Agrigento, 12 luglio 2010
Proficui lavori della Commissione Consiliare " Attività Produttive " presieduta dal Consigliere Lillo Lo Leggio che, nella seduta del 9 Luglio, presso la Presidenza del Consiglio provinciale di Agrigento, ha affrontato la problematica derivante dalla soppressione della tratta ferroviaria "Agrigento-Milano". Il Presidente Lo Leggio e il Consigliere Orazio Guarraci hanno sottolineato l'importanza dell'argomento, esortando l'Amministrazione Provinciale ed il Presidente D'Orsi in prima persona ad interessarsi non solo dell'aeroporto ma anche di programmi e progetti che rilancino la nostra viabilità e le nostre ferrovie.
Tali considerazioni derivano dal fatto che la marginalità economica del territorio agrigentino è condizionata soprattutto dalle condizioni delle infrastrutture che dovrebbero garantire la mobilità di merci e persone. I sistemi di trasporto indispensabili per rilanciare lo sviluppo economico della nostra provincia non possono prescindere oltre, che dall'aeroporto in fase di progettazione, soprattutto dal sistema ferroviario capace di mobilitare ingenti masse umane e garantire sistemi integrati con strade , porti e l'intermodalità. Pertanto è indispensabile promuovere il rilancio del sistema ferroviario in armonia con quanto stanno già realizzando le Province di Enna, Caltanissetta e Siracusa tenuto conto che le ferrovie garantiscono collegamenti interprovinciali e quindi regionali.
La Commissione "Attività Produttive" ritiene, dopo la soppressione delle tratte "Agrigento-Torino", e "Agrigento-Roma", grave, inopportuna ed illogica la scelta di Trenitalia di sopprimere anche il collegamento ferroviario "Agrigento-Milano" che da sempre ha permesso ai nostri conterranei, a tanti lavoratori ed a tante famiglie agrigentine di raggiungere il capoluogo lombardo. La Commissione, ha concluso il Presidente Lo Leggio, inviterà l'Amministrazione Provinciale ad attivare, sensibilizzando l'Assessore Regionale alla Mobilità ed ai Trasporti, un'azione determinata nei confronti di Trenitalia affinché si riesca a ripristinare, nel più breve tempo, la tratta ferroviaria "Agrigento-Milano".