Agrigento,9 ottobre 2008
Il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi questa mattina ha comunicato, nel corso di un improvvisato incontro con la stampa, che è pervenuta una richiesta da parte della Corte dei Conti di messa in mora del CdA dell'AAVIT (la società che si occupa della realizzazione dell'aeroporto) a partire dal 2003.
"Voglio precisare, per maggiore chiarezza - ha detto tra l'altro D'Orsi - che si tratta di un atto dovuto, richiesto con nota ufficiale dal sostituto procuratore presso la Corte dei Conti siciliana dr. Giancluca Albo, per evitare che gli eventuali reati amministrativi commessi nel 2003 vadano in prescrizione. Preciso: eventuali, perché ovviamente sarà l'inchiesta della magistratura a chiarire tutto. Al momento sono obbligato a mettere in mora il legale rappresentante ed i componenti del CdA dal 2003 ad oggi". Il Presidente ha spiegato anche che in tutta la vicenda non c'è nulla di personale con l'ex Presidente della Provincia, oggi deputato nazionale On. Vincenzo Fontana, e l'attuale Presidente dell'AAVIT dr. Marcello Massinelli: "Aggiungo che a mio avviso c'è un errore sostanziale, da parte della Procura della Corte dei Conti, perchè l'istruttoria sull'aeroporto risale addirittura al 2004, e si parla di 'mancata realizzazione dell'aeroporto', cosa ovviamente non vera, perché sinora c'è sì il parere negativo dell'Enac, ma nulla toglie che domani stesso dal Ministero delle Infrastrutture non arrivi il via libera per Racalmuto. L'ipotesi di danno erariale formulata dalla Procura è, appunto, soltanto un'ipotesi".
La comunicazione ai componenti del CdA dell'AAVIT sarà inoltrata lunedì prossimo dal direttore generale della Provincia Regionale. "Sul piano personale e politico - ha aggiunto D'Orsi - è ovvio che chiedo di non strumentalizzare questa vicenda. E' vero che nel 2004 il Governo Nazionale non prevedeva la costruzione di un aeroporto a Racalmuto: però esisteva già un piano di fattibilità che ha consentito il finanziamento di 35 milioni di euro. Atti ufficiali del Governo Regionale, non chiacchiere. Mi si chiede spesso se esiste il pericolo di perdere questi finanziamenti: io rispondo che è un'ipotesi infondata. Possiamo contare su un ministro e diversi deputati nazionali e regionali, abbiamo tre assessori regionali con importanti deleghe e un Presidente della Regione molto vicino al sottoscritto: mi pare che sotto questo punto di vista siamo più che garantiti".