Commemorato a Roma a Paazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, dal presidente Fontana l'illustre politico agrigentino NICOLÒ GALLO, nel centenario della sua morte.
La cerimonia organizzata dal Centro Programmazione Azione Sociale di Agrigento ha visto anche la partecipazione di Paolo Cilona presidente del Centro, del Rettore dell'Università Tor Vegrata Alessandro Finazzi Agrò, del Sindaco di Agrigento Marco Zambuto della Professoressa Giusppeina Mira, del Prof. Franncesco Curaba e del Prof. Giuseppe Jannuzzo.
Fontana ha ricordato che la cerimonia "non è stata solo un modo per rendere un doveroso omaggio ad una personalità che ha dato lustro al Paese, prima ancora che alla provincia di Agrigento, ma soprattutto un'occasione importante per rileggere l'opera di uno statista che ha segnato la vita politica e culturale della seconda metà dell'ottocento.
"Il suo esempio di coerenza, l'adesione costante ai principi ispiratori del suo programma politico, sono oggi non solo merce rara ma anche un antidoto da proporre a quelle indecisioni e, a volte, a quelle scelte opportunistiche che alimentano il circuito della cosiddetta fase di transizione in cui si colloca il dibattito politico dei nostri giorni." Anche alla Camera, dove ha ricoperto l'incarico di presidente, sia pure per un breve periodo, ha modo di rivelare le sue doti di letterato e di politico; non tradisce mai il suo primo programma; con coerenza manifesta la sua posizione contro il trasformismo, anticipa la necessità di garantire un assetto razionale delle parti politiche. Quando gli viene affidato il ministero di Grazia e Giustizia si trova nella fase terminale del suo impegno di governo e della sua stessa vita terrena: la morte interrompe la sua azione riformatrice che già si era andata configurando attraverso l'istituzione di una commissione per la riforma generale della legislazione di diritto privato. Quando fu commemorato, 100 anni fa, nell'aula di Montecitorio, anche parlamentari di altri schieramenti ricordarono il suo impegno costante nella difesa delle libertà politiche e nella tutela di quei principi che rendono forti e rappresentative le istituzioni. Oggi, possiamo dire senz'altro di associare il nostro pensiero a quelle testimonianze e su quei riconoscimenti spontanei tramandare la memoria di uno dei figli più illustri della provincia di Agrigento".
Una lapide di marmo è stata poi scoperta nell'abitazione romana di Nicolò Gallo in Via Fontanelle di Borghese 18.