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L'Assessore Castellino: "La cultura come crescita della persona e dell'individuo".

Agrigento, 14 aprile 2009

In merito all'articolo apparso su " la Repubblica", in cui il Prof. Lauretta sentenziava "fiori all'occhiello ignorati", sono d'obbligo alcune precisazioni.
In primis vogliamo rassicurare l'esimio professore che la meritoria manifestazione che abbina narrativa e cinema, di dimensione internazionale, L'EFEBO D'ORO, oggi egregiamente diretto con passione e competenza da Egle Palazzolo con ausilio del Prof. Corrado Catania, è stata preservata anzi in un momento di crisi economica come quello odierna il contributo passa da 10mila euro per l'anno 2008 ai 13mila euro del 2009. Ragion per cui l'affermazione seconda la quale il Presidente snobbi tale evento risulta faziosa oltre che profondamente falsa.
Per quanto attiene la manifestazione che forse più sta a cuore al Prof. Lauretta, "La Settimana Pirandelliana", nemo iudex in causa sua, è doveroso comunicare all'opinione pubblica che il totale delle risorse pubbliche provinciali stornate ammontava a € 36.000 di cui 24.000 al Centro Nazionale Studi Pirandelliani e 12.000 sempre allo stesso centro per organizzare specificatamente la "settimana pirandelliana", come si evince dal PEG CULTURA 2008 redatto dall'ex Assessore Provinciale Lo Presti, contributi poi annullati dalla nuova giunta provinciale.
All'ex assessore Lo Presti e al Prof. Lauretta ci sia consentito ricordare le parole del Ministro per le Attività Culturali On. Bondi il quale sostiene che il motore dell'industria degli eventi culturali è un fatto reciprocamente vantaggioso fra politici e uomini di cultura, dove i primi cercano di allargare il proprio consenso mentre i secondi sono ben felici di promuovere se stessi partecipando a ogni sorta di manifestazione culturale. La Cultura deve essere perciò liberata dalla concezione che la vede come strumento per allargare il consenso. Ha ragione, continua il Ministro, Baricco quando dice che bisognerebbe abituarsi all' idea che il denaro pubblico deve fare un passo indietro.
Permetteteci una semplice riflessione è possibile che una così importante iniziativa come "La Settimana Pirandelliana", che si realizza da più di trenta anni, non abbia ancora raggiunto l'autosufficienza nonostante i cospicui contributi pubblici negli anni, hanno foraggiato le casse del Centro Nazionale Studi Pirandelliani?
Forse vi è qualcosa da rivedere...
Ci chiediamo altresì quali siano stati i benefici per il nostro territorio, vista la drammatica situazione in cui versa il settore turistico.
Per il miglioramento del turismo legato alla cultura ci siamo attivati per migliorare la fruizione dei beni culturali di tutto il territorio provinciale, con alcuni progetti innovativi che leniranno sicuramente le difficoltà di un settore vitale della nostra provincia.
La cultura come crescita della persona e dell'individuo.
È proprio questo l'indirizzo del Presidente Prof Eugenio D'Orsi e del sottoscritto, Stefano Castellino, Assessore Prov. Alla Cultura e ai Beni Culturali. In questo sento vanno per esempio le due iniziative pilota, organizzate con la collaborazione del Assessore Prov. Alla Solidarietà Sociale, che affrontano, la prima, la crescita culturale dei giovanissimi in quartieri fortemente disagiati sia culturalmente che socialmente, la seconda il cocente problema dell'alcool e del bullismo nei giovani studenti. Inoltre abbiamo candidato la nostra Provincia ad ospitare la XV giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
Siamo certi che sia il Prof. Lauretta e sia l'ing. Lo Presti, comprenderanno che a questo Presidente, a questo Assessore, non interessa promuovere una cultura ad usum delphini, del resto non sarebbe stato moralmente corretto mantenere oltre 250mila euro di trasferimento ad enti culturali in un momento in cui le priorità universalmente riconosciute sono altre, ci sia consentito, forse queste priorità sono rimaste per troppo tempo inascoltate.
Siamo altresì onorati di essere accusati di utilizzare la Durlindana (spada leggendaria, donata al paladino Orlando da Carlo Magno nella cui elsa, secondo la tradizione, venne introdotto uno dei chiodi utilizzati per crocifiggere Gesù e nel pomo si sarebbero trovati un dente di San Pietro, il sangue di San Basilio, capelli di monsignor Dionigi e persino un lembo di veste mariana.).
Grazie a questa spada abbiamo tranciato tutti i rami secchi, pazienza se qualche ramo secco o qualche bocciolo, la cui crescita rimane bloccata ancora dopo decenni, si lamenta, del resto capiamo la difficoltà nel riconoscersi tale.
Un pensiero, in conclusione, rivolto agli autori del pezzo giornalistico, i quali nel descrivere l'illustre uomo di cultura, scrivono "uno dei pochi intellettuali siciliani che si è sporcato le mani con la politica", il Presidente D'Orsi ed il sottoscritto viviamo la Politica, nel senso platonico del termine, quale la più nobile delle arti, per noi chi fa Politica non si sporca le mani, ma onora se stesso e serve la comunità.

L'Assessore Provinciale alla Cultura
Stefano Castellino

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