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Rassegna stampa 3 gennaio 2012

 

 GIORNALE DI SICILIA


L'idea-Lagalla agita il terzo Polo
L'Udc: "deciderà il congresso"
PALERMO
Sì allungano i tempi della crisi di governo alla Regione. Giampiero Italia, leader dell'Ode, ha anticipato che «fino al 9 gennaio non sono previsti incontri», inoltre, assicura il leader centrista, «fra oggi e domani Andrea Piraino formalizzerà le dimissioni da assessore al Lavoro. Fino a ora non lo ha fatto per senso di responsabilità portando a compimento le pratiche amministrative avviate)>.
L'Ode è al centro delle trattative fra partiti. il Pdl sta provando a riagganciare il partito di Casini
partendo dalle alleanze per le Amministrative. L'operazione potrebbe ruotare a Palermo attorno alla candidatura del rettore Roberto Lagalla, scelta già in passato condivisa da Forza Italia e Udc quando il nodo era l'assessorato regionale alla Sanità. Giampiero O'AIia, braccio destro di Casini in Sicilia, non si sbilancia: «A parte gli auguri di Natale che ho scambiato con Alfano e Castiglione, non ci sono contatti col Pdl».
Tuttavia la scelta del candidato sindaco a Palermo è un altro campo su cui l'Udc è ormai sganciato
dall'alleanza che fino a ora ha guidato la Regione: «Noi avevamo proposto al Pd un patto elettorale
- commenta D'Alia - ma abbiamo ricevuto un rifiuto. Ora siamo ancora più convinti della necessità di un patto civico che coinvolga forze sociali e partiti attorno a un progetto». Non è una chiusura a priori al progetto-Lagalla. Ma D'Alla rinvia il dibattito: «Decide- remo le strategie a Palermo nei congresso provinciale che celebre- remo il 22». È un'agenda che mette in salita il cammino di Lombardo alla soluzione della crisi. La scelta dei dirigenti degli assessorati, prevista in questi giorni, fotograferà la situazione: un rinvio sarà il segnale delle difficoltà di riportare i'Udc nell'alleanza fra Pd e terzo polo. È il piano di Alfano. E non a caso irrita i finiani.
Malgrado la possibilità di aprire a Fli l'alleanza che sosterrebbe Lagalla, è Alessandro Aricò a dar voce ai dubbi. «L'unità dei terzo polo è un valore fondamentale per dare a Palermo un governo in grado di risolvere le tante emergenze. I tentativi di altre forze politiche di rompere questa unità andranno a vuoto, in quanto saldi sono i rapporti per costruire una vera alternativa». E Fabio Granata si spinge a proporre a Lombardo «l'apertura di una nuova fase alla Regione con una nuova giunta dalla natura marcatamente politica». E Grande Sud, con Giacomo Terranova, pungola il Pdl: «Ma non dovevano fare le primarie? Quando decideranno ufficialmente, valuteremo le proposte». GIA.PI.


LA SICILIA


Discarica, ecco 2 milioni
Pronta la gara d'appalto per mettere in sicurezza la struttura di Campobello di Licata
Si tratta di lavori importanti visto che contrada Bifara è una vera bomba ecologica
Via ai lavori di messa in sicurezza della discarica sub comprensoriale di contrada Bifara, a Campobello di Licata. Chiusa dal 2008, la discarica dell'Ambito Ag3 sari messa in sicurezza dopo che, quest'estate, il percolato presente all'interno aveva contaminato un la- ghetto vicino.
Nell'agosto dello scorso anno, il proprietario di un laghetto sito trecento metri a valle del recinto della discarica aveva denunciato la presenza di macchie di colore scuro nell'acqua e non ci volle molto per capire da dove arrivava quell'anomalia. Da anni i vertici della Dedalo Ambiente denunciavano le precarie condizioni delle vasche e l'imminente rischio di disastro ambientale. Poco prima della fine del 2011 la Regione ha stanziato le somme necessarie a mettere in sicurezza la discarica.
Saranno impiegati circa due milioni di euro, serviranno per mettere in sicurezza la discarica e scongiurare ogni rischio di contaminazione ambientale dei terreni circostanti. La progettazione degli interventi è stato curato dalla
Dedalo Ambiente che ha lavorato in stretta collaborazione con l'ufficio per l'emergenza rifiuti. Il prossimo 19 gennaio verrà celebrata la gara per la realizzazione dei lavori di messa in sicurezza di emergenza della discarica di contrada Bifara, per un valore complessivo dell'appalto di 1,9 milioni. Ente appaltante è l'ufficio del commissario delegato per l'emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia.
«Appare doveroso ringraziare per l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della discarica di contrada Bifara Favarotta - si legge in una nota dei commissario liquidatore Rosario Miceli - il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, il soggetto attuatore Dario Ticali ed il dott. Vincenzo Emanuele della struttura del Commissario delegato per l'emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia, per l'impegno e l'attenzione manifestata, consentendo la risoluzione di un problema di tutela ambientale del nostro territorio».
I lavori cominceranno non appena saranno appaltati, presumibilmente non prima della fine del mese di gennaio. Gli interventi di messa in sicurezza d'urgenza sono comunque propedeutici ad ogni ipotesi dì ampliamento e riapertura della discarica di contrada Bifara. Chiusa dal luglio del 2008, del suo ampliamento si è sempre parlato ma non si sono fatti atti concreti. C'è un progetto per la realizzazione di una quarta vasca di accumulo, ma la Regione, in vista della riforma degli Ato ha preferito non intervenire.
GIUSEPPE PATTI


Videosorveglianza per gli uffici della Provincia
La Provincia regionale di Agrigento si doterà di un sistema di videosorveglianza pci- prevenire intrusioni da parte di estranei e malintenzionati all'interno dei propri uffici. E' proprio di questi giorni l'approvazione, da parte del dirigente del settore edilizia e gestione patrimoniale Gaetano Gucciardo, del progetto predisposto dal'arch. Tommaso Avola e dal geom. Fabrizio Mallia che prevede l'installazione delle telecamere. «In - si legge nella relazione predisposta dai due tecnici - considerata la disponibilità economica dell'Amministrazione e la direttiva del Direttore del Settore, questo Ufficio ha previsto due impianti da realizzare rispettivamente nell'edificio della Sede Centrale Piazza Aldo Moro e nell'edificio di Via Acrone».
Detti impianti, precisa ancora la relazione, hanno la finalità di evitare l'intrusione di estranei negli uffici, pertanto gli impianti saranno attivi durante le ore non lavorative nel rispetto delle normative vigenti sulla privacy, Il costo complessivo stimato per la fornitura ed installazione ammonta a complessive 15 mila euro.
Complessivamente dovrebbero essere acquistate dieci telecamere, delle quali cinque dovrebbero essere sistemate negli uffici di piazza Vittorio Emanuele e le rimanenti cinque in quelli di via Acrone. Ad esse naturalmente vanno aggiunte tutte le attrezzature di supporto che sono necessarie per far funzionare l'impianto nel suo complesso.
Adesso dovrà essere bandita la gara d'appalto per individuare la ditta che dovrà eseguire la fornitura e l'installazione di quest'ultimo, dopodiché essa avrà a disposizione un mese per far fronte agli obblighi contrattuali. Insomma, se tutto andrà come nelle previsioni le telecamere negli uffici provinciali potrebbero accendersi entro la prossima primavera.
S.F.


L'AMICO DEL POPOLO


PROVINCIA REGIONALE.Conferenza stampa del Presidente D'Orsi
Le attività dell'Ente nel 2011
Nella sala stampa della Provincia Regionale i Agrigento, il Presidente Eugenio D'Orsi, ha incontrato i rappresentanti delle testate giornalistiche locali, per tracciare un consuntivo dell'attività svolta dall'Ente nel 2011.
In maniera puntigliosa e con accenti molto appassionati, il Presidente D'Orsi ha illustrato i momenti più significativi della sua azione politica ed amministrativa a partire dalla gestione finanziaria, le cui performances vengono validate da una lettera della Corte dei Conti che è stata esibita ai giornalisti, con la quale l'Ente viene invitato a proseguire lungo la strada virtuosa percorsa finora.
Non poteva certo mancare un riferimento all'iter per la realizzazione dell'aeroporto della provincia di Agrigento.
D'Orsi, con una punta d'orgoglio ha comunicato che il progetto ha oramai tutte le carte in regola per passare alla fase operativa. "Ci sono le autorizzazioni tecniche, ci sono finanziatori, ci sono tutte le condizioni favorevoli che premiano la costanza con cui l'Amministrazione ha voluto a tutti i costi raggiungere l'obiettivo. Ora ha detto D'Orsi manca solo la copertura politica che deve arrivare dalla Regione e sono certo che non tarderà a venire perchè conosco bene il Presidente Lombardo e so che manterrà la parola data.
In una relazione a tutto campo, D'Orsi ha difeso ogni aspetto della sua azione cli governo ed ha espresso giudizi lusinghieri sull'operato dei suoi assessori con i quali condivide una difficile scommessa per utilizzare al meglio le modeste risorse che oggi sono disponibili e che, comunque, hanno consentito di finanziare enti importanti come il Polo Universitario e l'Istituto musicale Toscanini di Ribera.
Sacrifici non indifferenti — ha sottolineato D'Orsi che ci consentiranno di andare verso la stabilizzazione dei precari, che da me e dalla mia giunta sono stati visti sempre come persone e mai come elettori.
Sul terreno politico D'Orsi si è mostrato compiaciuto della presenza dell'on. Giacomo Di Benedetto del Pd e dell'on, Michele Cimino di Forza del Sud, a conferma della solidità di "un sistema di alleanze che può essere vincente anche in futuro' secondo il Presidente della Provincia.
Salvatore Pezzino


SOLE


Par-time e pensione per gli anziani
Fornero lavora al «contratto graduale» - Misure per l'occupazione di giovani e donne
Davide Colombo
ROMA
La proposta di riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali che il Governo potrebbe mettere in campo dopo il confronto con le parti sociali sarà legata a doppio filo con la logica e totalmente contributiva» delle nuove pensioni. Più che a modellistiche come il «contratto unico» o il «contratto prevalente», da associare ai contratti a termine e all'apprendistato in una prospettiva di razionalizzazione delle numerose tipologie che si sono cumulate dopo la riforma Treu (1999) e la legge Biagi i (2003), quello cui si sta pensando è un modello di «contratto graduale» capace di accompagnare l'allungamento della vita lavorativa e le future uscite flessibili per il pensionamento.
Come arrivarci non è tema di oggi ma delle prossime settimane. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, mantiene il massimo riserbo su questo nuovo fronte di riforma e restano, al momento, le indicazione date dai presidente del Consiglio, Mario Monti, nella conferenza stampa di fine anno. L'obiettivo è quello di superare nel più virtuoso dei modi possibili il dualismo che oggi blocca il nostro mercato del lavoro, con le tutele piene da una parte (importante ma minoritaria) e l'infinito ventaglio delle precarietà dall'altra. E per raggiungerlo si passerà da un confronto aperto con i sindacati e tutte le organizzazioni datoriali per conoscere prima le loro analisi dell'assetto attuale del mercato del lavoro e, poi, le loro proposte di intervento concreto.
Un passaggio non semplice e che non potrà non partire anche dai dati relativi alle platee dei lavoratori oggi interessati da un ammortizzatore sociale dopo diversi annidi crisi e di finanziamenti degli strumenti in deroga. Ma la logica del «contratto graduale» è chiara. In un contesto in cui non conta più il peso dell'ultima busta paga per il calcolo della pensione, come si faceva con il residuo sistema di calcolo retributivo, deve valere un modello contrattuale legato all'intero «ciclo di vita» del lavoratore. Un contratto, per esempio, capace di prevedere tempi di lavoro graduati per i più anziani (dagli over-55 in avanti) che, magari, possono accettare una retribuzione inferiore e cominciare a incassare una parte dell'assegno previdenziale. Gli esempi, in giro per l'Europa, non mancano. Uscire dalle otto ore di lavoro standard per rendere possibile l'allungamento della vita lavorati- va ora necessario per la pensione di vecchiaia potrebbe essere una strada. L'altra potrebbe essere quella di graduare anche le mansioni del lavoratore, magari tenendo conto del «ciclo di
produttività» associato al «ciclo di vita», con una conseguente revisione delle forme di retribuzione attuali che, guardando al passato, pesano di più solo negli anni finali. Mansioni diverse negli ultimi anni di lavoro potrebbero accompagnarsi a quelle ipotesi di «tutoraggio per gli apprendisti» di cui ha parlato in più occasioni anche l'ex ministro Maurizio Sacconi.
L'altro lato fragile del mercato del lavoro di cui si dovrà tener conto sono i giovani e le donne, le categorie che in Italia vantano tra i più bassi tassi di occupazione d'Europa. E il «contratto graduale», più che le diverse forme di detassazione fin qui proposti e in parte sperimentati, potrebbe offrire soluzioni migliori, stando alle ipotesi cui guardano i tecnici del ministero. Insieme al «contratto graduale», naturalmente, dovrebbero arrivare i nuovi ammortizzatori sociali, da finanziare nel medio termine con parte dei risparmi assicurati dalla riforma previdenziale (20 miliardi a regime). Anche su questo fronte le ipotesi di modifica sono numerose ma vanno tutte nella direzione dell'estensione più ampia possibile delle forme di integrazione al reddito con un loro aggancio a percorsi di formazione e ricollocamento. Il confronto, su tutti questi temi, è fissato dopo l'Epifania con l'obiettivo di arrivare senza tempi lunghi a un'ipotesi di intervento condivisa da presentare al Parlamento entro marzo, visto che in aprile va presentato a Bruxelles il nuovo Piano nazionale di riforma.

Agrigentonotizie.it
Affondo di Guarraci a Firetto 
 "Apprendo dalla stampa che il Sindaco Firetto immagina in un futuro, opportunamente indefinito, la possibilità di riunire il Comune di Porto Empedocle con quello di Agrigento. Ovviamente detto in politichese, da non far capire il vero intendimento, quella lingua vecchia e antica, ormai troppo distante dalla vita quotidiana dei cittadini. I Consiglieri comunali di Grande Sud di Porto Empedocle, in sintonia con la linea del partito, avevano espresso forti dubbi e perplessità sulla scelta fatta da Firetto di promuovere l'unione dei Comuni solo con Realmonte e non anche con Agrigento. Firetto, in modo ostinato, persegue i propri interessi politici e non quelli legati alla città marinara, che avrebbe avuto maggiore lustro e maggiore impulso, qualora avesse avviato l'unione dei comuni con il capoluogo di provincia". Lo afferma in una nota il consigliere provinciale di Grande Sud, Orazio Guarraci.
"Purtroppo - tuona Guarraci -  la vicenda del rigassificatore, ha visto la mortificazione del Comune di Agrigento, nonostante l'espressione di voto degli agrigentini mediante il referendum popolare. Ha vinto il protagonismo di Firetto contro gli interessi della città di Agrigento. Se si fosse avviata un'azione congiunta tra i due Sindaci dell'UDC, si potevano raggiungere obiettivi migliori anche per Agrigento e le royalty avrebbero potuto beneficiare i due Comuni anziché, egoisticamente, pensare a fare feste e spettacoli solo a Porto Empedocle. Si poteva pensare veramente di incrementare l'attività culturale, non solo con gli annunci e gli slogan, ma in modo serio e pratico, ad esempio come sta facendo Grande Sud, nel garantire l'attività del Consorzio universitario che già permette a migliaia di giovani di formarsi nel nostro territorio, riducendo enormemente le spese a carico delle famiglie. I cittadini sono a conoscenza dell'iniziativa che sta portando avanti Grande Sud, finalizzata a potenziare l'attività del Consorzio Universitario di Agrigento, permettendo l'ingresso attivo dei privati all'interno del consorzio, i quali apporteranno idee, proposte e ulteriori finanziamenti.
 La coincidenza dell'appartenenza politica dei due Sindaci di Agrigento e Porto Empedocle, avrebbe potuto permettere maggiore impulso ed azioni comuni e condivise, purtroppo le lotte e le diatribe interne al proprio partito, hanno visto le posizioni dei due comuni allontanarsi, altro che riunificarsi. Lacerazioni interne che evidenziano solo tatticismi in vista delle prossime scadenze elettorali, non hanno permesso di "salvare" l'ex Sindaco Miche Termini dalla mozione di sfiducia portata avanti proprio da alcuni potenziali alleati, i quali sono stati definiti "capetti" proprio dall'UDC. In questa circostanza, Grande Sud, non ha inveito contro l'ex Sindaco Michele Termini, nonostante, lo stesso, avesse voltato le spalle dopo che si era fatto eleggere Sindaco dall'On. Michele Cimino.   
La programmazione negoziata, poteva rappresentare per Agrigento e Porto Empedocle, un'opportunità per concepire iniziative in favore della Cultura, del Turismo, delle Infrastrutture, della riattivazione della Linea Ferroviaria, del potenziamento del Porto, del potenziamento di tutto il Litorale, delle aree a servizio delle Attività Produttive, ecc. ecc. Purtroppo è prevalso il protagonismo, la bramosia di apparire efficienti, al punto di appropriarsi di meriti che non gli appartengono.
Penso che la frase pronunciata per la riunificazione dei due Comuni, copiando la proposta dei Consiglieri di Grande Sud, fosse solo un maldestro tatticismo per apparire benevolo e accaparrarsi una fetta di elettorato agrigentino, che non una vera e sentita iniziativa.
Gli empedoclini stanno vivendo un momento di grave difficoltà economica e occupazionale, pertanto il Sindaco pensi di meno ai tatticismi elettorali e si impegni di più per risolvere gli innumerevoli problemi della città. Qualora Firetto, volesse abbandonare il suo atteggiamento egocentrico e accentratore dal punto di vista amministrativo e fosse interessato ad un confronto, pubblico o privato che sia, finalizzato a migliorare la programmazione e le iniziative da intraprendere a favore di Porto Empedocle, per garantire un sereno futuro e una migliore qualità della vita agli empedoclini, sarò pronto a servire, come sempre, la mia città".

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