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/ Comunicati stampa » 2009 » Gennaio » Il Consiglio scioglie l'AAVIT
 

Il Consiglio scioglie l'AAVIT

Il Consiglio provinciale, presieduto da Raimondo Buscemi, ha approvato all'unanimità, con 28 voti favorevoli,  7 i consiglieri assenti, il disimpegno dell'Ente dalle società partecipate. La votazione è giunta al termine di una seduta piuttosto animata, nella quale tutte le componenti politiche hanno espresso le proprie posizioni in merito alla determina che consentirà alla Provincia di chiedere lo scioglimento dell'Avit e la cessione delle quote nelle società partecipate la "Terre Sicane", la "Progeco" e la "Propter". L'atto di indirizzo approvato, come hanno sostenuto tutti i Consiglieri presenti nell'aula Giglia, non comporterà da parte dell'Ente provincia abbandonare la possibilità di costruire un aeroporto, anzi il Consiglio ha impegnato il Presidente D'Orsi a proseguire sulla strada per la realizzazione dell'importante strutture. Occorrerà cioè individuare un nuovo percorso ed un nuovo sito perché lo scalo aereo possa essere una realtà sul territorio agrigentino. I lavori erano iniziati con la lettura di un documento da parte del consigliere Nicolò Testone per ricordare la grande tragedia dei campi di sterminio nazisti. Il documento votato all'unanimità sarà inviato al Presidente della Provincia affinché metterà in atto tutte le strategie possibili perché la memoria di questa immane tragedia sia sempre viva, soprattutto nelle giovani generazioni. Presenti ai lavori consiliari il Presidente della Provincia, Eugenio D'Orsi e gli assessori Gaetano Cani, Pietro Macedonio, Giuseppe Arnone, Stefano Castellino, Giovanni Barbera, Luigi Argento. Dopo le comunicazioni del presidente Buscemi, il capogruppo del Pdl, Ivan Paci chiedeva il prelievo del punto relativo alle società partecipate. Approvato il prelievo il vice presidente vicario, Mario Lazzano chiedeva un immediato dibattito sulla grave situazione sociale in corso nell'isola di Lampedusa a causa delle decisioni adottate dal Governo Nazionale. Si innescava un acceso dibattito che ha costretto il presidente Buscemi a sospendere per alcuni minuti i lavori mentre Lazzano per protesta abbandonava l'aula. Tornati in aula iniziava il dibattito sulla determina per lo scioglimento dell'Avit ed il disimpegno della Provincia dalle società partecipate. I lavori riprendevano con l'ampia relazione del segretario direttore generale Giuseppe Vella sullo stato della società aeroportuale, così come la si rilevava dalla relazione di Massinelli. Il dibattito sulla liquidazione della società Avit, ha visto gli interventi di quasi tutti i consiglieri. Carmelo D'Angelo ha dichiarato di essere favorevole allo scioglimento ma ha chiesto al presidente D'Orsi precisi impegni affinché venga trovata una soluzione che porti alla realizzazione dell'aeroporto. Lo stesso tono ha usato Angelo Bennici che ha parlato della possibilità di recuperare il progetto dell'ingegnere Marra che indicava in piano Romano l'ubicazione dello scalo aereo. Per Daniele Cammilleri il fallimento dell'aeroporto di Agrigento è il fallimento della politica del centro-destra ma "come PD, caro Presidente le chiediamo di continuare il percorso per realizzare l'aeroporto". I Consiglieri presenti nell'aula Giglia hanno sostenuto la necessità di dotare la provincia di un aeroporto cambiando ovviamente sito. Orazio Guarraci è andato oltre il voto favorevole allo scioglimento della società "Bisogna attivarsi per individuare nuovi siti, ma fare attenzione a improduttive forme concorrenziali con i privati". Il chiaro riferimento alle dichiarazioni del geometra Salvatore Moncada che realizzerà una aviopista privata sulla costa sfruttando una pista militare già esistente. Di evitare forme di concorrenze con i privati hanno parlato anche Totò Scozzari, capogruppo del Mpa, Ezio Di Prima che ha ribadito il fallimento del centro destra esaltando questo nuovo consiglio per la maturità che esprime e Nicolò Testone che ha detto testualmente "Non sono lieto di votare questo atto di indirizzo per sciogliere l'Avit, avrei voluto votare un provvedimento che desse il via ai lavori per realizzare l'aeroporto". Esplicito Carmelo Avarello che ha sostenuto l'esigenza di evitare sovrapposizioni con i privati, ma di seguire percorsi convergenti che portino alla realizzazione finale dell'aeroporto. Prendendo la parola il presidente D'Orsi ha informato il Consiglio che si sta lavorando per cercare una soluzione non solo politica, ma soprattutto economica e che è intenzione dell'Amministrazione avviare nuovi contatti con l'Enac su basi concrete affinché si possa percorrere una nuova strada per la realizzazione dell'aeroporto cambiando totalmente sito. "Cambiando zona, ha detto D'Orsi, l'aeroporto verrà a costare molto meno, in quanto più di 20 milioni di euro dovevano servire nella zona di Racalmuto a sbancare le colline". Approvato l'atto di indirizzo si apriva un dibattito sui problemi dell'Isola di Lampedusa. Il Consigliere Nino Spoto ha proposto al presidente Buscemi di programmare o un Consiglio straordinario da celebrare nell'isola come atto di solidarietà e sostegno alla popolazione oppure formare una delegazione di Consiglieri e solidarizzare con gli abitanti in lotta. I lavori sono stati aggiornati a martedì prossimo 3 febbraio alle ore 17, per proseguire l'ordine del giorno che vede inseriti una interrogazione del consigliere Avarello e Spoto in merito alla realizzazione della strada provinciale "Mare-Monti", un ordine del giorno del consigliere Ripepe sull'istituzione di un corso di laurea in scienze del turismo presso il polo universitario di Agrigento, un dibattito sui contributi alle associazioni di volontariato onlus, la situazione dell'edilizia scolastica in provincia, il regolamento per l'accesso all'interno dell'area di pertinenza della Provincia ed un ordine del giorno del consigliere Gentile in merito alla calamità naturale abbattutasi nel territorio canicattinese oltre ad una serie di atti aggiunti ad inizio di seduta. Confermato il Consiglio Straordinario per le ore 18,00 di giorno 30 gennaio.

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