Agrigento 25 maggio 09
Un incontro per discutere sui tagli di posti nell'organico delle scuole provinciali si è svolto nella sala Giglia della Provincia Regionale di Agrigento alla quel hanno preso parte il Presidente della Provincia Eugenio D'Orsi, il Prefetto di Agrigento Umberto Postiglione, l'Assessore alla Pubblica Istruzione Gaetano Cani, il Dirigente Scolastico Provinciale Antonio Gruttadauria, i rappresentanti del comparto scuole di CGIL, CILS e Uil oltre ai dirigenti scolastici delle scolte della provincia di Agrigento. Il Presidente D'Orsi ha voluto quest'incontro su sollecitazione dei sindacati per trovare soluzioni al problema. I lavori sono stati aperti dall'intervento dell'Assessore alla Pubblica Istruzione Gaetano Cani, il quale ha ringraziato i presenti ricordando la gravità della situazione scolastica in provincia di Agrigento che subirà un taglio di personale non indifferente. Per l'Assessore Cani c'è grande allarme e preoccupazione sui tagli portati avanti dal Ministro Gelmini.
Il Presidente Eugenio D'Orsi ha sottolineato l'importanza dell'incontro che tiene conto della situazione in provincia di Agrigento dove i tagli agiranno pesantemente con 633 esuberi. Vogliamo portare avanti, attraverso la nostra forza istituzionale, insieme ai dirigenti scolastici, ai sindacati e al dirigente scolastico provinciale una battaglia per rivedere i parametri di composizione delle classi che portano alla perdita di centinaia di posti di lavoro.
"Questa situazione ci ha spinto a sentire tutti gli attori del mondo scolastico per stilare un documento da inviare al governo regionale e nazionale per modificare la situazione. Chiediamo, ha detto D'Orsi, alle forze presenti di trovare una soluzione condivisa attraverso un patto tra Provincia, prefettura e mondo della scuola che porti alla stesura di un documento unitario da inviare al Dirigente Scolastico Regionale e al Ministro alla Pubblica Istruzione. Di fronte alle sollecitazioni dei sindacati, il mio intervento è un tentativo di protestare contro una situazione insostenibile.
Ci troviamo di fronte ad un'altra situazione paradossale, ha detto il Presidente D'Orsi, da un lato abbiamo l'esigenza di portare avanti una verifica degli istituti scolastici per certificare l'agibilità e dall'altro non possiamo provvedere perché il patto di stabilità ci impone di non spendere la somma di 2 milioni di euro per verificare l'agibilità degli istituti scolasti in provincia di Agrigento".
Successivamente è intervenuto il Dirigente Scolastico Provinciale Antonio Gruttadauria il quale ha ricordato come il proprio ruolo di servitore dello Stato gli imponga il rispetto delle norme che prevedono dei parametri rigidi. Gruttadauria si è detto pronto a collaborare ma ritiene che sia tardi per agire sugli organici.
A seguire gli interventi dei responsabili scuola di Cils, Uil e CGIL. Salvatore Montalbano della CILS ha ricordato come non sia possibile formare classi di 30 alunni in istituti che si trovano in strutture private. Sulla situazione della scuola media superiore, ha detto Montalbano, c'è tempo per intervenire. C'è poi il problema del personale ATA che perderà il posto di lavoro. Auspichiamo un documento forte per fare sentire la nostra voce al Ministro Gelmini.
Mario Arcadipane della UIL scuola ha sottolineato la situazione critica in cui si troveranno più di 600 famiglie interessate dai tagli. E' giusto l'intervento del Presidente D'Orsi che vuole segnalare la situazione di disagio in cui si trova la scuola. Anche Rosa Battaglia della CGIL ha messo l'accento sulla situazione delle scuole che trovano in locali privati in affitto e che non hanno i requisiti per garantire il normale svolgimento dell'attività lavorativa.
Il Segretario Generale della CILS Roberto Migliara ha evidenziato come quello che il taglio previsto in provincia di Agrigento è frutto di una informativa e che quindi ci sono i tempi per intervenire. La scuola non può essere tratta come una S.p.A.
Un appello ad aumentare la qualità dei servizi offerti dalla Scuola è stato lanciato dal Prefetto Umberto Postiglione il quale ha riconosciuto alla scuola il ruolo fondamentale di formare i futuri cittadini. Per il Prefetto ci sono norme che impongono standard di sicurezza che di fatto impediscono la formazione di classi con un numero elevato di alunni. Occorre quindi razionalizzare il numero di ragazzi nelle classi ed evitare che ci siano classi in sovraffollamento e classi sotto utilizzate. Il Prefetto Postiglione ha proposto un incontro con il Presidente D'Orsi per verificare i paletti posti dal patto di stabilità. Infine hanno preso la parala diversi dirigenti scolastici.
Alla fine dell'incontro è emersa la disponibilità di elaborare un documento forte da inviare al Ministro Gelmini e al Dirigente Scolastico Regionale per rivedere la situazione scolastica in provincia di Agrigento.