicilia si sposta a Roma per inseguire il sogno del sacerdozio sfiorando il cuore della Chiesa.
E' un'opera che attraversa un secolo di storia intrecciandola con la dimensione spirituale, esplorando la vocazione, la fede, le tentazioni, il potere e il sacrificio in un contesto storico che abbraccia guerre, persecuzioni e momenti cruciali della Chiesa.
L'adattamento teatrale del romanzo di Andrea Cirino è anche una riflessione amara e lucida sul senso della vita, sul prezzo della libertà e sulle contraddizioni tra libertà e potere. E', inoltre, un'opportunità per le nuove generazioni di conoscere e approfondire eventi cruciali come la Shoah, il Concilio Vaticano II e il ruolo della Chiesa nei momenti più complessi della storia mondiale. La presenza di figure come Pio XII, Giovanni Paolo II e Papa Bergoglio permette di esplorare l'evoluzione della Chiesa e il suo impatto sociale.
Con l'ex "Gatto di Vicolo Miracoli" Franco Oppini, Eleonora Puglia, Marco Giustini, Riccardo Grazioni e Antonio Coppola lo spettacolo promette di divertire e al tempo stesso far riflettere il pubblico. "Il cartellone del Teatro dell'Efebo continua a riservare appuntamenti di alto livello artistico - afferma il presidente del Libero Consorzio di Agrigento Giuseppe Pendolino - e il riscontro da parte del pubblico è la migliore risposta alle scelte effettuate dal Libero Consorzio per arricchire ulteriormente l'offerta culturale del territorio".


AGRIGENTONOTIZIE.IT

Giardino botanico: prosegue mercoledì 3 settembre con "Quasi Papa" la rassegna del teatro d'autore

Dopo il successo della Settimana Pirandelliana, il palcoscenico del Teatro dell'Efebo è pronto ad ospitare domani, mercoledì 3 settembre alle ore 21:00, uno spettacolo di grande interesse. "Quasi Papa", scritto da Andrea Cirino e diretto da Valentina Ghetti, è una commedia che combina comicità, sentimenti e profonde riflessioni sul divino e sull'umano, narrando la vicenda di un giovane seminarista siciliano che si trasferisce a Roma dalla Sicilia per inseguire il sogno di diventare sacerdote, avvicinandosi al cuore stesso della Chiesa. L'opera ripercorre un secolo di storia intrecciando eventi storici e spiritualità, indagando vocazione, fede, tentazioni, potere e sacrificio in un periodo segnato da guerre, persecuzioni e snodi fondamentali della Chiesa. La trasposizione teatrale del romanzo di Andrea Cirino offre anche uno sguardo amaro e attento sul significato dell'esistenza, sul costo della libertà e sulle tensioni tra libertà e potere. Inoltre, rappresenta un'occasione preziosa per le giovani generazioni di conoscere e approfondire momenti determinanti come la Shoah, il Concilio Vaticano II e il ruolo della Chiesa nei passaggi più delicati della storia mondiale. L'inserimento di figure come Pio XII, Giovanni Paolo II e Papa Bergoglio consente di esplorare il cambiamento della Chiesa e la sua influenza sociale.Con Franco Oppini, già membro dei "Gatti di Vicolo Miracoli", insieme a Eleonora Puglia, Marco Giustini, Riccardo Grazioni e Antonio Coppola, lo spettacolo promette di intrattenere e al tempo stesso stimolare riflessioni tra gli spettatori."La programmazione del Teatro dell'Efebo continua ad offrire eventi di grande valore artistico" sottolinea il Presidente del Libero Consorzio di Agrigento Giuseppe Pendolino, "e l'apprezzamento del pubblico rappresenta la migliore conferma delle scelte adottate dal Libero Consorzio per arricchire ulteriormente l'offerta culturale del nostro territorio".Per biglietti e informazioni, consultare www.giardinoefebo.it oppure rivolgersi al box office in via Imera, telefono 0922 20500.

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