/ Rassegna stampa » 2025 » Ottobre » 23 » rassegna stampa del 23 ottobre 2025
 

rassegna stampa del 23 ottobre 2025


GRANDANGOLO

Appaltati i lavori per la strada Grotte – Scintillia lungo la SP n. 60 territorio di Comitini

L'importo complessivo della gara è di 3.500.000,00 euro - finanziati dalla Regione Sicilia con i fondi destinati al Piano di Sviluppo e Coesione
Da Redazione
Continua l’impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, presieduto dal Presidente Giuseppe Pendolino, per il miglioramento della rete viaria interna.
E’ stato assegnato  il bando di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada provinciale n. 85 Grotte – Scintillia lungo la SP 60 nel territorio di Comitini, 
L’importo complessivo della gara è di 3.500.000,00 euro – finanziati dalla Regione Sicilia con i fondi destinati al Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) 2014-2020 (Sezione Speciale 2, giusto D.G.R. n. 1047/2025).
Soddisfazione esprime il Presidente del Libero Consorzio, Giuseppe Pendolino, per i continui interventi destinati a migliorare la sicurezza delle strade utilizzate, giornalmente, da lavoratori e studenti pendolari. I lavori dovranno essere eseguiti seguendo le indicazioni dei tecnici del Settore Infrastrutture Stradali dell’Ente Provincia, diretto da Michelangelo Di Carlo, in ottemperanza alle norme vigenti in materia.


PMI.IT

TFS: dal 2026 pagamento prima rata dopo 9 mesi

La Manovra 2026 accorcia i tempi di liquidazione del Trattamento di Fine Servizio: da 12 a 9 mesi dopo il pensionamento.
La Manovra 2026 introduce una misura attesa da centinaia di migliaia di dipendenti pubblici: la riduzione dei tempi di pagamento del Trattamento di Fine Servizio (TFS). Dal prossimo anno, il termine per la liquidazione scenderà da dodici a nove mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro per raggiunti requisiti pensionistici.
Obiettivo, accogliere le istanze della Corte Costituzionale e dell’INPS su questo delicato tema ed accorciare le distanze rispetto ai tempi di pagamento del TFS previsti nel settore privato.
TFS dopo 9 mesi dal pensionamento
TFR TFS
TFS: i tempi di pagamento 25 Marzo 2025
Al momento, il TFS destinato a dipendenti pubblici in regime di indennità di fine servizio (IPS) ed il TFR pubblico sono liquidati non prima di 12 mesi dal momento in cui il lavoratore matura il diritto alla pensione. A partire dal 1° gennaio 2026, la prima rata sarà invece erogata entro 9 mesi dalla data di decorrenza della pensione. La disposizione è contenuta nel disegno di legge di bilancio 2026 e interviene sull’articolo 3 del decreto-legge n. 79 del 1997 e sulle successive modifiche introdotte dal decreto-legge n. 4 del 2019.
La misura riguarda i lavoratori delle amministrazioni pubbliche iscritti alle gestioni ex INPDAP oggi confluite nell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici:
dipendenti statali e delle amministrazioni centrali;
docenti e personale ATA della scuola;
dipendenti degli enti locali e del Servizio Sanitario Nazionale;
personale civile e militare delle Forze armate e delle Forze di polizia.
La riduzione dei tempi di attesa si applica a tutte le cause di cessazione per pensionamento (vecchiaia, anticipata o di anzianità) ma non modifica la disciplina per i casi di cessazione volontaria o licenziamento, per i quali i termini restano invariati.
Liquidazione TFS a rate annuali
Il termine di nove mesi si riferisce all’accredito della prima rata, le successive saranno liquidate a distanza di dodici mesi l’una dall’altra. Resta invece confermata la rateizzazione degli importi superiori a 50.000 euro, introdotta dal decreto-legge n. 201/2011 (riforma Monti-Fornero):
fino a 50.000 euro, pagamento in un’unica soluzione;
tra 50.000 e 100.000 euro, due rate annuali;
Oltre 100.000 euro, tre rate annuali.
Esempio: un dipendente pubblico che cesserà il servizio per pensionamento il 31 dicembre 2025 e maturerà un TFS di 80.000 euro riceverà la prima rata di 50.000 euro entro il 30 settembre 2026 e la seconda rata di 30.000 euro entro il 30 settembre 2027. Fino al 2025, lo stesso lavoratore avrebbe dovuto attendere fino a dicembre 2026 per ricevere la prima tranche: la nuova norma anticipa quindi la liquidazione di tre mesi, accorciando significativamente i tempi d’attesa per la prima erogazione.
CALCOLO TFR ONLINE
Restano attivi i prestiti ponte
Anticipo TFR per ex dipendente PA 14 Ottobre 2025
Parallelamente, resta confermata la possibilità di richiedere l’anticipo TFS/TFR tramite i canali bancari convenzionati con l’INPS. Il servizio consente di ottenere, in un’unica soluzione, l’importo spettante (fino a 45.000 euro) a condizioni agevolate, restituendo la somma una volta che l’Istituto eroga ufficialmente l’indennità. L’anticipazione continuerà ad applicarsi anche a chi maturerà la pensione nel 2026, ma beneficerà del nuovo termine ridotto di 9 mesi.
Armonizzazione TFR e TFS
L’obiettivo della misura in Manovra 2026 è quello è ridurre il gap temporale che penalizza i lavoratori pubblici rispetto ai dipendenti del settore privato, i quali percepiscono il TFR immediatamente alla cessazione del rapporto di lavoro.
La riduzione a 9 mesi media tra esigenze di bilancio e tutela dei lavoratori: il Governo ha infatti stimato un impatto finanziario sostenibile, distribuito su più esercizi, anche grazie alla gradualità della misura e al mantenimento della rateizzazione.
L’intervento sul TFS rappresenta un primo passo verso un possibile riordino dei trattamenti di fine rapporto nel pubblico impiego. L’obiettivo, indicato nel Piano di revisione della spesa pubblica 2025–2027, è infatti quello di avvicinare progressivamente le regole del pubblico e del privato, pur tenendo conto delle specificità dei regimi previdenziali e contrattuali.



SCRIVOLIBERO

Ad Agrigento dal 24 al 26 il Convegno Nazionale di Studio UGCI

Si apre venerdì prossimo 24 ottobre ad Agrigento, nella Casa San Filippo – Parco Archeologico di Agrigento, il settantacinquesimo Convegno Nazionale di Studio dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, UGCI. Il Convegno, il cui tema è “Responsabilità e giustizia nell’esperienza giuridica contemporanea”, ha ottenuto il patrocinio della Camera dei Deputati per la prima di giornata dei lavori.
La Sessione inaugurale del Convegno, presieduta dal Presidente Centrale UGCI Damiano Nocilla inizierà alle 15.30 con i saluti istituzionali: interverranno il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il Delegato Regionale UGCI Sicilia Michele Cimino, il Presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana Ermanno de Francisco, il Sindaco di Agrigento Francesco Micciché, il Presidente della Provincia di Agrigento Giuseppe Pendolino, il Presidente Parco Archeologico di Agrigento Giuseppe Carmelo Parello, il Presidente COA di Agrigento Vincenza Gaziano, il Direttore Generale Coop Culture Letizia Casuccio, il Direttore Parco Archeologico di Agrigento Roberto Sciarratta, il Presidente Comitato organizzatore Oscar Di Rosa.
Seguiranno le relazioni di: Salvatore Amato, Ordinario di Filosofia del diritto all’Università degli Studi di Catania, su “Etica della responsabilità ed esperienza giuridica”; Michele Nicoletti, Ordinario di Filosofia politica all’Università di Trento, su “Impegno e responsabilità dei cattolici per promuovere la democrazia e perseguire il bene comune”; Giuseppe Verde, Ordinario di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Palermo, su “La responsabilità politica”. Discussantsono Enrico La Loggia, già Ministro per gli Affari regionali; Umberto Vattani, già Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, su “La responsabilità verso la comunità internazionale”.
I lavori riprenderanno il giorno seguente, sabato 25 ottobre 2025, dopo la celebrazione della S. Messa alle 8.30 nella chiesa di San Nicola (Via Passeggiata Archeologica, 20) con la Sessione mattutina che si svolgerà nella Sala Tommaso Fazello – Museo Archeologico Regionale “Pietro Griffo” in Contrada San Nicola, ad Agrigento. Dalle 9.30sono in programma le relazioni di: Alberto Gambino, Prorettore Vicario all’Università degli Studi Europea di Roma, Consigliere centrale dell’UGCI, su “Diritto civile e principio di responsabilità”; Gastone Andreazza, Presidente di Sezione della Suprema Corte di Cassazione, su “La responsabilità penale”; Guido Corso, Emerito di Diritto amministrativo all’Università degli Studi Roma Tre su “Azione pubblica e danni al privato: il riparto della responsabilità fra l’apparato e l’agente”; Antonino Caleca, già Consigliere di Stato laico del C.G.A.R.S., su “La responsabilità degli amministratori locali”.
La Sessione pomeridiana prevede alle 15.30 le relazioni di: Pasquale Stanzione, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Consigliere centrale dell’UGCI, su “La responsabilità nell’uso e nel governo delle piattaforme Internet”; Elisa Scotti, Ordinario di Diritto amministrativo all’Università degli Studi di Macerata, su “La responsabilità ambientale”; Antonio Colavecchio, Ordinario di Diritto amministrativo all’Università degli Studi di Foggia, su “La responsabilità energetica”; Valeria Mastroiacovo, Ordinario di Diritto tributario all’Università degli Studi di Foggia, Segretario Centrale dell’UGCI, su “Concorso alle pubbliche spese: responsabilità comune nella prospettiva delle generazioni future”.
Vi saranno poi le comunicazioni di: Orazio Condorelli, Ordinario di Diritto ecclesiastico e Diritto canonico all’Università degli Studi di Catania, su “Responsabilità, cura e bene comune nel recente magistero ecclesiastico”; Giuseppe Speciale, Ordinario di Storia del diritto medievale e moderno all’Università degli Studi di Catania, su “Profili storici della responsabilità in materia penale”.
Il Convegno Nazionale di Studio dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani si concluderà domenica 26 ottobre con la visita alla Valle dei Templi e la concelebrazione dell’Eucarestia nella chiesa di San Nicola (Via Passeggiata Archeologica, 20) alle 12 presieduta da S. E. R. Mons. Michele Pennisi e concelebrata da mons. Luigi Mistò e don Lillo Maria Argento.
Commenta l’avvocato Michele Cimino, delegato regionale della Sicilia dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani: “Sono felice e ringrazio l’Unione Giuristi Cattolici nazionale per aver scelto Agrigento per questo convegno di studi, così onorando il dato che la città di Agrigento è stata dichiarata città della cultura per quest’anno. Per noi è un momento di grande orgoglio e ritengo che sia un momento di grande orgoglio per tutta la città”.


SCRIVOLIBERO

Appaltati i lavori per la strada Grotte – Scintillia lungo la SP n. 60 territorio di Comitini: il Libero Consorzio Comunale impegnato sulla viabilità 

Continua l’impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, presieduto dal Presidente Giuseppe Pendolino, per il miglioramento della rete viaria interna.
E’ stato assegnato il bando di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada provinciale n. 85 Grotte – Scintillia lungo la SP 60 nel territorio di Comitini,
L’importo complessivo della gara è di 3.500.000,00 euro – finanziati dalla Regione Sicilia con i fondi destinati al Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) 2014-2020 (Sezione Speciale 2, giusto D.G.R. n. 1047/2025).
Soddisfazione esprime il Presidente del Libero Consorzio, Giuseppe Pendolino, per i continui interventi destinati a migliorare la sicurezza delle strade utilizzate, giornalmente, da lavoratori e studenti pendolari.
I lavori dovranno essere eseguiti seguendo le indicazioni dei tecnici del Settore Infrastrutture Stradali dell’Ente Provincia, diretto da Michelangelo Di Carlo, in ottemperanza alle norme vigenti in materia.



LENTEPUBBLICA

Congedo parentale fino ai 14 anni e nuovi incentivi nella Legge di Bilancio 2026

In questi giorni, a dominare l’agenda politica, è ovviamente la tanto chiacchierata Legge di Bilancio 2026: e nella prima bozza spuntano una serie di incentivi a famiglie e madri lavoratrici, con alcune novità in materia di congedo parentale.
Tra i principali obiettivi perseguiti dalla nuova Manovra, vi è quello di sostenere le famiglie italiane, attraverso l’introduzione di un pacchetto di misure volte a rafforzare la natalità, favorire la conciliazione tra vita privata e lavoro e rendere più sostenibile la genitorialità.
Di particolare rilievo è l’estensione del congedo parentale, che potrà essere richiesto da ciascun genitore fino al compimento dei 14 anni del figlio, superando il precedente limite dei 12 anni.
Nuovo congedo parentale fino ai 14 anni nella Legge di Bilancio 2026
La misura modifica quanto disposto dall’art. 32 del d.lgs. n. 151 del 2001, secondo cui “Per ogni bambino, nei primi suoi dodici anni di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro secondo le modalità stabilite dal presente articolo. I relativi congedi parentali dei genitori non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi […]”.
La Manovra amplia, dunque, la flessibilità a disposizione dei lavoratori dipendenti, consentendo a madri e padri di organizzare i periodi di assenza dal lavoro in modo da conciliarli al meglio con le esigenze familiari.
Restano confermate la durata complessiva di 10 mesi, elevabili a 11 se il padre si astiene per almeno 3 mesi e l’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera, con una copertura più elevata, pari all’80%, per i primi tre mesi fruiti entro i 6 anni di vita del bambino. Tali periodi continuano, inoltre, a essere validi ai fini dell’anzianità di servizio e dei contributi figurativi.
Accanto all’ampliamento del congedo parentale, la manovra prevede anche un intervento mirato in caso di malattia dei figli. Infatti, ciascun genitore potrà assentarsi dal lavoro fino a 10 giorni l’anno, anziché 5, al fine di prestare assistenza a bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni.
Incentivi alle assunzioni femminili e per le madri lavoratrici
Un altro tassello importante della manovra è dedicato alle madri lavoratrici. Il Governo, infatti, con l’obiettivo di incentivare le assunzioni femminili, introduce una decontribuzione totale fino a 8.000 euro per i datori di lavoro privati che assumono donne con almeno 3 figli minorenni, disoccupate da almeno 6 mesi. La misura si affianca a un’altra norma che riconosce ai genitori con almeno 3 figli conviventi il diritto di priorità nella trasformazione del contratto da tempo pieno a part-time, fino al decimo anno del figlio più piccolo o senza limiti di età in presenza di figli disabili.
Inoltre, viene introdotta la possibilità di prolungare i contratti a termine stipulati in sostituzione di lavoratrici o lavoratori in congedo per consentire un periodo di affiancamento al rientro, non superiore al primo anno di vita del bambino, così da garantire un passaggio di consegne graduale e una migliore organizzazione aziendale.
Nuovo fondo per genitori separati o divorziati
Altra novità riguarda l’istituzione, a partire dal 2026, di un fondo da 20 milioni di euro annui per sostenere i genitori separati o divorziati che, a seguito della cessazione del matrimonio o della convivenza, sono costretti a lasciare la casa familiare di proprietà e non risultano assegnatari dell’abitazione. Il contributo, destinato a chi ha figli fino a 21 anni di età, servirà ad alleggerire le spese per l’affitto o per l’acquisto di una nuova abitazione, offrendo un aiuto concreto in una fase di particolare fragilità economica e personale.



BLOGSICILIA

Legge di stabilità e bilancio 2026, cento proposte per un miliardo e mezzo di euro

Sud chiama Nord, 100 progetti per la Finanziaria.
Cento proposte per la legge finanziaria siciliana. Sud Chiama Nord entra nel dibattito politico dell’Ars con una serie di iniziative dal valore complessivo di un miliardo e mezzo.
Un modello di confronto proposto al governo dalla costola “esterna” della maggioranza
“Questo é il modello di confronto che presentiamo al governo guidato da Renato Schifani”, ha detto Cateno De Luca aggiungendo – con ironia- “alla fine per le misure che proponiamo ci potremmo accontentare di un solo miliardo”.
Quella del movimento autonomista é una strategia che punta a rafforzare i territori con interventi sulle città metropolitane (mai pienamente messe in grado di operare, chiosa De Luca), sul demanio e sul rafforzamento dello sviluppo economico e sociale della regione.
Gli interventi compensativi del Ponte di Messina
A margine, De Luca ha anche annunciato un intervento per la città di Messina. ” Nessuno si rende conto che la realizzazione del Ponte sullo stretto comporterà degli enormi sacrifici per la città e per i cittadini. Faccio un esempio concreto: per l’opera sarà necessaria una quantità di acqua che non abbiamo a disposizione. Ed é soltanto uno degli aspetti da affrontare. Serve una compensazione per lenire l’impatto dell’opera che comunque riteniamo strategica”.
Messina deve essere aiutata durante la costruzione del Ponte
A conti fatti, gli interventi di compensazione – per rendere sostenibile alla città la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria – sono stimati in 2.5 miliardi di euro. A margine delle proposte per la Finanziaria.
Partire dall’abolizione del voto segreto
Il leader di Sud chiama Nord ha anche detto di essere pronto a sostenere la norma per l’abolizione del voto segreto. Con un però grande quanto una casa: “non é quello il problema, noi non siamo per le imboscate in aula, quello che é successo dipende esclusivamente dalle dinamiche interne alla maggioranza ” dice il leader del movimento prendendo per un certo verso le distanze proprio da quanto accaduto in occasione della Finanziaria quater.



LENTEPUBBLICA

Pensioni, cambia tutto dal 2027: chi potrà godere dell'uscita anticipata.

Il tema delle pensioni torna a occupare un posto centrale nella discussione politica che accompagna la nuova Legge di Bilancio.
Dopo settimane di trattative interne e di confronto con i tecnici del Ministero dell’Economia, il Governo ha sciolto uno dei nodi più complessi, ovvero l’aumento dell’età pensionabile previsto per il 2027. La scelta finale punta a una soluzione di equilibrio, che consente di attenuare l’impatto dell’adeguamento automatico all’aspettativa di vita e di introdurre una certa gradualità negli incrementi.
Si alza l’età di pensionamento
L’età di pensionamento salirà di 3 mesi, ma non in modo immediato. La cosiddetta “sterilizzazione”, confermata dal ministro Giorgetti, prevede infatti un mese aggiuntivo dal 2027 e altri due nel 2028, posticipando così l’aumento totale. Una decisione che tiene conto delle difficoltà di molti lavoratori prossimi alla pensione e che lascia comunque al Parlamento la possibilità, nel 2027, di intervenire per modificare le soglie in base al contesto economico e demografico del momento.
Pensioni: chi potrà godere dell’uscita anticipata dal 2027?
Non tutti, tuttavia, saranno interessati da questo rialzo. Restano, infatti, esclusi dall’aumento dell’età pensionabile coloro che svolgono attività particolarmente pesanti o usuranti, per i quali la legge continua a prevedere requisiti di uscita più favorevoli. Si tratta delle categorie di lavoratori individuate dal d.lgs. 67/2011. Vi rientrano, tra gli altri, i soggetti impegnati in mansioni fisicamente logoranti o ripetitive, chi opera su turni notturni durante tutto l’anno, gli addetti alle linee di montaggio e i conducenti di mezzi pubblici con più di nove posti a sedere.
A queste figure si affiancano i cd. “lavori gravosi”, introdotti dalla Legge di Stabilità 2017, che comprendono numerose professioni spesso dimenticate, sebbene essenziali per il funzionamento quotidiano del Paese. Si tratta di addetti alle pulizie, facchini, operatori per lo spostamento merci, camionisti e conducenti di treni, ma anche gruisti, perforatori, infermieri e ostetriche che lavorano su turni, maestri d’asilo, operai edili, manutentori e operatori ecologici. Si tratta dunque di una platea piuttosto ampia e diversificata, ma accomunata dalla fatica costante e dal peso fisico e psicologico delle mansioni di ciascuno.
La legge di bilancio del 2018 ha poi ampliato ulteriormente l’elenco, includendo categorie storicamente esposte a condizioni di lavoro difficili. Tra queste, i marittimi e i pescatori, gli operai agricoli e quelli del comparto siderurgico, tutti accomunati da un’elevata intensità lavorativa e da rischi professionali significativi.
Reggere l’impatto dell’invecchiamento della popolazione, ma con delle salvaguardie
L’obiettivo della nuova riforma delle pensioni, dunque, è garantire un sistema previdenziale capace di reggere l’impatto dell’invecchiamento della popolazione, senza scaricare interamente il peso sugli individui che svolgono attività più dure o logoranti. È una strategia di compromesso, che cerca di equilibrare la necessità di contenere la spesa pubblica con il dovere di proteggere chi, per la natura del proprio lavoro, arriva alla pensione già stanco.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO