Spoto esprime preoccupazione per il problema dell'immigrazione

Il Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista Nino Spoto dopo le gravi notizie di autolesionismo avvenute presso il Centro di prima Accoglienza a Lampedusa, e l'episodio riguardante una mamma somala che ha preferito rischiare la propria vita e quella della sua creatura partorendo nel degrado di una catapecchia nel centro storico di Agrigento, nella miseria più totale, nella solitudine, tra la sporcizia e nella paura pur di non farsi scoprire dalle Forze dell'Ordine, esprime tutta la sua personale preoccupazione per il problema dell'immigrazione che sembra peggiorare di ora in ora e che ci vede,come cittadini di questa provincia, direttamente coinvolti.
Il consigliere Spoto crede che il Governo debba cambiare immediatamente strategia politica nell'affrontare la problematica sull'immigrazione.
L'Italia, ricorda Spoto, è obbligata, come sostenuto dal diritto internazionale sui diritti umani e sui rifugiati, a dare ad ogni immigrato l'asilo politico, se richiesto, e, soprattutto, a garantire protezione contro eventuali rimpatri in un paese in cui si troverebbero in pericolo di vita o nella violazione dei diritti umani.
Spoto chiede, quindi, alle più alte Istituzioni dello Stato di non rimpatriare gli immigrati in linea con gli obblighi che ha l'Italia in quanto stato facente parte della "Convenzione 1951 sui Rifugiati" e della "Convenzione contro la tortura".