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rassegna stampa del 27 novembre 2025

livesicilia.it
Venti milioni per Aica, scongiurata la chiusura dei rubinetti ad AgrigentoOk all'emendamento del governo, l'annuncio di Schifani

 “La commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato l’emendamento alla legge di Stabilità inserito dal governo per ripianare i debiti di Aica e scongiurare l’interruzione dell’erogazione idrica da parte di Siciliacque nell’Agrigentino”. Lo ha comunicato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ricevendo a Palazzo d’Orléans i vertici di Aica, l’azienda idrica dei Comuni agrigentini. L’azienda si trova in una situazione di grave morosità nei confronti della società di sovrambito.
Durante l’incontro con la presidente del cda di Aica, Danila Nobile, il presidente dell’assemblea dei soci Salvatore Di Bennardo e quello dell’Ati Giovanni Cirillo, che hanno accolto con soddisfazione l’intervento del governo in soccorso del territorio, Schifani ha confermato l’impegno della Regione per impedire che siano i cittadini agrigentini a pagare gli errori dei loro amministratori, ma ha sottolineato la necessità di avviare un piano di rientro per i Comuni morosi.Il provvedimento della Regione inserito nella prossima Finanziaria prevede 10 milioni nel 2026 e altri 10 nel 2027. Somme vincolate al pagamento del debito verso Siciliacque che Aica dovrà restituire in dieci anni.




teleacras.it
Nomine dalla Regione anche nell’Agrigentino
La giunta regionale ha approvato le nomine ai vertici degli Iacp, gli Istituti autonomi case popolari, dei Consorzi universitari e degli Enti Parco dopo il parere favorevole della Commissione Affari istituzionali dell’Assemblea Rgionale. Per Agrigento sarà Pietro Medici al timone dell’Istituto autonomo case popolari provinciale su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò. Sul fronte universitario è in sospeso la designazione della presidenza del Consorzio universitario di Agrigento, così come a Trapani. La giunta ha invece completato le nomine per Noto-Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, dove sono stati indicati rispettivamente Corrado Bonfanti, Domenico Arezzo e Gianluca Tumminelli. Confermate inoltre i nuovi vertici degli enti Parco: Carmelo Calabrò all’Alcantara, Domenico Barbuzza ai Nebrodi e Massimiliano Giammusso al Parco dell’Etna.


entilocalionline.it

pubbliche amministrazioni
Ordinamento Enti Locali: il Viminale comunica la pubblicazione della nuova edizione del Tuel
Il Ministero dell’Interno comunica la pubblicazione della nuova edizione del “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, aggiornato fino alle modifiche apportate dal Decreto-legge n. 25/2025
Il Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli Affari interni e territoriali – Direzione centrale per la Finanza locale, ha diffuso il Comunicato 24 novembre 2025, che rende nota la pubblicazione della nuova edizione del “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” (Tuel), approvato con il Dlgs. n. 267/2000, aggiornato fino alle modifiche apportate dal Decreto-legge n. 25/2025, convertito con modificazioni dalla Legge n. 69/2025, recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle Pubbliche Amministrazioni”.


lentepubblica.it
Tutti gli emendamenti per gli enti locali nella Legge di bilancio 2026 
L’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha presentato un articolato documento di analisi e una serie di proposte di modifica con diversi emendamenti per gli enti locali al Disegno di Legge di Bilancio 2026.Il testo, elaborato dopo un attento esame della situazione economico-finanziaria degli enti locali, offre uno spaccato  sulle condizioni dei Comuni italiani, sulle rigidità normative ancora da superare e sugli interventi ritenuti indispensabili per assicurare stabilità ai bilanci comunali e continuità ai servizi essenziali.L’ANCI sottolinea come, nonostante anni segnati da pesanti riduzioni di risorse e da obblighi particolarmente severi in materia di accantonamenti e controlli, il sistema comunale abbia dimostrato una straordinaria capacità di adattamento. I Comuni, pur operando in un contesto spesso penalizzante, hanno preservato la funzionalità delle amministrazioni locali e garantito standard minimi di servizi ai cittadini, riuscendo nel contempo a rilanciare gli investimenti pubblici e a migliorare le performance di riscossione.
Contabilità e regole di bilancio: più flessibilità per sostenere gli investimenti
Una delle priorità avanzate dall’Associazione riguarda l’ampliamento degli spazi di manovra nelle regole contabili. In particolare, l’ANCI propone di trasformare i tagli lineari introdotti con la precedente Legge di Bilancio in accantonamenti vincolati, seguendo il modello già applicato alle misure introdotte nel 2025. Questa revisione, secondo i Comuni, consentirebbe di ridurre l’impatto immediato sui bilanci e allo stesso tempo di liberare maggiori risorse per interventi strutturali e opere pubbliche.
Un’altra richiesta riguarda la modifica dell’articolo 187 del Testo Unico degli Enti Locali, per permettere ai Comuni di scegliere liberamente come utilizzare gli avanzi di amministrazione, sia per finanziare investimenti sia per coprire spese correnti non ricorrenti o per rimborsare prestiti. L’ANCI chiede inoltre di abrogare un vincolo risalente al 1994 che impedisce agli enti di estinguere debiti obbligazionari utilizzando i proventi delle alienazioni patrimoniali, una restrizione considerata ormai priva di logica.
Riscossioni e agevolazioni: chiarimenti e ampliamentiUn capitolo rilevante delle osservazioni è dedicato al tema della riscossione. L’ANCI sollecita la revisione della normativa introdotta nel 2018 sugli incentivi per il potenziamento delle entrate, al fine di agevolare la piena attuazione della riforma del Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE). La legge vigente collega infatti il calcolo del fondo a risultati di riscossione migliorativi, ma le regole attuali vengono spesso interpretate in modo disomogeneo, con conseguenti incertezze operative.L’Associazione indica poi la necessità di estendere anche agli enti territoriali la definizione agevolata prevista dall’articolo 23 per i ruoli affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. L’obiettivo è permettere ai Comuni di smaltire più rapidamente il proprio “magazzino ruoli”, cioè il cumulo di crediti difficili da recuperare. Accanto a questa misura, si propone un meccanismo di rateizzazione più stringente per i debiti di importo inferiore ai mille euro, in modo da garantirne il recupero entro un arco massimo di pochi anni.Fondo Anticipazioni di Liquidità e sostegno agli enti in difficoltà
Un altro capitolo cruciale riguarda il Fondo anticipazioni di liquidità (FAL), lo strumento che negli anni scorsi ha consentito a molti enti di far fronte ai pagamenti arretrati. L’ANCI chiede un ampliamento delle condizioni di sostenibilità, in particolare l’estensione a vent’anni del periodo di recupero del disavanzo derivante dal FAL per gli enti in dissesto.Propone inoltre che i Comuni sopra i 50mila abitanti possano usufruire dello stesso meccanismo di alleggerimento concesso alle Regioni dal ddl di Bilancio, che consente allo Stato di accollarsi parte delle restituzioni previste.Secondo l’Associazione, è difficile giustificare l’esclusione dei Comuni da un’operazione di così ampia portata, soprattutto considerando che il disavanzo regionale ammonta a circa 30 miliardi, mentre quello comunale è nell’ordine di 3 miliardi.Fondo di solidarietà comunale: la possibile uscita di Roma CapitaleLe interlocuzioni in corso sul riparto del Fondo di solidarietà comunale per il 2026 riguardano anche l’eventuale uscita di Roma dalla componente perequativa del Fondo. L’ANCI vede positivamente questa ipotesi, ritenendo che avrebbe un duplice effetto: semplificare il calcolo della perequazione per tutti gli enti e consentire alla Capitale una quota certa dei vantaggi derivanti dall’applicazione dei criteri ordinari.Sanzioni e adempimenti: ridurre i blocchi ai trasferimentiL’Associazione chiede inoltre di allentare i blocchi ai trasferimenti statali in caso di ritardi nell’invio dei bilanci o dei questionari sui fabbisogni standard. Pur mantenendo un sistema di sanzioni, secondo l’ANCI occorre evitare che fondi destinati a servizi o investimenti vengano sospesi per adempimenti spesso di natura formale, soprattutto in un quadro nel quale la maggior parte degli enti ha ormai raggiunto una gestione regolare.Crisi finanziarie e personale: servono riforme strutturaliNel documento emergono anche richieste su due fronti particolarmente delicati: la gestione delle crisi finanziarie e il rafforzamento del personale. L’ANCI sollecita modifiche al TUEL per rendere più efficace la disciplina dei dissesti e dei predissesti e chiede l’estensione delle misure di sostegno agli enti in difficoltà anche ai Comuni medi e piccoli. Inoltre propone di ripristinare la norma che consentiva ai capoluoghi in situazione critica di stipulare accordi con il Governo per definire percorsi pluriennali di risanamento.Sul personale, l’Associazione ritiene ormai indispensabile eliminare definitivamente il vincolo che limita le assunzioni ai livelli di spesa del triennio 2011-2013, ritenuto anacronistico e inconciliabile con le esigenze attuali, soprattutto per le figure tecniche ad alta qualificazione.

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