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L'assessore Volpe rassicura il personale

 

 AGRIGENTO -  L'assessore al personale della Provincia Regionale di Agrigento, Calogero Volpe, ha inviato una propria nota al settimanale agrigentino "Grandangolo".
Questo il pensiero dell'Amministratore Provinciale.
Caro Direttore, benché sia stato nominato solo di recente, assessore della Giunta provinciale, vorrei esprimere, comunque, la mia opinione rispetto alle presunte situazioni di "maltrattamento" avvenute alla Provincia regionale di Agrigento, vicenda di cui vi siete occupati nel numero del 19 febbraio di questo anno. Come Assessore al Personale ho voluto mettere, sin da subito, il mio ruolo e la mia persona a servizio di quei dipendenti che avessero la necessità di migliorare la qualità e lo stato della propria situazione lavorativa. Ho anche conosciuto una dirigenza molto abile e capace, che ritengo essere all'altezza di garantire un'elevata qualità del benessere lavorativo dei propri dipendenti. Se però, alcune situazioni dovessero presentarsi come inopportune e disdicevoli rispetto alla condotta che un dirigente dovrebbe avere, tale da essere riconosciuta come segno evidente di attacco alla qualità della vita e alla salute del lavoratore, allora dovranno essere messe in atto delle azioni correttive utili a dirimere il problema.
A tal fine ho incontrato le Rsu dell'Ente esponendo la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti, mettendomi a completa disposizione del personale nei giorni di martedì e giovedì presso gli uffici del Settore risorse umane. Ciò ovviamente è stato completamente condiviso e sollecitato dal — presidente D'Orsi che conta di mantenere sempre vivo e attivo il rapporto di comunicazione tra l'Amministrazione ed il personale, allo scopo di far fronte alle esigenze di benessere organizzativo dei dipendenti.
Il mio intento è, dunque, quello di assicurare un clima sereno, indispensabile per miglio rare la qualità del lavoro, per offrire nuove opportunità di accrescimento professionale
ai lavoratori e per investire su relazioni interne più distese e durature, ma è anche quello di evitare situazioni di immeritato beneficio per quei dipendenti che non dovessero guadagnarsi con le proprie capacità e le proprie competenze, posizioni di privilegio. Ciò a garanzia degli impiegati più capaci, più motivati, più attivi, più creativi, onesti e coerenti. Proprio per questi motivi ho voluto incontrare, anche, il Comitato Unico di Garanzia, rappresentanza di nuova istituzione, costituito allo scopo di istaurare nella Pubblica Amministrazione la cultura del rispetto della dignità del lavoratore e delle lavoratrici. Il Comitato, che assorbe il Comitato per le pari opportunità ed il Comitato sul fenomeno del mobbing, va però coinvolto.

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