Il Presidente del Consiglio Provinciale di Agrigento, dr. Raimondo Buscemi, interviene sull'esito della recente seduta del Consiglio Provinciale, che ha espresso voto contrario alla proposta di disegno di legge dell'ARS che prevede l'istituzione del Consiglio Regionale delle Autonomie Locali. Nell'aula Giglia, infatti su 21 consiglieri presenti i voti favorevoli sono stati soltanto 4, e cioè quelli dello stesso Raimondo Buscemi e dei consiglieri Arturo Ripepe, Orazio Guarraci e Pellegrino Quartararo.
"Ritengo - dice Raimondo Buscemi - che il Consiglio provinciale di Agrigento, probabilmente per mancanza di un vero approfondimento, abbia perso una buona occasione per manifestare l'intenzione di dare effettivamente voce alle Province. Il Consiglio Regionale delle Autonomie Locali infatti non è affatto un doppione o addirittura, come qualcuno ha detto, un carrozzone politico, bensì un elemento di raccordo tra Province e Regione, e un utile organismo che consentirebbe alle Province di incidere realmente sull'attività legislativa dell'ARS e sulla programmazione della Regione. In questo senso, voglio evidenziare la possibilità, da parte del Consiglio Regionale delle Autonomie, di predisporre e presentare all'ARS iniziative di legge su materie di pertinenza degli enti locali, di esprimere pareri obbligatori, e di partecipare attivamente alla discussione sulla programmazione economica e finanziaria. Per questo motivo esprimo il mio rammarico per il voto del consiglio provinciale di Agrigento, e mi auguro che almeno tre Consigli Provinciali in Sicilia, a questo punto, esprimano il loro voto favorevole, in modo da non archiviare definitivamente questa grande, e oserei dire unica possibilità di rendere le Province Regionali partecipi e protagoniste delle più importanti decisioni prese dall'ARS".