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/ Comunicati stampa » 2009 » Gennaio » Il Presidente D'Orsi "Girgenti Acque deve rivedere criteri bollette"
 

Il Presidente D'Orsi "Girgenti Acque deve rivedere criteri bollette"

Agrigento, 29 gennaio 2009

Riunione affollata, questa mattina, nella sala consiliare della Provincia, tra i rappresentanti di tutte le associazioni dei consumatori e il CdA dell'ATO idrico, e al quale ha preso parte anche l'amministratore delegato di "Girgenti Acque" Giuseppe Giuffrida. Presenti anche diversi sindaci dei principali Comuni della provincia e i rappresentanti della Curia. A margine dei numerosi interventi, che hanno evidenziato praticamente all'unanimità l'esosità e l'incongruenza delle bollette presentate da Girgenti Acque nei giorni scorsi, il presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, in qualità di Presidente dell'ATO Idrico, ha evidenziato a sua volta le anomalie nei criteri che hanno portato alle bollette da parte della società che gestisce il servizio idrico.
"E' chiaro che i problemi stanno a monte - ha detto D'Orsi - in particolare a causa della mancata emanazione di un regolamento, dalla mancata installazione di nuovi contatori e dalla pretesa di pagamento di un canone di depurazione in assenza della depurazione stessa. Di tutti ciò dobbiamo chiede conto a Girgenti Acque. Ritengo che in ogni caso sia prioritario lo scorporo dell'aliquota di depurazione: non si può pretendere il pagamento di un servizio inesistente! Sull'intera vicenda idrica mi pare che ci siano non poche speculazioni: proprio oggi abbiamo denunciato come l'Assessorato Regionale all'Industria stia per assegnare alla Nestlè-Vera un'ulteriore quota di sfruttamento delle risorse dei pozzi Margimuto a Santo Stefano Quisquina. In pratica vogliono sottrarre ulteriori risorse ad un territorio che di acqua ne ha pochissima per consentire alla Nestlè di lucrare su guadagni già notevolissimi. Non lo permetteremo. Non sopporteremo che oltre ai tagli di Tremonti dobbiamo subire anche i tagli dell'acqua. Il Presidente della Regione Siciliana ha l'obbligo di far rispettare questa terra: mi pare che di soprusi ne stia subendo sin troppi".

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