Sulla paventata chiusra della discarica di Siculiana, si registra l'intervento del consigliere provinciale del PdL-Sicilia Orazio Guarraci, che ha inviato una lettera alla Gesa AG2, società che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. La stessa lettera è stata inviata al Presidente della Provincia e per consocenza al Prefetto di Agrigento e all'Assessorato Regionale per l'Energia e i servizi di Pubblica Utilità.
Questo il testo della lettera:
"In questi giorni si è diffusa la notizia, amplificata dai mass media, che l'impresa Catanzaro, gestore della discarica di Siculiana, minaccia di chiudere la stessa, non permettendo alle imprese il conferimento dei rifiuti solidi urbani, tale decisione scaturisce dal fatto che l'impresa Catanzaro, vanta un credito nei confronti dell'Ato Gesa Ag 2 di circa 3 milioni di €. La notizia alimenta, drammaticamente, la preoccupazione di rivedere le proprie strade invase da cumuli di rifiuti, con il conseguente danno ecologico e ambientale, all'immagine e del decoro e alla salute dei cittadini. I cittadini continuano a chiedersi, perché si verifica un problema così grave? Cosa si può e si deve fare per prevenire tutto ciò? Di chi è la responsabilità? Chi omette ovvero non fa il proprio dovere? Sono domande e dubbi che i cittadini si pongono, quei cittadini che pagano regolarmente le tasse, quei cittadini che si vedono recapitare nelle proprie abitazioni solleciti di pagamenti con eventuali interessi di mora, quei cittadini ai quali era stato detto che non avrebbero dovuto pagare qualche rata della tassa della nettezza urbana. Finché i Comuni non pagano regolarmente, consentendo all'Ato Gesa Ag 2 di onorare i contratti, il problema si ripresenterà periodicamente. Gli operatori ecologici, legittimamente, hanno scioperato per avere il loro diritto, cioè essere pagati, l'impresa che gestisce la discarica minaccia di chiudere e non consentire il conferimento dei rifiuti, è sensato ipotizzare che le altre imprese che eseguono il servizio di stazzamento, raccolta e conferimento, essendo anche loro creditori nei confronti dell'Ato, attiveranno azioni di protesta, e fra non molto ritorneranno a scioperare gli operatori ecologici, che continuano a non percepire il salario. Inoltre è necessario valutare, che lo sciopero o eventuali disservizi, colpisce in modo irrazionale tutte le comunità e tutti i cittadini, anche quelli che pagano regolarmente il servizio.
Poiché lo scenario evidenziato è noto a tutti, pertanto il perdurare di tale disservizio determina, con consapevolezza, un ingiustificato danno ai cittadini e alla salute. In uno Stato civile e moderno, tutto ciò non sarebbe accettato. Pertanto, la classe politica si assuma le proprie responsabilità, iniziando nel rendere pubblico il debito di ogni Comune nei confronti dell'Ato Gesa, questo ci permette di verificare il senso di responsabilità dei nostri amministratori, che i Sindaci si impegnino a pagare il proprio debito all'Ato nel più breve tempo possibile, che alcuni Sindaci evitano di sprecare risorse economiche in manifestazioni inutili, anziché assumere atteggiamenti responsabili e sensati. All'Amministratore Unico dell'Ato Gesa Ag 2, si chiede di porre in essere tutti gli strumenti consentiti dalla legge per recuperare il credito vantato nei confronti dei comuni, rendendo pubblica ogni azione amministrativa. Si chiede a S.E. il Prefetto di attivare una verifica dei bilanci dei Comuni debitori nei confronti dell'Ato, per individuare se c'è stata correttezza nella predisposizione dei documenti contabili ed eventualmente individuare le responsabilità.
Orazio Guarraci
Consigliere Provinciale