Agrigento, 12 ottobre 2007
Si conclude felicemente, dopo qualche anno di attesa, il percorso tecnico e politico per il riconoscimento del marchio Denominazione d'Origine Protetta per l'Arancia di Ribera. Il riconoscimento del DOP da parte del Ministero delle Politiche Agricole avverrà ufficialmente lunedì 15 ottobre, alle ore 11.00, nel corso di un incontro nell'aula consiliare del Comune di Ribera. "E' un'importante riconoscimento" dice l'assessore provinciale all'Agricoltura Nino Di Giacomo, che sarà presente all'incontro, "per uno dei migliori prodotti in assoluto della nostra agricoltura. Il marchio DOP agevolerà l'ingresso delle arance del comprensorio riberese nel novero dei prodotti italiani di qualità riconosciuti a livello nazionale e comunitario. Il giusto premio all'impegno e ai forti investimenti dei produttori, delle associazioni di categoria, del consorzio Riberella e degli enti locali coinvolti, compresa la Provincia che in occasione della sua partecipazione a fiere e mostre nazionali e internazionali ha sempre posto le arance di Ribera in primo piano per l'indiscutibile qualità del prodotto".
Il riconoscimento del marchio DOP alle Arance di Ribera Washington Navel e Navelina (le due varietà coltivate nel comprensorio che conta 14 comuni) segue di qualche giorno quello ottenuto dal formaggio "Vastedda del Belice". Va aggiunto che, proprio in vista dell'imminente approvazione del riconoscimento della DOP all'Arancia Ribera, lo scorso luglio si era svolto a Palermo un incontro promosso dall'Assessore Regionale all'Agricoltura Giovanni La Via in accordo con il Presidente del Consorzio di Tutela Arancia Ribera di Sicilia Giuseppe Pasciuta e l'Assessore Provinciale all'Agricoltura di Agrigento, Antonino Di Giacomo, per la definizione di un protocollo di intesa per la realizzazione del progetto per la Promozione dell'Arancia di Ribera. Anche oggi l'assessore Nino Di Giacomo ha assicurato un adeguato intervento finanziario della Provincia al progetto, confermando "l'importanza di un'informazione omogenea contro la parcellizzazione della comunicazione che spesso contraddistingue la nostra attività promozionale".