/ Comunicati stampa » 2007 » Agosto » Consiglio Provinciale: manca numero legale, lavori da riconvocare
 

Consiglio Provinciale: manca numero legale, lavori da riconvocare

Agrigento, 01 agosto 2007 
 
Manca il numero legale e la seduta del consiglio provinciale di Agrigento decade. Nella seduta di prosecuzione di stasera erano presenti infatti solo otto consiglieri, e cioè Gattuso (UDC), Butera, Camilleri e Geremia (UDEUR), Saladino (SDI), Tuttolomondo (Indipendente), Cappello (FI) e Di Paola (SD). Il Presidente Giambalvo, tuttavia, dopo la conferenza dei capigruppo, aveva già manifestato l'intenzione di riconvocare i lavori il prossimo 28 agosto per discutere, tra gli altri argomenti, dell'avanzo di amministrazione.
Quella di martedì sera invece era stata una seduta all'insegna della discussione su questioni strettamente politiche. Presenti 22 Consiglieri su 35. Ad innescare un dibattito che ha visto l'intervento di numerosi consiglieri è stato l'intervento del Consigliere di AN Mario Lazzano. Dopo le comunicazioni del Presidente Francesco Giambalvo che aveva già ricordato la decisione di aggiornare i lavori del Consiglio per il 28 Agosto ha preso la parola il Consigliere Lazzano che ha lanciato il tema dei costi della politica. Prendendo spunto dal libro "La casta" di Gian Antonio Stella Lazzano ha ricordato come i costi della politica vanno tagliati partendo dalla soppressione degli enti pubblici inutili e di tutti quei consigli di amministrazione, come l'Apea, che costano milioni di euro ai contribuenti. Lazzano non ritiene invece che la riduzione del numero dei Consiglieri Provinciali e Comunali sia la soluzione più corretta per attuare una reale riduzione dei costi nella pubblica amministrazione. Ritiene invece che una riduzione del numero degli eletti possa portare ad una minore rappresentatività territoriale e andare contro gli interessi dei cittadini. Lazzano ha rivendicato l'importanza del ruolo rivestito dai consiglieri che serve a dare voce ai bisogni della collettività. "Non è possibile, ha dichiarato, essere catalogati come parassiti della politica. Per queste ragione ha chiesto di inviare un documento al Presidente del Consiglio, al presidente della Regione, al Presidente dell'Assemblea Regionale, all'UPI e all'URPS contro la riduzione del numero dei Consiglieri provinciali e comunali. Per Simone Di Paola c'è ipocrisia sulla questione dei costi della politica.
Di Paola ha ricordato la proposta del Governo nazionale presentata dal Ministro Santagata di abbattere i costi, mentre la Regione Siciliana non si è occupata del problema. Di Paola si chiede come mai il Presidente Cuffaro non abbia dato attuazione alla norma che prevede il dimezzamento degli ATO in Sicilia. Di Paola ha sottolineato come la Provincia non ha tagliato ne i costi dell'AAPIT ne quelli dell'APEA.
Per Domenico Falzone della Margherita non si può fare carico ai consigli comunali e provinciali dei costi della politica. Bisogna invece tagliare i costi di una cattiva gestione dei fondi degli enti locali utilizzati per spese inutili o superflue.
La politica ha un costo eccessivo. Così ha esordito Liborio Giracello. Non è possibile che il Presidente di un Consiglio Comunale o provinciale abbia una indennità così alta. Giracello ha posto il problema del potenziamento del ruolo delle Province che così come sono non hanno motivo di esistere.
Pasquale Amato ha ricordato il ruolo dei consiglieri che si devono occupare dei reali bisogni dei cittadini. Per Amato la gente capisce l'importanza del ruolo istituzionale del consigliere se ci occupiamo di questioni reali.
Il presidente Giambalvo ha invece posto la questione dei rifugiati e dei morti nelle acque del canale di Sicilia a cui dovrebbe essere dedicato un consiglio straordinario. Giambalvo condivide l'intervento di Amato che aveva posto la necessità di rivalutare il ruolo di Consigliere.
Sull'argomento sono anche intervenuti i Consiglieri Renato Bruno e Calogero Traina.
Al termine del dibattito, su proposta del Vice Presidente Di Prima il Consiglio ha votato la proposta di rinviare i propri lavori al 28 Agosto. Durante la votazione erano presenti diciassette consiglieri, mentre il numero legale previsto per la seduta era di diciotto, facendo così cadere la seduta che è stata rinviata a stasera. Precedentemente si erano allontanati cinque Consiglieri provinciali. Stasera, appunto, con soli otto consiglieri presenti, la seduta è definitamente decaduta.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO