IL SICILIA
Una notte all’Ars, emendamenti approvati e scontri accesi: le opposizioni abbandonano la Commissione Bilancio.
Liti, porte sbattute in faccia e una raffica di emendamenti approvati. Dopo lo stallo di martedì, la II Commissione Bilancio, guidata da Dario Daidone, è tornata ad immergersi totalmente nella composizione del testo della manovra quater. Una luce all’orizzonte sembra finalmente apparire, con l’approvazione degli emendamenti aggiuntivi di carattere generale e il via all’esame degli interventi territoriali, ma a che prezzo? Non sono infatti mancati i malumori tra le fila dell’opposizione che dopo una lunga maratona notturna hanno abbandonato i lavori per protesta. Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono sul piede di guerra.Mattinata nera
La seduta è iniziata nella tarda mattinata, ma tra le mura della II Commissione il clima, fin da subito, è apparso teso. Lo stop si è verificato nel corso dell’esame della norma relativa al south working e agli incentivi per le imprese. La proposta rappresenta uno degli argomenti più discussi in questi mesi. Sostenuta e avanzata direttamente dal presidente della Regione Renato Schifani, era stata già preannunciata a fine agosto, nel corso dell’Etna Forum andato in scena a Ragalna, ed è uno dei temi centrali contenuti all’interno del Defr, il Documento di economia e finanza regionale per gli anni 2026-2028.
A sollevare il polverone Nuccio Di Paola e Antonello Cracolici, rispettivamente del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico. L’arrivo tra i banchi del testo ha scatenato le polemiche: prevedere gli aiuti per il south working all’interno della manovra quater o rinviarli alla Finanziaria di fine anno come tutti gli altri provvedimenti che non entrerebbero in vigore prima del 2026? I toni accesi e il confronto serrato hanno portato l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino a lasciare la Commissione e rinviare la riunione nel pomeriggio. Un pomeriggio, che come visto, si è rivelato molto prolifico.
La II Commissione ha ripreso la seduta intorno alle ore 17. Nonostante i malumori del mattino, i lavori sono poi proseguiti a passo spedito con l’approvazione degli emendamenti aggiuntivi di carattere generale.
Gli emendamenti approvati
All’interno della variazione si trovano così 2,5 milioni di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2026-2027, destinati ai lavoratori dei cantieri di servizi, rimasti penalizzati rispetto agli altri precari della Regione. Per il Dipartimento Attività produttive sono stati previsti 450mila euro per l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei servizi di controllo e vigilanza in materia di cooperative e ulteriori 100mila euro per rimpinguare il capitolo destinato all’organizzazione della Coppa degli Assi.Spazio anche ai trasferimenti correnti a amministrazioni locali per il finanziamento dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza, per i quali è previsto un milione per il 2025. Sono invece 350mila euro i fondi destinati rispettivamente allo sviluppo di nuove tratte di continuità territoriale da e per l’aeroporto Pio La Torre di Comiso e agli interventi infrastrutturali presso l’aeroporto Birgi di Trapani.
Ritornano anche le disposizioni in materia di tassa automobilistica, per evitare l’applicazioni delle sanzioni e degli interessi per i pagamenti della tassa la cui scadenza è stabilita tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2024, purché il versamento sia effettuato entro il 31 dicembre 2025. Un milione di euro è previsto per il finanziamento straordinario per la realizzazione di interventi di riqualifica delle sedi di Ast.
Un contributo straordinario di 280mila euro è stato garantito al Maas Mercati Agroalimentari Sicilia. Un milione per garantire la valorizzazione e la riqualificazione di aree e spazi da destinare alla produzione e alla fruizione dell’arte contemporanea e del patrimonio urbanistico e architettonico di Gibellina, rafforzando la qualità dei servizi e delle infrastrutture in occasione degli eventi inseriti nel programma Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026.
Approvati anche i 10 milioni da destinare al contributo di solidarietà e per l’armonizzazione del trattamento economico accessorio del personale non dirigenziale dell’amministrazione regionale. Oltre 300mila euro sono stati stanziati per il Consorzio di Bonifica di Gela. E ancora, 5 milioni di euro per l’abbattimento dei canoni irrigui e oltre un milione di euro per le disposizioni in materia di potenziamento dell’assistenza a tutela della salute mentale e dell’assistenza psicologica e psicoterapica. Oltre 2 milioni, invece, sono stati destinati all’interno del testo per l’intervento relativo all’impianto per trattamento e il recupero di rifiuti urbani da Pap presso l‘ex inceneritore di Pace, a Messina, intervento previsto dal Pnrr e considerato strategico nell’ambito della rete impiantistica per la gestione dei rifiuti.
Spazio anche ai conservatori, con 800mila euro per quelli di prima categoria e 300mila per quelli di seconda categoria. Focus anche su settore agricolo e degli allevamenti con i 3 milioni destinati alla zootecnia e le disposizioni per il contrasto alla brucellosi in campo zootecnico e il ripopolamento degli allevamenti, proposti e avanzati dal presidente della I Commissione Affari Istituzionali e deputato della Democrazia Cristiana Ignazio Abbate: “L’approvazione di questi emendamenti aggiuntivi che riguardano la Sicilia intera, ha fatto sì che la manovra si arricchisse di provvedimenti importanti. Penso a quelli relativi alla povertà, ai disabili gravi o la promozione e il sostegno delle aziende agricole. La realizzazione dei laghetti e alle aziende zootecniche sono sicuramente dei provvedimenti importanti che danno aiuto al territorio e sono vicino al mondo delle imprese. Dal primo momento, come Democrazia Cristiana, ho sostenuto questi interventi che vanno in questa direzione. Sono fiducioso che in aula possono continuare ad essere approvati, per cercare di mettere a disposizione risorse importanti sui territori, specialmente per le piccole e medie imprese e per sostenere il mondo agricolo che ha necessità di poter avere questi interventi. Altra norma importante che è stata approvata è quella che riguarda la rottamazione delle tasse automobilistiche, venendo incontro a tante famiglie che sono in difficoltà“.
Per il 2025 sono anche stanziati 4 milioni per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo agli alunni della scuola secondaria di primo e secondo grado. “Bene ha fatto il Governo regionale a garantire la copertura finanziaria a questa proposta che va incontro alle esigenze di tante famiglie siciliane messe in difficoltà dal caro scuola“. Hanno commentato il deputato di Forza Italia Marco Intravaia e la capogruppo di Noi Moderati Marianna Caronia.
Opposizioni pronte all’ostruzionismo in aula
La manovra quater si è dimostrata così l’occasione giusta per far avvicinare PD e M5S e fare fronte comune.
Da un lato le critiche al presidente Schifani, dall’altro la necessità di creare un ponte di dialogo per portare avanti quegli emendamenti di carattere generale, già previsti e presentati, e che riguardano da vicino categorie escluse dalla variazione di bilancio. Nella mattinata di ieri si sarebbe, infatti, svolto un confronto tra le opposizioni e il governatore. Gli argomenti sul piatto svariati e molteplici. Tra questi spiccano certamente i centri antiviolenza, le comunità alloggio per disabili psichici e il tema del diritto allo studio. Tra norme che aspettano ancora un finanziamento e quelle che, invece, necessitano di un ulteriore sostegno.
Le nubi del mattino sembravano essersi schiarite nel pomeriggio, ma qualcosa a ridosso della lunga notte tra le mura di Palazzo dei Normanni è andato storto. Archiviati senza troppi problemi gli emendamenti di carattere generale, gli interventi territoriali, presentati dai singoli deputati, che riguardano solo infrastrutture (niente sagre, feste o associazioni) hanno spaccato la Commissione Bilancio.
Dem e pentastellati hanno infatti presentato un emendamento, firmato Nuccio Di Paola, Sebastiano Venezia e Adriano Varrica, che istituiva un fondo da 35 milioni di euro da ridistribuire tra i 391 Comuni siciliani, che avrebbero ricevuto tra 50 e 200mila euro per piccole opere infrastrutturali. La proposta è stata però bocciata e in segno di dura protesta le opposizioni hanno abbandonato la Commissione, lasciando i restanti componenti di centrodestra esaminare le oltre 200 proposte, della maggioranza, che prevedono piccoli interventi per i Comuni.
Nuccio Di Paola
“Abbiamo fatto il possibile sulle norme generiche poi siamo passati agli emendamenti territoriali. E’ una vergogna – ha spiegato Di Paola – che questo Governo dia spazio ad alcuni Comuni piuttosto che ad altri. Daremo battaglia in aula perché è veramente brutto che in una variazione di bilancio ci siano 200 interventi della maggioranza. Faremo ostruzionismo. Il testo sarà lungo e con diversi micro-interventi. Se verrà rallentato è tutta colpa della maggioranza“.
Ecco quando verrà incardinato il testo della manovra quater
La seduta di Sala d’Ercole si è rivelata un vero e proprio spartiacque tra i due round in Commissione. In scena l’interrogazione in materia di formazione e istruzione con l’assessore regionale al ramo Mimmo Turano. In chiusura, il vicepresidente dell’Ars Di Paola ha programmato i lavori d’aula per sabato 4 ottobre, alle ore 11:00. E’ questa la nuova data fissata per l’incardinamento del testo della variazione di bilancio.
Una corsa contro il tempo che registra un ritardo di circa una settimana rispetto al cronoprogramma iniziale condiviso dal governo regionale e i capigruppo di maggioranza e di opposizione al rientro dalla pausa estiva ). Secondo il piano inziale l’iter in Commissione sarebbe dovuto concludersi venerdì 26 settembre. Portare a termine la votazione finale entro mercoledì 8 ottobre non sarà semplice. Contrapposizioni e imprevisti dell’ultimo minuto, come il ddl per evitare di far perdere alla Sicilia 100 milioni di euro del Pnrr destinati alla formazione.
LIVESICILIA
Dissesto idrogeologico, 53 milioni destinati alla Sicilia L'annuncio del viceministro dell'Ambiente Vannia Gava.
PALERMO – “Oltre 53 milioni di euro alla Regione Sicilia per l’anno 2025 per realizzare 21 interventi prioritari di mitigazione del rischio idrogeologico. Si tratta di opere fondamentali per la difesa del suolo, la tutela dei centri abitati e la sicurezza delle comunità”.
Lo annuncia il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava. Gli interventi interessano diverse province e aree del territorio regionale: dalla mitigazione del rischio frane e consolidamento versanti a Messina, Alì Terme, Randazzo, Montagnareale e Saponara, al ripristino e sistemazione idraulica di valloni e torrenti a Noto, Castrofilippo, Acireale e Balestrate, fino alla protezione della fascia costiera e del centro urbano a Licata, Agrigento e Capo d’Orlando.
“Il dissesto idrogeologico – prosegue Gava – rappresenta una delle principali criticità ambientali e di sicurezza per l’Italia. Con questo stanziamento confermiamo l’impegno del governo nella prevenzione, attraverso investimenti che non solo riducono i rischi, ma producono benefici durevoli per l’ambiente, l’economia e i cittadini. Un impegno rafforzato dal recente dl Ambiente con cui potenziamo il ruolo dei Commissari di governo, semplifichiamo le norme e acceleriamo la realizzazione degli interventi”
LENTEPUBBLICA
ANAC inasprisce i controlli sulla fase esecutiva dei contratti pubblici: nuove sanzioni fino a 5.000 euro per i RUP.
Maggiori responsabilità per i RUP richiedono sistemi efficaci e competenze aggiornate per ottimizzare la governance dell’esecuzione contrattuale: una panoramica sui punti salienti della Delibera ANAC 262/2025.
Con la Delibera n. 262 del 3 giugno 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 luglio, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato l’aggiornamento del regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici.
La revisione si concentra sulle irregolarità – anche formali – relative alla fase di esecuzione dei contratti derivanti da procedure di affidamento, punibili attraverso il nuovo sistema di sanzioni pecuniarie da 500 a 5.000 euro.
Per i RUP, questo intervento si traduce in una maggiore esposizione a responsabilità dirette: occorre sempre di più garantire il controllo costante e documentato di tutte le attività esecutive, senza dimenticare gli obblighi informativi verso la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici.
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Coordinamento con DL e DEC: il regolamento sanziona specificamente il mancato accertamento del corretto svolgimento delle funzioni delegate, rendendo il RUP responsabile anche dell’operato dei soggetti coordinati.
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Carenze amministrative: ritardi negli adempimenti, omissioni nella conservazione documentale, violazioni degli obblighi di trasparenza e tracciabilità delle attività esecutive.
L’obiettivo dichiarato è rafforzare il controllo sulla corretta esecuzione dei contratti, prevenendo comportamenti non conformi e garantendo la qualità della spesa pubblica.
GRANDANGOLOAGRIGENTO.IT
scuole provinciali
Tutela dei minori in rete, al Liceo Leonardo l’attestato di Scuola Virtuosa La scuola è dotata del eSafety Policy una serie di linee guida chiare che ci aiuta a prevenire e gestire i fenomeni di cyberbullismo
Il liceo Scientifico Leonardo di Agrigento ha ottenuto l’Attestato di Scuola Virtuosa, il prestigioso riconoscimento assegnato alle scuole dotate del Documento di eSafety Policy per la tutela dei minori in rete. “Tale riconoscimento, rilasciato da “Generazioni Connesse” che rappresenta l’organismo che gestisce l’intero programma di sicurezza online delle scuole italiane, è la prova tangibile del nostro impegno nel creare un ambiente digitale sicuro, consapevole e positivo per tutti i nostri studenti e studentesse”, si legge in una nota dell’Istituto Scolastico.“In un mondo sempre più connesso, proteggere ed educare i nostri giovani ai rischi e alle opportunità del web è una priorità educativa assoluta. La nostra eSafety Policy esplicita una serie di linee guida chiare che ci aiutano a prevenire e gestire i fenomeni di cyberbullismo e utilizzare le tecnologie in modo critico, creativo e sicuro, promuovendo una cittadinanza digitale responsabile. Mediante l’eSafety Policy, la scuola dispone di un protocollo predefinito che garantisce un intervento tempestivo ed equo in caso di condotte improprie e stabilisce regole chiare sull’uso dei dispositivi tecnologici, internet e social network all’interno della scuola, definendo i comportamenti corretti e le conseguenze in caso di violazioni. Aver ottenuto questa importante certificazione nazionale riconosciuta a livello nazionale ed europeo, testimonia l’attenzione della nostra Scuola al problema della sicurezza in rete dei nostri studenti. Un traguardo che non è un punto di arrivo, ma un nuovo impegno per i nostri ragazzi”, si legge in una nota dell’Istituto scolastico agrigentino.