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rassegna stampa dall'11 al 13 ottobre 2025


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“Regione”, ok alla manovra finanziaria quater

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato la manovra finanziaria quater per il 2025, da circa 200 milioni di euro. I dettagli.
L’Assemblea regionale siciliana ha approvato la manovra finanziaria quater per il 2025, da circa 200 milioni di euro.Sono numerosi gli interventi di rilievo proposti dal governo regionale e condivisi dall’Aula, tra il sostegno al personale e ai settori produttivi fino alle politiche sociali. E’ stata approvata, infatti, la stabilizzazione del personale dei Consorzi di bonifica, l’aumento delle risorse per il Fondo di povertà per 10 milioni di euro, e lo stanziamento di 30 milioni di euro nel triennio per il salario accessorio del personale non dirigenziale dell’amministrazione regionale. E poi l’esonero parziale dei canoni irrigui per il quale, con un emendamento del governo, è stata aumentata la copertura da 5 a 10 milioni di euro, e altri fondi alle imprese del settore zootecnico. Poi 34 milioni agli assegni alle persone con disabilità gravissima, 15 milioni ai servizi a favore degli Asacom, e ulteriori fondi per la pratica sportiva dei disabili. Altri fondi per la continuità territoriale aerea e verso le isole minori, la rigenerazione urbana, la manutenzione dei porti, i voucher per la pratica sportiva dei ragazzi dai 6 ai 16 anni. La presidenza della Regione stigmatizza che l’uso del voto segreto ha purtroppo bloccato lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle iniziative cinematografiche che avrebbe sostenuto anche il film su Biagio Conte, poi lo stanziamento di 10 milioni di euro di contributi per i laghetti aziendali delle imprese agricole. E, ancora: lo stanziamento di 4 milioni a favore delle imprese del settore dell’editoria giornalistica e libraria. Infine, ancora il voto segreto ha bocciato la misura del South working (lavorare a sud), che avrebbe consentito l’erogazione alle imprese di 30 mila euro per ciascun lavoratore occupato, con accordi per lo svolgimento del lavoro in modalità agile, nel proprio luogo di residenza.



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Pubblicato l’avviso per la partecipazione delle imprese artigiane ad “Artigiano in fiera” di Milano

E’ stato pubblicato su www.provincia.agrigento.it l’avviso per la partecipazione delle imprese artigiane della provincia ad “Artigiano in Fiera”, importante manifestazione a livello nazionale in programma al Centro Fieristico di Milano-Rho Pero dal 6 al 14 dicembre 2025. Si tratta della fiera più prestigiosa del settore che consente alle imprese di far conoscere i propri prodotti al pubblico con potenziali ritorni positivi in termini di immagine e la collocazione dei prodotti del territorio agrigentino sul mercato. Le imprese selezionate avranno a disposizione uno stand all’interno del Centro Fieristico. Avranno priorità di partecipazione le imprese artigiane del settore agroalimentare, artistico e tipico del territorio o di strutture associative che promuovono gli stessi prodotti.Torna, dunque, il Libero Consorzio a promuovere un settore strategico dell’economia provinciale dopo anni di assenza dai grandi eventi fieristici per le note ristrettezze di bilancio. Il Presidente Giuseppe Pendolino e tutti i consiglieri delegati sottolineano come si sia voluto dare un primo concreto segnale del ritorno del Libero Consorzio nel sostegno alle attività artigianali della provincia in settori trainanti la nostra economia, e come le scelte politiche debbano incidere positivamente sulla promozione delle nostre eccellenze produttive.
Le imprese interessate, con sede legale ed operativa sul territorio provinciale, potranno presentare istanza di partecipazione tramite PEC all’indirizzo protocollo@pec.provincia.agrigento.it entro le ore 10:00 del 27 ottobre 2025.
Per ulteriori dettagli consultare l’avviso su:
https://www.provincia.agrigento.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16348


CANICATTIWEB

La Sicilia investe sulla scuola, 700 milioni in tre anni

Un piano triennale da oltre 700 milioni di euro, tra fondi regionali ed extraregionali, per il rilancio del sistema educativo siciliano. Prenderà il via mercoledì 8 ottobre la manifestazione “La Sicilia fa Scuola”, promossa dall’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico.
Incontri in tutte le province
Obiettivo del ciclo di otto incontri con i dirigenti scolastici e la comunità educativa nei territori, che nel mese di ottobre raggiungerà tutte le province dell’Isola, è tracciare un bilancio delle iniziative per le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e gli atenei siciliani, avviate negli ultimi tre anni dal governo Schifani, illustrare i principali interventi già attuati, quelli in fase di realizzazione e quelli in programma per l’anno scolastico e accademico in corso.
La kermesse sarà anche l’occasione per raccogliere contributi, proposte, idee e riflessioni da chi vive quotidianamente la scuola, al fine di costruire un sistema educativo realmente capace di rispondere alle sfide del presente e preparare i giovani al mondo del lavoro.
Gli investimenti fatti in tre anni
“In tre anni – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – abbiamo investito 700 milioni di euro per realizzare la scuola del futuro, più sicura, moderna e accogliente. Un impegno concreto per offrire agli studenti ambienti di apprendimento che favoriscano crescita, valorizzazione e senso di comunità. Non si tratta solo di un piano di interventi, ma di una visione: formare cittadini consapevoli e professionisti competenti, protagonisti del futuro della Sicilia”.
“Con questa iniziativa, che ho voluto fortemente insieme all’Usr Sicilia – afferma l’assessore Mimmo Turano – vogliamo aprire le porte ai territori per ascoltare le richieste del mondo scolastico, comunicare quanto è stato realizzato finora e i progetti futuri. Da assessore regionale dell’Istruzione, con questo piano di investimenti da 700 milioni messo a terra in questi tre anni, ho provato a gettare le fondamenta della scuola siciliana del futuro, puntando su edilizia, nuove tecnologie e aule immersive, laboratori, mense, palestre, progetti di educazione alla legalità e contrasto al disagio minorile. In una terra dove i nostri giovani emigrano per mancanza di opportunità, abbiamo il dovere di restituire loro motivi per restare. E questo è possibile ripartendo dai luoghi della conoscenza e creando prospettive di crescita, lavoro e sviluppo”.
Si comincia da Siracusa e Ragusa
I primi due incontri con i dirigenti scolastici e amministrativi sono in programma l’8 ottobre a Siracusa e Ragusa. Si parte dal capoluogo aretuseo alle 9,30 al liceo scientifico Luigi Einaudi, nel pomeriggio il secondo appuntamento si svolgerà a partire dalle 15,30 nell’auditorium del plesso dell’istituto Ferraris, in via Tommaseo, a Ragusa.
A entrambi gli incontri parteciperà l’assessore Turano. A Siracusa, a fare gli onori di casa sarà la dirigente d’Ambito territoriale, Luisa Giliberto e a Ragusa la dirigente dell’Ambito territoriale, Daniela Mercante. Alla manifestazione è prevista anche la partecipazione delle autorità locali.




ENTILOCALI.online

Il Ministero della Pubblica Amministrazione informa che l’Aula del Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di legge “Semplificazioni”, un Provvedimento articolato in 73 articoli che introduce misure trasversali per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione e la semplificazione dei rapporti tra Cittadini, Imprese ed Enti pubblici
Come si apprende da una Notizia pubblicata in data 8 ottobre 2025 sul sito del Ministro per la Pubblica Amministrazione, l’Aula del Senato ha approvato in prima lettura il Disegno di legge “Semplificazioni”, un Provvedimento articolato in 73 articoli che introduce misure trasversali per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione e la semplificazione dei rapporti tra Cittadini, Imprese ed Enti pubblici.
“Si tratta di un passaggio importante per rendere la Pubblica Amministrazione più veloce ed efficiente e contribuire alla crescita del Paese”, ha dichiarato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a margine dell’approvazione.
I contenuti del Provvedimento
Il testo interviene in numerosi Settori strategici:
Sanità e Servizi farmaceutici: viene estesa la possibilità per le Farmacie di offrire ulteriori Servizi, tra cui la somministrazione dei vaccini a soggetti di età superiore ai 12 anni, e di consentire ai cittadini di scegliere il Medico di base o il Pediatra di libera scelta tra i Professionisti convenzionati con il Servizio sanitario regionale;
Turismo e Lavoro marittimo: previste misure per agevolare il reclutamento e la gestione del personale imbarcato, soprattutto nei periodi di alta stagione, al fine di garantire maggiore flessibilità operativa;
Istruzione: novità anche nel Settore scolastico, con la creazione di una Piattaforma unica per le iscrizioni al primo e secondo Ciclo di istruzione, che consentirà di acquisire dati e documenti da un medesimo Sistema informatico;
Dehors e spazi esterni: prorogata fino al 31 dicembre 2026 la possibilità di utilizzare gli spazi esterni di bar e ristoranti introdotta in via emergenziale, con una delega per la revisione complessiva della disciplina.
Una strategia di semplificazione strutturale
Nel suo intervento, il Ministro Zangrillo ha ricordato che, fino ad oggi, il Dipartimento della Funzione pubblica ha già semplificato circa 400 procedure, in linea con gli obiettivi del “Pnrr”, operando con un metodo di lavoro collaborativo e non autoreferenziale.
Tra gli strumenti principali citati dal Ministro figura il Portale “Italia semplice”, che consente ai Cittadini di consultare in modo chiaro le semplificazioni realizzate suddivise per Settore.
Il contributo della consultazione pubblica
Il percorso di semplificazione – ha sottolineato Zangrillo – è stato rafforzato grazie alle 600 segnalazioni ricevute attraverso la consultazione “La tua voce conta”, che ha permesso a Cittadini, Imprese e dipendenti pubblici di proporre interventi concreti sulle procedure da snellire.
“È solo così – ha concluso il Ministro – che la Pubblica Amministrazione può diventare davvero alleata dello sviluppo del Paese, andando oltre le scadenze fissate dal ‘Pnrr’ e rendendo strutturale il processo di semplificazione.”



LENTEPUBBLICA

Progressioni di carriera negli enti locali: ferie, permessi e banca ore.

In un recente parere dell’ARAN, il numero 35268, si fa il punto su ferie, permessi e banca ore nei casi di progressioni di carriera negli enti locali.
Quando un dipendente della Pubblica Amministrazione ottiene un avanzamento di carriera, passando da un’area a quella immediatamente superiore, si apre un tema spesso poco chiaro: quali diritti maturati nella posizione precedente vengono mantenuti? La questione riguarda in particolare ferie, permessi, banca ore e altri istituti collegati al rapporto di lavoro.
Progressioni di carriera negli enti locali: ferie e permessi
L’articolo 15, al comma 2, stabilisce che, in caso di progressione all’area immediatamente superiore, il dipendente non deve affrontare un nuovo periodo di prova. Inoltre, l’ARAN chiarisce che le ferie già maturate e non ancora utilizzate vengono integralmente conservate. Non solo: anche la Retribuzione Individuale di Anzianità (RIA) non viene azzerata, ma resta acquisita e non confluisce nel fondo destinato alle risorse decentrate.
Questa disposizione ha un impatto pratico notevole. Significa che, per i lavoratori che ottengono un avanzamento verticale, c’è una continuità diretta rispetto alla posizione precedente, almeno per alcuni istituti contrattuali. Tuttavia, la norma si ferma qui: non vengono citati permessi, banca ore o altre agevolazioni eventualmente maturate. Da ciò si deduce che la garanzia di continuità si applica esclusivamente alle ferie e alla RIA, lasciando quindi scoperta la gestione di altri diritti legati all’organizzazione dell’orario di lavoro.
Il sistema delle aree nella PA
Per capire la portata di questa previsione, occorre ricordare come funziona il sistema delle aree nella Pubblica Amministrazione. Le aree rappresentano livelli di inquadramento che raggruppano ruoli, competenze e trattamenti economici omogenei.
Salire di area equivale a un riconoscimento delle capacità professionali acquisite, spesso ottenuto tramite procedure selettive interne. A differenza della mobilità tra enti diversi, la progressione verticale avviene all’interno dello stesso datore di lavoro, ma segna comunque un cambio di inquadramento.
Proprio per questo, la disciplina deve conciliare due esigenze:
da un lato, valorizzare il merito e le competenze di chi ottiene la progressione;
dall’altro, garantire una gestione uniforme e trasparente degli istituti giuridici ed economici già acquisiti.
Il CCNL, intervenendo su ferie e RIA, ha scelto di dare certezza solo su due elementi, lasciando per il resto una zona d’ombra che in molti casi si traduce in interpretazioni diverse tra amministrazioni.
La banca ore
Il nodo dei permessi e della banca ore, infatti, è particolarmente sentito. In molti enti questi strumenti rappresentano un supporto fondamentale per conciliare vita lavorativa e privata, specialmente in contesti in cui la flessibilità oraria è limitata. Non avere la certezza di poter trasferire ore accumulate o permessi non utilizzati nella nuova area rischia di penalizzare i lavoratori proprio nel momento in cui raggiungono un traguardo professionale importante.
Alcuni esperti di diritto del lavoro pubblico sottolineano che l’assenza di un esplicito richiamo nel contratto non implica automaticamente la perdita di questi diritti, ma nemmeno la loro automatica conservazione.
In pratica, ogni amministrazione si trova a dover interpretare la norma, spesso ricorrendo a circolari interne o al confronto con le rappresentanze sindacali per stabilire come comportarsi.
Principi generali dell’ordinamento
Un’altra questione collegata riguarda la coerenza con i principi generali dell’ordinamento. Il pubblico impiego, infatti, deve garantire parità di trattamento e rispetto delle legittime aspettative dei dipendenti.
Se un lavoratore che cambia area all’interno dello stesso ente vede azzerati strumenti organizzativi che aveva accumulato, potrebbe sentirsi discriminato rispetto a colleghi che, pur rimanendo nella stessa area, mantengono inalterati tutti i diritti.  L’attuale configurazione del CCNL, quindi, pur facendo chiarezza su ferie e RIA, non risolve completamente il problema.
Un intervento normativo o contrattuale più dettagliato potrebbe essere utile per uniformare la gestione di questi casi, evitando che le singole amministrazioni adottino soluzioni divergenti, con il rischio di generare disparità e contenziosi.
Valore simbolico delle regole
Un ulteriore elemento da considerare è il valore simbolico di queste regole. La progressione di carriera rappresenta un momento di crescita e riconoscimento, che dovrebbe essere accompagnato da certezze e non da dubbi interpretativi. La chiarezza sui diritti maturati è parte integrante della valorizzazione del personale e contribuisce a rendere il percorso professionale nella Pubblica Amministrazione più attrattivo, soprattutto in un contesto in cui le difficoltà nel reclutamento e nella fidelizzazione dei dipendenti sono ormai sotto gli occhi di tutti.
In conclusione, il quadro contrattuale vigente stabilisce con precisione che, in caso di passaggio all’area superiore, si mantengano ferie maturate e RIA, senza periodo di prova. Tuttavia, lascia irrisolta la questione della continuità di altri istituti, come permessi e banca ore, affidandola di fatto alla prassi delle singole amministrazioni. Un aspetto che, se non chiarito, rischia di generare incertezze tra i lavoratori e di rallentare quel processo di modernizzazione del lavoro pubblico che tutti auspicano.


AGRIGENTONOTIZIE.IT

Giornate Fai d'autunno": tanti i visitatori che hanno viaggiato fra le meraviglie di Agrigento. Il capo delegazione Fai, Giuseppe Taibi: “Il modello che ci ha guidati è stata la collaborazione tra istituzioni e società civile. Perché nessuno si salva da solo e nessuno salva da solo questo nostro straordinario patrimonio artistico, paesaggistico e ambientale"

Complice il bel tempo, tanti visitatori ha avuto modo di apprezzare i cinque luoghi aperti per le Giornate Fai d'autunno. I luoghi prescelti sono stati: la caserma Anghelone, oggi sede della polizia di Stato, con al suo interno un sito archeologico risalente a un periodo antecedente alla fondazione di Akragas; la caserma dei carabinieri Biagio Pistone, sede del comando provinciale carabinieri, il monastero di Santo Spirito, la chiesa di Santa Croce e la chiesa di Santa Caterina, oltre al bene Fai Giardino della Kolymbethra, all’interno del Parco archeologico della Valle dei Templi.Giornata Fai d'autunno alla caserma Anghelone della polizia La partecipata “due giorni” è stata l’occasione per scoprire e per godere del patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso l’attività del Fai; una missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni e dei cittadini e che si realizza nella cura e nella valorizzazione di tanti luoghi speciali e nel coinvolgimento attivo di sempre più persone con lo scopo di educarle all'amore, alla conoscenza, alla tutela e al godimento del patrimonio storico, artistico e paesaggistico, come afferma il capo delegazione Fai Agrigento, Giuseppe Taibi: “Il modello che ci ha guidati è stata la collaborazione tra istituzioni e società civile. Perché nessuno si salva da solo e nessuno salva da solo questo nostro straordinario patrimonio artistico, paesaggistico e ambientale. Proprio per questo motivo il nostro modus operandi ha messo al centro il dialogo, l’incontro, l’ascolto e la crescita attraverso il confronto. Un impegno sul territorio, quello del Fai, che a messo al centro sempre le nuove generazioni con gli apprendisti ciceroni e la partecipazione di tutti gli studenti della provincia, nel tempo. Giovani ai quali il Fai dedica il suo impegno, sempre crescente, sul tema dell’ambiente per provare a contrastare, anche a partire dai nostri singoli comportamenti, la grave crisi climatica che minaccia la stessa sopravvivenza dell’uomo sulla terra. Il successo di questa edizione - ha aggiunto Taibi - è il risultato di un lavoro di squadra; desidero ringraziare tutti coloro con i quali ho avuto l’onore di collaborare, istituzioni e società civile, i miei generosi compagni di viaggio del Fai di Agrigento, i volontari, i giovani Fai e lo staff della Kolymbethra. Auspico che questa grande collaborazione tra istituzioni e società civile possa proseguire”.Giornata Fai d'autunno al comando provinciale dei carabinieri di AgrigentoIl Fai Giovani ha voluto ringraziare il questore Tommaso Palumbo, il comandante provinciale carabinieri, il colonnello Nicola De Tullio, il direttore dei Beni culturali ecclesiastici della Curia, don Giuseppe Pontillo, il sindaco, Francesco Miccichè, per aver messo a disposizione i beni. Grazie all’impulso della delegata Fai Scuola, Anna Gangarossa, si sono mobilitate anche le dirigenti scolastiche dell’istituto “Camilleri” di Favara, Rosetta Morreale e “Brancati” di Favara, Carmelina Broccia, e del liceo “Politi” di Agrigento, Milena Siracusa, e tutti gli studenti che con la loro forza e vitalità hanno reso indimenticabili queste giornate. Il successo delle Giornate Fai d'autunno conferma, dunque, l’impegno della Fondazione nel promuovere nella cittadinanza la conoscenza del patrimonio, ricchissimo e variegato, di storia, arte e natura del territorio, per favorirne la tutela e la valorizzazione con il contributo di tutti, e così svolgere la sua missione di educazione culturale e civica.










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