Ecco il testo dell'interrogazione al Presidente della Provincia presentata dal consigliere provinciale Orazio Guarraci (PdL-Sicilia):
Al Sig. Presidente della Provincia di Agrigento
Al Sig. Presidente del Consiglio Provinciale
Ai Sig/ri Consiglieri Provinciali
Oggetto: interrogazione ai sensi dell'art. 47 del Regolamento per le adunanze e il funzionamento del Consiglio Provinciale. Nota prot. n. 30672 del 29/07/2010
Sig. Presidente, in riferimento alla Sua lettera prot. 30672 del 29/07/2010, con oggetto: Riscontro interrogazione, in risposta alla mia interrogazione del 27/07/2010, prot. n. 30300, mi obbliga, ancora una volta, a ritornare sull'argomento e ripristinare la realtà.
Si avverte la necessità di consigliare alla S.V., che quando affida un incarico a qualche legale di rispondere alle interrogazioni, questo ultimo, anziché avventurarsi e perdersi nella ricerca di espressioni e vocaboli tecnici giuridici, per far apparire la risposta "autorevole e preponderante", sarebbe stato opportuno e più corretto che prima leggesse l'interrogazione, prodotta dal sottoscritto.
Considerato che la risposta, alla mia interrogazione, è firmata dal Presidente della Provincia, pertanto mi rivolgo a Lei in prima persona.
1) La circostanza fattuale che ha indotto il sottoscritto a presentare formale interrogazione, non consiste, semplicemente, come Lei afferma, nell'intervenuta revoca della costituzione in giudizio, ma, principalmente, dalle presunte dichiarazioni che la S.V. avrebbe rilasciato al Dott. Gian Josef Morici, pubblicate sul sito "In primo piano- La valle dei Templi" lo 08 luglio 2010 dal titolo "D'Orsi e la mancata costituzione della Provincia nel ricorso al Tar contro il rigassificatore". Nel corpo dell'articolo, il relatore, oltre ad esternare alcune considerazioni, riferisce di un incontro con la S.V. e narra alcuni fatti, che ho ritenuto doveroso riportare integralmente, dichiarazioni che ancora oggi non sono state smentite;
2) Se si fosse letta l'interrogazione, sarebbe stato chiaro che il sottoscritto non ha mai contestato nessun "presunto consiglio offerto anche dall'Avv. Girolamo Rubino". Il Presidente della Provincia, se lo ritiene, si può fare "offrire" consigli da chiunque. Pertanto, è erroneo e fuorviante, attribuire al sottoscritto tale affermazione. In concreto, il sottoscritto, si è limitato a riportare delle affermazioni del Dott. Gian Josef Morici, apparse sul citato sito, che a ogni buon fine si riportano: "L' "anomalia" sta tutta nel comportamento del presidente D'Orsi, il quale chiede prima consigli al Guarraci su chi nominare e successivamente, - così lui afferma - chiede un ulteriore consiglio all'avvocato Rubino, che rappresenta la controparte. A quanto citato nell'articolo, aggiungo che D'Orsi, dinanzi le perplessità esternate in merito alla revoca del suo mandato, mi ha fatto presente che il giorno successivo al nostro incontro, avrebbe dovuto incontrarsi con altri per stabilire cosa fare. Vuol sapere con chi si sarebbe dovuto incontrare il presidente? Come da lui affermato, in presenza di testimoni, per stabilire cosa fare, avrebbe incontrato l'ing. Luzzio e il consigliere Guarraci."
3) In merito all'affermazione, da Lei riportata alla nota in oggetto, e precisamente: "Innanzi tutto non si comprende sulla scorta di quale argomentazione il Consigliere Provinciale interrogante implicitamente conferisce alla Provincia Regionale il ruolo processuale di controparte rispetto al Comune di Porto Empedocle ........." Non si comprende, invece, da dove, Lei sig. Presidente, abbia desunto tale dichiarazione. Infatti, tale affermazione è stata riportata sul sito dal Dott. Morici, il quale, credo, si sia formato il convincimento a seguito delle diverse dichiarazioni contrarie al rigassificatore, che Ella sig. Presidente, ha proferito in diverse occasioni. Tutti i partecipanti, ricordano l'incontro che Lei ha tenuto nella "famosa" tenda, con le associazioni ambientaliste, dove si era assunto l'impegno di difendere le ragioni del territorio e dei cittadini. Pertanto, sig. Presidente, si metta d'accordo con se stesso e decida, una volta per tutte, se è d'accordo ovvero contrario all'impianto di rigassificazione;
4) Evidentemente, sig. Presidente, le "numerose incongruenze" alle quali si riferisce, sono addebitabili alla S.V. e non al sottoscritto;
5) Confesso che mi viene difficile comprendere la necessità, che Lei ha sig. Presidente, di complicare le cose non attenendosi ai doveri istituzionali nel rispondere a una semplice interrogazione. Le ricordo che nel corpo della mia interrogazione non le contestavo nulla, ma, semplicemente, chiedevo:
· Di riferire se Ella, ha avuto un incontro con il Dott. Gian J. Morici, e se effettivamente ha riferito quanto riportato dal sito "In primo piano- La valle dei Templi";
· Se effettivamente ha incontrato l'Avv. Girolamo Rubino, per discutere sulla costituzione in giudizio della Provincia Regionale di Agrigento;
· Se ha incontrato l'Ing. Luzio, per discutere sulla costituzione in giudizio della Provincia Regionale di Agrigento;
· Quali sono state le motivazioni che Lo hanno indotto a revocare l'incarico di costituzione in giudizio.
· Se non ritiene necessario demandare alla volontà del Consiglio Provinciale la costituzione in giudizio per l'udienza del 15/10/2010. Come atto di indirizzo su temi di interesse generale. Tenuto conto del parere favorevole, condizionato, espresso dall'Amministrazione provinciale in seno alla conferenza dei servizi e della volontà espressa dal Consiglio Provinciale nella seduta dell'ottobre 2009, dove si è registrata la volontà contraria della maggioranza dei Consiglieri presenti ai lavori.
6) Se le semplici interrogazioni La infastidiscono e Le appaiono come "Lesa Maestà" mi dispiace per Lei, ma, purtroppo, si dovrà abituare;
7) In merito, alla contraddizione tra la volontà della Giunta, che ha espresso il proprio parere favorevole, ma Le ricordo condizionato, in seno alla conferenza dei servizi, e la successiva manifestazione di volontà, espressa dal Consiglio Provinciale, contro la realizzazione dell'impianto, determinando una posizione, come Lei afferma, "CONFLIGGENTE", non può, assolutamente, essere il motivo di revoca del mandato conferito al legale di costituzione in giudizio. Di fatto, lo stesso Presidente scrive: "Ciò posto il voto sfavorevole alla realizzazione del rigassificatore espresso in seno al Consiglio Provinciale deve ritenersi quale mero atto di indirizzo ai sensi e per gli effetti della richiamata normativa e non può in nessun caso assurgere a rango di atto vincolante, idoneo ex sé a condizionare la costituzione in giudizio dell'Ente coinvolto nel procedimento di realizzazione del rigassificatore." Di fatto, Lei sig. Presidente, riconosce la volontà del Consiglio come "Atto di Indirizzo". Questo ci conforta e ci si augura che Lei sia consequenziale. Di contro rivendica il diritto di agire autonomamente e in tutta solitudine nel prendere decisioni importanti, come costituirsi o no. Mi permetto di ricordarLe, che come la S.V., è stata eletta democraticamente, anche il Consiglio Provinciale è stato eletto dai cittadini, e considerato che Lei è supportato da una nutrita maggioranza in seno al Consiglio, non si ravvisano le motivazioni che portano Lei, sig. Presidente, a ostinarsi e non volere coinvolgere il Consiglio Provinciale. Oltre al rispetto istituzionale, penso che sia anche un fatto di opportunità politica e di buona conduzione della cosa pubblica.
8) Inoltre, Lei sig. Presidente, in ordine al mandato processuale, conferito dall'art. 50 del D.lvo 267/2000, che, di fatto, individua, in via esclusiva, nel Presidente della Provincia la competenza nella rappresentanza processuale, si arroga una sorta di diritto autoritario, di fare tutto da solo, sfuggendo a logiche di mediazione, ponderatezza, opportunità, collegialità, e a tutto ciò che il buon senso può suggerire, considerato che si tratta di gestione della cosa pubblica.
9) Infine, Lei sig. Presidente, in ordine alla rappresentanza processuale, asserisce: " ........ è attribuita in via esclusiva al Presidente della Provincia il quale pertanto, oltre a valutare autonomamente l'opportunità per l'Ente di costituirsi in giudizio (su proposta della Giunta e non del Consiglio) e conferire il mandato al legale di fiducia, ha altresì esclusiva competenza ad adottare il "contrarius actus" di revoca del mandato, non dovendo in tal senso richiedere alcun preliminare parere ad altri organi provinciali". Mi scusi Presidente, questo lo potrà fare a casa sua, ma non nell'Ente Pubblico. La informo, sig. Presidente, che nella Pubblica Amministrazione il conferimento di autonomia non può essere inteso come ARBITRIO, pertanto qualsiasi atto amministrativo deve avere necessariamente una motivazione di interesse pubblico e generale. Ovviamente, se Lei dovesse porre in essere atti contro l'interesse dell'Ente Provincia, è dovere del Consiglio intervenire, se Lei dovesse cagionare un DANNO ERARIALE all'Ente, è dovere del consiglio intervenire. Pertanto sig. Presidente, smorzi i toni polemici e di arroganza istituzionale e si avvii in un percorso di collaborazione, di mediazione politica, di dialogo, prediligendo il solo interesse del bene comune.
Lo scrivente è in attesa di ricevere le altre risposte in sede consiliare.
Cordialità.
Agrigento lì 06/08/10 Il Consigliere Provinciale
Orazio Guarraci