Agrigento, 8 gennaio 09
Il potenziamento del ruolo della Provincia, attraverso un rapporto più stretto con la Regione, è l'obiettivo delle richieste che il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi intende rivolgere al Presidente della Regione Raffaele Lombardo, in visita alla Provincia sabato prossimo, per dare un forte impulso all'attività dell'Ente.
"Abbiamo pensato che è imprescindibile un ruolo attivo della Provincia nella nuova visione della gestione dei fondi comunitari destinati alla Sicilia, che sono parte essenziale per il nostro sviluppo economico. Se il Presidente Lombardo intende portare avanti un nuovo modo di utilizzare questi fondi è chiaro che il ruolo delle Province deve cambiare, assumendo una funzione di primo piano nel coordinamento e nella progettazione di nuovi piani di investimenti che utilizzino i fondi Fers, FSE e FAS. Oggi si parla tanto di federalismo e di nuove competenze per gli Enti locali. La Regione che ha competenze esclusive in molte materie può dare un nuovo slancio, attraverso i fondi europei, all'attività delle Province, che in questi anni hanno visto diminuire risorse e competenze tanto da invocarne una chiusura. Penso sia arrivato il momento che la Provincia di Agrigento con il suo Presidente possa sedere direttamente al tavolo della Regione quando si decide del nostro futuro attraverso l'utilizzo di ingenti risorse economiche.
Pensare alla Provincia come il vertice di una filiera dove le risorse vengano utilizzare per il raggiungimento di obiettivi condivisi con il territorio è ormai ineludibile. Le passate esperienze hanno dimostrato che gli interventi a pioggia fatte sui singoli comuni non sono sufficienti per attivare un rilancio della nostra economia.
Noi pensiamo che le professionalità presenti all'interno dei nostri uffici ci consentano quel salto di qualità che l'attribuzione di nuove risorse inevitabilmente ci impone. Abbiamo una struttura che si occupa di Fondi Comunitari che in passato ha dato prova di grande professionalità e competenza. La Provincia ritiene quindi di potere e dovere svolgere un ruolo attivo di promozione dello sviluppo locale nell'ambito del turismo, inteso soprattutto come capacità di prolungare la permanenza del turista, diversamente da come avviene ora. Per questo riteniamo che bisogna pensare alla Provincia come ad una sorta di area metropolitana, in modo da pervenire ad una massa critica adeguata per un turismo di qualità che attragga grossi flussi turistici. Da questa considerazione deriva il ruolo della Provincia, unico Ente che, agendo in sintonia con le altre Istituzioni specificamente preposte, può realizzare un disegno autenticamente sinergico, senza del quale i finanziamenti assumono il deleterio carattere definito " a pioggia". Questa nuova visione presuppone che la filiera del turismo tenga conto innanzitutto dei luoghi di pregio nella Provincia, del fattore umano, del territorio con l'eliminazione delle criticità dei luoghi di pregio, dell'accessibilità e della mobilità, della ricettività, dell'intrattenimento della Commercializzazione e del marketing per ottenere un prodotto turistico per turisti soggiornanti.
Le attività da compiere per realizzare la "filiera" delineata trovano preciso riferimento negli assi e negli obiettivi della Programmazione regionale. Per ognuna della azioni è necessario il finanziamento regionale, che è fattibile, dato il preciso riferimento ai documenti regionali e grazie alle somme messe a disposizione dall'Unione Europea. Nello specifico gli interventi riguardano l'utilizzo dei fondi per creare una Scuola di Imprenditorialità e formazione professionale specifica per gli obiettivi della filiera. Prioritaria risulta l'eliminazione-bonifica dell'inquinamento della zona costiera (depuratori nei centri abitati della fascia costiera e lungo i fiumi), attraverso l'ATO. Bisogna ripensare l'accessibilità e la viabilità della nostra provincia attraverso i fondi FESR 2007-13 e FAS.
E' necessario rivedere la disponibilità di posti letto, assolutamente insufficienti, attraverso una ricettività diffusa (attrezzature di ospitalità nei Centri storici, nei borghi rurali, in manufatti rurali caratteristici, ecc) come previsto dalla Regione. Occorre avviare una riqualificazione delle attrezzature balneari attraverso l'attrezzamento crocieristico del porto di Porto Empedocle, il completamento dei Porti turistici esistenti: Porto Palo, Siculiana, S. Leone, Licata (processo avviato), con attrezzamento a terra - rimessaggio, attività commerciali, attività ludiche, ecc. La Provincia dovrebbe intervenire, in accordo con i Comuni, per realizzare le attrezzature e avviare la gestione con finanziamenti misti. Il rilancio del nostro turismo passa anche attraverso l'ammodernamento della rete viaria e la costruzione di un aeroporto.
Oltre al turismo ci sono altri settori che riguardano il nostro territorio su cui la Regione deve fare chiarezza per dare risposte occupazionali. Mi riferisco alla situazione a Realmonte e Racalmuto dove sono presenti miniere di salgemma e kainite, attualmente sfruttate solo per il salgemma e gestite dalla società mista Regione-Privati "Italkali".
Poiché questo minerale ha una utilizzazione limitata (essenzialmente spargimento di sale nelle strade in occasione di precipitazioni nevose), ne deriva una sorta di precarietà "permanente" dei lavoratori (alcune centinaia), che sistematicamente sono messi in cassa integrazione o in mobilità e simili. La "ricchezza" costituita dalla kainite - minerale molto commerciabile e tra l'atro utilizzabile per la produzione di fertilizzanti qualificati -, è praticamente sepolta senza che se tragga alcun vantaggio.
Inoltre la Provincia Regionale di Agrigento ritiene di intervenire nel processo di realizzazione del Rigassificatore, se e quando la struttura verrà realizzata, non avendo alcuna competenza sulla sua realizzazione, per tutti gli aspetti sovracomunali che interessano il proprio territorio, ferme restando le prerogative dei Comuni direttamente investiti dalla realizzazione. La Provincia focalizzerà il proprio interesse ed impegno quali misure compensative al Rigassificatore da chiedere all'Enel puntando sulla viabilità per alleggerire il carico sul nostro asse viario e sulla realizzazione di due dissalatori a totale carico dell'Enel, sia nella realizzazione che nella gestione.