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rassegna stampa del 7 novembre 2025

agrigentonotizie.it

Strade bloccate da lavori lenti, Cartello sociale dopo vertice in Prefettura: “Nessuna certezza dall’Anas, è emergenza”Per don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Paolo Ottaviano e Gero Acquisto nessuna risposta alle preoccupazioni di cittadini, imprese e amministrazioni locali. Il punto sui principali cantieri
Non ci sono date, non c'è certezza. L'emergenza viabilità resta irrisolta. Il Cartello sociale di Agrigento, in una nota, “esprime profonda insoddisfazione per l’esito del vertice tenutosi in Prefettura in merito all’emergenza viabilità che continua a penalizzare l’intero territorio provinciale”. Secondo i rappresentanti del Cartello sociale, don Mario Sorce, Alfonso Buscemi, Paolo Ottaviano e Gero Acquisto, “l’Anas non ha fornito alcuna certezza in merito alle date di chiusura dei numerosi cantieri ancora aperti, lasciando irrisolte le preoccupazioni di cittadini, imprese e amministrazioni locali. In particolare, il Cartello sociale ha manifestato delusione per la lentezza con cui procedono i lavori su molte infrastrutture strategiche, tra cui: la variante di Porto Empedocle, il ponte Maddalusa, il viadotto Milena, il viadotto Re, il viadotto Spinola, la galleria Spinasanta, e il ponte Morandi, tuttora chiuso”.Il punto sui cantieri principali
Durante l’incontro è stato fatto il punto sui cantieri principali, questa la situazione emersa: “Ponte Maddalusa: previsto il completamento e la riapertura alla collettività entro 30 giugno 2026. Viadotto Milena: lavori fermi a seguito della revoca del contratto all’impresa esecutrice. La procedura per l’individuazione di una nuova azienda è in corso, ma quattro imprese hanno già rinunciato. Ponte Morandi: due cantieri, il tratto Akragas 1 è fermo per revoca dell’appalto; il tratto Akragas 2 prosegue con ultimazione stimata nel 2027. Viadotto Re: chiusura del cantiere prevista tra aprile e maggio 2026, ma la viabilità rimarrà condizionata dagli interventi successivi sul Viadotto Spinola. Galleria Spinasanta: lavori in corso per permettere il transito a doppia corsia, con durata stimata di 2-2,5 anni. Galleria Belvedere (Sciacca): manutenzione prevista solo dopo la predisposizione di una viabilità alternativa”.Porto Empedocle e viabilità locale
Il Cartello sociale ha chiesto all’amministrazione comunale di Porto Empedocle di “individuare una via di fuga alternativa per la contrada Cocciufa, dove oltre 3.000 residenti sono oggi costretti a entrare e uscire unicamente dalla Ss 115, contribuendo al congestionamento del traffico. È stata proposta l’apertura di una strada interna già esistente, attualmente chiusa da un cancello, che permetterebbe di deviare il traffico direttamente verso il centro urbano di Porto Empedocle Il Cartello sociale ha espresso “apprezzamento per l’impegno del Libero consorzio comunale di Agrigento, che sta lavorando per migliorare la viabilità interna, supplendo alle carenze operative di Anas. È stato annunciato un finanziamento di 1.200.000 euro per la strada Fauma-Lago, destinato a interventi di messa in sicurezza, anche se senza possibilità di ampliamento della carreggiata”.
Prossimo appuntamento a dicembre.
Nuovo incontro il mese prossimo. “Il prefetto di Agrigento, riconosciuto per il suo instancabile impegno nel coordinare i tavoli di crisi – si legge nella nota - ha annunciato un nuovo incontro per il 6 dicembre prossimo, invitando l’Anas a presentarsi con date certe e aggiornamenti concreti su tutti i cantieri in corso. Il Cartello sociale di Agrigento rinnova il suo appello alle istituzioni affinché la viabilità provinciale torni a essere una priorità assoluta, per garantire sicurezza, mobilità e sviluppo al territorio”. 



Rete scolastica 2026-2027, bocciata la fusione degli istituti Pirandello e Livatino
La conferenza provinciale conferma l’autonomia delle due strutture.
Via libera al nuovo codice meccanografico per una scuola di Palma di Montechiaro


Si è svolta questa mattina, nell’aula consiliare Luigi Giglia del Libero consorzio comunale di Agrigento, la conferenza provinciale per l’organizzazione e la razionalizzazione della rete scolastica relativa all’anno 2026-2027. Alla riunione hanno partecipato il presidente del Libero consorzio Giuseppe Pendolino, la dirigente del settore Pubblica istruzione Maria Antonietta Testone, il dirigente dell’Ufficio scolastico per la Sicilia Calogero Alberto Petix, i sindaci o delegati dei comuni di Agrigento, San Giovanni Gemini, Favara, Licata, Campobello di Licata, Montevago, Caltabellotta e Sant’Elisabetta insieme alle dirigenti scolastiche Nellina Librici e Rosalia Floriddia, a Giovanni Pennacchio in rappresentanza del personale e dei genitori e al rappresentante della consulta studentesca Angelo Lauricella. Al centro del confronto la proposta, avanzata dalla dirigente dell’istituto comprensivo di Porto Empedocle, di unificare gli istituti Pirandello e Livatino. L’ipotesi è stata illustrata da Petix e ha generato un dibattito articolato e concluso con la votazione: otto contrari, due favorevoli e due astenuti. La proposta è stata pertanto respinta e i due istituti manterranno la propria autonomia. La conferenza ha successivamente approvato l’assegnazione di un nuovo codice meccanografico a un istituto del comune di Palma di Montechiaro, decisione accolta all’unanimità dai presenti.


grandangoloagrigento.it
Viabilità, il Cartello sociale: “Ancora nessuna certezza da Anas”Prossimo vertice fissato per il 6 dicembre
Anas non ha fornito alcuna certezza in merito alle date di chiusura dei numerosi cantieri ancora aperti, lasciando irrisolte le preoccupazioni di cittadini, imprese e amministrazioni locali”. Queste le parole del Cartello Sociale di Agrigento che esprime profonda insoddisfazione  per l’esito del vertice tenutosi in Prefettura in merito all’emergenza viabilità che continua a penalizzare l’intero territorio provinciale.In particolare, il Cartello Sociale ha manifestato delusione per la lentezza con cui procedono i lavori su molte infrastrutture strategiche, tra cui: Ponte Maddalusa completamento e riapertura previsto entro 30 giugno 2026, fermi i lavori sul Viadotto Milena a seguito della revoca del contratto all’impresa esecutrice. La procedura per l’individuazione di una nuova azienda è in corso, ma quattro imprese hanno già rinunciato. Per quanto riguarda il Ponte Morandi, il tratto “Akragas 1” è fermo per revoca dell’appalto; il tratto “Akragas 2” prosegue con ultimazione stimata nel 2027; tra aprile e maggio 2026 è prevista la chiusura del cantiere sul Viadotto Re, e dunque la viabilità rimarrà condizionata dagli interventi successivi sul Viadotto Spinola, e ancora lavori in corso lungo la Galleria Spinasanta per permettere il transito a doppia corsia, con durata stimata di 2-2,5 anni. Sul territorio di Sciacca prevista manutenzione della Galleria Belvedere solo dopo la predisposizione di una viabilità alternativa.Per quanto riguarda la viabilità su Porto Empedocle il Cartello Sociale ha chiesto all’amministrazione comunale di Porto Empedocle di individuare una via di fuga alternativa per la contrada Cocciufa, dove oltre 3.000 residenti sono oggi costretti a entrare e uscire unicamente dalla SS115, contribuendo al congestionamento del traffico. “È stata proposta l’apertura di una strada interna già esistente, attualmente chiusa da un cancello, che permetterebbe di deviare il traffico direttamente verso il centro urbano di Porto Empedocle”, si legge nella nota del Cartello sociale che ha espresso apprezzamento per l’impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che sta lavorando per migliorare la viabilità interna, supplendo alle carenze operative di ANAS. Nei giorni scorsi infatti è stato annunciato un finanziamento di 1.200.000 euro per la strada “Fauma-Lago”, destinato a interventi di messa in sicurezza.A conclusione del vertice Il Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, ha annunciato un nuovo incontro per il 6 dicembre prossimo, invitando l’ANAS a presentarsi con date certe e aggiornamenti concreti su tutti i cantieri in corso.  “Rinnoviamo l’appello alle istituzioni affinché la viabilità provinciale torni a essere una priorità assoluta, per garantire sicurezza, mobilità e sviluppo al territorio”, ha concluso il cartello sociale.



lentepubblica.it
Legge di Bilancio 2026: l’UPI in audizione al Senato


Legge di Bilancio, l’UPI – Unione Province d’Italia, in audizione al Senato: “Dalle Province giudizio critico: mancano rispoate e risorse per continuare ad investire”.
Il giudizio delle Province sulla manovra economica è critico, perché elude le richieste che come UPI avevamo avanzato al Governo e su cui ci aspettavamo risposte: non prevede le misure ormai indispensabili, per risolvere lo squilibrio finanziario del comparto delle Province, non prevede piani di investimento, interrompendo l’opera di manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio pubblico in gestione in particolare quello delle scuole superiori; non affronta in alcun modo il nodo del rafforzamento del personale, ma addirittura esclude le Province dalle, seppur parziali, norme previste a favore della spesa per i contratti del personale negli enti locali, facendo gravare esclusivamente sulle casse delle Province il costo degli aumenti contrattuali:42 milioni l’anno, che limiteranno ancora di più la possibilità di nuove assunzioni”.Lo ha detto il rappresentante di UPI, Enzo Lattuca, Presidente della Provincia di Forlì-Cesena, intervenendo in audizione in Senato sulla manovra di bilancio 2026-28.Le richieste delle Province a Governo e ParlamentoLattuca ha poi illustrato le richieste prioritarie che le Province avanzano a Governo e Parlamento.“Servono modifiche normative e interventi specifici per risolvere lo squilibrio finanziario di parte corrente delle Province, che ammonta ad oltre 920 milioni di euro. Ma soprattutto servono risorse strutturali per continuare ad investire sui territori. Per questo chiediamo di istituire un fondo pluriennale di 1,5 miliardi per gli investimenti nella modernizzazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici e un fondo pluriennale di 300 milioni annui per la realizzazione di un monitoraggio del rischio delle gallerie insistenti sulla rete viaria provinciale e per i conseguenti interventi di messa in sicurezza. Serve poi un piano di investimenti per la riduzione dei divari sociali, economici e infrastrutturali delle aree interne e marginali del Paese, che può essere costituito destinando a questo scopo parte dei fondi di coesione non utilizzati” .“Resta ancora irrisolta – ha concluso il Presidente Lattuca – la situazione critica istituzionale delle Province, che Governo e Parlamento non sembrano più interessati a voler risolvere. Chiediamo di sapere se entro la fine della legislatura si interverrà, anche parzialmente, per restituire alle Province un quadro certo di funzioni e di governance. Un intervento che non serve agli amministratori locali: serve al Paese”.

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