Agrigento 28 novembre 07
L'aeroporto di "Acquamenta" di Racalmuto e la strada "Esa-Chimento" che collega Favara con la variante di Mosella, sono stati inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche programmate dalla Provincia Regionale di Agrigento per il triennio 2007-2009. L'importante provvedimento amministrativo è stato votato ieri sera dall'intero Consiglio provinciale, presieduto da Francesco Giambalvo, con l'astensione di Domenico Falzone.
La variazione al piano triennale delle opere pubbliche è un passo fondamentale per la realizzazione di queste due importanti opere pubbliche. Una seduta di Consiglio molto proficua nel corso della quale sia la maggioranza che l'opposizione hanno parlato, con motivazioni diverse, della necessità di questo scalo aereo in provincia di Agrigento. In particolare Pasquale Amato, del Partito Democratico, ha sostenuto la necessità di una compattezza del Consiglio sul fronte dell'aeroporto divenuto un punto nodale per lo sviluppo del territorio agrigentino che deve trovare l'intero Consiglio unito. Ma, ha poi proseguito Pasquale Amato, dobbiamo fare presto poiché più il tempo passa e più si restringono i margini per una sua realizzazione.
Il presidente della Provincia, Vincenzo Fontana ad inizio di seduta e prima delle dichiarazioni di voto, ha informato il Consiglio che venerdì prossimo, 30 novembre, sarà chiuso il programma quadro dei trasporti nel quale è inserito l'aeroporto di Agrigento. Una tappa importante che con i 35 milioni di euro destinati il 30 ottobre di questo anno dalla Regione Sicilia per la realizzazione dello scalo Agrigentino, consente all'Ente provincia che gestirà direttamente la sua realizzazione di avviare le procedure per sviluppare il bando che aprirà le porte agli imprenditori che vorranno investire e quindi successivamente gestire lo scalo aereo di Racalmuto.
Anche Renato Bruno, con una dichiarazione politica nella quale ha illustrato la propria posizione, ha dichiarato il voto favorevole all'inserimento dell'aeroporto nel piano triennale. Dal canto suo Domenico Falzone ha dichiarato la propria astensione dal voto. Nel prendere la parola Rolando Montalbano ha invitato l'intero consiglio ad essere uniti per dare impulso all'azione amministrativa svolta fino ad oggi per la realizzazione dell'aeroporto.
A conclusione dei lavori Francesco Giambalvo ha espresso viva soddisfazione per come la prova di maturità espressa dall'intero Consiglio, unito davanti ai grandi problemi del territorio agrigentino "Mi auguro - ha detto - che l'aeroporto sia il primo di una lunga serie di infrastrutture che verranno realizzate nella nostra provincia al fine di togliere il territorio dall'emarginazione geografica con l'Europa ed il resto del mondo. Lo scalo aereo di Agrigento deve puntare, nella gestione operativa, ad incrementare i voli charter per dare una impennata in positivo al nostro turismo".
Montalbano ed Amato avevano presentato un emendamento al piano triennale per inserire i lavori di intervento per la messa in sicurezza della strada "Esa-Chimento" per un importo complessivo di 500 mila euro. Anche questi lavori sono stati inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche.
I lavori del Consiglio sono stati aggiornati alle ore 18 di oggi. Versione stampabile. I lavori riprendono oggi, 28 novembre alle ore 17:00. Restano da discutere il regolamento per le acquisizioni in economia di lavori, beni e servizi, la mozione del Cons. Domenico Falzone sulla mancata nomina di un Assessore di Licata nella giunta della Provincia Regionale di Agrigento, l'ordine del giorno dei consiglieri Falzone e Bruno in merito ai recenti atti intimidatori agli imprenditori della provincia di agrigento e l'o.d.g. del cons. Carmelo Pace contro la proposta di legge per la proroga al 2009 delle elezioni amministrative in Sicilia. Infine saranno discussi la situazione dell'edilizia scolastica e degli arredi nelle scuole provinciali, le condizioni della viabilità provinciale con riferimento alle gare d'appalto in corso di esecuzione e l'ordine del giorno del Consigliere Mario Lazzano relativo all'invio dell'Esercito in Sicilia.
