Consiglio Provinciale, manca ancora numero legale, lavori prima sospesi e poi rinviati a domani. Il PD: "Centrodestra diviso, non riesce ad assicurare il numero legale ".
Agrigento, 5 maggio 2009
Ancora una volta il Consiglio Provinciale fa registrare la sospensione ed il successivo rinvio dei lavori per mancanza di numero legale. E' accaduto per due volte nella seduta di questo pomeriggio: la prima sospensione è avvenuta in seguito alla votazione del primo dei tre punti all'ordine del giorno, ovvero l'approvazione del rendiconto 2007 dell'APEA. I lavori, aperti alla presenza di 19 consiglieri dal vicepresidente del Consiglio Piero Giglione, e poi successivamente presieduti dal Presidente Raimondo Buscemi, sono stati caratterizzati da un primo intervento di Daniele Camilleri (PD) che ha rimarcato come il centrodestra non riesca mai ad assicurare il numero legale in aula.
Dopo la relazione dell'Assessore alle Finanze Giovanni Barbera si è passati alla votazione del rendiconto 2007 dell'APEA, ma a quel punto i presenti erano solo 14 consiglieri (il numero minimo richiesto era 18) e pertanto i lavori sono stati rinviati di un'ora. I voti favorevoli erano stati 13, con l'astensione di. Roberto Gallo, della Destra, che ha evidenziato "la scorrettezza di questa proposta di delibera, dato che il rendiconto 2007 dell'Apea doveva essere approvato dal consiglio provinciale in carica nella passata legislatura".
Al secondo appello praticamente nessuna variazione, con soli 15 consiglieri presenti. I lavori pertanto sono stati rinviati a domani, 6 maggio, alle ore 18.00 (per la validità della seduta sarà sufficiente la presenza di 14 consiglieri).
Già nel corso della prima sospensione i consiglieri del Partito Democratico avevano evidenziato come "nonostante una schiacciante maggioranza numerica (27 consiglieri su 35) il centrodestra non riesca ad assicurare il numero legale nelle sedute del Consiglio provinciale. Da più di un mese - hanno detto i consiglieri PD - la democrazia è paralizzata per colpa esclusiva del centrodestra, i cui partiti sono in perenne lotta tra di loro, e che trova i numeri solo quando si tratta di eleggere il CdA del CUPA senza però riuscire ad affrontare i veri problemi del nostro territorio".