Agrigento, 18 luglio 2011
Si farebbe un errore madornale se si considerasse come un semplice, normale stato d'animo insoddisfatto quello che è un dato obiettivo, cioè una pubblica, diffusa opinione nei confronti di una classe politica assente dal territorio e lontana dai problemi reali della gente. Sono ormai un elemento del panorama politico confusione, imbarazzo, insicurezza, mancato rispetto delle regole, bunga bunga, etc.
Ma la generalizzazione è divenuta un dato, che deve essere preso come tale, realisticamente: un dato che va al di là del criticismo endemico. L'indegnità di pochi ridonda inevitabilmente in discredito di tutti. Il non essere disposti di tanti cittadini a portare ancora acqua all'interesse di chi appartiene a giri di interesse e di potere, invisibili e talora occulti: giri che operando spesso fuori, o contro la legge, mi inducono a ritenere come unica strada percorribile - sempre che si voglia - di candidare a sindaco della città di Agrigento Peppe Arnone.
Ad Agrigento, in questi anni, nulla di significativo è accaduto e ora, nel tempo stretto che precede le prossime elezioni amministrative, siamo in presenza del nulla, delle solite facce e delle consolidate promesse mai mantenute.
Arnone è da sempre vicino alla gente, pronto a mettere la faccia a difesa dei diritti della comunità e delle fasce più deboli. Non teme nulla e spinge la gente ad occuparsi della cosa pubblica, ad aprire gli occhi assumendosi totalmente le proprie responsabilità. E' da oltre vent'anni in prima linea per la difesa dell'ambiente, e si è spesso scontrato con poteri forti i cui interessi andavano nella direzione opposta.
Diciamoci la verità! E' scontroso, forse antipatico, rompiballe, ma profondamente onesto. Se così non fosse, non riterreste che i molti nemici che lo vogliono a terra non avrebbero di già trovato le maniere per farlo fuori?
Non da Presidente della Provincia o da esponente polito, ma da cittadino, per queste ragioni e per le indiscusse capacità che gli riconosco, voterei Peppe Arnone!
Il Presidente
Prof. Eugenio D'Orsi